CLUB
|
CITTà DI CASTELLO
|
FOLIGNO
|
PERUGIA
|
PERUGIA ETRUSCA
|
TERNI
|
LGT GOV.
DONATO VALLESCURA
|
INDICE
>>>
UMBRIA
Gent.me
Socie e preg.mi Soci
dei Kiwanis Club
Divisione Umbria
Carissimi Socie e Soci kiwaniani,
trascorso un anno di attività, ho lasciato ieri le
mie funzioni di Lgt. Governatore della Divisione,
dopo aver passato le consegne e le insegne alla
Dott.ssa Valchiria Do a Città di Castello, sabato 26
settembre.
Ringrazio il Consiglio Direttivo e tutti Voi per il
tempo che avete dedicato alle iniziative realizzate
dalla nostra Divisione.
Rinnovo alla Dott.ssa Valchiria Do i più sentiti
auguri per un anno glorioso e offro a tutti Voi i
più sinceri auguri di un ottimo e proficuo nuovo
anno kiwaniano.
Senza rischiare di essere retorico, vorrei inviarVi
un messaggio: se il Kiwanis non è l’organizzazione
che vorreste, criticatelo, criticatelo affinché
cresca e migliori, e adoperateVi per valorizzarlo.
E perdonatemi se, contro la mia volontà, ho dato
anch’io qualche cattivo esempio.
Esprimo ancora un ringraziamento sincero e di cuore
a tutti Voi per l’attenzione che avete riservato al
mio lavoro e, soprattutto, le più sentite scuse se,
talora e del tutto involontariamente, ho irritato
sensibilità e culture diverse.
Arrivederci, con affetto e stima,
Donato Vallescura
Foligno, 1° Ottobre 2009
|
Oggetto:
convegno di Assisi sulle Malattie Rare
(aggiornamento
al 4-9-2009
>>>
)
Carissimi Amiche e
Amici,
ho il piacere di comunicarVi i documenti aggiornati
del convegno di Assisi sulle malattie rare, che il
Prof. Silvio Garattini terrà Sabato 17 0ttobre 2009,
e l’aggiornamento del relativo programma.
Nel ringraziare di cuore S.E. Mons. Domenico
Sorrentino, Arcivescovo Vescovo di Assisi per la Sua
paterna accettazione del ns. invito, la Dott.ssa
Serena Moriondo e il Prof. Avv. Daniele Mantucci per
la Loro partecipazione alla tavola rotonda, il Dott.
Stefano Sparanello e la Dott.ssa Valchiria Do per la
Loro gentile disponibilità e il Dott. Angelo
Ottaviani per la Sua preziosa collaborazione e Voi
tutti per la cortese attenzione, Vi saluto con
affetto e stima,
Donato Vallescura
Foligno, 04 Settembre 2009
Nota - In Italia
le persone colpite da malattie rare sono 2 milioni,
di cui 1,4 milioni sono bambini: di questi circa 400
mila non superano il quinto anno di vita.
In occasione del convegno verrà insediata la
Delegazione A.R.M.R. dell’Umbria e costituito il
Gruppo di Promozione
A.R.M.R. del Regno del Marocco. Alla cerimonia sarà
invitato S.E. Mohammed Nabil–Benabdallah
Ambasciatore del Marocco in Italia.
|
Egr. Signori
Componenti il CD Divisione Umbria
Presidenti KC Divisione Umbria
Lgt. Gov. E. Conf. Valchiria Do
Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani
Lgt E. Alberto Pardi
Segr. Divisione Giuliano Alaia
e p.c.
Governatore Sergio Rossi
Governatore Eletto e C. Valeria Gringeri
Segretario Distrettuale Ninni Giusa
Webmaster Rosalba Fiduccia
Oggetto: Passaggio delle consegne tra i
Governatori, importantissimo evento distrettuale.
Carissimi Amiche ed Amici,
è con piacere che richiamo la Vs. cortese attenzione
sulla “Cerimonia del passaggio delle consegne al
Governatore 2009-10 del Distretto Italia-San Marino
ed il Passaggio delle consegne al Lt Governatore
2009-10 della Divisione Lombardia2-Emilia” che avrà
luogo Sabato 19 settembre 2009 – ore 17.00 presso
l’Hotel Excelsior San Marco, in Piazza Repubblica, 6
– Bergamo” cerimonia alla quale siamo stati tutti
invitati attraverso l’Internet (www.kiwanis.it –
Passaggio delle consegne tra i Governatori) e, molti
di noi, anche di presenza, per posta, e-mail,
telefono.
L’evento del passaggio delle consegne é uno dei
momenti più importanti della vita del nostro
Distretto e costituisce, tra l’altro, una occasione
irripetibile per esprimere personalmente i nostri
complimenti al Governatore Sergio Rossi per le
notevoli ed interessanti attività portate avanti
nell' anno del suo governo ed augurare al neo
Governatore, Valeria Gringeri, che abbiamo avuto
modo di apprezzare per le Sue non comuni doti di
altruismo, di sensibilità e capacità, i migliori
traguardi nell’ interesse del Kiwanis, del Distretto
Italia S. Marino e, soprattutto, dei bambini meno
fortunati.
Carissimi Amiche ed Amici, sono sicuro che tutti
quelli di Voi che potranno, presenzieranno con gioia
e spirito kiwaniano la cerimonia.
Vi ringrazio per l’attenzione e,
in attesa di incontrarVi a Bergamo il giorno 19 del
mese prossimo, Vi saluto, come di
consueto, con affetto e stima,
Donato Vallescura
Foligno 23 agosto
2009
|
Convegno sulle malattie rare -
Assisi Sabato 17 0ttobre 2009 |
Gent Signore, Egr.
Signori
Componenti il CD Divisione Umbria
Presidenti KC Divisione Umbria
Lgt. Gov. E. Conf. Valchiria Do
Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani
Segretario Divisione Umbria
Lgt. Gov. E. Alberto Pardi
Cosituendo KCAssisi
Silvano Braccalenti
Ilham Bouiry
Raffaele Zava
Angelo Serraglio
Gianluigi Bertuzzi
Raffaele Volpi
Francesco Paoletti
Lucia Diamanti
Claudio Bendini
e p.c.
Governatore Sergio Rossi
Governatore Eletto Valeria Gringeri
Segretario Distrettuale Ninni Giusa
Past Governatore Sandro Cuzari
Coordinatore Area Centro Mario Checchi
Presidente ARMR Daniela Guadalupi
Webmaster Rosalba Fiduccia
e p.c.
Marco Orefice
Chairman Distrettuale per la Formazione
e p.c.
S.E. Mons. Domenico Sorrentino
Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino
Ing. Claudio RICCI
Sindaco di Assisi
e p.c.
Ch.mo Prof. Silvio GARATTINI
Ch,mo Prof. Pierluigi M. GRASSELLI
Oggetto: convegno
di Assisi sulle Malattie Rare
Carissimi Amiche e Amici,
ho il piacere di comunicarVi l’aggiornamento dei
Comitati e del programma del convegno in oggetto,
che il Prof. Silvio Garattini terrà nel prossimo
mese di ottobre.
Nel ringraziare di cuore il Comune di Assisi per il
patrocinio, la Dott.ssa Valchiria Do e il Dott.
Stefano Chirico per la loro graditissima
collaborazione, e Voi tutti per la cortese
attenzione, Vi saluto con
affetto e stima,
Donato Vallescura
Foligno, 13.07.09
Il Comitato
Organizzatore, ad oggi, è così composto:
Valchiria Do (*), KCCittà di Castello e Lgt. Gov.
Inc. Div. Umbria;
Luisella Scottegna (*), KCTerni e Cerimoniere della
Divisione Umbria;
Francesco Merante (*), KCAssisi;
Carlo Pagliacci (*), KCAssisi;
Ilham Bouiry (*), Amica del Kiwanis
Raffaele Zava (*), Amico del Kiwanis
Angelo Serraglio (*), ARMR
I Comitati Locali già costituiti sono, ad oggi:
Comitato Locale di Perugia: Referente Francesco
Paoletti, KC Perugia Etrusca
Comitato Locale di Terni: Referente Carlo Vernelli
(*) Presidente del KCTerni
Comitato Locale di Foligno: Referente Gianluigi
Bertuzzi (*), Amico del Kiwanis
Comitato Locale di Spello: Referente Raffaele Volpi
(*), Amico del Kiwanis
Comitato Locale di Città di Castello: Referente
Stefano Chirico (*) KCCittà di Castello
Referente Distrettuale: Marco Orefince (*) Ch.Distr.
per la Formazione e socio ARMR
(*)
. Francesco Paoletti, medico, Direttore U.O. di
Anestesia, Rianimazione e Medicina del Dolore
Perugia
. Gianluigi Bertuzzi, medico, docente Università di
Roma Tor Vergata.
. Ilham Bouiry, farmacista, imprenditrice
farmaceutico.
. Francesco Merante, medico, dirigente ospedaliero.
. Carlo Pagliacci, dottore in agraria, imprenditore.
. Luisella Scottegna, dirigente commerciale.
. Angelo Serraglio, medico,V.Presidente Fondazione
ARMR e V.Presidente Commissione Scientifica
. Carlo Vernelli, medico, Clinica Malattie Infettive
Università di Perugia – Az. Osp. S. Maria Terni
. Raffaele Volpi, medico chirurgo odontoiatra,
Presidente SISBO, docente universitario.
. Raffaele Zava, medico, primario ospedaliero.
. Marco Orefince, avvocato del Foro di Bergamo.
. Valchiria Do (*),medico, dirigente ospedaliero.
. Stefano Chirico, Dir. Affari Generali.
. Pierluigi Grasselli, Docente di Politica Economica
presso la Facoltà di Economia e Commercio UNIPG,
autore di volumi, tra
cui “Idee e metodi per il bene comune” edito da F.
Angeli, , “Economia e persona” (coautore con Marco
Moschini,
professore di Ermeneutica presso la stessa
università), edito da Vita e Pensiero.
. Daniele Mantucci, Ordinario di Diritto Privato
nella Università Politecnica delle Marche.
PROF. SILVIO
GARATTINI
Nato a Bergamo il
12/11/1928.
Perito Chimico. Dottore in Medicina. Libero Docente
in Chemioterapia e Farmacologia. Assistente ed Aiuto
presso l'Istituto di Farmacologia della Università
di Milano fino all'anno 1962.
Fondatore nel 1963 e direttore dell'Istituto di
Ricerche Farmacologiche "Mario Negri". Attualmente
l'Istituto "Mario Negri" ha quattro localizzazioni
(Milano, Bergamo, Ranica (Bg), S. Maria Imbaro (Ch))
con un personale di oltre 850 unità.
Autore di molte centinaia di lavori scientifici
pubblicati in riviste nazionali ed internazionali e
di numerosi volumi nel campo della farmacologia.
Fondatore dell'European Organization for Research on
Treatment of Cancer.
Nell'ultimo decennio é stato membro di vari
organismi: Comitato di Biologia e Medicina del
Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.),
Consiglio Sanitario Nazionale e Commissione della
Presidenza del Consiglio dei Ministri per la
politica della ricerca in Italia, membro della
Commissione Unica del Farmaco (CUF) - Ministero
della Sanità.
Ha ricoperto le seguenti cariche: Presidente del
Comitato di Chemioterapia Antitumorale dell' Unione
Internazionale contro il Cancro,
Presidente della Organizzazione Europea di Ricerche
sul Cancro (OERTC),
Presidente della European Society of Biochemical
Pharmacology, Consulente dell'Organizzazione
Mondiale della Sanità. E' attualmente
membro del Committee for Proprietary Medicinal
Products (CPMP) dell'European Agency for the
Evaluation of Medicinal Products
(EMEA).
"Esperto" per la Politica della Ricerca (CEPR) del
Ministero dell'Università e della Ricerca
Scientifica e Tecnologica.
Presidente della V Sezione del Consiglio Superiore
della Sanità, Presidente dell'Associazione "Via di
Natale". Presidente della Fondazione Angelo e Angela
Valenti. Membro del Consiglio di Amministrazione
dell'Istituto Superiore di Sanità.
Componente del Comitato Scientifico della Lega
Italiana per la Lotta Contro i Tumori (2000-2005).
Presidente Steering Advisory Group Current
Controlled Trials.
Fellow della New York Academy of Sciences, dell'
American Association for the Advancement of Science
e di numerose società scientifiche nazionali ed
internazionali.
Honorary Fellow Royal College of Physicians (Pharmaceutical
Medicine).
Tra i numerosi premi ed onorificenze ricevute si
segnalano la Legion d'Onore della Repubblica
Francese per meriti scientifici; Commendatore della
Repubblica Italiana e Lauree Honoris Causae alle
Università di Bialystok, Polonia e di Barcelona,
Spagna, Premio Ippocrate, 2003 per la comunicazione
scientifica. Premio Mens Sana in Corpore Sano.
Università degli Studi di Milano.
In oltre 35 anni di attività, l'Istituto di Ricerche
Farmacologiche "Mario Negri", sotto la direzione del
Prof. Garattini, ha prodotto oltre 8500
pubblicazioni scientifiche e circa 180 volumi, in
cancerologia, chemioterapia ed immunologia dei
tumori, in neuropsicofarmacologia, in farmacologia
cardiovascolare e renale. Oltre 2100 sono i giovani
laureati e tecnici che si sono specializzati in
questo periodo presso l'Istituto.
Milano, 15/01/2003
|
Convegno sulle malattie rare -
Assisi Sabato 17 0ttobre 2009 |
Gent Signore, Egr.
Signori
Componenti il CD Divisione Umbria
Presidenti KC Divisione Umbria
Lgt. Gov. E. Conf. Valchiria Do
Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani
Segretario Divisione Umbria
Lgt. Gov. E. Alberto Pardi
Cosituendo KCAssisi
Ilham Bouiry
Raffaele Zava
Angelo Serraglio
Gianluigi Bertuzzi
Raffaele Volpi
Francesco Paoletti
Lucia Diamanti
Claudio Bendini
e p.c.
Governatore Sergio Rossi
Governatore Eletto Valeria Gringeri
Segretario Distrettuale Ninni Giusa
Past Governatore Sandro Cuzari
Coordinatore Area Centro Mario Checchi
Presidente ARMR Daniela Guadalupi
Webmaster Rosalba Fiduccia
e p.c.
Marco Orefice
Chairman Distrettuale per la Formazione
e p.c.
S.E. Mons. Domenico Sorrentino
Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino
Ing. Claudio RICCI
Sindaco di Assisi
e p.c.
Ch.mo Prof. Silvio GARATTINI
Ch,mo Prof. Pierluigi M. GRASSELLI
Carissimi Amiche e Amici,
ho il piacere di comunicarVi il primo aggiornamento
in merito al convegno di Assisi sulle malattie rare,
che il Prof.Silvio Garattini terrà Sabato 17 0ttore
2009, e la prima bozza del relativo programma.
Nel ringraziare di cuore il Prof. Francesco Paoletti
e l’Avv. Marco Orefice per la loro preziosa
collaborazione, la Dott.ssa Lucia Diamanti, e il
Dott. Claudio Bendini per la loro gentile
disponibilità e Voi tutti per la cortese attenzione,
Visaluto con affetto e stima,
Donato Vallescura
Foligno, 30.06.09
Il Comitato Organizzatore, ad oggi, è così composto:
Luisella Scottegna (*), KCTerni e Cerimoniere della
Divisione Umbria;
Francesco Merante (*), KCAssisi;
Carlo Pagliacci (*), KCAssisi;
Ilham Bouiry (*), Amica del Kiwanis
Raffaele Zava (*), Amico del Kiwanis
Angelo Serraglio (*), ARMR
I Comitati Locali già costituiti sono, ad oggi:
Comitato Locale di Perugia: Referente Francesco
Paoletti, KC Perugia Etrusca
Comitato Locale di Terni: Referente Carlo Vernelli
(*) Presidente del KCTerni
Comitato Locale di Foligno: Referente Gianluigi
Bertuzzi (*), Amico del Kiwanis
Comitato Locale di Spello: Referente Raffaele Volpi
(*),Amico del Kiwanis.
Referente Distrettuale: Marco Orefice (*)Ch.Distr.
per la Formazione e socio ARMR
(*)
Francesco Paoletti, medico, Direttore U.O. di
Anestesia, Rianimazione e Medicina del Dolore
Perugia
Gianluigi Bertuzzi, medico, docente Università di
Roma Tor Vergata.
Ilham Bouiry, farmacista, imprenditrice
farmaceutico.
Francesco Merante, medico, dirigente ospedaliero.
Carlo Pagliacci, dottore in agraria, imprenditore.
Luisella Scottegna, dirigente commerciale.
Angelo Serraglio, medico,V.Presidente Fondazione
ARMR e V.Presidente Commissione Scientifica
Carlo Vernelli, medico, Clinica Malattie Infettive
Università di Perugia – Az. Osp. S. Maria Terni
Raffaele Volpi, medico chirurgo odontoiatra,
Presidente SISBO, docente universitario.
Raffaele Zava, medico, primario ospedaliero.
Programma (Bozza)
Convegno del Prof. Silvio Garattini sulle malattie
rare.
Ore 09.30 Accoglienza
Ore 10,00 Indirizzi di saluto
Autorità Kiwaniane
Autorità ARMR
Autorità Religiose
Sindaco di Assisi
Ore 10.30 Prof. Silvio Garattini
Relazione “Malattie rare”
Coffee Break
Ore 11.45 Contributo Prof. Pierluigi M. Grasselli *
Ore 12.00 Tavola rotonda
… Assessore Regione Umbria,
… Segreteria Regionale CGIL,
Lucia Diamanti, Segretaria Regionale CISL,
. Claudio Bendini, Segretario Gen.Regionale UIL,
…
Ore 12.45 Prof. Silvio Garattini
Conclusioni
* Pierluigi Grasselli, Docente di Politica Economica
presso la Facoltà di Economia e Commercio UNIPG,
autore di volumi, tra
cui “Idee e metodi per il bene comune” edito da F.
Angeli, , “Economia e persona” (coautore con Marco
Moschini, professore
di Ermeneutica presso la stessa università), edito
da Vita e Pensiero.
|
Il Governatore Timmermans
ospite della Divisione Umbria
Mercoledì 26 del
trascorso mese di maggio la Divisione Umbria ha
tenuto un incontro conviviale in uno storico
ristorante dell’affascinante acropoli perugina in
onore del Dr. Sjoerd Timmermans e della sua gentile
consorte, in vacanza nella nostra regione.
Mr.
Timmermans è il Governatore in carica del Kiwanis
International District Nederland e, in tale veste,
ha presenziato alla recente Convention di Pisa del
Distretto Italia San Marino.
La
conversazione con i gentili ospiti, in lingua
italiana, inglese e francese, facilitata dalla
traduzione simultanea della (poliglotta) dott.ssa G.
Bouiry, di alto livello culturale, ha toccato
argomenti relativi alla nostra civiltà europea e ha
fornito spunti di riflessione sul nostro essere
kiwaniani.
Nello
scambio dei doni, il Presidente Tenerini ha donato
al Governatore Timmermans alcune ceramiche di Deruta,
mentre il Governatore ha dato in dono alla
Divisione il suo guidoncino.
Sjoerd TIMMERMANS NETHERLANDS
District Governor, guest of the Umbria Kiwanis
Division
Last Wednesday, May 26th, the Umbria Division
organized a friendly meeting in honour of Sjoerd
TIMMERMANS and his kind wife, who were on holiday in
Umbria (Italy).
