Le
comunicazioni telematiche, propugnate con assoluta fermezza dal
Segretario Alain Barberi, hanno, infatti sveltito le informazioni
anche se, in qualche caso, è stato necessario reintrodurre il sistema
delle comunicazioni cartacee stante la poca propensione di qualche
club o di qualche officer a munirsi del famigerato strumento
elettronico.
Nell’anno che verrà, insieme con Alain – al quale va tutta la mia
stima e la mia fiducia e che quindi riconfermerò nell’incarico
(sperando che lui non me ne voglia) – mi adopererò per accontentare
tutti rinforzando, ovviamente, la comunicazione mediante il sistema
telematico ma non trascurando quello cartaceo. Peraltro la telematica
kiwaniana avrà sempre maggiore diffusione grazie anche alla apposita
sezione inserita nei training per segretari.
La sede
della segreteria in Roma è, ormai, un fatto assodato per cui non
merita neppure che si parli di riconferma dato che la questione è in
re ipsa; inoltre la nuova segretaria amministrativa, Carla Vibaldi, ha
dimostrato un serio impegno per cui non esistono motivi per cui la
stessa non rimanga al suo posto.
Infine
la sempre maggiore intesa tra la segreteria distrettuale, il
Segretario di Distretto ed i segretari di Divisione danno ampie
garanzie sulla sempre migliore organizzazione del sistema che,
credetemi, ci viene invidiato anche all’estero.
Ø
A. P. S. – Associazione di Promozione Sociale
Il
percorso per la creazione della A.P.S. Kiwanis è ormai iniziato e non
si può e non si deve fermarlo.
E’,
infatti, notorio il vantaggio che da ciò ne deriverà alla nostra
associazione a tutti i livelli – dai Club al Distretto; l’inserimento
in questa moderna e duttile figura giuridica comporterà la risoluzione
delle problematiche fiscali che da sempre affliggono il nostro
sodalizio.
Il
reperimento di sponsor, la regolarizzazione di versamenti, il
finanziamento dei service non saranno più un problema e, finalmente,
potremmo dire di aver fatto più grande il Kiwanis perché avremo fatto
più grande il service che è lo scopo della nostra esistenza.
Informazione
A
nessuno sfugge che l’informazione, quanto più sia tempestiva,
nell’epoca in cui viviamo è la forza di ogni società. L’essere messi
al corrente in tempo reale di quanto accade consente ad ognuno di noi
di potersi regolare di conseguenza e di meglio spendere le energie.
Il
Kiwanis non sfugge a questa regola per cui, ove possibile,
l’informazione deve essere assolutamente potenziata sia all’interno
che all’esterno.
I mezzi
li abbiamo e devono essere utilizzati al meglio.
Ø
Bollettino
E’ il
maggiore e più diffuso mezzo interno di informazione. Esso,
mensilmente, raggiunge tutti i soci e fa loro conoscere la maggior
parte delle realtà esistenti nel nostro Distretto.
Il
Bollettino verrà non solo mantenuto, ma, ove possibile, potenziato e
migliorato anche se, con molta onestà, non vedo come si possa fare ciò
dato che io considero il bollettino pressoché perfetto.
In ogni
caso qualunque suggerimento in merito è assolutamente benvenuto.
Ø
Rivista
Analogo
ragionamento vale per la rivista che, con la sua bella forma
editoriale, porta il messaggio del nostro Kiwanis non solo ai
kiwaniani, anche di altri distretti, ma, soprattutto, a chi kiwaniano
non è.
E’,
insieme al service, il nostro fiore all’occhiello e deve essere
ovviamente potenziata.
Il mio
sogno – ma so che per adesso è solo un sogno – è quello di avere una
rivista con cadenza mensile.
Non è
detto che non si possa fare. Forse con l’A.P.S. anche questo sogno
potrebbe diventare realtà.
Per il
momento mi accontento di mantenere sia lo staff – cui vanno i miei
ringraziamenti per l’opera svolta fin’ora e per quella che andranno a
svolgere - sia la sua cadenza trimestrale.
Ø
Posta Elettronica
Inutile
appare ripetere che questo è lo strumento che, più di tutti gli altri,
consente una informazione capillare, immediata e, soprattutto, a costo
zero.
