KIWANIS INTERNATIONAL

Via Giovanni da Empoli, 33
00154 ROMA Tel. 06 5755759
Fax 06 5743035
E-mail kiwanis.italia@email.it
          webmaster@kiwanis.it
DISTRETTO ITALIA- SAN MARINO
ANNO SOCIALE 2003 -2004
                                                               SERVING THE CHILDREN OF THE WORLD
Home

Kiwanis Club Terra di Corleone

Club Sponsor Kiwanis Club Rovigo e Vercelli

Discorso del Trustee Kiwanis International Foundation Alfredo Lisi  (PDF>>>

 

Corleone 24 Luglio 2004

Real Casina di Caccia di Ficuzza

Organizzazione del Club di Corleone

  

Signor Sindaco, Autorità Civili, Militari e Religiose, Amiche ed Amici Kiwaniani, Rappresentanti del Rotare Club di Corleone che avete voluto accettare il nostro invito alla odierna manifestazione della sottoscrizione per un nuovo Club Kiwanis a Corleone, rivolgo a ciascuno il mio personale grazie per questa testimonianza di stima per la nostra organizzazione. 

Il Kiwanis International è una Associazione per la collaborazione reciproca tra persone di tutto il mondo che desiderano edificare una migliore comunità umana.

L' "International Directory of Asdult Education" dell'UNESCO definisce il Kiwanis come “Organizzazione di servizio che persegue concreti programmi al servizio della comunità e la trattazione dei problemi sociali locali, nazionali ed internazionali”.

 Il primo Club, organizzato da Allan S. Browne e Joseph G. Prince nell'agosto del 1914 a Detroit nel Michigan, fu chiamato appunto Kiwanis. Il 21 gennaio 1915 il Kiwanis Club di Detroit ottiene la Charter, cioè la registrazione presso il Tribunale di quello Stato.  Nello stesso anno fu costituito un altro Club a Cleveland nell'Ohio e nel febbraio 1916 il primo Club canadese ad Hamilton nell'Ontario (Canada). Solo dal 1963 è iniziata l'espansione nel continente europeo con il primo Club a Vienna.  Nella Convention del 1968 a Zurigo viene costituita la Federazione Europea della quale fanno parte i Distretti europei.

 Il primo Club in Italia nasce a Milano nel 1967 al quale fa seguito quello di Roma nel 1972, di Palermo nel 1973, di Catania nel 1974. Nel 1977 è stato costituito il Distretto Italia che oggi registra oltre 4000 Soci organizzati in 126 Club Senior  e 30 Club Junior.

La Famiglia kiwaniana nel mondo è composta dai Circle K International, dai Key Club International, dai Builders Club, dai K-Kids, dagli Aktion Club oltre ai nostri Junior presenti solo in Europa.

 ·        Il Circle K è la più grande organizzazione di servizio che si è estesa nei "College" universitari americani e canadesi.

La missione del CKI è far partecipare gli allievi dei College ai servizi alla Comunità e alle "cittadelle Universitarie", formando contemporaneamente i futuri capi e cittadini di qualità.
Il CKI ispira la gente a migliorare il nostro mondo.
Gli obiettivi sono:
1)dare risalto ai vantaggi del modo di vivere Americano-Canadese.
2)promuovere amicizie tra i soci ed un'alta scolarizzazione.
3)collaborare con tutti i membri della K-Family per realizzare gli obiettivi comuni.
4)Incoraggiare la partecipazione alle attività di gruppo.


Il CIRCLE K è formato da:
13.000 Membri in 507 College Universitari e in 13 Nazioni.

Il primo club è nato nel 1947 al Carthage Collage, Illinois

 ·        Il Key Club è l'organizzazione Internazionale dei club presenti nelle Scuole Superiori.

Il KEY CLUB è formato da:
234.528 Membri in 4711 Club e in 20 Nazioni

Il primo club è nato nel 1925 a Sacramento, California

 ·        Il Builders Club è l'organizzazione Internazionale dei club presente nelle scuole Medie, i membri hanno tra i 12 e i 14 anni.

Molti giovani credono nell'idea di servizio, accogliendo favorevolmente la possibilità di dare un contributo personale alla loro scuola.

