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 Kiwanis International  

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        Anno Sociale 2008/09  Governatore   Sergio Rossi                              ... il nostro impegno per i loro diritti

Sede Distretto Italia San Marino   Via Tirone 11, 00146 Roma     Tel. +39 06 45213397  Fax +39 06 45213301  kiwanisitalia@kiwanis.it 

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LGT GOV.

DONATO VALLESCURA

INDICE >>>

 UMBRIA

Gent.me Socie e preg.mi Soci
dei Kiwanis Club
Divisione Umbria


Carissimi Socie e Soci kiwaniani,
trascorso un anno di attività, ho lasciato ieri le mie funzioni di Lgt. Governatore della Divisione, dopo aver passato le consegne e le insegne alla Dott.ssa Valchiria Do a Città di Castello, sabato 26 settembre.
Ringrazio il Consiglio Direttivo e tutti Voi per il tempo che avete dedicato alle iniziative realizzate dalla nostra Divisione.
Rinnovo alla Dott.ssa Valchiria Do i più sentiti auguri per un anno glorioso e offro a tutti Voi i più sinceri auguri di un ottimo e proficuo nuovo anno kiwaniano.
Senza rischiare di essere retorico, vorrei inviarVi un messaggio: se il Kiwanis non è l’organizzazione che vorreste, criticatelo, criticatelo affinché cresca e migliori, e adoperateVi per valorizzarlo.
E perdonatemi se, contro la mia volontà, ho dato anch’io qualche cattivo esempio.
Esprimo ancora un ringraziamento sincero e di cuore a tutti Voi per l’attenzione che avete riservato al mio lavoro e, soprattutto, le più sentite scuse se, talora e del tutto involontariamente, ho irritato sensibilità e culture diverse.
Arrivederci, con affetto e stima,


Donato Vallescura


Foligno, 1° Ottobre 2009

 

Oggetto: convegno di Assisi sulle Malattie Rare

(aggiornamento al 4-9-2009   >>> )
 

Carissimi Amiche e Amici,
ho il piacere di comunicarVi i documenti aggiornati del convegno di Assisi sulle malattie rare, che il Prof. Silvio Garattini terrà Sabato 17 0ttobre 2009, e l’aggiornamento del relativo programma.
Nel ringraziare di cuore S.E. Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo Vescovo di Assisi per la Sua paterna accettazione del ns. invito, la Dott.ssa Serena Moriondo e il Prof. Avv. Daniele Mantucci per la Loro partecipazione alla tavola rotonda, il Dott. Stefano Sparanello e la Dott.ssa Valchiria Do per la Loro gentile disponibilità e il Dott. Angelo Ottaviani per la Sua preziosa collaborazione e Voi tutti per la cortese attenzione, Vi saluto con affetto e stima,


Donato Vallescura


Foligno, 04 Settembre 2009

 

Nota - In Italia le persone colpite da malattie rare sono 2 milioni, di cui 1,4 milioni sono bambini: di questi circa 400 mila non superano il quinto anno di vita.
In occasione del convegno verrà insediata la Delegazione A.R.M.R. dell’Umbria e costituito il Gruppo di Promozione
A.R.M.R. del Regno del Marocco. Alla cerimonia sarà invitato S.E. Mohammed Nabil–Benabdallah Ambasciatore del Marocco in Italia.

 

Egr. Signori
Componenti il CD Divisione Umbria
Presidenti KC Divisione Umbria
Lgt. Gov. E. Conf. Valchiria Do
Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani
Lgt E. Alberto Pardi
Segr. Divisione Giuliano Alaia
e p.c.
Governatore Sergio Rossi
Governatore Eletto e C. Valeria Gringeri
Segretario Distrettuale Ninni Giusa
Webmaster Rosalba Fiduccia


Oggetto: Passaggio delle consegne tra i Governatori, importantissimo evento distrettuale.