Grazie
agli sforzi compiuti dal Segretario Distrettuale Alain Barberi, la
posta elettronica si è, nel Distretto, ampiamente diffusa ma dobbiamo
essere in grado di potenziarla e migliorarla.
Ritengo,
infatti, che in ogni club esista o un socio, o un figlio di un socio,
che utilizza questo mezzo di comunicazione.
E’
sufficiente che a lui – socio o non socio, che rivesta incarichi o
meno – si dia l’incombenza di scaricare la posta e di comunicarla
brevi manu al segretario del club o a chi per lui, ed il gioco è
fatto: ogni club ha così la possibilità di essere informato celermente
e compiutamente.
Invito,
quindi, tutti i club ed i loro officer ad organizzarsi anche in tal
senso.
In ogni
caso, finché non si avrà la certezza che ciò sia avvenuto verrà
mantenuto un minimo di comunicazione cartacea.
Ø
Sito Web
Non vi
nascondo che il nostro sito Web ci è invidiato da molti e, per questo,
in prima battuta, il merito è della cara Rosalba Fiduccia che,
diuturnamente e con la pazienza di un certosino, si dedica al suo
aggiornamento.
Grazie
Rosalba sono certo che, anche per la successiva annualità, sarai
disponibile a continuare nella Tua opera.
I
vantaggi del sito sono immediati: esso ci da una visibilità in tutto
il mondo – ho personalmente avuto la riprova di ciò ricevendo e-mail
di congratulazioni dalla lontanissima Nuova Caledonia; fa conoscere
ovunque le nostre attività; grazie alla sua veste è semplicissimo da
utilizzare anche per i neofiti, e, soprattutto, sempre grazie a
Rosalba, ha costo pari a zero.
E’ certo
che il sito non solo non può essere abbandonato ma, anzi dovrà essere
ampliato e corredato da nuove e sempre più interessanti sezioni.
Comunicazione e formazione
Diversa
cosa dalla informazione è la comunicazione che, ovviamente, non può
prescindere dalla formazione.
L’impostazione del
piano di
training,
l’evoluzione dello stesso effettuata dal costante lavoro dei trainer
coordinatori – la cui opera è stata fondamentale -, la riposta corale
che ad esso è pervenuta da parte dei club e dei loro officer,
consigliano non solo di riproporre il piano ma, addirittura di
portarlo a compimento con la conclusione della quinta fase: quella,
cioè, di avere un trainer per ogni club.
Il
training, quindi, verrà riproposto nella forma ormai conosciuta e
sortita da uno studio attento che della comunicazione è stata
effettuata dai trainer che, finalmente, divulgano lo stesso messaggio.
Al fine,
inoltre, di sviluppare quanto è più possibile il Kiwanis Junior e gli
altri programmi sponsorizzati in sede giovanile, ai training verrà
aggiunta anche una speciale sessione indirizzata alla formazione ed
alla informazione degli Adviser dei club su tali programmi. In tal
senso, soprattutto per quanto riguarda il dipartimento training,, il
bilancio di previsione è stato aumentato rosicchiando fondi da altre
appostazioni.
Il
Master
– vera scuola superiore del training – sta svolgendo e svolgerà i
suoi effettui sugli officer a livello di Luogotenenti in una forma che
vede la teoria affiancarsi alla pratica.
Durante
il Master, infatti, i Luogotenenti Eletti assistono a diverse riunioni
di Consiglio Direttivo di Distretto e, quindi, possono affinare dal
vivo la teoria che, poco prima, è stata loro comunicata. Ciò sta
favorendo, e conseguentemente, favorirà il principio, mai troppo
conclamato, della continuità.
Inoltre
la nuova veste che è stata data alla Sessione di Studi Kiwaniani –
riappropriatasi in toto della sua definizione – consente a tutti di
partecipare ai gruppi di studio ivi organizzati per affinare non solo
il senso di appartenenza ma anche, e soprattutto, la visione moderna e
dinamica del nostro Kiwanis che sempre di più si sta affermando in
tutti i distretti.