The meeting took place in a historical restaurant on
Perugia’s charming acropolis.
Mr. Timmermans is the Governor in charge of the
Kiwanis International Netherlands District.
Whilst in Italy he took part in the recently
organized Convention of Pisa for the San Marino
Italy District.
The presence of Ilham Bouiry, polyglot doctor, made
communication among the guests from Italian, English
and French easier.
The conversation developed covered several
interesting subjects of high cultural level such as
European civilization and allowed guests to reflect
on our being Kiwanis.
At the end of the meeting, President Tenerini gave
Governor Timmermans some ceramics from Deruta as
souvenirs. In exchange, Governor Timmermans gave his
official badge to the Division.
Tavolo degli ospiti,
da sin. Segio Tenerini, presidente del KC Perugia
Etrusca, Luciano Gubbiotti, socio KC Foligno, Bianca
Vallescura, Ilham G. Bouiry, . Sjoerd Timmermans
Governatore in carica del Kiwanis International
District Nederland, sig.ra Timmermans, Donato
Vallescura, Lgt. Gov. Divisione Umbria e Giuliano
Alaia, Presidente KC Foligno e Segretario Divisione
Umbria.
Guests at table: from
the left. Sergio Tenerini president of KC Perugia
Etrusca, Luciano Gubbiotti member of KC Foligno,
Bianca Vallescura, Ilham Bouiry, Sjoerd Timmermans
the Governor in charge of the Kiwanis International
Netherlands District, Ms Timmermans, Donato
Vallescura Lt. Governor of Umbria Division and
Giuliano Alaia President of KC Foligno and secretary
of Umbria Division.
Tavolo degli ospiti: il Governatore Timmermans,
sorridente, seduto tra la sua gentile consorte e la
sig.ra G. Bouiry
Guests at table:
Governer Timmermans, smiling, sat between his wife
and Ms I. Bouiry
|
CONVEGNO MALATTIE
RARE
|
Egr. Signori
Dott. Giuliano Alaia
Presidente KCFoligno
e p.c.
Governatore Sergio Rossi
Governatore Eletto Valeria Gringeri
Segretario Distrettuale Ninni Giusa
Past Governatore Sandro Cuzari
Coordinatore Area Centro Mario Checchi
Componenti il CD Divisione Umbria
Presidenti KC Divisione Umbria
Lgt. Gov. E. Conf. Valchiria Do
Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani
Segretario Divisione Umbria
Webmaster Rosalba Fiduccia
Caro Giuliano,
questa mattina, navigando nel nostro sito Internet e
seguendo in successione i link “Nuovi inserimenti” e
“Aggiornamento Donazioni Pro Abruzzo”, ho visto
riportato il versamento della donazione che il
nostro KC Foligno ha fatto confluire nella raccolta
fondi del Kiwanis per le famiglie terremotate.
Come socio fondatore del nostro Club e Lgt.Governatore
della Divisione Umbria ti esprimo grande
compiacimento per questa donazione che racchiude in
sé sentimenti di solidarietà, altruismo e
generosità.
E ti ringrazio per aver accolto il suggerimento del
nostro Governatore Sergio Rossi , che io, invitato,
rappresentai al CD del Club in occasione
dell’apposita riunione da te indetta, suggerimento
teso a far confluire le donazioni nel conto del
Distretto “IBAN: IT77 E010 0568 8700 0000 0000 521 –
Service Abruzzo”.
Il nostro Distretto ha in programma interventi
immediati, con la collaborazione encomiabile degli
amici del KC Pescara e di altri Club Kiwanis, per
sopperire alle prime necessità delle famiglie
terremotate e un successivo intervento volto alla
realizzazione di una struttura permanente nel
territorio colpito dal sisma.
Ho la mente vicino alle persone così duramente
provate e nel cuore i bambini che, a causa di questa
immane sciagura, hanno subito gravi traumi, anche
psicologici, che li segneranno per la vita.
Ti mando un saluto, con affetto e stima,
Donato Vallescura
Foligno, 29.04.09
|
Egr.
Signori
Componenti il CD Divisione Umbria
Presidenti KC Divisione Umbria
Lgt.
Gov. E. Conf. Valchiria Do
Past
Lgt. Gov. Fulvio Bussani
Segr.
Divisione Giuliano Alaia
e
p.c.
Governatore Sergio Rossi
Governatore Eletto Valeria Gringeri
Segretario Distrettuale Ninni Giusa
Past
Governatore Sandro Cuzari
Coordinatore Area Centro Mario Checchi
Pres. ARMR Daniela Gennaro Guadalupi
Ch.
Formazione Marco Orefice
Dott.ssa
Ilham Bouiry
Webmaster Rosalba Fiduccia
Oggetto: Convegno sulle malattie rare.
Carissimi Amiche ed Amici,
è
con piacere che Vi comunico di aver accettato di buon grado
la richiesta del nostro Governatore Sergio Rossi di curare
personalmente, al fine di non gravare con ulteriori obblighi
gli impegni del CD della Divisione Umbria, l’organizzazione
nella nostra Regione, in collaborazione con la Fondazione
Onlus A.R.M.R. di Bergamo, di un convegno che sarà tenuto dal
Prof. Silvio Garattini sul tema “Le malattie rare”.
Ringrazio vivamente il Governatore Rossi per l’incarico che
si è compiaciuto di affidarmi, sperando di esserne
all’altezza e di non deludere le Sue aspettative.
Carissimi Amiche ed Amici, nel caso ci fossero dei Soci
disponibili a collaborare a questa iniziativa, sarei
felicissimo di dare Loro il mio miglior benvenuto.
Vi
ringrazio per l’attenzione e Vi saluto, come di consueto, con
affetto e stima,
Donato Vallescura
“In Italia sono 2 milioni i bambini affetti da malattie
rare”.
(Tratto da una notizia ANSA)
|
Ai Presidenti
KC Città
di Castello-Foligno-Perugia-Perugia Etrusca-Terni a.s. 2008/2009
Agli Immediati Past President
KC Città di Castello-Foligno-Perugia-Perugia Etrusca-Terni a.s.
2008/2009
All’Imm. Past Lgt Governatore Fulvio Bussani
Al Lgt Gov. Eletto e Confermato Valchiria Do
Al Lgt Gov. Eletto Alberto Pardi
Al Past Governatore Sebastiano Coletti
E p.c.
Al Governatore del Distretto Italia - San Marino
Sergio Rossi
Al Governatore E. del Distretto Italia - San Marino
Valeria Gringeri
Al Segretario Distrettuale
Ninni Giusa
LORO SEDI
Carissime e carissimi,
è con vera gioia che Vi
comunico che Valchiria Do è stata confermata Lgt. Governatore
per l’anno sociale 2009/2010 e Alberto Pardi è stato eletto
Lgt. Governatore per l’anno sociale 2010/2011 della nostra
Divisione.
La conferma e l’elezione sono
avvenute all’unanimità e per acclamazione dei soci dei nostri
Club riuniti in Assemblea, presieduta dal Past Governatore
Distrettuale Ing. Sebastiano Coletti, nella mattinata di
sabato 4 aprile 2008, presso la Sala Conferenze dell’Albergo
Le Mura di Foligno.
La Dott.ssa Valchiria Do è
cardiologa dirigente presso l’Ospedale di Città di Castello e
officer del Kiwanis Club di quella città, del quale è stata
anche presidente.
Il Dott. Alberto Pardi è
dirigente pubblico a riposo, officer dello storico Kiwanis
Club Perugia, del quale è stato anche presidente, e noto nel
mondo kiwaniano per essere stato Segretario Nazionale del
Kiwanis e officer nazionale e internazionale.
La Dott.ssa Do, dopo aver
ringraziato l’Assemblea per averla confermata Lgt.
Governatore, nell’esporre il proprio programma, ha affermato
di voler proseguire al meglio delle sue possibilità
nell’attività volta a conseguire gli obiettivi kiwaniani e,
in modo prevalente, a portare aiuto ai bambini bisognosi,
nell’ambito dell’impostazione generale e delle direttive del
Governatore Distrettuale che, nell’a.s. 2009/2010, sarà la
Dott.ssa Valeria Gringeri, officer del Kiwanis Club Bergamo
Orobico.
A
nome del Governatore Distrettuale Sergio Rossi, del
Governatore Eletto Valeria Gringeri e mio personale,
ringrazio tutti i partecipanti all’evento, in particolare l’Ing.
Sebastiano Coletti per l’impegno dimostrato nella conduzione
dell’Assemblea, il Dott. Giuliano Alaia per aver svolto la
funzione di Segretario, la Dott.ssa Graziella Frenquellucci,
il Pres. Sergio Tenerini, il Dott. Massimo Mariucci e la Dott.ssa
Emanuela Maio per aver formato il Seggio elettorale e ancora
il Pres. Tenerini per esserne stato il Presidente; mi
complimento, inoltre, con gli eletti, ai quali auguro buon
lavoro nel bello e affascinante cammino che li attende ed
esprimo un sentito apprezzamento per il sentimento di
appartenenza alla grande famiglia kiwaniana e per lo spirito
di gruppo che animano i soci kiwaniani della Divisione
Umbria, riconfermati in maniera concreta anche in questa
solenne occasione.
Donato Vallescura
|
Ai
Presidenti KC Città di Castello-Foligno-Perugia-Perugia
Etrusca-Terni a.s. 2008/2009
Agli
Immediati Past President KC Città di
Castello-Foligno-Perugia-Perugia Etrusca-Terni a.s. 2008/2009
All’Imm.
Past Lgt Governatore Fulvio Bussani
Al
Lgt Gov. Eletto Valchiria Do
Al
Past Governatore Sebastiano Coletti
E
p.c.
Al
Governatore del Distretto Italia - San Marino
Sergio Rossi
Al
Segretario Distrettuale
Ninni Giusa
LORO
SEDI
Oggetto: Conferma del Lgt Governatore per a.s. 2009/2010
ed elezione del Lgt Governatore eletto per l’a.s. 2009/2010.
Ai
sensi dell’art. X – sezione 3 dello statuto, le S.S.
sono invitate all’Assemblea Divisionale per gli adempimenti
specificati in oggetto.
La
riunione avrà luogo nella Sala Convegni dell’Albergo
Ristorante Le Mura di Foligno Via Bolletta, 27, in prima
convocazione alle ore 7 del 3 Aprile 2009 e, in seconda
convocazione, il giorno Sabato 4 Aprile 2009 alle ore 10.00,
con il seguente
O.
D. G.
1 –
Apertura dei lavori ed espletamento delle formalità;
2 –
Costituzione del seggio elettorale;
3 –
Conferma del Luogotenente “Eletto” nella persona della Dott.ssa
Valchiria Do per l’a.s. 2009/2010;
4 –
Elezione del Lgt Governatore Eletto per l’anno sociale
2010/2011;
5 –
Proclamazione;
6 –
Varie ed eventuali.
I
supplenti dovranno essere supportati da verbale di nomina.
Foligno, 20 Marzo 2009
Lgt Governatore Divisione Umbria.
Donato Vallescura
|
Nota informativa Riunione
Divisionale per rinnovo cariche
>>>
Verbale di nomina KC Città di Castello
>>>
Verbale di nomina KC Foligno
>>>
Verbale di nomina KC Perugia
>>>
Verbale di nomina KC Perugia Etrusca
>>>
Verbale di nomina KC Terni
>>>
*****
Come arrivare a "Le Mura"
|
Leadership Education Program e Donne
nel Kiwanis
due importanti eventi kiwaniani in Umbria
Nelle giornate di Sabato 7 e Domenica 8 Marzo
si sono svolti in Umbria due importanti e partecipatissimi
eventi kiwaniani: la sessione di Training Distrettuale:
Area Centro - Leadership Education Program; e la prima
riunione Distrettuale, “Donne nel Kiwanis”, presieduta
da Silvia Voliani e organizzata da Alba Asfalti,
figura di spicco del KC Perugia Etrusca e Chairperson
Consulta Donne Area Centro.
Insieme con il Governatore Sergio Rossi
ed il Governatore Eletto, Valeria Gringeri, sono stati
presenti:
la già ricordata Silvia Voliani,
Marco Orefice, Chairman Distrettuale della Formazione,
Roberto Arcaleni, moderatore, Lgt.Gov. Divisione
S.Marino-Marche-Abruzzo-Puglia, con i Presidenti ed i
V.Presidenti dei Club della sua Divisione, Loriano Lotti,
Lgt. Gov. Div.Toscana, con i Presidenti e i V.Presidenti dei
Club della sua Divisione, Ettore Pellecchia, Past.
Lgt.Gov, Trainer, e Luciano Sestri, Past Lgt.
Gov, Marco Salomone, Lgt. Gov. Eletto Divisione
Toscana, Franco Lotti e Daniele Santucci,
Trainer, Bruno Gabrielli, Presidente KC Antrodoco,
Luigi Russo, Past Lgt. Gov. e Chairman Rapporti
Autorità Istituzionali, Anna Maria Limiti,
Osservatorio Infanzia e Presidente del KC Roma Michelangiolo,
i Presidenti e i V.Presidenti dei Club della Div. Umbria e
numerosi altri Socie e Soci.
Ha fatto gli onori di casa la Divisione
Umbria: il Lgt. Gov. Donato Vallescura con la valida
collaborazione di Valchiria Do, Lgt. Gov. Eletto,
Giuliano Alaia, Sergr. Div., Luisella Scottegna,
Cerimoniere Div., Sergio Tenerini, Pres. KC Perugia
Etrusca, Francesco Di Giacomo e consorte, sig.ra
Elena.
Con la scelta della nostra regione a sede dei
due importanti eventi, il Kiwanis International Distretto
Italia San Marino ha voluto dare un segno di grande
riconoscimento all’impegno profuso quotidianamente dai nostri
Club per il conseguimento degli obiettivi kiwaniani e, anche,
al contributo che la regione Umbria ha dato e continua ancora
oggi a dare alla direzione del Distretto.
Due Governatori, un segretario distrettuale,
un Kiar, diversi Lgt. Governatori ed Officer sono,
infatti, i contributi che questa piccola regione ha dato al
Kiwanis International Distretto Italia S. Marino, a partire
dal lontano 1979, anno di nascita del KC Perugia, i cui Soci
Fondatori hanno dato vita nel tempo a molti Club in Italia,
compresi quelli umbri di Città di Castello, Perugia Etrusca,
Foligno e Terni.
Donato Vallescura
Marco Orefice
Roberto Arcaleni
Luisella Scottegna
Franco Lotti
Daniele Santucci
Il pubblico in sala
Valeria Gringeri
Sergio Rossi
***
CONSULTA DONNE
|
***
Convegno
"La protezione del minore" |
|
|
Il contributo del Sindaco Manlio Marini
Gradimento
e apprezzamento per il Kiwanis, appello alla Politica Alta,
inutilità della guerra, esaltazione della pace e accorata
esortazione ai giovani, dichiarazione di autocritica, giusto
riconoscimento dell’operato e dell’impegno
dell’Amministrazione comunale di Foligno e dell’Assessorato
retto dalla Dott.ssa Rita Zampolini a favore dei giovani,
sono i passaggi salienti dell’intervento del sindaco Marini.
Dopo i saluti e i
ringraziamenti ai giovani e al pubblico, alle autorità e alla
stampa, il Sindaco ha detto che il 2008 e il 2009 sono due
anni molto importanti anche se, sotto certi aspetti, vengono
descritti come due anni orribili a causa della crisi mondiale
finanziaria ed economica.
Importanti perché nel 2008 si
è celebrata la Dichiarazione Universale dei Diritti
dell'Uomo, adottata dall’ONU nel 1948 e i 60 anni della
Costituzione della Repubblica Italiana, promulgata da De
Nicola nel 1947 ed entrata in vigore il 1° gennaio 1948; nel
2009 i 20 anni dalla Convenzione sui Diritti dell'Infanzia
(ONU 1989) e i 50 anni dalla Dichiarazione dei Diritti del
Fanciullo (ONU - 1959).
“Sarebbero ricorrenze di
festa – egli ha detto - se non fossero molestate da eventi
terribili, se non contenessero elementi drammatici, la cui
furia iconoclasta si abbatte prevalentemente sui fanciulli,
sull’infanzia”.
“Dobbiamo esprimere
gratitudine quando un’associazione, in questo caso il
Kiwanis, risveglia in noi il senso di responsabilità per
cercare non dico di risolvere tutti i problemi dell’infanzia
e della gioventù, ma di individuare almeno quali sono gli
elementi di grande criticità nel mondo e in Italia, che hanno
ricadute negative sui bambini e sui fanciulli, al fine di
prestare loro particolare attenzione, affrontarli e mitigarli
mediante specifici interventi.
Queste
ricorrenze dei 20 anni o dei 50 anni debbono essere -
continua il sindaco Marini - occasioni anche per noi qui a
Foligno per cercare non soltanto di ricordare e sottolineare
l’importanza della Dichiarazione prima e della Convenzione
poi, ma soprattutto per un impegno della Politica Alta perché
non si perpetuino più quelle scene orripilanti alle quali
ancora oggi assistiamo: i bombardamenti su Gaza , e qui non
entro nella querelle politica che esula dal tema del
convegno, ma non possiamo disinteressarci della morte dei
bambini in una guerra dove ancora una volta si dimostra che
non sono mai le armi a risolvere i problemi dei popoli.
E allora, in questa occasione
è bene, tenendo alta la fiaccola della pace, gridare forte
che con la guerra non si risolvono i problemi”
Il
Sindaco ha invitato poi a fare una riflessione seria e
responsabile sulla sofferenza e sulla morte dei bambini
causate delle guerre, in cui essi vengono scelleratamente
impiegati come soldati, dalla fame, dalle malattie
facilmente curabili, dall’Aids, dallo sfruttamento nel lavoro
minorile, dalle prepotenze e dalle violenze quotidiane, anche
all’interno delle famiglie, dall’uso delle droghe e dalle
varie forme di sfruttamento del biasimevole, orrendo e
macabro turismo sessuale nei paesi dell’Asia e del Sudamerica.
“Questi fanciulli indifesi
non possono essere abbandonati da noi persone civili,
impegnate nelle istituzioni e nella politica, sarebbe un
peccato di omissione molto grave. Noi spesso commettiamo
questi grossi peccati di omissione, magari occupandoci di
cose assolutamente meno importanti e meno impegnative.
Quindi questa, se
permettete, è una dichiarazione di autocritica della
politica in generale e delle persone che in essa sono
impegnate.
Come
ha detto anche il Segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan
- noi adulti abbiamo tradito i bambini di tutto il mondo,
favorendo le piaghe della malnutrizione, delle malattie e
degli abusi più orrendi, mietendo vittime tra i bambini e i
minori di tutta la terra”.
Il Sindaco ha proseguito
dicendo che, senza fare autocompiacimento o
autoreferenzialismo, per quanto riguarda i giovani,
l’Amministrazione comunale da lui diretta si è impegnata e
continua a impegnarsi non soltanto attraverso l’Assessorato
alle politiche sociali, rappresentato dall’assessore Rita
Zampolini (collaboratrice stretta e molto attiva, presente in
sala), ma anche in iniziative di carattere più strutturale.
Ha quindi riferito che,
rispetto all’emergenza italiana di scuole che ancora non
sono in regola con i sistemi di sicurezza, Foligno si vanta
di avere tutte le scuole a posto, dalle primarie alle
superiori, e di avere un’ottima mensa scolastica, che vince i
premi nazionali, come riportato anche dai giornali, la quale
impiega solamente prodotti ottenuti con metodi strettamente
biologici.