Carissimi Amiche ed Amici,
è con piacere che richiamo la Vs. cortese attenzione sulla “Cerimonia del passaggio delle consegne al Governatore 2009-10 del Distretto Italia-San Marino ed il Passaggio delle consegne al Lt Governatore 2009-10 della Divisione Lombardia2-Emilia” che avrà luogo Sabato 19 settembre 2009 – ore 17.00 presso l’Hotel Excelsior San Marco, in Piazza Repubblica, 6 – Bergamo” cerimonia alla quale siamo stati tutti invitati attraverso l’Internet (www.kiwanis.it – Passaggio delle consegne tra i Governatori) e, molti di noi, anche di presenza, per posta, e-mail, telefono.
L’evento del passaggio delle consegne é uno dei momenti più importanti della vita del nostro Distretto e costituisce, tra l’altro, una occasione irripetibile per esprimere personalmente i nostri complimenti al Governatore Sergio Rossi per le notevoli ed interessanti attività portate avanti nell' anno del suo governo ed augurare al neo Governatore, Valeria Gringeri, che abbiamo avuto modo di apprezzare per le Sue non comuni doti di altruismo, di sensibilità e capacità, i migliori traguardi nell’ interesse del Kiwanis, del Distretto Italia S. Marino e, soprattutto, dei bambini meno fortunati.
Carissimi Amiche ed Amici, sono sicuro che tutti quelli di Voi che potranno, presenzieranno con gioia e spirito kiwaniano la cerimonia.

Vi ringrazio per l’attenzione e, in attesa di incontrarVi a Bergamo il giorno 19 del mese prossimo, Vi saluto, come di
consueto, con affetto e stima,

Donato Vallescura

Foligno 23 agosto 2009

Convegno sulle malattie rare -  Assisi Sabato 17 0ttobre 2009

Gent Signore, Egr. Signori
Componenti il CD Divisione Umbria
Presidenti KC Divisione Umbria
Lgt. Gov. E. Conf. Valchiria Do
Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani
Segretario Divisione Umbria
Lgt. Gov. E. Alberto Pardi
Cosituendo KCAssisi
Silvano Braccalenti
Ilham Bouiry
Raffaele Zava
Angelo Serraglio
Gianluigi Bertuzzi
Raffaele Volpi
Francesco Paoletti
Lucia Diamanti
Claudio Bendini
e p.c.
Governatore Sergio Rossi
Governatore Eletto Valeria Gringeri
Segretario Distrettuale Ninni Giusa
Past Governatore Sandro Cuzari
Coordinatore Area Centro Mario Checchi
Presidente ARMR Daniela Guadalupi
Webmaster Rosalba Fiduccia
e p.c.
Marco Orefice
Chairman Distrettuale per la Formazione
e p.c.
S.E. Mons. Domenico Sorrentino
Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino
Ing. Claudio RICCI
Sindaco di Assisi
e p.c.
Ch.mo Prof. Silvio GARATTINI
Ch,mo Prof. Pierluigi M. GRASSELLI

 

Oggetto: convegno di Assisi sulle Malattie Rare
Carissimi Amiche e Amici,
ho il piacere di comunicarVi l’aggiornamento dei Comitati e del programma del convegno in oggetto, che il Prof. Silvio Garattini terrà nel prossimo mese di ottobre.
Nel ringraziare di cuore il Comune di Assisi per il patrocinio, la Dott.ssa Valchiria Do e il Dott. Stefano Chirico per la loro graditissima collaborazione, e Voi tutti per la cortese attenzione, Vi saluto con
affetto e stima,