L'obiettivo è di sviluppare le qualità di direzione in giovani che hanno già esperienze di servizio volontario di comunità.

Il motto "WE BUILD" indica, per i Builders Club, l'idea di intraprendere un'azione positiva per costruire un mondo migliore per se stesso e per gli altri.

I membri del Buiders Club avvertono l'emozione della realizzazione e la soddisfazione di sapere che i loro sforzi servono a quelli che aiutano.

Gli obiettivi fondamentali sono:
Offrire le occasioni per fare del bene tramite il "servizio" insieme alla scuola e alla comunità locale.
Sviluppare il potenziale direttivo.
Promuovere lo sviluppo di un carattere forte.

Il BUILDERS CLUB è formato da:
44.405 Membri in 1541 Club e in 13 Nazioni
Dal 1975 il Buiders Club è stato adottato come Programma Sponsorizzato del Kiwanis International

 ·        Malgrado la sua recente costituzione il K-Kids è l'organizzazione di servizio che stà crescendo più velocemente nel mondo tra gli allievi delle scuole elementari, da 6 a 12 anni.

L'impegno dei K-Kids è:
"Come K-Kids, prometto di servire la mia comunità e la mia scuola; Mostrerò il rispetto verso l'ambiente; proverò a rendere il mondo un posto migliore in cui vivere"

Gli obiettivi sono:
1) Offrire occasioni per far funzionare insieme il servizio alla propria scuola ed alla comunità.
2) Sviluppare il potenziale direttivo.
3) Promuovere e sviluppare un carattere forte.
4) Incoraggiare la lealtà verso la scuola, la comunità e la nazione.

Il K-KIDS è formato da:
16.164 Membri in 500 Club e in 11 Nazioni
Il primo club è nato nel 1990 a Fort Lauderdale, Florida

 ·        L'Aktion Club è la più recente organizzazione nella famiglia kiwaniana di uomini e donne disabili di ogni età, in collaborazione con le locali realtà  di sostegno ai cittadini disabili.

Un Aktion Club può essere sponsorizzato da un gruppo di club oppure da una divisione (con un Kiwanis in quell'area).

Patrocinare un Aktion Club è una responsabilità che richiede il supporto continuo sia del Kiwanis che dell'organizzazione di sostegno.

 La missione dei questi Club è:

-          Fornire un’occasione di sviluppo delle loro abilità meccaniche, creative ed intellettuali;

-          Offrire la possibilità di inserimento nella società civile;

-          Integrare nella società soggetti diversamente abili rendendoli partecipi alla vita attiva della Comunità;

L' Aktion Club è costituito da:
2.020 Membri organizzati in 89 Club, presente in 5 Nazioni
Il primo club è nato nel 1987 a Putman County, Florida

In questi ultimi anni si sono formati nei Paesi dell'Est Europeo ed in altre aree geografiche, non ancora organizzate a Distretto, numerosi Club che fanno capo direttamente al Regional Service Center - Europe con sede a Gent in Belgio.

 Il nome Kiwanis è un adattamento fonetico di tre parole del dialetto indiano della tribù Ochipew, "nun kee wanis", il cui significato, pressappoco, è "a noi piace mettere insieme i nostri talenti". Oggi il Kiwanis si articola in 8.443  Club, con 287.443 soci seniores (a febbraio 2004), per un totale complessivo di 606.608 uomini e donne di tutte le età organizzati e presenti in 91 nazioni ed aree geografiche del mondo.

 I kiwaniani riuniti a Denver nel 1924, adottarono le prime regole che restano ancora oggi immutate, con sei obiettivi fondamentali: 

·        Affermare la supremazia dei valori umani e spirituali su quelli materiali;

·        Incoraggiare l'uso quotidiano della "Regola d'Oro" in tutte le relazioni umane: "fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te";

·        Promuovere la ricerca ed il raggiungimento dei più alti livelli sociali, lavorativi e professionali;

·        Sviluppare, attraverso il precetto e l'esempio, un più intelligente, efficace e durevole senso civico;

·        Provvedere, attraverso i Club Kiwanis, un pratico mezzo per formare amicizie stabili, per rendere un servizio altruistico e per costruire una comunità migliore;

·        Collaborare nel creare e mantenere quel sano concetto civile ed alto ideale che rendono possibile incrementare i principi di rettitudine, di giustizia, di patriottismo e di buona volontà.