E
con il pensiero sempre rivolto ai giovani, egli ha concluso
con queste parole il suo applauditissimo intervento:
“Ringrazio tutti voi per la
vostra presenza e, soprattutto, ringrazio tutti voi giovani
e vi esorto a portare sempre avanti la bandiera della pace
contro la guerra”.
Donato Vallescura
|
Il contributo dell’Avv. Giuseppe Agostini
Responsabile coordinatori d’area
L’Avv. Giuseppe Agostini ha iniziato il suo
intervento associandosi ai saluti e ai ringraziamenti degli
amici che lo hanno preceduto al microfono e, affermando di
essere molto favorevolmente impressionato dalla presenza
della scuola, ha sottolineato che:
“Il percorso formativo è fondamentale per riappropriarsi di
valori dimenticati”.
Ha rivolto poi un particolare ringraziamento
al Preside Prof. Giorgio Garofalo, dirigente del Liceo
Ginnasio “F. Frezzi” e dell’Istituto Magistrale “Beata
Angela”, ai professori Laura Cerretti, Anna Romagnoli, Paolo
Boni e Guglielmo Manuali, e agli alunni presenti in sala.
Ha rilevato che la partecipazione al convegno
di alunni e docenti dell’Istituto Magistrale è anche
testimonianza dei rapporti concreti del Kiwanis con il
proprio territorio.
Quindi ha spiegato, in maniera semplice, ma
incisiva, che cos’è la Carta di Foligno: “È un documento
che nasce da una serie di iniziative coerenti alle finalità
del Kiwanis, affinché nei territori dove” il Kiwanis è
presente con i suoi Club, le forze che la sottoscrivono si
attivino ed operino concretamente affinché siano conseguiti
gli obiettivi in essa enunciati, e, “ovviamente,
crescendo d’importanza” la Carta possa raggiungere un
maggiore livello di diffusione, di importanza e di
applicazione, “sia come azione concreta sia sotto un
profilo di valutazione culturale e sociale”
Egli ha ulteriormente chiarito che: “La
Carta di Foligno è quindi semplicemente un documento cha
avvia i percorsi concreti. Ed è il risultato di una
iniziativa culturale che ha origine dall’esame del
discorso avviato nel – secondo - dopoguerra,
quando improvvisamente, sembra per
una strana forza del destino, per ricollegarmi peraltro
all’inno del KC Foligno, tutte le nazioni del mondo, appena
uscite da un’esperienza tremenda e terribile, avvertono
l’esigenza di affermare i valori fondamentali, di scriverli
e di dare loro un corpo giuridico, una concretezza concreta
nelle varie dichiarazioni".
Ha proseguito dicendo, con una punta di
orgoglio, che: “L’Italia custodiva
in tanti suoi uomini di valore proprio quei contenuti
fondamentali che sono stati scritti nella nostra Carta
Costituzionale, che anticipa anche la Dichiarazione
Universale dei Diritti dell’ONU.
Quindi, in realtà, in un certo momento
storico, quello che inizia subito dopo la seconda guerra
mondiale, ecco che si verifica un’affermazione concreta che
parte da principi fondamentali dai quali, poi, le varie
Nazioni hanno ritratto tutta una serie di legislazioni
interne o addirittura continentali, come nel caso dell’Europa
e di altre convenzioni internazionali, volte a dare una
concretezza concreta, ovvero un’applicazione concreta
all’interno degli Stati, ai principi stessi.
E così, con una
sorta di sussidiarietà, ci troviamo di fronte a un piccolo
Club Kiwanis che, facendosi portatore nelle realtà locali di
un’idea forte, derivante da questi grandi principi, vuole
dire: “Impegniamo le istituzioni, i soggetti privati e i
soggetti pubblici a far sì che nel territorio, in virtù e
sotto la guida di tali fondanti principi e di tutte le leggi
che da questi sono necessariamente scaturite, si attivino
attività concrete nel territorio”.
Egli ha poi detto che non intendeva dispensare
una serie di testi, di convenzioni che si possono trovare
enunciati nella Carta di Foligno, che sarebbe stata
distribuita successivamente al suo intervento.
Come già aveva espresso all’inizio, egli ha
ribadito l’importanza di ascoltare proprio il momento del
primo collegamento, in fondo istituzionale, che è quello con
la Scuola.
Perché con la Scuola?
“Perché un momento formativo, un momento di
crescita è quello che determina la profonda applicazione di
questi principi di cui ci siamo fatti tutti portatori”.
Ha infine invitato il professor Manuali ad
illustrare i percorsi dell’Istituto Magistrale in questo
collegamento e quelli che potranno
“essere gli ulteriori spazi di intervento anche sul piano
scientifico o sul piano giuridico o, ancora, su quello di
collaborazione tra la scuola e queste istituzioni, compresa
ovviamente la presenza dell’organizzazione Kiwanis nel
territorio, per far sì che si concretizzino di più alcuni
risultati”.
Per parte mia faccio una sintetica
considerazione ed espongo una brevissima interpretazione.
Considero che “concretezza concreta”, nome e
attributo appartengono al lessico della filosofia
trascendentale più che a quello della filosofia del diritto o
a quello comune , insieme con la concretezza principale,
formano l’atto concreto che è sempre actus personae.
L’actus personae e l’actus
humanus costituiscono l’atto come esclusiva azione
cosciente dell’uomo.
Credo che Agostini abbia voluto usare queste
parole per rimarcare in maniera inequivocabile che con
l’adozione della “Carta di Foligno” da lui scritta, ci deve
essere il passaggio dall’astrazione concettuale alla
concretezza dell’esperienza immaginata, quindi pensata e
infine vissuta.
Donato Vallescura
|
Contributo del Prof.
Guglielmo Manuali
Docente di filosofia nell’Istituto Magistrale “Beata Angela”
di Foligno
“L’azione del Kiwanis è
di impegno e di grande apporto al valore dell’infanzia in
senso assoluto” - “Propongo al Kiwanis di
pensare a queste due fasce generazionali (Infanzia e
Anziani), alle quali spesso non viene data voce”.
L’intervento del Prof.
Manuali, ricco di sincera umanità e rispetto per i minori, è
iniziato con i saluti e i ringraziamenti a tutti i
presenti, con espressioni di apprezzamento nei confronti del
Kiwanis per l’invito di partecipazione al convegno rivolto
alla scuola dove egli insegna, l’Istituto Magistrale “B.
Angela” di Foligno, il cui “indirizzo è orientato al campo
dell’educazione e delle scienze sociali”, e di
ringraziamento all’assessore Rita Zampolini per aver
suggerito al Kiwanis di invitare al convegno gli alunni che
studiano per diventare socio-psico-pedagogisti.
Egli ha detto: “Nel nostro
Istituto da tempo abbiamo messo in rilievo l’importanza della
‘Convenzione dei diritti dell’infanzia’ – che sono
trascorsi 20 anni - dalla scelta che i maggiori Stati del
mondo hanno fatto nel dare senso, significato all’infanzia”.
Ha ricordato che
etimologicamente il termine infanzia deriva dal latino
infans, che significa ‘muto’, ‘che non può parlare’ e
perciò il bambino “non può decidere, non perché non
parla, ma in quanto non può ancora decidere, quindi ha
bisogno di tutte quelle garanzie, tutele, sicurezze che
possano dare a lui la capacità di decidere”.
Questi temi e quelli connessi
con l’incapacità dei Firmatari la Convenzione ONU sui Diritti
dell'Infanzia a realizzare nella pratica quotidiana i
principi in essa affermati, sono stati trattati dagli alunni
sia dell’indirizzo pedagogico che dell’indirizzo scienze
sociali.
Il Prof. Manuali ha ricordato,
tra i vari autori che si sono occupati dell’educazione
dell’infanzia, J.J. Rousseau, Neil Postman e
James Hillman.
Con riferimento Postman
( sociologo statunitense) egli ha sottolineato come questi
abbia “messo in rilievo il
fatto che l’infanzia stia scomparendo, probabilmente perché
noi adulti tendiamo a diventare bambini, e anche perché
l’infanzia si può rendere adulta quanto prima parcheggiando
i figli, per mille ragioni, davanti al video o al terminale
del computer. Proprio in conseguenza a ciò Postman ammette
che fra gli enti che possono difendere l’infanzia c’è appunto
la scuola”.
“Io,
come insegnante, credo che il ruolo della scuola sia da
principio quello di vigilare sugli alunni, vigilare non in
qualità di ispettori, ma di custodi di quel tempo che è
necessario loro per crescere.
La seconda azione è
appunto quella dell’insegnamento, ‘insegno, ossia cerco di
coinvolgerti, invio, mando verso di te dei segni affinché tu
li recepisca e possa leggerli, elaborarli, decodificarli come
vuoi’ anche perché, credo che il principio rousseauiano
dell’Emilio sia un aspetto notevole di ogni percorso
pedagogico”.
Gian Giacomo Rousseau
(filosofo svizzero) espone nel romanzo “Emilio” la
sua grande teoria pedagogica con la quale per sostenere, tra
l’altro, che il ruolo dell’insegnante deve avere un limite
oltre il quale sarà l’allievo a decidere, evidenzia il
comportamento del precettore che, ad un certo momento, lascia
Emilio crescere seguendo anche la propria indole, le proprie
istanze e le proprie motivazioni .
“Il fanciullo è in
cammino. Il ruolo dell’insegnante è quello di ricordare agli
altri che esiste un centro nel quale ci sono persone che
stanno crescendo e che hanno tutto il diritto di crescere e
di prendere il tempo di cui hanno bisogno per potersi
formare”.
“L’infanzia – ha
precisato - è un periodo che va da
zero a diciotto anni, tengo a precisarlo perché quando noi
parliamo di infanzia pensiamo probabilmente solamente a
bambini della fascia 0-3, 3-6 e 6-11 anni. L’infanzia,
invece, è anche il periodo dell’adolescenza e della
preadolescenza, quindi è un lasso di tempo molto lungo.
Se noi adulti
andiamo a ritroso e ricordiamo la nostra adolescenza, non
possono non tornarci alla mente tutte le incertezze, i
dubbi , le difficoltà sul piano relazionale, le
incomprensioni , i litigi, i
conflitti e in questo caso la difficoltà a scegliere quella
che sarebbe stata la nostra strada che non è solo una strada
di tipo professionale, ma che è soprattutto una strada di
tipo esistenziale”.
Di Hillman (psicoanalista e
filosofo statunitense ) egli ha citato il discorso ricco,
complesso e suggestivo che con il titolo “Insegnare,
imparare, educare” (Lettera agli Insegnanti italiani)
si rivolge esplicitamente agli insegnanti per proporre loro
una sua tesi sulla natura profonda della relazione
“insegnare-imparare”, nella convinzione che “la base
dell’insegnamento nel XXI secolo non è diversa da quella di
qualunque altro secolo, anche se il contenuto e la forma
dell’educazione subiscono le esigenze della storia”; e che
“le enormi difficoltà che stanno schiacciando le scuole nel
mondo non sono radicate nell’insegnare e nell’imparare” ed
anzi “l’immediatezza di quel rapporto è un porto sicuro, una
salvezza dai problemi dell’educazione”.
La base dell’insegnamento, che
Hillman chiama anche “ciò che giace nell’anima
dell’educazione”, è “l’affinità innata tra l’insegnare e
l’imparare”: “l’Insegnante e lo Studente” formano infatti, a
suo giudizio, una “coppia archetipica”, dalla cui affinità
“dipendono la techne e la praxis di tutti i
programmi educativi, la realtà di ogni adempimento, qualunque
cosa venga proposta da chiunque, ovunque”.
Egli è passato quindi alle
conclusioni.
“L’indirizzo,
l’orientamento della nostra scuola, in senso assoluto, è
fondata sul tu, tu esisti, perché credo che quando si parla
di infanzia il principio a cui bisogna ricollegare tutto è
quello del tu, dell’altro.
La presenza di un bambino o la
nascita di un bambino presuppone una nuova persona e quindi
una persona che si pone di fronte a noi con tutte le
incertezze, con i perché, con le domande, e anche con la sua
capacità di lettura del mondo che va colta, apprezzata,
salvaguardata e quindi assolutamente considerata.
Nel caso nostro noi ci
proponiamo sempre di orientare, direi di far entrare sempre
di più consapevolmente nella mente, nella prospettiva dei
nostri allievi la così detta empatia, la capacità di
cogliere lo stato d’animo dell’altro, di saperlo apprezzare,
e di saperlo valorizzare
Quindi credo che sul piano
dell’orientamento noi abbiamo qui tutti i potenziali
educatori , ma la parola educatore è una parola molto
complessa e che concerne una continua dedizione. Un lavoro,
questo, che viene sottopagato e quindi svalutato e non
qualificato .
L’impegno degli educatori, dei
futuri assistenti, di coloro che si impegneranno nei
confronti di altri, quindi di tanti tu, è un lavoro per certi
versi a perdere, a perdere perché non ha in fondo delle prove
dal punto di vista economico in senso stretto.
È un lavoro di
dedizione , di motivazione, è un lavoro carico di energia e,
direi, infaticabile”.
Relativamente ai
progetti realizzati nell’Istituto “B. Angela” il Prof.
Manuali ha detto: “I nostri allievi
del pedagogico sociale sono stati , lo scorso anno e anche
due anni fa, presso l’ospedale di Foligno, nel reparto di
pediatria, per affinare tecniche di Clown Terapia,
Musicoterapia, perché crediamo che questo tipo di professione
possa effettivamente permettere ai degenti , appunto i
pazienti, i bambini, di vivere meglio la difficile situazione
che incontrano con il male che, spesso viene paragonato al
lupo cattivo, alla bua, a qualcosa che terrorizza il
bambino. La Clown Terapia può essere effettivamente una
proposta”.
“Per
quanto attiene a progetti futuri, noi abbiamo considerato con
l’indirizzo scienze sociali un progetto che è stato attivato
da alcuni comuni del Friuli e intitolato “Teddy Bear”, in cui
gli anziani e i bambini si conoscono, si incontrano,
scambiano alcune esperienze, linguaggi, musiche e anche
prodotti fatti da loro.
E spesso la vita dell’anziano
è paragonata a quella del bambino perché anche l’anziano
arriva ad un
punto nel quale non è più lui a decidere e a
costruire la realtà che lo circonda”
Egli ha poi aggiunto: “Propongo
al Kiwanis di pensare a queste due fasce generazionali
(Infanzia e Anziani), alle quali spesso non viene data
voce”.
E ha concluso con questa
toccante esortazione: “Anche per quanto attiene alla
costruzione ideale delle città, ai piani urbanistici, che gli
anziani conoscono, alla perdita di memoria della città, del
luogo d’appartenenza, si pensi a queste due fasce
generazionali, per fare in modo che anziani e bambini possano
rintracciare dei sentieri, dei percorsi condivisibili, che
diano ricchezza alla loro esistenza”.
Prendo spunto dalle parole del
Prof. Manuali, in modo particolare da queste ultime, per
esporre una breve riflessione.
A me sembra di capire che il
mondo sta subendo un cambiamento epocale e sta assumendo
almeno due dimensioni: quella legale, di facciata, e quella
nascosta ai più, abitata da coloro che decidono.
Questo cambiamento riguarda
non solo le cose, ma anche le categorie che noi fino ad ora
abbiamo adoperato per capire la realtà.
La categoria
peggiore è quella del profitto: c’è sempre stata, ma mai
quanto oggi, ha assunto un valore assoluto.
Il profitto domina ogni cosa,
persino il destino dell’uomo, il quale è considerato soltanto
per quello che produce in termini di beni tangibili.
La nostra società ha bisogno
di fare una seria e profonda riflessione critica
sull’egemonia del profitto e sul relativismo, e ha bisogno di
riappropriarsi dei valori veri e degli ideali sani, per
ridare vita a se stessa, fiducia e speranza ai giovani e
tranquillità agli anziani.
Donato Vallescura
|
Lectio Magistralis
della Senatrice Luciana Sbarbati
È stata tenuta il 17 Gennaio 2009 dalla
Senatrice Luciana Sbarbati, presso la Sala Convegni di
Palazzo Trinci in Foligno, durante il Convegno “La protezione
del minore” organizzato dalla Divisione Umbria del Kiwanis
International Distretto Italia S. Marino.
La lectio magistralis della Senatrice
Sbarbati, di importante rilievo sul piano umano, culturale e
pedagogico, rappresenta per tutti un insegnamento e per i
ragazzi anche uno stimolo all’apprendimento, a sviluppare le
proprie conoscenze e i propri valori, a migliorare se stessi
e le relazioni con gli altri, ad assumersi le
responsabilità, ad accrescere la fiducia in se stessi.
Parte prima
Contenuto
Esordio
Definizione di infanzia
Dimensione spirituale della natura umana
(Maritain
e Agostino)
Diritti soggettivi perfetti
(Dichiarazioni
e Convenzioni)
Esordio
La Senatrice ringrazia per l’invito e saluta
i presenti e, in modo affettuoso, i giovani.
“Ho accettato con piacere l’invito: quando
si tratta di parlare di temi che mi sono cari sia dal punto
di vista della mia funzione politica, ma anche, soprattutto,
sul piano individuale e professionale per l’impegno di una
vita, non mi tiro assolutamente indietro e cerco sempre di
offrire il mio contributo.”
E chiarisce, come fa di consueto, che il suo
apporto viene dato “con la responsabilità delle
esternazioni che faccio e delle cose che dico”. E
rivolgendosi in modo particolare ai giovani afferma che
“nessuno di noi, e questo principio
dovete farlo immediatamente vostro, deve nascondersi.”
Prosegue “Abbiamo il
diritto alla parola? Il diritto all’espressione? Il diritto
all’originalità del nostro pensiero? Della nostra
personalità? Siamo tutti, come ogni bambino, come ogni
giovane, delle “unicità”: siamo tutti degli esseri umani
unici, poiché ciascuno di noi è unico, irripetibile. Potranno
clonare quello che vi pare, ma ciascuno di noi è i r r i p e
t i bi l e.
E non sto esprimendo un’opinione personale,
perché ciò che dico è scientificamente provato. La
originalità di ogni essere umano, di ogni bambino in modo
particolare, fin dal primo momento del suo concepimento, è
scritta nella sua storia, nel suo DNA, nella sua realtà
biochimica prima che in quella psicologica e umana, dal punto
di vista della crescita umana, della formazione, della sua
realtà individuale e sociale”.
Rivolto direttamente agli studenti “Nei
vostri studi, quindi negli studi che attengono alla
formazione di un liceo psicopedagogico, voi
avete già approcciato concetti come quelli che sto qui
utilizzando per presentarvi nella maniera per voi più
concreta e meno intellettualistica possibile, quello che
sarà l’argomento principale: i diritti dell’infanzia.”
Definizione di infanzia
In merito al passaggio contenuto nelle
relazioni che hanno preceduto la sua, nel quale si afferma
che l’infanzia è il periodo della vita di un individuo che va
dalla nascita fino ai diciotto anni, la Senatrice fa notare
che “Questo concetto è un po’ più di
tipo anglosassone, appartiene molto meno a noi, molto meno
all’Europa, in particolare all’Italia .
Child in lingua anglosassone indica, senza
troppe implicazioni, barriere o fratture, proprio il bambino
da zero a diciotto anni. Nella nostra realtà, nella nostra
cultura pedagogica, una cultura che è stata un faro di
civiltà in questo settore anche per gli stessi paesi
anglosassoni, dove poi, invece, si è sviluppato un grosso
dibattito, la configurazione di età evolutiva è un pochino
diversa.