Donato Vallescura


Foligno, 13.07.09

Il Comitato Organizzatore, ad oggi, è così composto:
Valchiria Do (*), KCCittà di Castello e Lgt. Gov. Inc. Div. Umbria;
Luisella Scottegna (*), KCTerni e Cerimoniere della Divisione Umbria;
Francesco Merante (*), KCAssisi;
Carlo Pagliacci (*), KCAssisi;
Ilham Bouiry (*), Amica del Kiwanis
Raffaele Zava (*), Amico del Kiwanis
Angelo Serraglio (*), ARMR
I Comitati Locali già costituiti sono, ad oggi:
Comitato Locale di Perugia: Referente Francesco Paoletti, KC Perugia Etrusca
Comitato Locale di Terni: Referente Carlo Vernelli (*) Presidente del KCTerni
Comitato Locale di Foligno: Referente Gianluigi Bertuzzi (*), Amico del Kiwanis
Comitato Locale di Spello: Referente Raffaele Volpi (*), Amico del Kiwanis
Comitato Locale di Città di Castello: Referente Stefano Chirico (*) KCCittà di Castello
Referente Distrettuale: Marco Orefince (*) Ch.Distr. per la Formazione e socio ARMR
(*)
. Francesco Paoletti, medico, Direttore U.O. di Anestesia, Rianimazione e Medicina del Dolore Perugia
. Gianluigi Bertuzzi, medico, docente Università di Roma Tor Vergata.
. Ilham Bouiry, farmacista, imprenditrice farmaceutico.
. Francesco Merante, medico, dirigente ospedaliero.
. Carlo Pagliacci, dottore in agraria, imprenditore.
. Luisella Scottegna, dirigente commerciale.
. Angelo Serraglio, medico,V.Presidente Fondazione ARMR e V.Presidente Commissione Scientifica
. Carlo Vernelli, medico, Clinica Malattie Infettive Università di Perugia – Az. Osp. S. Maria Terni
. Raffaele Volpi, medico chirurgo odontoiatra, Presidente SISBO, docente universitario.
. Raffaele Zava, medico, primario ospedaliero.
. Marco Orefince, avvocato del Foro di Bergamo.
. Valchiria Do (*),medico, dirigente ospedaliero.
. Stefano Chirico, Dir. Affari Generali.
. Pierluigi Grasselli, Docente di Politica Economica presso la Facoltà di Economia e Commercio UNIPG, autore di volumi, tra
cui “Idee e metodi per il bene comune” edito da F. Angeli, , “Economia e persona” (coautore con Marco Moschini,
professore di Ermeneutica presso la stessa università), edito da Vita e Pensiero.
. Daniele Mantucci, Ordinario di Diritto Privato nella Università Politecnica delle Marche.

PROF. SILVIO GARATTINI

Nato a Bergamo il 12/11/1928.
Perito Chimico. Dottore in Medicina. Libero Docente in Chemioterapia e Farmacologia. Assistente ed Aiuto presso l'Istituto di Farmacologia della Università di Milano fino all'anno 1962.
Fondatore nel 1963 e direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri". Attualmente l'Istituto "Mario Negri" ha quattro localizzazioni (Milano, Bergamo, Ranica (Bg), S. Maria Imbaro (Ch)) con un personale di oltre 850 unità.
Autore di molte centinaia di lavori scientifici pubblicati in riviste nazionali ed internazionali e di numerosi volumi nel campo della farmacologia. Fondatore dell'European Organization for Research on Treatment of Cancer.
Nell'ultimo decennio é stato membro di vari organismi: Comitato di Biologia e Medicina del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.),
Consiglio Sanitario Nazionale e Commissione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la politica della ricerca in Italia, membro della Commissione Unica del Farmaco (CUF) - Ministero della Sanità.
Ha ricoperto le seguenti cariche: Presidente del Comitato di Chemioterapia Antitumorale dell' Unione Internazionale contro il Cancro,
Presidente della Organizzazione Europea di Ricerche sul Cancro (OERTC),
Presidente della European Society of Biochemical Pharmacology, Consulente dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. E' attualmente
membro del Committee for Proprietary Medicinal Products (CPMP) dell'European Agency for the Evaluation of Medicinal Products
(EMEA).
"Esperto" per la Politica della Ricerca (CEPR) del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica.
Presidente della V Sezione del Consiglio Superiore della Sanità, Presidente dell'Associazione "Via di Natale". Presidente della Fondazione Angelo e Angela Valenti. Membro del Consiglio di Amministrazione dell'Istituto Superiore di Sanità.
Componente del Comitato Scientifico della Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori (2000-2005).
Presidente Steering Advisory Group Current Controlled Trials.
Fellow della New York Academy of Sciences, dell' American Association for the Advancement of Science e di numerose società scientifiche nazionali ed internazionali.
Honorary Fellow Royal College of Physicians (Pharmaceutical Medicine).
Tra i numerosi premi ed onorificenze ricevute si segnalano la Legion d'Onore della Repubblica Francese per meriti scientifici; Commendatore della Repubblica Italiana e Lauree Honoris Causae alle Università di Bialystok, Polonia e di Barcelona, Spagna, Premio Ippocrate, 2003 per la comunicazione scientifica. Premio Mens Sana in Corpore Sano. Università degli Studi di Milano.
In oltre 35 anni di attività, l'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri", sotto la direzione del Prof. Garattini, ha prodotto oltre 8500 pubblicazioni scientifiche e circa 180 volumi, in cancerologia, chemioterapia ed immunologia dei tumori, in neuropsicofarmacologia, in farmacologia cardiovascolare e renale. Oltre 2100 sono i giovani laureati e tecnici che si sono specializzati in questo periodo presso l'Istituto.
Milano, 15/01/2003