A questa
visione il Distretto Italia – San Marino non può e non deve sottrarsi
per cui, d’ora in avanti, procederemo anche nella gestione ordinaria
interna, per progetti che i vari Chairman dei Comitati dovranno
provvedere ad approntare e, successivamente, a portare a compimento.
Mantenimento e sviluppo
Il modo
di gestire il dipartimento, e quindi di funzionamento ed accrescimento
delle nostre realtà organizzative – Distretto, Divisioni e Club – non
hanno dato, fin’ora, risultati soddisfacenti. Ne è prova che il club è
totalmente sconosciuto in alcune zone geografiche del nostro paese, in
altre è diffuso a macchia di leopardo ed in altre ancora ha una
notevolissima diffusione.
Eppure,
a mio avviso, l’istituzione di un dipartimento specifico vuole porre
l’attenzione sul rapporto tra i due concetti che si implicano e si
integrano.
Il
primo, il Mantenimento, ha il fine di accrescere la consapevolezza del
valore del Kiwanis, la sua cultura, i suoi valori, la storia, le
norme, l’individualità.
Il
secondo, lo Sviluppo, si inserisce nel quadro di una ricerca continua
di miglioramento sul piano dell’efficacia e dell’efficienza
organizzative che non può prescindere od ignorare le pressioni
dell’ambiente interno e di quello esterno che indicano la direzione
dei cambiamenti.
L’evidente complementarità tra i due concetti genera un circolo
virtuoso: si accresce la coscienza dei valori kiwaniani (Mantenimento)
per migliorare l’efficacia organizzativa (Sviluppo); si migliora
l’efficacia organizzativa (Sviluppo) per accrescere la coscienza dei
valori kiwaniani (Mantenimento).
Mantenimento e Sviluppo, quindi, sistemi di misura ma anche sistemi di
comunicazione del cambiamento organizzativo a livello globale ed
individuale.
Tuttavia
tutto quanto detto presuppone la necessità di nuove “armonie”
all’interno del Distretto, delle Divisioni e dei Club capaci di dare
un senso di “sovranità” ai valori ed all’etica del Kiwanis.
E’ uno
sforzo ed un impegno che con il nuovo Consiglio Direttivo intendo
affrontare per modificare uno stato di cose in cui pochi intendono
essere “autori”, troppi sono gli “attori” ed innumerevoli sono le
“comparse”.
Pertanto
anche qui il budget è stato aumentato e ciò ci consentirà di
procedere con progetti precisi e puntuali che i Chairman incaricati
non mancheranno di sottoporre nel più breve tempo possibile al
Consiglio Direttivo.
Kiwanis Junior e Programmi Sponsorizzati
Lo
sviluppo che ha avuto nel nostro Distretto il Kiwanis giovanile è
motivo di invidia da parte di tutti, indistintamente, gli altri
Distretti del mondo ove il fenomeno o è sconosciuto, o è disatteso, o,
peggio, ha dato esperienze fallimentari.
Dobbiamo
continuare a perseguire questa strada considerato che i giovani sono
il nostro domani e ad essi dobbiamo guardare non solo per assicurarci
il rinnovamento ma, anche, per imparare da loro qualcosa.
A
nessuno può sfuggire, infatti, l’entusiasmo, la semplicità e
l’esultanza dei giovani kiwaniani che, in qualche non raro caso,
dovrebbe essere da sprone per i meno giovani.
E’
necessario, quindi, che con i giovani si stringano rapporti sempre più
forti e che il Distretto collabori ancora più fattivamente con essi di
modo che si possa arrivare addirittura a cooptare nei club Kiwanis i
giovani che, “per raggiunti limiti di età”, debbano abbandonare lo
Junior.
Il primo
sforzo effettuato è stato quello di praticamente raddoppiare il budget
dedicato al Kiwanis Junior.
La
nostra attenzione, inoltre, dovrà essere ancora di più rivolta verso i
giovani più giovani: attraverso gli insegnanti che militano nei nostri
club, dobbiamo entrare nelle scuole a vario livello per creare, ove
possibile, i K-Kids, i Builders Club ed i Key Club.
Menzione
a parte merita l’Aktion Club – club interamente formati e gestiti da
disabili – che, specialmente in Nord America si sta sviluppando.