Un’età evolutiva che va, naturalmente, anche
oltre i 18 anni ma che, da 0 a 18 anni, prevede una prima
infanzia, una seconda infanzia e un periodo dell’adolescenza,
che è quello che ci interessa molto da vicino e che in questo
momento attira molto la sensibilità sociale e politica perché
l’adolescenza, come anche l’infanzia, oggi sono dense di
problemi”.
La società post-industriale e quella
post-tecnologica, come quella successiva al primo periodo
della rivoluzione tecnologica, non hanno tenuto conto dei
diritti dei bambini e degli adolescenti poiché “non li
hanno considerati come soggetti attori di un percorso che
riguarda l’intera umanità in tutte le sue fasi dell’età
evolutiva, ma semplicemente come consumatori di processi, di
progetti, di prodotti, di evoluzioni, non certamente come
protagonisti attivi”.
I bambini, da quello che va alla scuola
materna, fino a quello delle elementari, e gli adolescenti,
siano essi frequentanti la scuola media o quella superiore,
sono considerati semplici terminali : non protagonisti, ma
consumatori di prodotti e processi i quali “vengono
studiati, inventati non perché loro li utilizzino per se
stessi e per la propria evoluzione personale, ma
semplicemente perché devono alimentare un mercato che va
avanti con regole sue. Questo significa che non ci si fa
carico assolutamente dei loro bisogni in termini di crescita
complessiva, ma semplicemente di crescita in qualità di
consumatori”
Dimensione spirituale della natura umana
(Maritain
e Agostino)
“Che cosa succede?” domanda la
Senatrice. E risponde che si perde di vista un’ angolazione
particolare, ‘la parte spirituale dell’essere umano’,
per usare termini maritainiani o con riferimento alla
filosofia agostiniana, che i ragazzi certamente conosceranno
per aver letto qualche passo delle “Confessioni” di S.
Agostino. (Nota 1)
Prosegue la Senatrice: “Anche
qui la parte spirituale, la parte interiore dell’uomo, si
perde, Anche in termini di pedagogia moderna, la complessità
dell’essere umano fatto certamente di due connotazioni forti,
l’homo faber e l’homo sapiens, da sempre hanno diviso la
scuola pedagogica, da sempre ci sono state delle lotte per
dire dobbiamo più puntare sull’homo sapiens , lasciando
perdere l’homo faber , senza capire che c’è una unicità, una
complessità in cui non è possibile separare l’uomo nella sua
espressione fattiva dall’uomo nella sua espressione
spirituale, interiore.
E allora un bambino, essere unico, originale,
irripetibile, fin dall’inizio, fin dalla nascita ha
particolari bisogni, ma non solo questi, proprio in quanto
essere umano dotato appunto di tutte le potenzialità che si
esprimono e si sviluppano nel contesto ambientale e
socioculturale in cui la sua realtà umana viene inserita, ha
anche dei diritti soggettivi perfetti”.
(Nota 2) (Nota 3)
Diritti soggettivi perfetti
(Dichiarazioni
e Convenzioni)
“Questo è il concetto di fondo da cui
dobbiamo partire: il bambino soggetto, titolare di diritti
soggettivi perfetti.
“Ecco perché la
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ecco perché la
Convenzione Internazionale Sui Diritti Dell' Infanzia
dell’89, ecco perché la Convenzione europea di Strasburgo
sull’esercizio dei diritti dei minori del 1996, ecco perché
il recepimento da parte di circa 200 Stati di tutto ciò,
perché noi interveniamo subito nella tutela di questi
diritti e quindi nella vigilanza rispetto a ciò che fanno
tutti gli stati e tutti i governi perché questi diritti siano
assolutamente rispettati.
E parlo del diritto alla salute, del diritto
alla scuola, all’istruzione, alle cure e quindi
all’assistenza sanitaria, alla felicità e all’infanzia in
quanto tale, perché, si diceva prima, oggi l’infanzia,
probabilmente la stagione dell’infanzia non si vive: in
tantissimi paesi l’infanzia è negata già nei suoi aspetti
essenziali, come il diritto al cibo, così che muoiono milioni
e milioni di bambini senza che nessuno apra un contenzioso
mondiale su questa questione”.
(Nota 4)
Donato Vallescura
Nota 1
Il filosofo cattolico Jacques
Maritain ((Parigi 1882 – Tolosa 1973) ha ipotizzato che gli
esseri umani sono forniti di anima a partire dalla vita
fetale. Nelle “Confessioni” S. Agostino conferma che
nell’essere umano sono presenti le due nature: spirituale e
materiale, e che la spirituale intelligente , l’anima , è
trascendente, immateriale e gerarchicamente superiore
all’altra, il corpo, che è destinata a governare.
Il problema della spiritualità
dell’essere umano, di natura essenzialmente filosofico, non
può essere eluso, altrimenti si compie un’operazione
riduzionistica.
Nota 2
S. Agostino (Tagaste 354 –
Ippona 430,filosofo, vescovo e teologo latino, Padre, Dottore
e santo della Chiesa cattolica) ha scritto, ne “La città
di Dio”, che la ragione e l'intelligenza sono come
addormentate nel bambino, e che crescendo in età si
sveglieranno e svilupperanno.
Nota 3
Il bambino come essere unico,
originale e individualmente irripetibile, è una “persona”
umana e come tale ha un valore ontologico, per il solo fatto
di esistere, così come ha un valore ognuna delle dimensioni
che la costituiscono.
L'individuo umano è una realtà
in sé sussistente, con un suo valore contestuale, che non
dipende dai suoi atti o da alcune modalità psicologiche o
empiriche.
Quindi la persona umana ha una
valenza etica, di “individuo che, partecipando al consorzio
sociale umano, è degno di rispetto e tutela etica, della
massima tutela etica, del massimo rispetto morale”, e ha una
valenza giuridica di “soggetto di diritti”.
Nota 4
I diritti umani traggono la loro
origine dai differenti concetti, principi e valori sviluppati
e promossi nel tempo dalle differenti religioni (es. principi
dei diritti umani fissati nella nostra Bibbia cristiana, nata
dalla tradizione orale attraverso l’opera lenta e progressiva
di un millennio dalla partenza di Abramo da Harran verso la
Palestina, intorno al 1850 a.C., ) e correnti filosofiche
(es. filosofi greci, in particolare Aristotele - nell’
Etica Nicomachea - e gli stoici, che affermano
l'esistenza di un diritto naturale, cioè di un insieme di
norme di comportamento eterni e immutabili, inscritte nella
natura umana).
L’affermazione concreta dei
diritti dell’uomo si ha per la prima volta con Ciro il Grande
di Persia, che dopo 539 a.C., emana un testo chiamato la "prima
carta dei diritti dell’uomo" poiché esprime rispetto per
l’uomo in quanto tale e promuove una forma elementare di
libertà e di tolleranza religiosa.
Le leggi sono state create per
sorvegliare e punire le violazioni dei diritti riconosciuti
all’uomo.
Fra le più antiche raccolte di
leggi conosciute vi è il Codice di Hammurabi, formato
durante il regno del re babilonese Hammurabi (o Hammü-Rabi),
che regnò dal 1792 al 1750 a.C.
Lectio Magistralis
Parte seconda
Contenuto
Monitoraggio
Diritti soggettivi perfetti
Diritti emergenti
Il partito della pedofilia
Monitoraggio
La Senatrice continua dicendo che “Ci sono
delle organizzazioni come il Kiwanis, che ringraziamo, e
altre come Save the Children o l’UNICEF, che si fanno carico
di questi problemi e cercano d’intensificare il monitoraggio
di quanto sta accadendo nel mondo, sotto gli occhi di tutti
eppure nell’assoluta insensibilità generale: perché ciò che
si spende, ciò che si fa, gli impegni umanitari sono solo una
goccia, e di questo siamo naturalmente consapevoli, in un
mare magnum di insensibilità profonda. Perché?
Vedete, troppo spesso la politica considera
soltanto e semplicemente ciò che ritiene utile ai fini di un
ritorno politico.
I bambini e gli adolescenti non votano e voi
chiaramente capite che questo fatto, purtroppo, ha un peso
negativo sulle politiche che i governi mettono in campo nel
rispetto di questa convenzione che deve riguardare, appunto,
il panorama vastissimo dei diritti che non vengono
assolutamente rispettati, se non in minima parte.
Quindi” prosegue la Senatrice “oltre alla
Carta, oltre alla Convenzione, ci deve essere un continuo
monitoraggio delle politiche dei governi che, a tale
riguardo, sono ancora troppo deboli . E questa osservazione
costante è svolta dalle associazioni non governative e dalle
parti sociali, che ringraziamo di cuore.
L’Italia, nell’ultimo rapporto che abbiamo
avuto modo di conoscere, è al 16esimo posto per il budget che
impegna rispetto a questi diritti, un 16esimo posto che, tra
i paesi dell’OCSE, non ci fa certamente onore, anche se in
alcuni settori non siamo così distanti da una vivacità
maggiore rispetto ad altri stati”. Nora 5
“Parliamo quindi di diritti primari”. Ella
dice “Ci si potrebbe chiedere, e forse ve lo sarete già
chiesto, come faccia un bambino ad essere titolare di diritti
soggettivi perfetti”.
“E noi dobbiamo andare ad una considerazione
che è psicologica, pedagogica, sociale e, io direi,
culturale”. Nota 6
Diritti soggettivi perfetti
“Il soggetto che abbiamo di fronte è titolare
di diritti soggettivi perfetti semplicemente per il fatto di
essere un uomo (una donna) in fieri, che nella sua
fase di crescita deve poter usufruire di tutti gli apporti e
i supporti indispensabili per uno sviluppo equilibrato,
armonioso e completo, potendo così diventare uomo o donna,
cittadino o cittadina, avendo ricevuto dalla società tutto
ciò di cui ha diritto, e non solo bisogno”.
“Perché vedete” sottolinea la Senatrice “i
bisogni sono una cosa, i diritti un’altra”.
E precisa: ”I bisogni possono essere riferiti
ai diritti, ma i diritti sono un principio universalmente
riconosciuto, sotto un profilo giurisprudenziale che attiene
a un diritto nazionale e internazionale”.
E, nuovamente rimarcando la sua attenzione
prevalentemente rivolta ai giovani, aggiunge: “Avete studiato
questa carta, avete studiato, penso, questa Convenzione e
sapete ciò di cui vi sto parlando”.
“Noi oggi siamo di fronte a un problema ancor
più complesso”.
Racconta come, tempo fa, essendo stata per
nove anni deputato europeo, abbia avuto modo di interessarsi
di questi problemi anche da quel versante.
E continua dicendo: “E ho avuto modo di
comprendere che, non solo ci sono diritti negati nei nostri
stati evoluti dell’occidente, quindi figuriamoci nei paesi
del terzo e del quarto mondo, ma che, evolvendo il diritto in
tutti i settori, con il progresso della società e della
tecnologia, e quindi della globalizzazione, oggi ci sono
anche nuovi diritti emergenti, fondamentali, di cui
probabilmente non riusciamo neanche a comprendere la forza
dirompente”.
Forza che travolge le nostre società
perbeniste che, rispetto a tante altre, sono nella culla del
mondo civile, apparentemente lontane da tanti problemi, ma
che da questi diritti emergenti verranno presto investite.
Nota 7
Diritti emergenti
Ella parla dell’emigrazione di massa, dei
fenomeni dell’immigrazione clandestina, e mostra dei
documenti, disponibili anche per il Kiwanis, dai quali
risulta la denuncia fatta in merito a tali fenomeni, e
contenenti anche “una risposta recentissima a una mia
interrogazione del Ministro dell’Interno, laddove cito che a
Lampedusa, dalla fine di settembre, circa 1320 minori non
accompagnati, la maggior parte dei quali tra 12 e i 17 anni,
arrivati nel nostro Paese, vi sono entrati clandestinamente
senza lasciare più alcuna traccia di sé”.
Bene, noi siamo di fronte a dei problemi
estremamente complessi, a nuovi diritti emergenti che
riguardano appunto l’infanzia e l’umanità tutta: il diritto è
lento nel recepirli e abbiamo bisogno di un grande sforzo
culturale per capire che cosa stia succedendo nel mondo, di
cosa ci dobbiamo interessare, quali siano le vere emergenze e
tra le vere emergenze, oggi, a mio avviso, e qui volevo
arrivare, c’è proprio il problema dell’infanzia,
dell’adolescenza”.
“Bambini smarriti, bambini violentati, bambini
rubati, resi orfani, ancor prima di nascere, dalla violenza
delle guerre che ci sono nel mondo, dalla miseria, dalle
pestilenze, dalle carestie, dalla mancanza di acqua e di
cibo, bambini privati delle cure parentali e di una famiglia
che, anche povera, riesce comunque a dare l’affetto e quindi
quella protezione minimale; bambini che non hanno futuro per
colpa di una società che non riesce a prevedere, ad attivare
quelle politiche di prevenzione rispetto a tutta una serie di
mali che oggi si stanno scatenando contro questa realtà
inerme, indifesa che è l’infanzia e l’adolescenza, sotto
tutti i profili.
E non parlo soltanto dei paesi in guerra ,
dei paesi del terzo e quarto mondo dove si patisce la fame,
ma parlo anche dei nostri paesi ipersviluppati, in cui
l’aggressione all’infanzia e all’adolescenza viene fatta con
armi ben più sofisticate, dall’Internet, su cui non si riesce
a fare un’operazione di controllo forte ed efficace ancorché
ci siamo messi nella condizione di attivare procedure
importanti anche a livello europeo, per contenerne certi
aspetti, fino ad arrivare a un’attività che è veramente e
incredibilmente sofisticata, pervasiva, che arriva dentro le
nostre famiglie, dentro le nostre case, pericolosissima: la
pubblicità”.
Il partito delle pedofilia
“In Europa siamo addirittura in presenza di
una pazzia incredibile per cui nasce e non si riesce a
fermare, a colpire e a punire, il partito della pedofilia,
nei paesi olandesi.
“Ha scatenato tutto questo una serie di
considerazioni e di espressioni di disapprovazione, tutto
quello che voi volete, ma nasce, viene enfatizzata la nascita
di un partito di pedofili; naturalmente sono piovute condanne
da tutte le parti perché questa gente si permette anche di
dire che tutto ciò è plausibile, in base a non so quale
teoria da Platone in poi, per cui il bambino è oggetto di
amore”.
“Ma l’amore non è violenza, l’amore non è
sfruttamento, l’amore non è condizionamento dell’infanzia,
plagio dell’infanzia e soprattutto non è capacità di
utilizzare l’altro per soddisfare i propri interessi
meschini, sui quali bisognerebbe fare invece una bella
indagine per capire dal punto di vista neuropsichiatrico
quali sono le interferenze nella crescita di questi soggetti
che li portano ad essere così intensamente proiettati verso
l’utilizzo dell’infanzia per il compiacimento delle loro
compulsioni irrefrenabili, che andrebbero assolutamente
curate e non fatte diventare qualcosa d’altro”.
E, rivolto nuovamente agli studenti:”Capite a
cosa mi sto riferendo. Penso ne abbiate parlato nella vostra
scuola”.
“Attenzione, quindi, perché non c’è un
problema dell’infanzia solo nei paesi del terzo e del quarto
mondo; c’è un problema dell’infanzia e dell’adolescenza, in
modo particolare, anche nel nostro mondo sviluppato; problema
a cui non abbiamo saputo dare le giuste coordinate, che i
governi hanno affrontato con scarso impegno: basti pensare
che lo Stato italiano spende per i problemi dell’infanzia lo
0,5% rispetto al prodotto interno lordo. E questo è
vergognoso”.
Donato Vallescura
Nota 5
OCSE
Organizzazione per la
Cooperazione e lo Sviluppo Economico.
Organizzazione con sede a
Parigi, istituita nel 1960, in sostituzione l'OECE, creata
nel 1948 e ratificata da 16 stati europei al fine di dar vita
a forme di cooperazione e coordinamento in campo economico
tra le nazioni europee nel periodo immediatamente successivo
alla seconda guerra mondiale (in pratica per amministrare il
cosiddetto "Piano Marshall" per la ricostruzione postbellica
dell'economia europea).
Ne fanno parte 30 Paesi
(Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia,
Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda,
Islanda, Italia, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova
Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca,
Repubblica di Corea, Repubblica Slovacca, Spagna, Stati
Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria). e mantiene
stretti contatti con oltre 70 Paesi non membri , economie in
via di sviluppo e in transizione e con le altre
Organizzazioni Internazionali.
Gli obiettivi dell'OCSE, che
tendono alla realizzazione di più alti livelli di crescita
economica alla luce del concetto di sviluppo sostenibile, di
occupazione, di tenore di vita, favorendo gli investimenti e
la competitività e mantenendo la stabilità finanziaria, sono
altresì orientati a contribuire allo sviluppo dei Paesi non
membri.
Questi obiettivi vengono
perseguiti attraverso varie attività tra cui: 1)
predisposizione di intese con valore vincolante e di
Convenzioni; 2) raccolta e armonizzazione di dati; 3)
elaborazione di studi nazionali e comparativi; 4) esami-Paese
secondo il metodo della "peer review", o "giudizio dei pari";
5) attività preparatoria e seguiti di incontri internazionali
ad alto livello; 6) definizione di linee guida e
coordinamento delle politiche di cooperazione allo sviluppo.
Nota 6
Diritti emergenti
Generazioni di diritti
Prima generazione di diritti; si
fa iniziare con il Giusnaturalismo (‘ius naturale’- diritto
naturale -. La dottrina filosofica per cui esiste già in
natura un diritto, un insieme di leggi intrinseche alla
creazione, alle quali l'uomo può rivolgersi nell'ambito delle
questioni morali ed etiche. Il diritto naturale è quindi
anteriore e superiore alle leggi prodotte "artificialmente"
dagli uomini e dalla civiltà. Tale superiorità si giustifica
nel fatto che la natura possiede più verità rispetto
all'intelletto umano).
I più importanti sono: i diritti
democratici (diritto alla partecipazione politica, al voto,
libertà di espressione); i diritti civili (libertà di
associazione, informazione; diritto di non essere torturato,
ucciso); i diritti legali (diritto ad un giusto processo,
presunzione d’innocenza, diritto d’appello, alla proprietà).
Seconda generazione
I più importanti sono: i diritti
sociali (diritto all’educazione, ad una famiglia, alla
salute; libertà contro la discriminazione); i diritti
economici (diritto al lavoro, adeguato standard di vita, ad
una casa, ad una pensione); i diritti culturali (diritto a
partecipare alla vita culturale della comunità).
Diritti emergenti
Il concetto di “Diritti Umani”
si è sviluppato e continua a svilupparsi attraverso un
processo dinamico regolato da sviluppi politici, economici e
sociali.
Tutti i diritti compresi in
questo gruppo sono stati riconosciuti e trattati da diverse
convenzioni internazionali, ma finora non è stata attribuita
loro la stessa importanza “morale e legale” di quella
riconosciuta alla prima ed alla seconda generazione di
diritti.
I diritti che rientrano in
questo gruppo sono: il diritto a vivere in pace; il diritto a
vivere in un ambiente salubre; il diritto all’integrità
genetica (sia fisica che morale); il diritto allo sviluppo
sostenibile; il diritto all’intervento umanitario.