Convegno sulle malattie rare -  Assisi Sabato 17 0ttobre 2009

Gent Signore, Egr. Signori
Componenti il CD Divisione Umbria
Presidenti KC Divisione Umbria
Lgt. Gov. E. Conf. Valchiria Do
Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani
Segretario Divisione Umbria
Lgt. Gov. E. Alberto Pardi
Cosituendo KCAssisi
Ilham Bouiry
Raffaele Zava
Angelo Serraglio
Gianluigi Bertuzzi
Raffaele Volpi
Francesco Paoletti
Lucia Diamanti
Claudio Bendini
e p.c.
Governatore Sergio Rossi
Governatore Eletto Valeria Gringeri
Segretario Distrettuale Ninni Giusa
Past Governatore Sandro Cuzari
Coordinatore Area Centro Mario Checchi
Presidente ARMR Daniela Guadalupi
Webmaster Rosalba Fiduccia
e p.c.
Marco Orefice
Chairman Distrettuale per la Formazione
e p.c.
S.E. Mons. Domenico Sorrentino
Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino
Ing. Claudio RICCI
Sindaco di Assisi
e p.c.
Ch.mo Prof. Silvio GARATTINI
Ch,mo Prof. Pierluigi M. GRASSELLI

Carissimi Amiche e Amici,
ho il piacere di comunicarVi il primo aggiornamento in merito al convegno di Assisi sulle malattie rare, che il Prof.Silvio Garattini terrà Sabato 17 0ttore 2009, e la prima bozza del relativo programma.
Nel ringraziare di cuore il Prof. Francesco Paoletti e l’Avv. Marco Orefice per la loro preziosa collaborazione, la Dott.ssa Lucia Diamanti, e il Dott. Claudio Bendini per la loro gentile disponibilità e Voi tutti per la cortese attenzione,

Visaluto con affetto e stima,
Donato Vallescura
Foligno, 30.06.09


Il Comitato Organizzatore, ad oggi, è così composto:
Luisella Scottegna (*), KCTerni e Cerimoniere della Divisione Umbria;
Francesco Merante (*), KCAssisi;
Carlo Pagliacci (*), KCAssisi;
Ilham Bouiry (*), Amica del Kiwanis
Raffaele Zava (*), Amico del Kiwanis
Angelo Serraglio (*), ARMR
I Comitati Locali già costituiti sono, ad oggi:
Comitato Locale di Perugia: Referente Francesco Paoletti, KC Perugia Etrusca
Comitato Locale di Terni: Referente Carlo Vernelli (*) Presidente del KCTerni
Comitato Locale di Foligno: Referente Gianluigi Bertuzzi (*), Amico del Kiwanis
Comitato Locale di Spello: Referente Raffaele Volpi (*),Amico del Kiwanis.
Referente Distrettuale: Marco Orefice (*)Ch.Distr. per la Formazione e socio ARMR
(*)
Francesco Paoletti, medico, Direttore U.O. di Anestesia, Rianimazione e Medicina del Dolore Perugia
Gianluigi Bertuzzi, medico, docente Università di Roma Tor Vergata.
Ilham Bouiry, farmacista, imprenditrice farmaceutico.
Francesco Merante, medico, dirigente ospedaliero.
Carlo Pagliacci, dottore in agraria, imprenditore.
Luisella Scottegna, dirigente commerciale.
Angelo Serraglio, medico,V.Presidente Fondazione ARMR e V.Presidente Commissione Scientifica
Carlo Vernelli, medico, Clinica Malattie Infettive Università di Perugia – Az. Osp. S. Maria Terni
Raffaele Volpi, medico chirurgo odontoiatra, Presidente SISBO, docente universitario.
Raffaele Zava, medico, primario ospedaliero.
 