 Negli ultimi anni il Kiwanis ha diretto prevalentemente le sue attività di servizio alla comunità (service) in favore delle giovani generazioni e dei bambini. Nel 1983 è stato lanciato il service "Scopo del Kiwanis: i bambini meno fortunati". Nancy Reagan si impegna con il Kiwanis in una campagna contro l'abuso delle droghe nell'età scolare svolgendo un programma radiofonico "Kiwanis e Nancy Reagan" che prosegue negli anni successivi con ampio successo talché nel 1986 viene assegnata alla First Lady americana la Medaglia Kiwaniana di Service. Tale Medaglia, istituita nel 1985, fu assegnata per la prima volta al Dr. Giuseppe Maggi, medico italo - svizzero dedicatosi per 40 anni a costruire e dirigere ospedali nel Camerun in Africa occidentale. Nel 1991 viene definitivamente individuata nei bambini la priorità numero uno delle azioni di servizio alla comunità (Young Children: Priority One) e nel 1994 viene lanciato un progetto di servizio mondiale, in collaborazione con l'UNICEF, per prevenire le malattie dovute a carenza di iodio (Iodine Deficiency Disorder: IDD) per la quale è stata effettuata una raccolta di oltre 76 milioni di dollari USA interamente versati il 25 giugno 2002 a New Orleans in occasione dell'annuale  Convention Internazionale. Nel 1995 la Medaglia Kiwaniana di Service è assegnata a Rosalynn Carter e Betty Bumpers, fondatrici della campagna di vaccinazione "Un bambino su due" nel Terzo Mondo. Nel 1996 lo stesso riconoscimento è stato conferito a Madre Teresa di Calcutta per l'impegno dedicato durante tutta la sua esistenza a favore dei "più poveri nel mondo dei poveri".

 In Italia la volontà di aiutare il prossimo è perseguita dai Soci con rinnovato slancio dopo la riforma sancita alla Convention Straordinaria svolta a Montecatini nel 2000, con iniziative anche al di fuori delle tradizionali riunioni periodiche, in quanto fare "Kiwanis" significa azioni e comportamenti utili, aiuti attivi e disinteressati a favore del nostro prossimo.

 Questa volontà è stata concretizzata con realizzazioni quali un Poliambulatorio pediatrico a Scutari (Albania) con la Madonnina del Grappa, le adozioni a distanza con i Padri Salesiani di Torino, con la costruzione di circa 130 nuovi pozzi d'acqua in Africa con l'AMREF, durante un anno sociale in cui il Board Internazionale ha assegnato al Distretto Italia-San Marino lo speciale  "Outstanding Service Award", Premio per un service eccezionale, concesso per  il progetto 'Sabbia per Acqua". Come non trasmettere a voi tutti l’orgoglio e l’emozione provati nel vedere tutti i partecipanti alla Convention di Indianapolis, eravamo più 15.000 alzarsi spontaneamente in un lungo e caloroso applauso per l’opera dei kiwaniani italiani.

 Fare Kiwanis oggi significa quindi rendersi conto dei problemi che travagliano la nostra società ed attendono una soluzione.

 Significa prendere a cuore questi problemi e collaborare con le Autorità, le Istituzioni pubbliche e private per risolverli.

 Significa quindi realizzare servizi altruistici in tutti i luoghi del mondo ed in tutti i settori ove se ne avverte l'esigenza.

 Ciò costituisce possibilità di relazioni e di incontri tra i Club, di scambio di opinioni e programmi umanitari e culturali; ed anche tra i singoli kiwaniani appartenenti a ciascun Club che costruiranno tra loro un'amicizia più salda nell'operare nel Club.

 Amicizia che deve superare le diversità di opinioni!

 Amicizia che si rinsalda in un legame che si consolida nell'operare in fraternità di intenti per il bene dell'umanità!

 Quindi noi kiwaniani sottolineiamo la nostra fiducia nella capacità dell’uomo di contrastare le avversità della vita e di avere un reale spirito di solidarietà e di rigore morale; affermiamo la nostra certezza nella forza dell’esempio che l’uomo può dare con la sua vita nel rispetto di tutti gli esseri umani, senza distinzione di razza, di sesso, di religione o credo politico.