Nota 7
Diritti soggettivi perfetti
Dice Caringella F., Il
diritto amministrativo, I, Napoli, 2003, pag. 183: “Si
ha un diritto soggettivo perfetto ogni qualvolta una norma
c.d. di relazione, rivolta cioè a disciplinare comportamenti
intersoggettivi, attribuisca ad un soggetto un potere diretto
ed immediato per la realizzazione di un proprio interesse cui
corrisponde necessariamente un obbligo facente capo a
soggetti determinati ovvero dalla collettività.
Il diritto soggettivo perfetto è
quindi quello attribuito in maniera diretta, immediata e
incondizionata al soggetto, senza, cioè, limitazioni di
sorta, per cui il suo esercizio è libero, non sottoposto ad
alcun intervento autorizzatorio della Pubblica
Amministrazione, né è consentito alla P.A. di incidere
sfavorevolmente su di esso, comprimendolo o addirittura
estinguendolo, con un proprio provvedimento.
I più importanti diritti
soggettivi perfetti sono i cd diritti di libertà (di
manifestazione del pensiero, di stampa, di religione), il
diritto alla salute, il diritto di proprietà, ecc.”.
Lectio Magistralis
Parte terza ed ultima
Contenuto
La scuola
Carenze affettive nei primi di
vita del bambino
Ruolo dello Stato
I nostri doveri verso i
fanciulli
Determinismo
Compiti della Politica -
Garante
“La scuola è l’investimento
migliore”.
La scuola
Rivolta ai giovani e mostrando
dei documenti cartacei che ha portato con sè, la Senatrice
dice: “Io vi voglio dare cose concrete, perché le parole poi
si svuotano di significato se non hanno un riferimento nei
dati di fatto.”
E riferisce del grande
compiacimento provato nell’udir le parole del Presidente
degli Stati Uniti Barack Obama “…il quale ha detto che
impegnerà maggiori risorse, risorse fondamentali negli aiuti
all’infanzia e all’adolescenza, ma soprattutto alla prima e
primissima infanzia”.
E
cita Heckman, James Heckman, “che è il premio Nobel per
l’economia che ha recentemente analizzato proprio le nostre
scuole italiane: in conseguenza a che cosa?” Nota 8
In
conseguenza al declino delle scuole americane, iniziato negli
anni 60 e proseguito sino ad oggi: un degradamento della
qualità dell’istruzione le cui cause sono rilevabili nelle
peggiori condizioni economiche di molte famiglie cui viene
offerta una possibilità di formazione scolastica, dai sei
anni in su, veramente mediocre, il tutto “conseguenza di una
privatizzazione assurda che ha portato la società americana
ad offrire una formazione di qualità medio-alta nel privato,
bassissima e degenerata a livelli di squallore nel pubblico”.
“Ora, se è vero quello che lui
dice, ed è vero” e i ragazzi ne possono trovare conferma
negli studi di René Spitz e in quelli di Gordon Willard
Allport, “io non vorrei che anche noi ci avviassimo verso
questa stagione”. Nota 9
Carenze
affettive nei primi di vita del bambino
Nel periodo di vita che va da
zero a tre anni bisogna intervenire sul bambino con azioni
importanti dal punto di vista sanitario, della prevenzione,
delle vaccinazioni, di aiuto alle mamme.
Bisogna aiutare le madri anche
con la consulenza nel periodo della gravidanza e del preparto.
In questo intervallo non
bisogna privare il bambino di un ambiente caldo, affettivo
“che dia anche i primi fondamentali aiuti alla sua crescita
in termini di dieta equilibrata, di calore complessivo e di
accudimento globale”.
“Come dice Spitz, un bambino
che perde la madre o viene sottratto al suo nucleo famigliare
durante questo periodo, che va dalla nascita ai 3 anni, ne
risentirà negativamente non solo a livello psicologico, ma
anche neuropsichiatrico, soprattutto, poi, se verrà inserito
in un brefotrofio, in un collegio o in simili realtà. Il suo
futuro sviluppo sarà danneggiato e a volte in maniera
irrecuperabile.”
Tali conseguenze, anche se
parzialmente attenuate, le subirà anche il bambino adottato.
“È chiaro che questa è una
definizione generalizzata, ma è stato scientificamente
provata tramite studi longitudinali e trasversali su tutti i
soggetti che sono stati istituzionalizzati in seguito alla
perdita dei genitori in guerra, in un incidente o in altro
modo: in tali individui si presentano delle interferenze
neuropsicologiche, neuropsichiatriche sulle quali con
difficoltà si riesce a fare un’operazione di recupero”.
“Nelle
scuole molte volte si sente dire, o meglio, gli insegnanti
dicono: - Il bambino è svogliato, non sta attento, non è
scolarizzabile-. Io ho fatto il dirigente scolastico, la
preside per 20 anni: ogni volta che mi capitava di sentire
tali affermazioni, andavo a vedere di persona a chi si
riferissero e cosa volessero dire nella concretezza. Guarda
caso il quadro che si delineava alle spalle di questi scolari
concerneva situazioni parentali difficili, divorzi,
condizioni di perdita della casa, di sfratto, di
disoccupazione dei genitori o contesti ancor peggiori. Il
bambino che viveva immerso in tutto ciò non faceva altro che
manifestare a scuola, attraverso comportamenti che potevano
sembrare devianti o diversi, le sue personali difficoltà di
crescita.”
Ruolo
dello Stato
“E allora lo Stato deve
intervenire, non solo attraverso la legge sulle adozioni,
per dare a questi bambini una famiglia, ma anche garantendo
altri diritti fondamentali: il diritto all’istruzione, alla
salute, alla gioia di vivere, il diritto a crescere in un
contesto che sappia dare risposte adeguate alle esigenze di
un individuo che si sta formando, il diritto a vivere in una
società più giusta. Qui lo Stato deve agire operando scelte
volte a vitalizzare e rivitalizzare il mondo sociale in cui
questi giovani individui vivono, partendo dagli asili nido e
passando per i vari ordini e gradi scolastici, fino ad
arrivare alle molteplici realtà giovanili, di qualunque
entità esse siano”.
Ma le politiche costano.
L’Italia, ci informa la
Senatrice, ha il primo Piano Nazionale per L’infanzia dal
2002 al 2004 che non ha mai avuto un seguito e ancora oggi si
è in attesa di una legge di istituzione della commissione
bicamerale per l’infanzia, di cui Ella è stata la
proponente, ma la cui cura ha dovuto lasciare ad altri,
essendo “migrata in Europa per 9-10 anni”. Nota 10
“Poi
sono rientrata – continua la Senatrice - e sono tornata da
coordinatore del gruppo del Partito Democratico in questa
Commissione, che ho voluto strenuamente allora, perché tutti
i paesi europei si erano posti il problema dell’infanzia e
della tutela dei suoi diritti”.
“Questa Commissione che noi
abbiamo istituito oggi deve rivitalizzare i percorsi positivi
che lo Stato italiano ha fatto, dall’Osservatorio Nazionale
per l’Infanzia: una serie di percorsi che hanno portato a
questo primo Piano Nazionale che vedeva appunto lo Stato, in
determinate realtà, partire dall’analisi delle problematiche
per poi agire concretamente e attivamente.”
“Accanto
a questa, ricordo a voi, abbiamo istituito una Commissione
d’Indagine per l’handicap, per l’inserimento dei portatori
di handicap in tutte le scuole dell’Italia, voluto
strenuamente. Una delle leggi più avanzate per cui i bambini
diversamente abili hanno gli stessi diritti degli altri, e
quindi devono poter entrare nelle scuole pubbliche o private,
se le loro famiglie le scelgono e devono potervi entrare con
pari dignità e, soprattutto, con il sostegno adeguato a
supportare quello che è il loro deficit, ricordandoci che
nessuno è “somaro”, come una certa pedagogia sempliciotta o
semplicistica vuole far credere.”
Ognuno di noi ha
un’intelligenza, ognuno di noi ha un tratto specifico di
intelligenza che spesso né la scuola né famiglia riescono a
focalizzare.
I nostri doveri verso i
fanciulli
“Ogni
fanciullo deve essere messo in grado di essere se stesso al
migliore e più alto livello possibile e potendo estrinsecare
la propria personalità, la propria originalità, sia essa
artistica, matematica, scientifica, letterale e, addirittura,
d’ingegno,. Spesso però la scuola, la famiglia e la società
mortificano i tratti, di cui parla G. W. Allport,
dell’intelligenza personale di ciascuno. E invece uno dei
compiti essenziali che la scuola ha, rispetto ai diritti del
fanciullo, è proprio quello di riuscire a captare, a
individuare e quindi mettere in rilievo, le sue peculiarità,
senza cercare di omologare, senza pretendere un’uguaglianza
che di fatto non esiste. Ognuno di noi ha diritto ad essere
se stesso, ad esprimersi in libertà: naturalmente nel
rispetto della libertà altrui, nei confini democratici a cui
la scuola ci deve educare, con la consapevolezza di
un’accettazione individuale di tutto questo.
Ora, partendo dai diritti
dell’infanzia, ci siamo poi soffermati in maniera forte
sull’adolescenza perché, con una specificità tutta sua, ne
parlava il vostro professore prima, questo oggi sembra
essere il periodo più critico della vita di un individuo : ma
questa criticità da dove nasce?
Nasce
proprio da quella prima e seconda infanzia, laddove, se non
sono tutelate da una saggia e lungimirante politica, non
offrono all’individuo la possibilità di crescere e sviluppare
tutte le proprie potenzialità
Di conseguenza appare chiara
la necessità degli asili nido, in aiuto e supporto alle
famiglie, della capacità di intervenire attraverso una sana
politica sanitaria, attraverso tutta una serie, per esempio,
di vaccinazioni, di interventi sul territorio volti ad
implementare la prevenzione della malattia intesa non solo
come un qualcosa che scaturisce dall’organismo stesso, ma
anche come assenza di benessere dovuta a contingenze
ambientali e sociali.
Pensate a quante famiglie nel
sud del mondo, ma anche nel sud dell’Europa, vivono in
situazioni di degrado ambientale. Ognuno di voi, di voi
futuri cittadini maturi del domani, dipende non soltanto da
ciò che in eredità ha ricevuto dalla propria mamma e dal
proprio papà in termini di DNA, e quindi di patrimonio
ereditario, ma dipende anche dalle influenze che il contesto
ambientale in cui vive ha esercitato su di lui.
Questo vuol dire che nascendo
nei sobborghi di Napoli, nelle periferie degradate di Catania
o di Torino, non avreste le stesse opportunità di cui
potreste godere nascendo nei quartieri alti, della società
bene, non so, di Foligno o di Roma o di Ancona o di Milano,
perché gli influssi dell’ambiente, sottoforma di stimoli
culturali, di capacità di prevenzione delle malattie, di
capacità anche di prevenzione del disagio sociale, o
culturali tout court, in termini di stimolazione
dell’intelligenza, non sarebbero gli stessi”.
Determinismo
“Ognuno di noi è il prodotto
di due fattori: determinismo genetico e determinismo
ambientale. Grazie a Dio c’è un terzo fattore che si chiama,
come diceva Agostino, la libertà dell’essere, o come diceva
qualcun altro più vicino a noi, se non vogliamo arrivare ad
Agostino, la libertà della coscienza che incide anche con una
sua personale impronta sulla capacità decisionale di ciascuno
di noi. Nota 11
Ci
possiamo elevare?
Al
di sopra di queste dosi di determinismo ambientale e
genetico, vale a dire il patrimonio del DNA che determinano
l’intelligenza, la bellezza, la bruttezza, le espressioni di
vivacità che noi abbiamo, che sono frutto, appunto,
dell’eredità che ci hanno lasciato i nostri genitori, il
patrimonio di un ambiente, che può essere colto, raffinato
oppure degradato, incivile, fuori dalla legalità, riesce a
condizionare totalmente l’essere umano? No.
Care ragazze e cari ragazzi,
no, perché grazie a Dio c’è questa terza possibilità che è il
principio di autodeterminazione, che non è solo dei popoli,
ma anche del singolo individuo.
Per
cui una risorsa che fa parte di quello che vi dicevo
all’inizio, di questa originalità di ogni essere umano che
è, tutto sommato, il frutto dell’amalgama tra il determinismo
ambientale, il determinismo sociale e il determinismo
genetico, che si combinano insieme e, grazie a Dio, in
qualche modo riescono ad essere plasmati da questa forza
interiore che è la nostra identità spirituale, la nostra
coscienza. Una forza che riesce comunque a determinare le
scelte, la capacità critica, la capacità di essere cittadine
o cittadini e di decidere della propria vita nonostante dalla
società si sia ricevuta non un’educazione, ma una
diseducazione.
È
chiaro che gli equilibri tra tutto ciò che io vi ho detto,
tra l’una, l’altra e la terza componente, sono ancora
difficili da realizzare.
È chiaro che il sociale, il
pubblico, il politico, oltre che il primo nucleo della
società che è la famiglia, hanno un grande compito e una
grande responsabilità in tutto questo: devono metterci in
grado di capire, di conoscere perché la più grande povertà,
al di là della mancanza di cibo, di acqua e di tutto quello
che voi volete, la più grande povertà oggi è e resta
l’ignoranza. Se c’è l’ignoranza noi non riusciamo a far
scattare questa molla interiore, questo principio di
coscienza e di libertà spirituale che c’è dentro di noi e
che deve illuminare tutto il resto. Non riusciamo a farla
scattare perché non conosciamo e chi non conosce è schiavo,
chi non conosce è suddito”.
Compiti della Politica -
Garante
“Ecco perché la principale
azione forte che la nostra società, la nostra politica deve
mettere in campo è un’ educazione ai problemi dell’infanzia e
dell’adolescenza al fine di attivare delle politiche serie
volte a risolvere tali problemi.
Abbiamo fatto tanto: abbiamo
una legge contro la pedofilia, un’altra che riguarda oggi
anche Internet , una legge sugli abusi, una sul turismo
sessuale e stiamo lavorando oggi per arrivare ad avere, in
Italia, un Garante dei Diritti dell’Infanzia. E qui concludo
perché bisogna lasciare spazio anche agli altri, e non vi
posso annoiare più di tanto. Spero, comunque, di avervi dato
delle sollecitazioni, perché il nostro compito è oggi proprio
questo: dare a voi, che già avete un curriculum di studi che
su questo vi vede impegnati, dei forti spunti di riflessione.
Nota 12
Quella sul Garante dei Diritti
dell’Infanzia è una delle leggi che dovremo affrontare a
breve, io mi auguro a brevissimo. Ora dipende dal Governo, ma
noi faremo pressione perché questa figura nasca il prima
possibile, così come stanno facendo pressione l’UNICEF, Save
the Children, la Commissione Bicamerale in cui noi siamo, e
tanti altri.
Istituire un Garante dei
Diritti dell’Infanzia significa creare un’autorità
indipendente.
D’altra parte questo garante
non è un’autority, una delle tante, che probabilmente servono
a poco o a nulla tutto sommato: qui si tratta di un’autorità
indipendente prevista dall’art. 4 della stessa Convenzione
Un’autorità che dev’essere
indipendente dall’esecutivo, così come dagli altri organi,
che deve tutelare, garantire. Essere garante significa
mettere in campo una grande capacità di mediazione tra le
tutte istituzioni, politiche, famigliari e sociali,e il mondo
dell’infanzia.
Significa essere un’autorità
competente, che entra nel merito, che opera controlli, che fa
denunce, che sollecita anche una promozione e uno sviluppo
della cultura dell’infanzia e dell’adolescenza nel nostro
paese, perché non ci siano quelle deviazioni che oggi la
società induce e stimola a partire da una scuola che spesso
non è capace di capire, di intuire per tempo da cosa derivino
queste devianze e non riesce ad attivarsi insieme con la
famiglia perché non ha gli appoggi sufficienti, anche dal
punto di vista della realtà politica, in termini di
investimenti”.
“La scuola è l’investimento
migliore”.
“L’investimento migliore che
uno stato democratico possa fare per il suo futuro è quello
nella scuola, a partire dal nido per arrivare alla prima
infanzia, alla seconda infanzia e su fino all’università. Uno
Stato ha un futuro garantito solo nel momento in cui può
camminare con le gambe dei giovani, ma le gambe dei giovani
hanno bisogno di un cervello che funzioni, che sia fornito di
adeguate strutture metodologiche, di giuste coordinate, per
decidere e per capire mettendo a frutto il sapere e la
competenza acquisite.
Il
sapere che voi avrete un domani che uscite dalla vostra
scuola sarà la chiave che vi aprirà il futuro.
Quella conoscenza che dovete
immagazzinare con responsabilità, e anche con fatica, giorno
per giorno, è quella che vi impegnerà a ristabilire
l’equilibrio tra quello che è il vostro patrimonio genetico,
ciò che vi hanno regalato i vostri genitori e ciò che vi ha
regalato l’ambiente.
Noi
siamo fortunati: anche i più poveri, nel mondo occidentale,
lo sono rispetto ai poveri di tante altre realtà. E di questa
fortuna voi dovete essere consapevoli, dovete prenderne
fortemente coscienza. A diciotto anni voi sarete maggiorenni
e dovrete decidere con cognizione. Voi sarete il prodotto
della famiglia, in termini di patrimonio genetico, della
società, in termini di tutto quello che lo Stato, attraverso
le sue strutture sarà riuscito a darvi, ma anche della
cultura, della conoscenza che avrete dentro. Chi studia,
apprende, impara, infatti, ha la possibilità di maturare, di
diventare un individuo consapevole della propria essenza e di
utilizzare in maniera proficua, per sé e per la società, quel
dono grande che è il libero arbitrio”.
Quindi l’istruzione, quindi il
garante che possa essere anche in tutte le regioni, mentre
oggi esiste soltanto in due regioni: il Veneto e le
Marche.
“Oggi dovremo estenderlo a
tutte le regioni con un coordinamento nazionale che faccia
capo al garante nazionale, il quale avrà questi compiti e
dovrà operare indipendentemente dall’autorità politica e dal
governo, di destra e di sinistra che esso sia”.
E conclude, ringraziando
tutti, con queste parole: “Perché i bambini, l’infanzia e
l’adolescenza sono patrimonio di tutti, sono il nostro futuro
e non possono dipendere da ideologie politiche, ma devono
dipendere da una cultura dell’infanzia, che è una cultura
per l’uomo ai fini di una società più giusta e più pacifica”.
Dice
Aristotele nella “Metafisica” : “L’intelligenza è ciò che è
capace di cogliere l’intelligibile e la sostanza ed è in atto
quando li possiede”. La Senatrice Luciana Sbarbati possiede
l’intelligibile e la sostanza dell’infanzia.
Donato Vallescura
Nota 8
James Heckman
Economista e statistico
statunitense. (Chicago, 19 aprile 1944), Nobel per l'economia
2000.
In Italia nel mese di ottobre
2008 per un Congresso organizzato in collaborazione con
l’Università Bocconi, il prof. Heckman ha visitato i nidi e
le scuole comunali dell’infanzia di Reggio Emilia, dove ha
incontrato educatori, pedagogisti e ricercatori.
Intervistato nel corso della
visita, egli ha affermato di considerare le spese a sostegno
dell’infanzia e dei servizi educativi come l’investimento
pubblico più significativo e importante che possa essere
assunto per avviare e sostenere lo sviluppo di un paese.
E ha dichiarato che investire
nell'infanzia porta un ritorno anche economico e che vi sono
gli strumenti per dimostrarlo. "Una buona scuola
dell'infanzia è il miglior investimento per il futuro di un
paese. Sull'investimento iniziale nei servizi alla prima
infanzia vi è un ritorno economico annuo valutabile nella
misura del 10%”.