Programma (Bozza)
Convegno del Prof. Silvio Garattini sulle malattie rare.
Ore 09.30 Accoglienza
Ore 10,00 Indirizzi di saluto
Autorità Kiwaniane
Autorità ARMR
Autorità Religiose
Sindaco di Assisi
Ore 10.30 Prof. Silvio Garattini
Relazione “Malattie rare”
Coffee Break
Ore 11.45 Contributo Prof. Pierluigi M. Grasselli *
Ore 12.00 Tavola rotonda
… Assessore Regione Umbria,
… Segreteria Regionale CGIL,
Lucia Diamanti, Segretaria Regionale CISL,
. Claudio Bendini, Segretario Gen.Regionale UIL,

Ore 12.45 Prof. Silvio Garattini
Conclusioni
* Pierluigi Grasselli, Docente di Politica Economica presso la Facoltà di Economia e Commercio UNIPG, autore di volumi, tra
cui “Idee e metodi per il bene comune” edito da F. Angeli, , “Economia e persona” (coautore con Marco Moschini, professore
di Ermeneutica presso la stessa università), edito da Vita e Pensiero.

Il Governatore Timmermans

ospite della Divisione Umbria

Mercoledì  26 del trascorso mese di maggio la Divisione Umbria ha tenuto  un incontro conviviale in uno storico ristorante dell’affascinante acropoli perugina in onore del Dr. Sjoerd Timmermans e della sua gentile consorte, in vacanza nella nostra regione.

 Mr. Timmermans è il Governatore in carica del Kiwanis International District Nederland e, in tale veste, ha presenziato alla  recente Convention di Pisa del Distretto Italia San Marino.

 La conversazione con i gentili  ospiti, in lingua italiana, inglese e francese, facilitata dalla traduzione simultanea della (poliglotta) dott.ssa G. Bouiry, di alto livello culturale, ha toccato argomenti relativi alla nostra civiltà europea e ha fornito spunti di riflessione sul nostro essere kiwaniani.

 Nello scambio dei doni, il Presidente Tenerini ha donato al Governatore Timmermans alcune ceramiche di Deruta, mentre il Governatore  ha dato in dono alla Divisione il suo guidoncino.

Sjoerd TIMMERMANS NETHERLANDS District Governor, guest of the Umbria Kiwanis Division


Last Wednesday, May 26th, the Umbria Division organized a friendly meeting in honour of Sjoerd TIMMERMANS and his kind wife, who were on holiday in Umbria (Italy).
The meeting took place in a historical restaurant on Perugia’s charming acropolis.
Mr. Timmermans is the Governor in charge of the Kiwanis International Netherlands District.
Whilst in Italy he took part in the recently organized Convention of Pisa for the San Marino Italy District.
The presence of Ilham Bouiry, polyglot doctor, made communication among the guests from Italian, English and French easier.
The conversation developed covered several interesting subjects of high cultural level such as European civilization and allowed guests to reflect on our being Kiwanis.
At the end of the meeting, President Tenerini gave Governor Timmermans some ceramics from Deruta as souvenirs. In exchange, Governor Timmermans gave his official badge to the Division.

 

Tavolo degli ospiti, da sin. Segio Tenerini, presidente del KC Perugia Etrusca, Luciano Gubbiotti, socio KC Foligno, Bianca Vallescura, Ilham G. Bouiry, . Sjoerd Timmermans Governatore in carica del Kiwanis International District Nederland, sig.ra Timmermans, Donato Vallescura, Lgt. Gov. Divisione Umbria e Giuliano Alaia, Presidente KC Foligno e Segretario Divisione Umbria.

Guests at table: from the left. Sergio Tenerini president of KC Perugia Etrusca, Luciano Gubbiotti member of KC Foligno, Bianca Vallescura, Ilham Bouiry, Sjoerd Timmermans the Governor in charge of the Kiwanis International Netherlands District, Ms Timmermans, Donato Vallescura Lt. Governor of Umbria Division and Giuliano Alaia President of KC Foligno and secretary of Umbria Division.