In
questo senso la collaborazione con Special Olimpics non solo ci potrà
essere di aiuto ma potrà meglio qualificare il nostro service.
Roma 2006
Ormai in
tutto il mondo kiwaniano, quando si parla di Distretto Italia, prima o
poi qualcuno richiama la Convention Internazionale che, tutti
sappiamo, sarà tenuta a Roma nel 2006.
Roma
2006 è diventato uno slogan.
Certo la
città, unica al mondo, attira molto ma, per noi Distretto Italia, Roma
2006 deve significare un traguardo cui arrivare in perfetta
efficienza: dobbiamo essere pronti alla sfida e presentarci ai
kiwaniani del resto del mondo come un Distretto unito, pieno di forza,
con un service robusto e, soprattutto, con un largo seguito a tutti i
livelli.
Dobbiamo
prepararci molto ed allenarci tutti i giorni perseguendo ed attuando
con costanza i principi in cui crediamo nella perfetta osservanza
delle regole che, liberamente, ci siamo posti.
A questo
proposito i training ed i master dovranno fare la loro parte.
Service
Esaurita
la parte della relazione relativa alla organizzazione del Distretto
nelle sue varie forme e problematiche, permettetemi di concludere
parlando di Service.
Ho
volutamente lasciato per ultimo questo argomento in quanto il Service
– come ho già detto – è il fine ultimo ed esclusivo cui noi kiwaniani
miriamo.
Ritengo
di poter affermare con forza – e senza tema di essere smentito – che
il Service è e deve essere il motivo principale per il quale noi, come
Kiwanis, esistiamo.
Affermato il principio che, nella totale autonomia dei club, il primo
Service che il club deve effettuare è quello insistente sul territorio
di competenza, non si può, peraltro, negare l’altro fondamentale
principio di appartenenza alla grande Famiglia Kiwaniana; da questo
principio deriva l’obbligo morale per ogni club di partecipare –
secondo le proprie forze e le proprie risorse – al Service
Distrettuale e, eventualmente, a quello Internazionale.
Premesso
ciò, onde non gravare sulle sempre esangui casse dei club, Ezio aveva
messo a punto un sistema di Service che rispondeva a questi principi
proponendo – sempre tenendo in primo piano il nostro motto
Serving
the children of the world
– sia una serie di service gratuiti, ma di ampio ritorno di immagine,
sia pure alcuni service che, peraltro non depauperavano le casse dei
club avendo dei costi assolutamente minimi.
Il
Sistema ha dato buoni frutti per cui ritengo opportuno muovermi in
questo campo ricalcando, sia pure con qualche aggiustamento, il
percorso tracciato.
Service gratuiti
Premio We Build
Esso
consiste nella segnalazione da effettuarsi da parte di ogni club alla
Divisione di un prestigioso nome cui conferire un riconoscimento a
livello nazionale.
Successivamente la Divisione dovrà scegliere tra tutte le segnalazioni
ricevute un solo nome da segnalare al Distretto.
Infine,
la prestigiosa giuria composta da eminenti personalità dello Stato e
della Cultura, affiancate dai tre Governatori, dovrà scegliere, tra la
rosa dei dodici, la figura cui conferire il premio.
Come si
vede il costo per il club è pari a zero mentre il ritorno di immagine
è enorme.
Collaborazione con A.R.M.R. (Associazione Ricerca Malattie Rare)
L’A.R.M.R.
dal 1993 si occupa di sostenere la Ricerca sulle Malattie Rare presso
la sede di Bergamo e presso le altre delegazioni di Milano, Genova,
Monte Argentario e Lugano.
Il
Centro fornisce a chi è colpito da una malattia rara un servizio
gratuito di informazioni, assistenza, sostegno e consulenze
specialistiche a livello mondiale.
Le
organizzazioni sanitarie e i ricercatori riconoscono che, oltre alla
carenza di conoscenze sulle cause e sui meccanismi patogenetici,
mancano farmaci efficaci per la terapia. La ricerca su queste malattie
è limitata, soprattutto, dalla difficoltà ad osservare un numero
adeguato di casi.
Ecco
perché è nata la A.R.M.R. che, tra gli altri, persegue gli scopi di
promuovere la conoscenza e la ricerca di terapie per la cura delle
malattie rare e contribuisce alla formazione dei giovani ricercatori.