Nella situazione globale in cui
ci troviamo, che non sarà così per tutta la vita dei nostri
ragazzi, ciò di cui dobbiamo preoccuparci ora è pensare a
investimenti, dice Heckman, in programmi per l'educazione
dell'infanzia, in particolare degli immigrati, perché sarà
quella che porterà il maggior ritorno economico.
Nota 9
Spitz,
René Arpad
(Vienna
1887 - Denver 1974), psichiatra e psicoanalista statunitense
di origine austriaca.
Secondo Spitz, lo sviluppo
psico-affettivo nei primi due anni di vita deriva
dall’incontro tra il bambino, che non ha una sua
individualità, ma un programma evolutivo, e la madre, che con
la sua personalità influisce sul suo sviluppo.
Egli dimostrò che una grave
carenza nel dialogo madre-bambino conseguente a una
separazione prolungata, ostacola gravemente lo sviluppo
psicomotorio del bambino e genera in lui problemi
psicosomatici che non possono essere risolti se non
restituendo al bambino la madre o un suo sostituto. Egli
coniò il termine 'depressione anaclitica' per designare la
sindrome depressiva che si presenta come conseguenza degli
stati di abbandono, ad esempio negli orfanatrofi, nei bambini
piccoli.
Ha studiato la genesi della
relazione madre-bambino e gli effetti che una grave carenza
nel dialogo madre-bambino, conseguente a una separazione
prolungata, può avere sul piccolo.
Gordon
Allport
Gordon
Willard Allport (Montezuma 1897 – Cambridge, Massachusetts
1967) è stato uno psicologo statunitense.
È stato
uno dei più noti psicologi della personalità, che ha
descritto in termini di tratti.
La personalità è l’insieme
delle caratteristiche psichiche e delle modalità
comportamentali proprie di ogni individuo, abbastanza
costanti nel tempo, che rendono l’individuo stesso diverso
dagli altri.
Un corretto e sano sviluppo
della personalità è il risultato di un adeguato sviluppo
affettivo, cognitivo, sociale, emotivo e morale lungo l’arco
della vita (infanzia, adolescenza, vita adulta e vecchiaia).
Gordon Allport ha teorizzato la
psicologia dei tratti, unità reali e costanti di ogni
personalità, che contribuiscono a definire le differenze
individuali analizzate secondo un orientamento
comportamentale.
La socievolezza o la timidezza,
la generosità o la cordialità, ad esempio, costituiranno per
sempre la caratteristica di un individuo. Vi sono poi tratti
comuni, che appartengono a molti, e tratti individuali più
peculiari a una singola persona.
Nota 10
Piano nazionale per l'infanzia
Piano nazionale per l'infanzia
per il triennio 2002-2004 pone al centro del suo programma
d'interventi il principio generale dell'interesse superiore
del fanciullo e il sostegno alla famiglia, attraverso una
ridefinizione e riqualificazione dei "servizi alla persona".
I soggetti destinatari sono il minore e la famiglia, con una
particolare attenzione per quest'ultima.
Commissione parlamentare per
l'infanzia.
La Commissione ha compiti di
indirizzo su quel che riguarda la legislazione nazionale e
gli accordi internazionali in materia di diritti dei minori.
Approva risoluzioni ed esprime parere obbligatorio ma non
vincolante sul Piano d'azione del Governo per l'attuazione
della Convenzione di New York. Riferisce una volta l'anno
alle Camere formulando osservazioni e proposte sulla
legislazione vigente.
Senatrice Luciana SBARBATI (Pd)
(capogruppo) fa parte della Commissione, composta da Deputati
e Senatori.
Nota 11
Determinismo ambientale
Alcuni studiosi (Ippocrate (460
a.C. circa –prima del 377 a.C.), Erodoto (484 a.C. –425 a.C.),
Aristotele (384 - Calcide, Eubea 322 a.C.) ), Ritter
(1779-1859), Ratzel (1844 – 1904), Goldenweiser (1880–1940),
ecc.) affermano che le caratteristiche ambientali e
geografiche determinano il comportamento sociale e culturale
umano.
Determinismo genetico
È
l'ipotesi secondo cui i fattori biologici, quindi i geni di
un organismo, determinano il modo in cui un organismo agisce
o cambia nel tempo.
Libertà dell’essere
La libertà dell’essere umano,
nel suo cammino spirituale e materiale, consiste nella
capacità di determinare, per proprio conto e senza pressioni
esterne, i propri comportamenti e decisioni ed essere,
pertanto, autore di crescita propria e degli altri, nel
rispetto delle regole comuni di comportamento, della
responsabilità comune, degli obblighi e dei diritti.
Libertà
di coscienza
Libertà
della coscienza è il diritto riconosciuto ad ognuno di
comportarsi secondo la sua personale coscienza.
L'importante per ciascuno è di essere sufficientemente
presente a se stesso al fine di sentire e seguire la voce
della propria coscienza, la quale permette di assumere la
responsabilità degli atti compiuti
Nota 12
Garante dei diritti
dell’infanzia
Il Garante dei diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza è una figura istituzionale
presente nella maggior parte dei paesi europei, mentre in
Italia sono operanti solo tre garanti regionali. Si tratta di
un’autorità indipendente che ha soprattutto il compito di
verificare e vigilare sull’effettiva applicazione nazionale e
locale dei diritti di tutela e di promozione dell’infanzia,
sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite del 1989.
|
Contributo della Dott.ssa Maria Prodi
Pittrice, insegnante di
filosofia e scienze sociali, e Assessore Regionale in Umbria
all’ Istruzione e sistema formativo integrato, Diritto allo
studio, Formazione professionale ed educazione permanente,
Politiche attive per il lavoro, Pari opportunità.
“Nessun problema ormai è
nazionale, nessun problema ormai è regionale, comunale o di
quartiere e uno sguardo aperto, uno sguardo sui problemi di
tutta la realtà che ci circonda, a livello mondiale, è uno
sguardo che vede con più chiarezza anche i problemi di casa
nostra”.
Alla domanda dalla
moderatrice: “Assessore Prodi, a livello locale quali sono i
problemi che vengono riscontrati nell’infanzia? L’Umbria ha
delle criticità per quanto riguarda la tutela del minore?”,
l’Assessore Prodi risponde:
”E’ chiaro: se noi prendiamo
la Convenzione, se analizziamo i diritti dei bambini e
confrontiamo la condizione dei nostri bambini con quella di
tanti altri, la risposta che dovremmo dare è negativa. Come
possiamo, infatti, paragonare le difficoltà, le fatiche, la
povertà, la miseria, lo sfruttamento che colpiscono bambini e
ragazzi di tanti altri paesi, con la vita invece
relativamente sicura, protetta, garantita nei suoi diritti
fondamentali di quelli che sono i nostri bambini e i nostri
ragazzi?
Questa sarebbe di primo
acchito la risposta da dare e credo che nella nostra Regione
sull’infanzia si sia lavorato. Naturalmente si potrebbe fare
e si farà di più, si cercherà di andare avanti; è sicuro,
però, che la condizione in cui si cresce nel nostro Paese,
nella nostra Regione, non è certo paragonabile a quella di
tanti altri bambini che quindi devono in qualche modo avere
una priorità nella nostra coscienza, nella nostra attenzione,
anche nella nostra sensibilità politica.
Vedete:
uno degli aspetti più deplorevoli della politica è la
chiusura, che si palesa nel momento in cui chi governa inizia
a pensare che compito unico sia quello di risolvere i
problemi di chi ha votato quel particolare organismo, quel
particolare partito politico, quelle specifiche persone.
Nessun problema ormai è
nazionale, nessun problema ormai è regionale, comunale o di
quartiere e uno sguardo aperto, uno sguardo sui problemi di
tutta la realtà che ci circonda, a livello mondiale, è uno
sguardo che vede con più chiarezza anche i problemi di casa
nostra”.
“Detto questo” l’Assessore
Prodi ha continua dicendo che, considerando che comunque la
fame, la mancanza di scuole, la violenza e lo sfruttamento
che tanti bambini sono costretti a subire sono problematiche
che quotidianamente ci interpellano, possiamo interrogarci su
quale sia la reale situazione dell’infanzia nel nostro Paese.
“Possiamo chiederci se
veramente anche presso di noi non si verifichino infrazioni
profonde dei diritti dei bambini, se la loro difesa non
presenti alcuna incrinatura. Io, personalmente, non lo credo.
Io credo che ci sia una difesa
dell’universo simbolico dei bambini e del diritto ad
un’educazione” .
Poi, rivolta al suo pubblico,
leggendone i volti come solo una madre premurosa, una
professoressa attenta e un’artista sensibile sanno fare,
chiede: “Siete stanche? Cercherò di fare in fretta! Facciamo
questo patto?”
E riprende: “Che cos’è
l’educazione simbolica? L’educazione simbolica, ovvero la
difesa del proprio universo simbolico, consiste nella tutela
di qualcosa di importante, come diceva giustamente la
Senatrice Sbarbati, di quello che abbiamo dentro.
Ora chi educa, oggi, i nostri
bambini, chi educa i vostri compagni più piccoli, educa Voi.
Ci sono alcune strutture che
intenzionalmente sono incaricate dell’educazione, a
cominciare dalle famiglie, alla scuola, alle altre realtà
associative che hanno esplicitamente come compito quello
dell’educazione.
Ma guardate che la proporzione
fra l’influenza che queste, che chiamiamo pomposamente,
agenzie educative riescono ad esercitare e quelle che sono
invece le influenze di contesto, le influenze di altri
fattori, come ad esempio i media, si sta continuamente
spostando a favore di questi ultimi.
Nel modo in cui ciascuno
immagina la propria identità, la costruisce, fantastica su di
sé, trova modelli ai quali cerca di adeguarsi, si giudica, si
valuta e si modifica.
E
la domanda è: la scuola veramente esercita un’influenza
preponderante sulla formazione dell’individuo oppure sono
altri gli spot, le immagini, le voci, i soggetti che
condizionano molto profondamente i percorsi dei nostri
ragazzi?
Credo fermamente in ciò che
giustamente veniva osservato prima: i ragazzi sono sempre di
più considerati come punti di consumo, perciò, in molti casi,
quando i media si rivolgono loro, lo fanno, esplicitamente ed
intenzionalmente, con lo scopo di indurre in loro dei precisi
processi di identificazione che li conducano poi al consumo.
In
qualche modo si creano sì dei percorsi chiamiamoli educativi,
intenzionali, ma che non sono finalizzati alla crescita, alla
serenità, alla felicità, alla possibilità di trovare un
accordo con se stessi, fra quello che si è e quello che si
vuole diventare.
Si tende a creare un circuito
che ricorda un po’ l’immagine dell’asta con la carota appesa,
l’avete presente? Il coniglio ha la carota davanti a lui,
vuole raggiungerla, s’impegna per farlo e cammina, corre, ma
la carota rimane sempre lì, a un passo, eppure eternamente
irraggiungibile.
Ecco: se non ci fosse un
continuo spingere oltre, questo meccanismo di incessante
induzione di bisogni, di consumi, di immagini, di modelli, si
interromperebbe.
Il pericolo risiede nel fatto
che questo meccanismo non dice mai: “Guarda che vai bene,
guarda che sei una persona giusta poiché stai diventando
quello che sei, stai sviluppando al meglio le tue insite
potenzialità, nella completa originalità del tuo essere
unico, complimenti! ”.
Le uniche parole che riesce a
suggerire in maniera incessante, martellante, sono: “Tu non
sei quello che vorresti essere, perché tu non hai quell’orologio,
tu non hai quel tipo di gonna, tu non hai quella silhoutte,
tu non hai quei capelli…”
E afferma la Signora Prodi,
che l’origine di ciò che fa male, che crea frustrazione viene
fatto risiedere all’esterno: non in quello che si è, ma in
quello che non si ha!
“Allora noi abbiamo bisogno
di una scuola, se volete, ancora più forte perché la nostra
scuola non deve insegnare solamente le materie, le
discipline, i saperi”.
E continua facendo rilevare
che la nostra scuola ha bisogno di riprendere il rapporto con
gli allievi, di ritrovare la sintonia con i bambini, con i
ragazzi che crescono, per comunicare con loro e divulgare non
modelli contrastanti e in opposizione a quelli cui sono
abituati; se la scuola, infatti, si ponesse in quest’ottica,
avrebbe già perso in partenza.
In parole povere il compito
dell’istituzione scolastica non è quello di sostenere il
modello della “contro velina” in contrapposizione ad una
televisione che quotidianamente e costantemente ci urla in
faccia che per essere una donna vera devi diventare una
velina.
La scuola deve stare dalla
parte dei ragazzi, quindi, e in qualche modo aiutarli a
capire chi vogliono diventare e metterli nelle condizioni di
realizzare il loro programma di vita.
“Ecco: credo che oggi la
scuola debba difendere il diritto, di chi cresce, di chi in
qualche modo sta ancora nel difficile cammino dell’età
evolutiva, all’universo simbolico, all’integrità, il diritto
alla costruzione di una personalità, di un’autonomia
psicologica , il diritto ad una propria solidità. Capite da
soli che l’insegnamento oggi è difficilissimo”.
La
Dott.ssa Prodi osserva che gli insegnanti oggi hanno di
fronte persone che sono estremamente fragili: in conseguenza
a ciò loro compito non è quello di esercitare semplicemente
una volontà contraria ed opposta a quella che si
eserciterebbe se venisse in qualche modo lasciato il contesto
agire, ma di esercitare una fortissima, dolcissima capacità
di interloquire, di andare con ciascun ragazzo, con ciascun
bambino alla radice dei suoi bisogni, delle sue prospettive,
delle sue ambizioni, delle sue aspettative.
“Questo non significa che
oggi la scuola debba chiedere meno”.
Ella fa notare che oggi c’è
bisogno di una scuola che dia tantissimo e che abitui gli
studenti a fare altrettanto. In un mondo dove la competizione
è all’ordine del giorno, se non si è abituati a faticare, a
lottare per ottenere ciò che si vuole, a dare il meglio di
sé, si è destinati a perdere regolarmente.
“Noi
abbiamo una società che dal punto di vista della conoscenza
perde, l’Italia sta perdendo.
Avete presente i campionati di
calcio? Ecco: quelli forse possiamo vincerli; ma per quanto
riguarda il campionato delle università, lì perdiamo, come
perdiamo al campionato dei premi nobel, dei brevetti o
dell’innovazione.
Chi si occuperà di educazione
avrà la doppia responsabilità di essere una persona colta e
di imparare a tirare su persone intelligenti, colte,
responsabili, che contribuiscano a far sì che l’Italia
recuperi le posizioni perdute in questi campionati”.
E conclude così il suo
intervento: “Non voglio rubarvi altro tempo perché
sicuramente sarete già stanchi: avete sentite tante cose
ottime che condivido e che non voglio ripetere.
Grazie ancora per questa
occasione di riflessione e, soprattutto ai nostri ragazzi, in
bocca al lupo”.
Anna Vallescura
|
Contributo della Dott.ssa Serena Moriondo
Segretaria GCIL Regionale
Dipartimento dello Stato
Sociale, Pari Opportunità, Salute, Diritti, Pubblica
Amministrazione
“Da una indagine fatta negli
anni scorsi dalla CGIL, in collaborazione con altre grandi
importanti associazioni, è risultata la presenza in Italia
di circa 400mila bambini, tra gli 11 e i 14 anni, che
svolgono lavori in nero”.
“Credo che la cosa più
importante sia proprio quella di tutelare la vita contro ogni
guerra nella speranza di una società migliore, esattamente
come viene enunciata nella Carta di Foligno di cui voi siete
i promotori”.
La Dott.ssa Moriondo inizia il
proprio intervento ringraziando per l’occasione che le viene
offerta di poter parlare a tanti ragazze e ragazzi, che
elogia per l’attenzione e la diligenza con le quali seguono
il convegno, e di poter conoscere il Kiwanis “che
sinceramente non conoscevo e che ho potuto apprezzare
nell’impegno locale, nazionale e internazionale”.
Essendo già stato detto molto
dai relatori che l’hanno preceduta, ella si sofferma su
alcuni punti della Convenzione che stanno particolarmente a
cuore al sindacato di cui è Segretaria Regionale; Convenzione
che rappresenta un lungo processo di emancipazione che ha
toccato molti aspetti, dai diritti dell’uomo, a quelli delle
donne e alle leggi contro la loro discriminazione, per
arrivare finalmente all’infanzia.
La Dott.ssa Moriondo definisce
essenziale il riconoscimento della partecipazione delle
ragazze e dei ragazzi “dal punto di vista civile e sociale
alla nostra comunità, che non sempre si esercita come
dovrebbe; quindi non bastano i Consigli Comunali aperti:
bisogna accettare sicuramente il vostro apporto, nella
pianificazione e nella programmazione pubblica, riguardo al
come si gira nelle città, al come vi si vive, che è poi ciò
che determina la qualità della nostra vita”.
La Convenzione, che sancisce
il rispetto della cultura della differenza di genere, educa
la coscienza civile di giovani e adulti contro ogni forma di
discriminazione ed accentua quello che la Dott.ssa Prodi ha
chiamato il “concetto di responsabilità educativa degli
adulti”, essendo la Convenzione stessa un richiamo
rivolto non solamente ai giovani e ai bambini, ma anche ai
genitori e agli adulti, a tutti gli adulti e alle loro
responsabilità relazionali. (Nota 1)
“Una nuova concezione di
diritti di cittadinanza, una concezione attiva, che ha tra
l’altro prodotto nel nostro Paese un’evoluzione,
importantissima anche sotto l’aspetto giuridico”,
la quale, come rilevava la Senatrice Sbarbati, ha segnato il
passaggio “dalla distinzione del bisogno al diritto, che è
un aspetto ancora più complesso e molto importante”.
(Nota 2)
“Ma perché tutto questo
effettivamente abbia una concretezza bisogna tradurlo, lo
diceva il vostro professore, in cose poi effettivamente
concrete che sono nella programmazione delle norme, dei
bilanci dello Stato, ma anche delle Regioni e dei Comuni”
, ovvero: la legislazione è necessaria, ma occorrono anche
degli atti concreti che vadano ad investire esattamente sui
giovani.
“La Convenzione parla di molte
cose e parla anche di un aspetto che è particolarmente caro,
ovviamente, ai sindacati, che riguarda quindi non soltanto
l’istruzione, non soltanto la salute, non soltanto il
contratto, qualsiasi forma di abuso, di maltrattamenti e di
sfruttamento sessuale, ma anche lo sfruttamento nel modo del
lavoro”.
La Dott.ssa Moriondo si
sofferma su quest’ultimo argomento, perché sia il suo che gli
altri sindacati hanno sviluppato da parecchi decenni una
particolare sensibilità su tale esecrabile fenomeno.
“La CGIL ha presentato, a
livello nazionale, una piattaforma contro lo sfruttamento
minorile, attraverso la quale rilancia il proprio impegno, e
che risulta essere, per noi come sindacalisti, sì una base di
lavoro, ma anche una base di confronto con le istituzioni e
con le varie associazioni, anche come quella che ha
organizzato oggi questo importante appuntamento”.
Fondamentalmente perché esiste
il fenomeno dello sfruttamento minorile nel mondo del lavoro?
Perché “c’è convenienza nel
lavoro minorile: un aspetto, quello economico, che è
sicuramente il più evidente”.
“Però a determinare il lavoro
minorile non sono soltanto alcune volontà, alcuni datori di
lavoro, ma sicuramente anche la crescita della povertà, la
crescita del lavoro irregolare e la dispersione scolastica,
che sono aspetti essenziali su cui devono intervenire non
solo le istituzioni, ma complessivamente tutta la nostra
comunità”.