 

Tavolo degli ospiti: il Governatore Timmermans, sorridente,  seduto tra la sua gentile consorte e la sig.ra G. Bouiry

Guests at table: Governer Timmermans, smiling, sat between his wife and Ms I. Bouiry

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONVEGNO MALATTIE RARE

 

 

Egr. Signori
Dott. Giuliano Alaia
Presidente KCFoligno
e p.c.
Governatore Sergio Rossi
Governatore Eletto Valeria Gringeri
Segretario Distrettuale Ninni Giusa
Past Governatore Sandro Cuzari
Coordinatore Area Centro Mario Checchi
Componenti il CD Divisione Umbria
Presidenti KC Divisione Umbria
Lgt. Gov. E. Conf. Valchiria Do
Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani
Segretario Divisione Umbria
Webmaster Rosalba Fiduccia


Caro Giuliano,
questa mattina, navigando nel nostro sito Internet e seguendo in successione i link “Nuovi inserimenti” e “Aggiornamento Donazioni Pro Abruzzo”, ho visto riportato il versamento della donazione che il nostro KC Foligno ha fatto confluire nella raccolta fondi del Kiwanis per le famiglie terremotate.
Come socio fondatore del nostro Club e Lgt.Governatore della Divisione Umbria ti esprimo grande compiacimento per questa donazione che racchiude in sé sentimenti di solidarietà, altruismo e generosità.
E ti ringrazio per aver accolto il suggerimento del nostro Governatore Sergio Rossi , che io, invitato, rappresentai al CD del Club in occasione dell’apposita riunione da te indetta, suggerimento teso a far confluire le donazioni nel conto del Distretto “IBAN: IT77 E010 0568 8700 0000 0000 521 – Service Abruzzo”.
Il nostro Distretto ha in programma interventi immediati, con la collaborazione encomiabile degli amici del KC Pescara e di altri Club Kiwanis, per sopperire alle prime necessità delle famiglie terremotate e un successivo intervento volto alla realizzazione di una struttura permanente nel territorio colpito dal sisma.
Ho la mente vicino alle persone così duramente provate e nel cuore i bambini che, a causa di questa immane sciagura, hanno subito gravi traumi, anche psicologici, che li segneranno per la vita.


Ti mando un saluto, con affetto e stima,


Donato Vallescura


Foligno, 29.04.09

 

 

Egr. Signori

Componenti il CD Divisione Umbria

Presidenti KC Divisione Umbria

Lgt. Gov. E. Conf. Valchiria Do

Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani

Segr. Divisione Giuliano Alaia

e p.c.

Governatore Sergio Rossi

Governatore Eletto Valeria Gringeri

Segretario Distrettuale Ninni Giusa

Past Governatore Sandro Cuzari

Coordinatore Area Centro Mario Checchi

Pres. ARMR Daniela Gennaro Guadalupi

Ch. Formazione Marco Orefice

Dott.ssa Ilham Bouiry

Webmaster Rosalba Fiduccia

 

Oggetto: Convegno sulle malattie rare.

 

Carissimi Amiche ed Amici,

è con piacere che Vi comunico di aver accettato di buon grado la richiesta del nostro Governatore Sergio Rossi di curare personalmente, al fine di non gravare con ulteriori obblighi gli impegni del CD della Divisione Umbria, l’organizzazione nella nostra Regione, in collaborazione con la Fondazione Onlus A.R.M.R. di Bergamo, di un convegno che sarà tenuto dal Prof. Silvio Garattini sul tema “Le malattie rare”.

Ringrazio vivamente il Governatore Rossi per l’incarico che si è compiaciuto di affidarmi, sperando di esserne all’altezza e di non deludere le Sue aspettative.

Carissimi Amiche ed Amici, nel caso ci fossero dei Soci disponibili a collaborare a questa iniziativa, sarei felicissimo di dare Loro il mio miglior benvenuto.

Vi ringrazio per l’attenzione e Vi saluto, come di consueto, con affetto e stima,

 

Donato Vallescura

 

“In Italia sono 2 milioni i bambini affetti da malattie rare”.