Poiché è
stato rilevato che i maggiori portatori di malattie rare sono,
appunto, i bambini, ed inoltre che, spesso e volentieri dette malattie
non sono diagnosticate in tempo utile per poter predisporre una cura
il più possibile adeguata, l’attività di questa associazione si
inserisce perfettamente nella nostra attività di service dedicata,
appunto, ai bambini.
Al fine,
quindi, di poter veicolare il messaggio circa l’esistenza di tali
malattie e la possibilità di cure il più possibile adeguate, tramite i
nostri club organizzeremo, con l’ausilio dei rappresentanti di
A.R.M.R., una serie di conferenze, e/o convegni, invitando alle stesse
eminenti personalità nel campo scientifico e fornendo al pubblico
presente tutte le informazioni necessarie per poter prendere contezza
della problematica e, possibilmente, ricorre, ove necessario, ai
Centri di A.R.M.R. per l’assistenza e la consulenza che questi possono
fornire.
Se così
potremo salvare un bambino ovvero potremo rendere meno infelice la sua
vita avremo raggiunto il nostro scopo con costi assolutamente pari a
zero.
Medici Senza Frontiere
Nel
segno della continuità non possiamo depauperare il patrimonio
acquisito al Kiwanis con il Service dedicato a Medici Senza Frontiere.
La
risposta, infatti, che hanno dato coralmente tutti i kiwaniani e
l’opera di sensibilizzazione dagli stessi egregiamente svolta non può
essere perduta.
Occorre,
quindi, continuare a comunicare il messaggio che proviene da questa
associazione e che, in effetti, è lo stesso messaggio del Kiwanis:
aiutare disinteressatamente gli altri.
Per far
ciò i club che lo vorranno potranno, anche in questo caso, organizzare
dibattiti e tavole rotonde con la presenza di rappresentanti di Medici
Senza Frontiere operando, così, una ulteriore sensibilizzazione
dell’opinione pubblica sulla problematica.
Il costo
del Service è pari a zero ma il ritorno di immagine appare di notevole
impatto.
Pad-Chain
Anche
questo è un service divulgativo che consiste nella informazione
sull’uso, con la collaborazione dei Vigili Urbani, di un
defribillatore portatile per la rianimazione cardio-respiratoria in
attesa del pronto intervento medico.
Il costo
del Service è pari a zero ma anche in questo caso il ritorno di
immagine è assicurato.
Service onerosi
E
passiamo, adesso ad esaminare i così detti Service che comportano, una
spesa per i club.
Anche in
questo caso Vi renderete conto che la spesa è assai modica mentre il
ritorno di immagine è eccezionale:
Somalia oltre la guerra
Questo è
il principale Service del Distretto e, nella sostanza, si finanzia con
la raccolta dell’Euro il cui ricavato sarà destinato ad Annalena
Tonelli che da sola e volontariamente si è messa al servizio dei
bambini somali.
Peraltro, sempre nell’ottica del Service Somalia oltre la guerra,
l’euro raccolto e trasmesso al Distretto da parte dei club, a semplice
richiesta del club medesimo potrà essere destinato alla costruzione di
pozzi d’acqua in Somalia con la collaborazione dell’UNICEF.
Con
questa importante organizzazione abbiamo riallacciato i contatti che,
per un periodo, si erano affievoliti; anche l’Unicef è, infatti,
operativo in Somalia per cui con la medesima si è convenuto di
collaborare sia per la costruzione di pozzi in quella nazione al costo
unitario di 500,00 Euro usufruendo della manodopera locale, ma anche e
soprattutto di partecipare alle altre campagne di sensibilizzazione
portate avanti in favore dei bambini; in particolare quella conosciuta
da tutti con lo slogan “infanzia rubata, infanzia violata” che dice NO
ai Bambini Soldato, NO al Turismo Sessuale, NO alle Mutilazioni
Sessuali.
Una
campagna, questa, che deve vedere il Kiwanis e tutti i Kiwaniani in
prima linea.