Da
una indagine fatta negli anni scorsi dalla CGIL, in
collaborazione con altre grandi importanti associazioni, è
risultata la presenza in Italia di circa 400mila bambini tra
gli 11 e 14 anni che svolgono lavori in nero, ovviamente con
una grande diversificazione: 70mila di essi, infatti, sono
impegnati in attività continuative molto impegnative e anche
a maggior rischio di salute; una buona percentuale è
impegnata in lavori stagionali e il 50 per cento in lavori
che la Cgil considera, invece, “lavori precoci”.
Su questi dati la Dott.ssa
Moriondo fa un appunto veloce: “Sembra banale, ma quando
si chiede a un ragazzo di lavorare e studiare al tempo
stesso, bisogna evitare di sottovalutare i rischi di quello
che ciò comporta: in questi casi, infatti, non ci si potrà
attendere la stessa attenzione e lo stesso impegno che
profonderanno, invece, quei ragazzi che dividono il proprio
tempo tra lo studio e lo svago”.
Le conseguenze negative
connesse alla situazione del minore che lavora e studia non
si manifestano nell’immediato, ma nel futuro; esse sono
fondamentalmente provocate dal rischio di una povertà
economica e di una povertà relazionale dovuta alla bassa
competenza, alla carenza di specializzazione che la ragazza
o il ragazzo acquisiscono nel proprio percorso scolastico.
“Questo è un aspetto che
spesso non viene considerato, ma che invece è molto
importante per quello sviluppo individuale di cui la
Senatrice Sbarbati ha parlato prima con molta attenzione e
approfondimento”.
Aggiunge quindi la Dott.ssa
Moriondo ”Credo che sia importante adottare tutte le
misure possibili per evitare il lavoro nero e il lavoro
minorile, ma è importante intervenire anche facendo leva sui
principi che sono ormai europei, uno dei quali è sicuramente
quello che non si può misurare la ricchezza di un Paese solo
sul suo prodotto interno lordo, ma che si deve tener conto
anche di indicatori di benessere e di qualità di cui molti
di noi sono portatori, sono valorizzatori”.
“Allora è importante che da
questo punto di vista anche la programmazione delle politiche
locali s’incentri su questi determinanti che non sono
appunto solo quelli economici e della ricchezza tout court (in
breve), che pure sono ovviamente importanti.
Credo che in questo momento in
particolare sia rilevante, soprattutto nella crisi economica
che è stata richiamata anche nell’introduzione di questo
convegno, non allentare in nessun modo l’attenzione né verso
l’infanzia né verso l’adolescenza, verso i giovani,
ovviamente non solo per un fatto civile, ma proprio perché,
secondo me, solo così si investe sulla qualità del futuro
della vita complessiva, compresa ovviamente la nostra, cioè
quella degli adulti.
E in un situazione di crisi
come quella che stiamo vivendo dobbiamo sapere che a soffrire
di più sono indubbiamente i soggetti che vengono definiti
deboli; in realtà sono soggetti come tutti gli altri , ma
hanno indubbiamente necessità di essere maggiormente
tutelati: parlo dei bambini, dei giovani, delle persone
anziane e anche delle donne.
Insomma è necessario mettere
insieme le politiche economiche e quelle sociali: far sì che
si rafforzino vicendevolmente è una delle condizioni
essenziali”.
La Dott.ssa Moriondo si avvia
a chiudere il suo intervento, denso di umanità, consigliando
di “vedere un piccolo documentario che ha realizzato
l’UNICEF sulle madri di Gaza: vi sono delle dichiarazioni su
quello che oggi i bambini, i giovani, le famiglie di quella
fascia del mondo stanno vivendo.
Quelle persone, quei bambini,
quei giovani, non hanno la possibilità di crescere con
serenità, a volte non hanno neanche la possibilità di
crescere con i diritti di cui abbiamo parlato stamattina”.
E chiude, ringraziando, con
queste parole: “Credo che la cosa più importante sia
proprio quella di tutelare la vita contro ogni guerra nella
speranza di una società migliore, esattamente come viene
enunciato nella Carta di Foligno di cui voi siete i
promotori”.
Anna Vallescura
Nota 1
Differenza di genere
A livello sociale le differenze
di genere riguardano la posizione relativa assegnata al
maschile e al femminile nell’ organizzazione della vita e del
lavoro.
Tradizionalmente gli individui
vengono divisi in uomini e donne sulla base delle loro
differenze biologiche, per cui il sesso e il genere
rappresentano un tutt'uno.
Gli studi di genere invece
suddividono il sesso, che costituisce un corredo genetico, un
insieme di caratteri biologici, fisici e anatomici che
producono un binarismo maschio / femmina, dal genere, che
rappresenta una costruzione culturale, la rappresentazione,
definizione e incentivazione di comportamenti che rivestono
il corredo biologico e danno vita allo status di uomo / donna
.
Nota 2
Bisogno e diritto
Il bisogno è la mancanza di
qualcosa che si può avere se si hanno le risorse economiche
necessarie; esso non comporta alcuna responsabilità
collettiva e, pertanto, spetta a ciascuno individuo darsi i
mezzi per soddisfarlo in base alle proprie capacità.
I bisogni non sono solo di
ordine fisico o materiale, ma anche di ordine intellettuale,
morale e sociale ed è solo in rapporto al loro
soddisfacimento che l'individuo può veramente godere dei suoi
diritti.
Il diritto, invece, va
soddisfatto a qualunque condizione, prescindendo dal contesto
economico ed è responsabilità della collettività assicurare
le condizioni necessarie e indispensabili per garantire a
ciascuno i propri di
|
Contributo della Dott.ssa
Lucia Diamanti
Segretaria CISL Regionale
Se è un diritto per la
persona poter vivere, affermarsi, esplicarsi in tutta la sua
complessità, ci sono dei soggetti che tali diritti devono
garantirli, e che quindi hanno dei doveri e questi,
sicuramente, sono soggetti istituzionali.
“Io vorrei sottolineare
questo aspetto: la necessità, l’obbligo di farsi carico degli
altri. E in siffatto discorso, in tale ragionamento intorno
al farsi carico, sicuramente entra anche il soggetto
sindacato”.
“C’è tutta un’attività
che il sindacato può e deve svolgere, ci sono obblighi ed
impegni dei quali, in collaborazione con le istituzioni, noi
dovremmo farci carico per aiutare ed evitare che i minori
siano le vittime principali di una società complessa e troppo
aggressiva”
La Dott.ssa Diamanti ringrazia
per la possibilità che le viene offerta di trattare un
argomento così importante a livello sociale e rilevante anche
a livello personale e professionale per lei che, provenendo
dal mondo della scuola, vanta un contatto con i giovani che
viene da lontano.
Ringrazia
fortemente il Kiwanis e la persona che l’ha contattata con
estrema cortesia, “la cortesia che credo sia intenzionale
e propria dell’organizzazione che ha attenzione per l’altro
e, in special modo, per i soggetti più deboli della società,
in questo caso specifico, quindi, per l’infanzia e per i
minori”.
E dice che parlare di tutela
dei minori fa venire il capogiro perché questo argomento è
talmente forte e importante che affrontarlo è veramente
arduo.
Si parla della Convenzione
internazionale sui diritti dell’infanzia a 20 anni dalla sua
approvazione, Convenzione che, come è già stato ricordato dai
relatori che hanno preceduto la Dott.ssa Diamanti, è stata
anticipata dal riconoscimento dei diritti umani già contenuti
nella nostra Costituzione.
“Qual è la riflessione che
in me sorge spontanea? Mi viene da dire che i diritti dei
soggetti, dell’uomo a tutti i livelli e a tutte le età,
devono essere soprattutto agiti e non dichiarati.
La
Dott.ssa Diamanti ritiene giustamente che noi ci soffermiamo
troppo spesso sulla dichiarazione d’intenti, lasciando in
secondo piano la loro concretizzazione, la loro attuazione.
Ella continua dicendo che:
“L’importante è compiere delle azioni: azioni che siano in
grado di rendere serena la vita dell’essere umano, dalla
culla sino alla fine. È per questo che giustamente si faceva
riferimento ad una società che sia in grado di garantire
all’individuo la possibilità di vivere in modo dignitoso
durante tutto l’arco della propria vita”.
Quindi
osserva che, quando nasce un bambino, e portando questo
esempio pensa a quella che è la nostra quotidianità, la
nostra società, si prova una gran gioia che rende festoso e
radioso tutto l’evento.
Sempre più spesso, però, si
focalizza l’attenzione su questi singoli momenti iniziali,
dopo i quali sembra verificarsi una dispersione di tempo e di
attenzione dedicate al nuovo essere venuto alla luce, come se
ci si dimenticasse che questo piccolo soggetto dovrà
intraprendere un lungo e faticoso cammino la cui meta
auspicabile è quella di un proprio sviluppo completo e
armonioso, come precedentemente ci ricordava la Senatrice
Sbarbati.
Ora,
perché la persona possa raggiungere l’obiettivo di uno
sviluppo armonico, sono necessarie una realtà-contesto
adeguata e una società in grado di garantire quest’ultima.
Ed
è a questo punto che emergono da una parte i diritti e
dall’altra i doveri, ovvero: se è un diritto per la persona
poter vivere, affermarsi, esplicarsi in tutta la sua
complessità, ci sono dei soggetti che tali diritti devono
garantirli, e che quindi hanno dei doveri e questi,
sicuramente, sono i soggetti istituzionali.
“Io
vorrei sottolineare questo aspetto: la necessità, l’obbligo
di farsi carico degli altri. E, in siffatto discorso, in tale
ragionamento intorno al farsi carico, sicuramente entra anche
il soggetto sindacato”.
“Mi fa molto piacere che in
questo tipo di ragionamento venga chiamato in causa anche il
sindacato, poiché sarebbe naturale domandarsi: cosa ha a che
fare questo ente con la tutela dei minori?”
“Il
sindacato è un soggetto con una particolare e importante
funzione: quella di funger da pungolo alle istituzioni. Noi
sappiamo che il sindacato deve tutelare il lavoro, un
argomento che ha, sul ragionamento che qui stiamo facendo,
delle ricadute notevoli, come ha precedentemente sottolineato
la collega della CGIL. Lo si capisce chiaramente nel momento
in cui si inizia a parlare di lavoro minorile.
La finalità prima del
sindacato risiede nella tutela del lavoro inteso come
strumento atto al conseguimento del benessere della società.
E
là dove il sindacato non può agire con una funzione
rivendicativa, deve operare con una funzione di stimolo
affinché ci sia un miglioramento nelle condizioni sociali di
tutti, e quindi, in questo caso specifico, dei minori che
sono la parte più delicata, più debole della nostra società,
ma che, al contempo, ne rappresentano il futuro.
Noi dobbiamo scommettere
sui minori, sull’infanzia, sui bambini, sui giovani per far
si che poi ci possa essere una società migliore.
C’è qualche perplessità
sulla possibilità di una società migliore: purtroppo la
complessità ci porta a delle trasformazioni continue della
società stessa per cui si complicano, si trasformano le
problematicità. Ne deriva che un percorso non è mai concluso
poiché c’è sempre da rimettere a punto quello che potrebbe
essere un possibile traguardo raggiunto
Quali
sono le difficoltà contingenti?
Si è già precedentemente
parlato dei problemi dell’infanzia, primo fra tutti quello
dell’infanzia negata.
Parlando dei diritti dei
bambini, possiamo soffermarci su quello, che già in mattinata
è stato citato, che è il diritto al gioco. Qual è il
significato di tale diritto?
Voi già lo sapete: voi che
fate studi di natura pedagogica, già conoscete l’importanza
del gioco.
Molti pedagogisti si sono
impegnati per capire la valenza formativa che questa
importante attività ricopre nell’infanzia. Il gioco è il
lavoro dei bambini: il momento in cui un bambino gioca è
quello in cui entra in una realtà virtuale per la quale
agisce.
Voi sapete benissimo che
purtroppo oggi il gioco è negato. Il bambino, se e quando
gioca, lo fa con il giochino elettronico o stando, in
solitudine, davanti alla televisione. Non si fanno più quei
giochi di ruolo che permettevano il costruirsi e consolidarsi
della personalità. Uno degli aspetti più importanti è,
quindi, il diritto al gioco, ma non meno rilevante è quello
all’istruzione, alla formazione nella scuola.
La
scuola è aperta, ma sicuramente non a tutti garantisce il
diritto di poter acquisire delle conoscenze e di poter
sviluppare il meglio di sé.
Tutto questo perché poi,
dicevo all’inizio, ci sono delle trasformazioni continue; la
nostra scuola si sta modificando per la presenza di soggetti
diversi che in passato non c’erano. Pensiamo
all’integrazione degli alunni stranieri: è una complessità,
una ricchezza per la nostra scuola, che sicuramente, però,
richiede interventi speciali per attivare i quali c’è
obbligo, da parte delle istituzioni, di investimenti
adeguati, di risorse, anche umane.
Io
provengo dal mondo della scuola: per molti anni ho fatto la
responsabile sindacale della scuola, quindi scusate di questa
introduzione nel settore. Sono convinta che una scuola di
qualità passi anche attraverso una progettualità forte; per
attuare dei progetti, però, occorrono soldi e risorse
materiali ed umane, mentre noi, oggi, stiamo assistendo ad
un ridimensionamento dell’offerta formativa. E tutto ciò,
probabilmente, non ci aiuta a migliorare la situazione ed
arrivare, così, ad aiutare chi non trova altrove gli
strumenti per costruire la propria personalità
Altre complessità vengono
dalla famiglia che probabilmente sta perdendo la propria
unità, il proprio ruolo, la propria forza.
Noi assistiamo ad un
aumento progressivo delle separazioni: anche in Umbria
abbiamo dati abbastanza importanti e sono queste le
situazioni che creano disagio difficoltà.
Le istituzioni dovrebbero
intervenire su questo fronte, intervenire col supporto alla
famiglia, alla genitorialità”.
La Dott.ssa Diamanti,
ringraziando nuovamente, così conclude il proprio intervento,
ricco di umana professionalità e competenza: “Voglio dire
che c’è tutta un’attività che il sindacato può e deve
svolgere, ci sono obblighi ed impegni dei quali, in
collaborazione con le istituzioni, noi dovremmo farci carico
per aiutare ed evitare che i minori siano le vittime
principali di una società complessa e troppo aggressiva”.
Anna Vallescura
|
Contributo del Dott. Claudio Bendini
Segretario Generale UIL Regione Umbria
“Colgo l’occasione anche per dire che, rispetto all’articolo
6 della Carta di Foligno, nei limiti delle nostre competenze
come sindacato, sono disponibile a dare un contributo”.
“…è fortemente necessario definire dei minimi che lo Stato,
le Regioni e i Comuni devono garantire per il rispetto e la
tutela dei diritti dei minori”.
Il Dott. Bendini ringrazia per il gradevole invito a
partecipare al convegno, rivoltogli dal Kiwanis,
organizzazione che non conosceva e con la quale non aveva
mai avuto l’opportunità di avere contatti in Umbria.
E, con evidente riferimento alle difficoltà che ha avuto
nell’organizzazione della propria agenda già fitta di
appuntamenti, dice: “Non era la volontà mia di non venire,
ma erano gli impegni che si erano accavallati perché questi
sono argomenti che sicuramente sono estremamente
interessanti per tutti e quindi la conversazione è
sicuramente piacevole”.
Egli così prosegue: “Colgo l’occasione anche per dire che,
rispetto all’articolo 6 della Carta di Foligno, nei limiti
delle nostre competenze come sindacato, sono disponibile a
dare un contributo. Nota 1
Data l’autorevolezza dei relatori, sia dell’Assessore con le
sue conoscenze professionali e politiche, ma anche, e
soprattutto, della Senatrice Sbarbati, che è sicuramente
un’autorità in questo settore, mi sono posto il problema di
analizzare il modo in cui, nella concretezza, questa
problematica è vista dal sindacato, nel nostro Paese e, più
in particolare, nella nostra regione.
Quindi ho cercato di capire chi è che deve garantire la
protezione dei diritti dei minori.
E sicuramente se guardiamo il Codice Civile, vediamo che il
diritto del minore dev’essere garantito innanzitutto dai
genitori, i quali devono anche provvedere, nel percorso
dell’evoluzione, a mantenere il soggetto in questione dal
punto di vista economico.
E qualora la famiglia, i genitori fossero inadempienti, la
Costituzione prevede che lo Stato debba intervenire e
assolvere i compiti genitoriali.
E’ così che sono arrivato a domandarmi: che cosa significa
mantenere i figli?
Questo, secondo me, è un interrogativo estremamente
interessante: se lo guardiamo, infatti, dal punto di vista
del diritto in generale sicuramente nel nostro Paese,
rispetto alle convenzioni delle quali prima si parlava,
possiamo constatare che tanti problemi non ci sono; ma se lo
caliamo in una realtà più piccola, quella della nostra
comunità, possiamo notare che, prescindendo dalle
macroscopiche disparità esistenti tra i paesi sviluppati e
quelli in via di sviluppo, delle differenze relative sono
comunque riscontrabili.
Anche presso di noi notiamo che ci sono importanti diversità
culturali, sociali, economiche che vanno a incidere su
questo settore; anche le differenze territoriali sono
rilevanti, come prima è stato sottolineato: pensiamo, ad
esempio, alla distanza che esiste tra nord e sud e
riflettiamo, in prospettiva, su quello che potrebbe
accadere, per esempio, con l’applicazione del federalismo
fiscale, che, sicuramente, ridurrebbe alcune discrepanze, ma
ne accentuerebbe altre.
Bisogna poi tenere conto anche del continuo cambiamento
della composizione etnica del nostro paese e del problema
dell’integrazione non solo dei nuovi immigrati, ma, anche,
degli stranieri di terza generazione, numerosissimi in
Umbria e in particolar modo a Perugia.
C’è tutto un problema che ruota intorno a questi argomenti e
che sicuramente va guardato nel suo complesso”.
Saltando tutta la questione dell’istruzione, già ampiamente
affrontata, egli porta l’attenzione su altri aspetti, come,
ad esempio, la situazione dei genitori, di coloro che stanno
alle spalle dei soggetti minori di cui qui si tratta.
“Genitori che – egli dice - a volte si scontrano con un
problema di reddito, spesso insufficiente per garantire
quello che si desidererebbe per i propri figli.
O che si scontrano con un problema di conciliazione dei
tempi di vita e di lavoro che non permette loro di garantire
ai figli un’adeguata educazione, un adeguato impegno; una
questione che si aggrava soprattutto ora, in questo momento
di crisi, là dove certi diritti sembrano venir meno, non
tanto dal punto di vista teorico, legislativo, ma nella
concretezza della quotidianità”.
Un altro aspetto fondamentale, legato alla famiglia, è
quello dei servizi sociali.
A tal proposito il Dott. Bendini rileva che “Anche se qui in
Umbria sembrano funzionar bene, in realtà essi risentono, a
livello generale, e ancor più in questa precisa congiuntura
economica, di un problema di risorse”.
Sulla questione delle risorse egli afferma che “bisognerebbe
aprire un capitolo a parte analizzando il modo in cui
vengono spese e secondo quale filosofia, se seguendo il filo
degli interventi occasionali, come può essere, ad esempio,
la nascita di un figlio, oppure quello degli interventi
organizzati e strutturati in modo da dare con continuità
certezze sia ai genitori che ai minori. Una strada, quest’ultima,
che dal punto di vista del sindacato, è sicuramente la
migliore.