 Su queste basi chiediamo a tutti i nostri Soci di impegnarsi a combattere l’ignoranza, l’intolleranza, il razzismo, l’odio ed a lavorare al progresso dell’uomo e delle sue doti morali e spirituali per creare una nuova aristocrazia dello spirito nel nome di quei valori universali che, al di là delle frontiere e delle idee, rendono simili gli uomini sotto qualunque cielo e su qualunque terra.

 Su questi principi si forma la vita e l’attività del kiwaniano del terzo millennio.

 Il vero kiwaniano all’onestà ed alla rettitudine  unisce  la volontà di chiarezza, di rispetto e di lealtà. Egli non si pone mai verso il prossimo con atteggiamento ostile o semplicemente di chiusura o di sfiducia, ma con il sorriso e la bonomia che nasce dalla propria forza interiore e dal rispetto e la fiducia per gli altri.

 Al kiwaniano è chiesta la virtù di rispettare il credo religioso o filosofico del suo simile, perché il credo, in quanto tale, non è un dono terreno, ma un dono divino che a nessuno è dato di disprezzare.

 Oggi i nostri Club devono lavorare per formare gli uomini, per esaltarne le qualità e la dignità ed aiutare la comunità che li circonda nella ricerca di se stessa e del suo compito nella storia del mondo.

 Proprio da questa terra di Sicilia e da questa città di Corleone, voglio ricordare l’importanza e la mistica della parola d’onore per un kiwaniano.

 La parola d’onore infatti era il giuramento più solenne che un cavaliere conoscesse nell’antichità.

 Ha scritto Garin le Loherians: “Il valore non sta in mantelli o pellicce, né la ricchezza in monete, muli o somari. La tua ricchezza sta in amici e parenti, il cuore di un uomo vale l’oro di una nazione”.

 Pace e carità sono due principi etici fondamentali sui quali si è costruita la società dal Medioevo ad oggi. Ancora oggi questa visone di amore e di condivisione non riesce a trovare ancora piena attuazione nello sviluppo morale della società.

 Da sempre nella storia dell’uomo, molto di quello che ha costruito è simbolo, le stesse parole non sono che simbolo di idee, ed essere kiwaniano non è che simbolo di un’idea. E’ un percorso reale del pensiero. E così il Kiwanis diventa qualcosa che indica l’insieme di virtù spirituali che elevano l’uomo dandogli rango e nobiltà.

 La verità è che la conoscenza e la fede che danno accesso al mondo dello Spirito hanno sempre invaso anche i domini più inviolabili ed hanno sempre creato fratture nel mondo del dogmatismo e dell’integralismo culturale, specie quando questi hanno difeso il materialismo.

 La verità è che l’uomo può vivere in pace se trova e vive nella Libertà, nell’Uguaglianza, nella Fraternità e nella Giustizia. Principi eterni di bene e di amore che rendono la vita degna di essere vissuta.

 Dobbiamo insegnare, educare, istruire: per questo dobbiamo usare la parola come energia creatrice ed aiutare il nostro prossimo a non sentirsi solo nella sua essenza interiore, ma superare l’inerzia della mente, che porta alla solitudine ed alla violenza, perché il futuro non è un’incognita se siamo noi a costruirlo e non il caso.

 Il nostro compito non è di dare il nostro equilibrio agli altri, ma piuttosto quello di aiutarli a scegliere.

 Il nostro interesse assoluto è il trionfo dell’amore, un obiettivo etico che riunisce in un unico concetto l’idea della bontà, della giustizia e della bellezza, valori che reggono le idee fondamentali di tolleranza e di libertà.

 Ringrazio ciascuno di Voi per l’esercizio di tolleranza manifestata nell’udire queste mie  modeste parole nella certezza che il patto sottoscritto oggi in questa splendida città di Corleone costituirà un’altra gloriosa pagina nella storia del Kiwanis in Italia.

 Grazie anche a nome di mia moglie per l’opportunità che ci avete dato di apprezzare ancora una volta della calda e fraterna ospitalità siciliana.

Alfredo Lisi

<<<