Adotta un atleta con Special Olimpics
Questo
Service si sostanzia in due aspetti: uno meramente divulgativo che
vede la presenza nei club – in una serata appositamente loro dedicata
– di atleti e dirigenti di S.O. che possono illustrare i loro
programmi ed i loro scopi; l’altro – prettamente economico – che,
invece vede il club patrocinare un atleta di S.O. affinché lo stesso
possa partecipare ai giochi regionali e/o nazionali ed internazionali
per disabili.
Il costo
globale per il club della campagna adotta un atleta è pari solo a
300,00 Euro per ogni atleta.
Sono
certo che nessun club si sottrarrà e consentirà ad un atleta speciale
di partecipare ai giochi.
Kiwanis Day e Bambola Dolly
E’ il
fiore all’occhiello del Service distrettuale che ha coinvolto tutti i
club e che ancora, mi auguro, li coinvolgerà.
Il
Service, che come sappiamo presuppone l’acquisto da parte di ogni club
di almeno 100 bamboline al costo complessivo per l’anno venturo di
300,00 Euro, - purtroppo l’inflazione colpisce anche noi - consiste,
poi, nella distribuzione di dette bamboline ai bambini ospedalizzati
in contemporaneità e nella medesima giornata a livello nazionale:
appunto il Kiwanis Day.
In
questo giorno i kiwaniani d’Italia si recheranno negli ospedali ove,
consegnando ai piccoli degenti le bamboline, potranno donare loro
anche un sorriso ed averlo ricambiato.
Nessun
Service, ritengo, può essere più bello di questo e, al di là di ogni
ritorno di immagine, ritengo possa bastare, per essere soddisfatti,
aver ricevuto in cambio il sorriso di un bimbo.
Non
dimentichiamo, inoltre, che il service ha anche una altra faccia che
non deve essere trascurata: le bamboline vengono fabbricate da
detenuti e ciò è per loro utile nel percorso di recupero che stanno
compiendo.
K.E.P. – Progetto del Kiwanis Europeo
Questo
progetto, rivolto ai bambini dell’Europa Centrale e dell’Asia Centrale
per garantire loro una istruzione degna di questo nome, ha visto la
luce alla Convention Europea di Montreux del giugno 2002 e verrà
definitivamente varato alla prossima Convention Europea che si terrà a
Cesky Krumlov nella Repubblica Ceca il prossimo 31 maggio.
I club
ed i Distretti saranno chiamati a scegliere delle zone di intervento
sulle quali operare con ogni mezzo.
In ogni
caso il progetto è, allo stato, in formazione e provvederò a
comunicarVi ulteriori dettagli non appena gli stessi saranno
disponibili.
E adesso
alcuni appuntamenti
Passaggio delle consegne
Il
Governatore Barasolo mi passerà le consegne il 27 settembre 2003 in
una cerimonia che avverrà a Bergamo nella prestigiosa Villa Caroli
Zanchi.
I due
club organizzatori – il Bergamo e il Bergamo Orobico – hanno voluto
dare a questa cerimonia una veste particolare che va al di là della
cerimonia medesima concretizzandosi, invece, in una manifestazione
volta alla raccolta di fondi per il Service Distrettuale Somalia oltre
la Guerra.
Anche in
questa ottica di servizio Vi aspetto a Bergamo numerosissimi.
Studi
Kiwaniani e Convention Distrettuale
Insieme
verificheremo l’evolversi del programma di cui sopra, apportando allo
stesso le eventuali correzioni che si dovessero rendere necessarie, a
Roma, in concomitanza con la sessione di Studi Kiwaniani, che verrà
tenuta, presumibilmente il 26 – 28 marzo 2004 mentre la Convention
Distrettuale, nella quale, invece, insieme con il Direttivo
Distrettuale Vi renderò conto del lavoro effettuato, verrà tenuta in
Pescara tra il 9 ed il 12 settembre 2004.
In
quella terra d’Abruzzo, generosa e piena di sapori, potremo anche
trascorrere, sperando nella clemenza del tempo, qualche ora di
meritato relax.
Il
programma è ambizioso, la strada per raggiungere il traguardo impervia
ed irta di ostacoli; sono certo, però, che insieme noi arriveremo fino
in fondo se sapremo
Servire
con Gioia.
Viva il
Kiwanis.
We Build
Piero
Grasso