Quella delle risorse è una problematica estremamente
delicata e controversa tanto che il sindacato nazionale,
parlando di povertà minorile, ha deciso di affrontarla in un
convegno unitario CGIL-CISL-UIL che si dovrebbe tenere il 12
aprile”.
Il Dott. Bendini ringrazia nuovamente e conclude il proprio
intervento, conciso ed efficace, dicendo che è fortemente
necessario definire dei minimi che lo Stato, le Regioni e i
Comuni devono garantire per il rispetto e la tutela dei
diritti dei minori. Come già nella sanità, anche nell’ambito
dei servizi sociali deve essere garantito, su tutto il
territorio nazionale, un minimo che sia accettabile e
dignitoso.
“Di conseguenza ben venga ciò che auspicava la Dott.ssa
Sbarbati: il Garante dei Diritti dell’Infanzia”.
Anna Vallescura
Nota 1
Carta di Foligno – Art. 6: Il protocollo impegna gli
aderenti ad attivare tra di loro relazioni informative e
propositive costanti, e a sottoscrivere, anche per settori
specifici di competenza, le eventuali successive intese o
programmi condivisi per interventi di concreta attuazione
dei valori e scopi affermati con il presente documento.
|
19-1-2009
Gent.me Signore e Preg.mi Signori,
carissime Amiche e carissimi Amici,
è
con vivo piacere che Vi confermo che i Kiwanis Club e le
Divisioni e il Distretto hanno riservato alla Conversazione
tenuta a Foligno sabato 17 gennaio 2008 una particolare
attenzione, il cui spirito è genuinamente rappresentato nelle
parole di Jole Capriglia Sesia.
Carissimo Donato,
volevo complimentarmi per la bellissima
iniziativa che sono certa avrà notevole riscontro per la
tematica trattata.
Mi spiace non poter partecipare, ma sono certa
che altre occasioni si presenteranno per un incontro.
Sono vicina a tutta la vostra Divisione e ti
sarei grata se portassi i miei saluti e i saluti di tutti i
soci del Club di Varese oltre che delle amiche della
Divisione Piemonte 3, di cui sono la Chairman Donne, a tutte
le autorità che onoreranno l'iniziativa con il loro prezioso
contributo, al nostro Governatore, al Consiglio Direttivo
della Divisione Umbria e a tutti gli amici Kiwaniani ma
sopratutto a tutti gli educatori, studenti e alunni delle
scuole, la collettività tutta,che sono poi i beneficiari
finali.
Da sempre sostengo che il compito di un
Kiwaniano sia quello di prestare la propria competenza e
attenzione là dove necessaria, con tutta la forza, la
grinta, l'entusiasmo, la positività che ci devono
distinguere e in cambio ti assicuro si riceveranno altra
"forza...grinta...entusiasmo necessari per continuare a "
donare"...
Un abbraccio e un saluto affettuoso,
Jole Capriglia Sesia
KC Varese
Con infiniti ringraziamento, un abbraccio e un
saluto affettuoso
Donato Vallescura
|
Auguri di Buone Feste
Pinturicchio (Perugia,
1454 – Siena, 1513): "Madonna con Bambino con Santi"
Affresco, Spoleto, Cappella Eroli nel Duomo
Donato Vallescura
|
Gent. Signore ed Egr. Signori
Presidenti KC Divisione Umbria
Lgt. Gov. Eletto Valchiria Do
Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani
Governatore Sergio Rossi
Ch. Serv. Distrett. Area Centro Alba
Asfalti
Oggetto: Festa degli Auguri,
ringraziamenti e complimenti.
Carissime e carissimi,
al termine delle celebrazioni della
Festa degli Auguri dei Club della nostra Divisione Umbria,
sento vivissimo il desiderio di fare i ringraziamenti e di
esprimere i miei complimenti.
Ringrazio di cuore, a nome del Gov.
Sergio Rossi e mio personale, il KC Città di Castello, nelle
persone del Lgt.
Governatore E. Valchiria Do e della
Presidente Manuela Maio, il KC Foligno, nella persona del
Presidente Giuliano Alaia, il KC Perugia Etrusca, nelle
persone della Past Presidente Alba Asfalti e del Presidente
Sergio Tenerini e il KCTerni, nella persona del Presidente
Carlo Vernelli, per l’invito rivolto ufficialmente al Lgt.
Governatore della Divisione.
Esprimo i miei migliori complimenti ai
Club che, in occasione della festa, hanno arricchito lo
spirito kiwaniano con una loro nuova, personale ed elegante
interpretazione: il Club Perugia Etrusca ha dedicato uno
spazio particolare alla presentazione del “Cantico per un
Bambino” ad opera di Giuseppe Affronti, raffinato e colto
cerimoniere, e della splendida Alba Asfalti, Chairwoman del
service distrettuale; il Club Città di Castello, ligio alla
sua nobilissima tradizione, ha concluso un service di
grandissima umanità; il Club Terni, giovane e già molto
attivo, ha voluto caratterizzare la festa con la
partecipazione numerosa di bambini, ragazzi e giovani.
Rinnovo a tutti Voi e alle Vostre
famiglie, a tutti i Soci dei Club della nostra Divisione e
alle loro famiglie gli auguri più sinceri di Buone Feste.
Donato Vallescura
Foligno, 21 dicembre 2008
|
Rinvio Convegno "La
Protezione del minore"
|
Gentilissime Signore e gentilissimi
Signori,
alcuni relatori del convegno programmato a
Foligno per il pomeriggio di venerdì prossimo 28 novembre
ci hanno comunicato, questo pomeriggio, la loro
impossibilità ad essere presenti per sopraggiunti, gravi
motivi familiari.
Siamo spiacenti pertanto di doverVi
comunicare che l’evento viene rinviato al mese di gennaio
2009 e che si svolgerà secondo il programma già noto,
integrato con la presentazione del documento “Protocollo di
Foligno” a cura dell’avv. Giuseppe Agostini.
Certi della Vs. comprensione e della Vs.
presenza, ci scusiamo per il disagio che questo rinvio Vi
dovesse causare e Vi preghiamo di accettare i ns. più
distinti e cordiali saluti.
Donato Vallescura
|
Gent.ma Signora ed Egr. Signori
Cav. Manlio MARINI
Comune di Foligno - Mielinumbria
Dott. Giuliano ALAIA
Presidente Kiwanis Club Foligno
Segretario Divisione Umbria
Dott. Giampaolo COSTA
Presidente Circolo Filatelico Numismatico
Foligno
Dott.ssa Maria Sandra MINCIARELLI
Direzione Didattica Statale 2° Circolo
Via S. Caterina - Foligno
E p.c.
Consiglio Direttivo
Divisione Umbria
Dott. Sergio ROSSI
Governatore
Dott.ssa Valeria GRINGERI
Governatore Eletto
Dott. Sandro CUZARI
Past Governatore
Prof.ssa Rosalba FIDUCCIA
Webmaster Kiwanis
Oggetto: Giornata Internazionale dei Diritti
dei Bambini
È con vera gioia che esprimo, a nome del
Governatore Sergio Rossi, del Consiglio Direttivo della
Divisione Umbria e mio personale, il più vivo apprezzamento
nei confronti della lodevole iniziativa da Voi sviluppata
sull’idea proposta l’anno scorso dal Presidente Giampaolo
Costa, nel corso di MielinUmbria 2007 Foligno, manifestazione
dedicata al miele e all’apicoltura, per celebrare la Giornata
Internazionale dei Diritti dei Bambini .
Ringrazio sentitamente tutti i bambini che
hanno partecipato all’evento con i loro bellissimi lavori, le
loro insegnanti e le loro famiglie.
Ho dedicato il tempo della mia (purtroppo)
breve visita a guardare i disegni, esposti all’interno della
Mostra allestita a Palazzo Trinci, fatti dai bambini della
Scuola S. Caterina e a meditarne i contenuti.
Ho sentito lo spirito di solidarietà che
questi disegni emanano, espressione dell’impegno creativo e
riflesso della personalità e dello stato emotivo dei teneri
autori.
Toccanti i disegni riprodotti sulle cartoline
con l’annullo postale: i colori caldi e le curve, le forme
arrotondate, le spirali disegnate dalle api che volano in
prossimità dei fiori, rivelatrici di esperienze affettive
buone, raggiungono con immediatezza il cuore
dell’osservatore.
Questa iniziativa è un piccolo, ma importante
tassello nella costruzione di una società nuova, in cui i
valori umani e spirituali trionfino su quelli materiali.
Nel confermare il mio vivo compiacimento e la
mia piena adesione al Vostro impegno, auspico che questa
iniziativa continui a fornire sempre nuovi stimoli alla
creatività espressiva e all’ispirazione morale e civile del
mondo scolastico della nostra Città.
Con stima e considerazione porgo i più
distinti e cordiali saluti,
Donato Vallescura
Foligno, 24 novembre
2008
|
Egr.
Signori
Componenti il CD Divisione Umbria
Presidenti KC Divisione Umbria
Lgt.
Gov. Eletto Valchiria Do
Past
Lgt. Gov. Fulvio Bussani
Segr.
Divisione Giuliano Alaia
Governatore Sergio Rossi
Governatore Eletto Valeria Gringeri
e
p.c.
Segretario Distrettuale Ninni Giusa
Past
Governatore Sandro Cuzari
Coordinatore Area Centro Mario Checchi
Webmaster Rosalba Fiduccia
Carissime e carissimi,
si
avvicina il 20 Novembre, Giornata Internazionale dei Diritti
dei Bambini e anniversario dell’approvazione della
Convenzione sui Diritti dell'Infanzia da parte dell'Assemblea
Generale delle Nazioni Unite (20 novembre del 1989).
La
Convenzione è una dichiarazione di principi generali e un
vincolo giuridico per gli Stati che l’hanno sottoscritta.
L’Italia e gli altri 190 Stati firmatari si sono legalmente
obbligati a tutelare i diritti dei bambini (in questi stati
vive il 96% dei bambini del mondo), uniformando alla
Convenzione le norme di diritto vigenti al loro interno.
Accanto ai diritti "materiali" quali quelli al cibo,
all’acqua, alla salute, ecc., la Convenzione tutela il
diritto dei bambini al gioco, ad avere un'istruzione, a
sviluppare al massimo il proprio potenziale, a esprimere la
propria opinione e a essere informati, a essere tutelati da
tutte le forme di sfruttamento e di abuso.
Una trasformazione reale nella vita dei bambini potrà
avvenire soltanto quando gli atteggiamenti sociali ed etici
si conformeranno progressivamente a leggi e principi e quando
gli stessi bambini, come protagonisti del processo,
conosceranno i loro diritti tanto da poterne reclamare il
rispetto.
Noi kiwaniani, al servizio dei bambini del mondo e impegnati
a promuovere una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza, in
occasione della ricorrenza del 20 Novembre, riaffermiamo tale
nostro impegno partecipando attivamente alle manifestazioni
indette dai nostri Club, dalle Divisioni e dal Distretto.
La
Divisione Umbria celebrerà tale ricorrenza con il convegno “La
protezione del minore”, che si terrà a Foligno il 28
Novembre, al quale parteciperanno eminenti personalità del
mondo istituzionale, religioso, politico, universitario,
sindacale e culturale, regionale e nazionale, con lo scopo di
fornire il proprio aiuto nella traduzione delle norme della
Convenzione in concreta realtà.
Insieme con Voi al servizio dei bambini e, come sempre, con
affetto e stima,
Donato Vallescura
Convenzione sui diritti dell'infanzia
>>>(pdf)
|
Insediati i
presidenti della Divisione Umbria
Egr. Signori
Lgt. Gov. Designato Valchiria Do
Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani
Segretario Giuliano Alaia
Governatore Sergio Rossi
Governatore Eletto Valeria Gringeri
e p.c.
Governatore Kiwanis Junior Giusy
Caminiti
Segretario Distrettuale Ninni Giusa
Immediato Past Governatore Sandro
Cuzari
Past Governatore Rino Ussìa
Webmaster Distrettuale Rosalba
Fiduccia
Coordinatore Area Centro Mario
Checchi
Oggetto: Insediamento Presidenti
Kiwanis Club Divisione Umbria.
Carissime Autorità Kiwaniane,
è con grande piacere che Vi invio il
documento allegato che descrive, in
sintesi, la cerimonia di
insediamento dei Presidenti della
nostra Divisione.
Nel ringraziarVi per i segni di
attenzione e di amicizia che sempre
rivolgete ai nostri Club e in attesa
di abbracciarVi tutti al prossimo
incontro, Vi saluto con affetto e
stima.
Donato Vallescura
Foligno, 12 ottobre 2008
*****
Venerdì scorso, 10
ottobre 2008, il Lgt. Governatore
Donato Vallescura ha insediato i
Presidenti dei Club dell’A.S.
2008-2009 della Divisione Umbria del
Kiwanis International Distretto
Italia S.Marino.
Al club di Città di
Castello è stata insediata la Dott.ssa
Manuela Majo, medico, che subentra
al Dott. Massimo Mariucci,
commerciante; al club di Foligno il
Dott. Giuliano Alaia, già dirigente
INPS, che succede alla Dott.ssa
Graziella Frenquellucci, medico
dirigente ospedaliero; al club di
Perugia l’Ing. Sebastiano Coletti,
libero professionista; al club
Perugia Etrusca, l’imprenditore
Sergio Tenerini, in sostituzione della
Dott.ssa Alba Asfalti, funzionario
ATER; e, per finire, al club di
Terni, di recente costituzione, il
Dott. Carlo Vernelli, medico.
Alla cerimonia hanno
fatto pervenire i loro saluti e i
loro voti augurali le più alte
autorità kiwaniane nazionali, da Sergio
Rossi, Governatore in carica, a
Valeria Gringeri, Governatrice
incoming, Rino Ussìa, past
Governatore, Sandro Cuzari,
immediato past Governatore, Raffaele
Berardinelli, Tesoriere distrettuale, Giusy
Caminiti, Governatrice Kiwanis
Junior, al Prof.. Fulvio Bussani,
past Lgt. Governatore della
Divisione XII Divisione (Marche-Umbria),
e i massimi esponenti della vita
religiosa, sociale, politica,
imprenditoriale e culturale
dell’Umbria.
Hanno onorato
l’evento con la loro presenza Manlio
Marini, sindaco di Foligno,
accompagnato dalla signora Graziella,
sua gentile consorte; Nilo Arcudi,
v. sindaco, in rappresentanza di
Renato Locchi, sindaco di Perugia,
e Dario Guardalben, consigliere, in
rappresentanza di Paolo Raffaelli,
sindaco di Terni, mentre
Fernanda Cecchini, sindaco di Città
di Castello, anch’essa
impossibilitata a presenziare all’evento per
contemporanei impegni istituzionali,
ha incaricato la Dott.ssa Valchiria
Do, nostra Lgt. Governatrice eletta,
di portarci i suoi saluti.
Il Lgt. Governatore
ha espresso il suo compiacimento ai
presidenti uscenti per l’ottimo
lavoro svolto e un sincero plauso
per avere saputo interpretare e
conseguire le finalità Kiwaniane
dedicando, con gioia e piena disponibilità,
gran parte del loro tempo ai
rispettivi club.
Ai presiedenti
insediati egli ha detto che con tale
incarico essi saranno anche
interlocutori delle istituzioni
pubbliche delle loro città, e che
con la loro leadership fondata sui
valori di equità, onestà, rettitudine e
solidarietà, e il loro operato
svolto con la diligenza del “buon
padre di famiglia”, il loro anno sociale
raggiungerà risultati superiori ad
ogni aspettativa.
Il Dott. Vallescura
ha poi ricordato che i soci (quasi
un milione ) dei diecimila Club
Kiwanis, presenti in novanta nazioni e
aree geografiche del mondo, si
stanno preparando per festeggiare il
compimento dei primi cento anni di
vita del Kiwanis International.
L’ "International
Directory of Adult Education"
dell’U.N.E.S.C.O. definisce il
Kiwanis come una organizzazione di
servizio che persegue concreti
programmi al servizio della comunità
e la trattazione dei problemi sociali
locali, nazionali ed internazionali.
Con una visione
proiettata nel futuro, nel 1998 il
Kiwanis International ha posto come
priorità prevalente delle
proprie attività il bambino e "SERVING
THE CHILDREN OF THE WORLD" (Assistiamo i
Bambini del Mondo) è, infatti, la
frase adottata per sottolineare tale
impegno assunto a livello mondiale.
Quotidianamente e
concretamente questo impegno viene
assolto mediante una serie di
service locali, realizzati dai
singoli club, di area, organizzati
dalle divisioni e nazionali,
organizzati dal distretto.
Concluso il service
per la costruzione di pozzi in
Africa, il Distretto Italia S.Marino
intraprese, con un service triennale,
la costruzione di una serie di
edifici scolastici in Costa
d’Avorio.
A questo ultimo
service, che terminerà nel corrente
anno sociale, ne seguirà un altro,
attualmente in corso di
definizione.
Il Kiwanis
International, in collaborazione con
L'UNICEF, è impegnato a raccogliere
75 milioni di dollari a livello
mondiale per sradicare le malattie
dovute a carenza di iodio.
Egli ha quindi
chiuso la serata con un
ringraziamento all’ospite, la Dott.ssa
Ivana Mascelloni, impareggiabile
padrona di casa, prossima socia del
Kiwanis Club Perugia Etrusca,
nominata di recente Console del Perù.
Anna Vallescura
in piedi da sin. e
sedute da sin:
Dott.ssa Ilham Bouiry
Ing. Francesca
Spuntarelli
Pres.Sergio Tenerini,
Ing. Sebastiano
Coletti,
Dott.ssa Valchiria Do
Cav. Manlio Marini
Dott. Donato
Vallescura
Dott. Giuliano Alaia
Ing. Luciano
Gubbiotti
Dott. Dario
Guardalben
Dott. Angelo
Ottaviani
Prof. Ennio
Guerra
Signora Graziella
(consorte del sindaco Manlio Marini)
Dott.ssa Alba Asfalti
Prof.ssa Giuliana
Alaia
Dott.ssa Graziella
Frenquellucci,
Ing. Francesca
Spuntarelli e il Dott. Giuliano Alaia
Dott.
Nilo
Arcudi,
V. Sindaco di Perugia
Cav. Manlio Marini,
sindaco di Foligno
Dott. Dario Guardalben
e Dott.ssa Alba Asfalti
Signora
Graziella (consorte del
sindaco Manlio Marini)
|
INSEDIATO IL LUOGOTENENTE GOVERNATORE DELLA
DIVISIONE UMBRIA DONATO VALLESCURA
Donato Vallescura è il nuovo Luogotenente Governatore della
Divisione Umbria. Venerdì 12 settembre, il
Luogotenente Governatore della 12^ Divisione Fulvio
Bussani - alla presenza del Governatore Sandro
Cuzari e della responsabile distrettuale del Sito
Web Rosalba Fiduccia - ha consegnato a Donato
Vallescura il distintivo ed il collare delle
insegne.
Bussani, dopo avere ricordato le tappe fondamentale delle
attività divisionali, ha ringraziato tutti i Club
per l’ impegno ed i significativi services
conseguiti. Il neo Luogotenente Governatore Donato
Vallescura ha, quindi, tracciato le linee guida del
nuovo anno sociale ed indicato alcuni obiettivi.
Alla cerimonia erano pure presenti il segretario della
divisione Giuliano Alaia ed i Presidenti dei Club
Perugia, Perugia Etrusca e Terni.
|
|