(Tratto da una notizia ANSA)

 

 

 

Ai Presidenti 

KC Città di Castello-Foligno-Perugia-Perugia Etrusca-Terni a.s. 2008/2009

Agli Immediati Past President

KC Città di Castello-Foligno-Perugia-Perugia Etrusca-Terni a.s. 2008/2009

All’Imm. Past Lgt Governatore Fulvio Bussani

Al Lgt Gov. Eletto e Confermato Valchiria Do

Al Lgt Gov. Eletto Alberto Pardi

Al Past Governatore Sebastiano Coletti

E p.c.

Al Governatore del Distretto Italia - San Marino

Sergio Rossi

Al Governatore E. del Distretto Italia - San Marino

Valeria Gringeri

Al Segretario Distrettuale

Ninni Giusa

LORO SEDI

 

Carissime e carissimi,

è con vera gioia che Vi comunico che Valchiria Do è stata confermata Lgt. Governatore per l’anno sociale 2009/2010 e Alberto Pardi è stato eletto Lgt. Governatore per l’anno sociale 2010/2011 della nostra Divisione.

La conferma e l’elezione sono avvenute all’unanimità e per acclamazione dei soci dei nostri Club riuniti  in Assemblea, presieduta dal Past Governatore Distrettuale Ing. Sebastiano Coletti, nella mattinata di sabato 4 aprile 2008, presso la Sala Conferenze dell’Albergo Le Mura di Foligno.

La Dott.ssa Valchiria Do è cardiologa dirigente presso l’Ospedale di Città di Castello e officer del Kiwanis Club di quella città, del quale è stata anche presidente.

Il Dott. Alberto Pardi è dirigente pubblico a riposo, officer dello storico Kiwanis Club Perugia, del quale è stato anche presidente, e noto nel mondo kiwaniano per essere stato Segretario Nazionale del Kiwanis e officer nazionale e internazionale.

La Dott.ssa Do, dopo aver ringraziato l’Assemblea per averla confermata Lgt. Governatore, nell’esporre il proprio programma, ha affermato di voler proseguire al meglio delle sue possibilità nell’attività volta a conseguire gli obiettivi kiwaniani e, in modo prevalente,  a portare aiuto ai bambini bisognosi, nell’ambito dell’impostazione generale e delle direttive del Governatore Distrettuale che, nell’a.s. 2009/2010, sarà la Dott.ssa Valeria Gringeri, officer del Kiwanis Club Bergamo Orobico.

 A nome del Governatore Distrettuale Sergio Rossi, del Governatore Eletto Valeria Gringeri e mio personale, ringrazio tutti i partecipanti all’evento, in particolare l’Ing. Sebastiano Coletti per l’impegno dimostrato nella conduzione dell’Assemblea, il Dott. Giuliano Alaia per aver svolto la funzione di Segretario,  la Dott.ssa Graziella Frenquellucci, il Pres. Sergio Tenerini, il Dott. Massimo Mariucci e la Dott.ssa Emanuela Maio per aver formato il Seggio elettorale e ancora il Pres. Tenerini per esserne stato il Presidente; mi complimento, inoltre, con gli eletti, ai quali auguro buon lavoro nel bello e affascinante cammino che li attende ed esprimo un sentito apprezzamento per il sentimento di appartenenza  alla grande famiglia kiwaniana e per lo spirito di gruppo che animano i soci kiwaniani della Divisione Umbria, riconfermati in maniera concreta anche in questa solenne occasione.            

Donato Vallescura

 

 

Ai Presidenti KC Città di Castello-Foligno-Perugia-Perugia Etrusca-Terni a.s. 2008/2009

Agli Immediati Past President KC Città di Castello-Foligno-Perugia-Perugia Etrusca-Terni a.s. 2008/2009

All’Imm. Past Lgt Governatore Fulvio Bussani

Al Lgt Gov. Eletto Valchiria Do

Al Past Governatore Sebastiano Coletti

E p.c.

Al Governatore del Distretto Italia - San Marino

Sergio Rossi

Al Segretario Distrettuale

Ninni Giusa

LORO SEDI

 

Oggetto: Conferma del Lgt Governatore per a.s. 2009/2010 ed elezione del Lgt Governatore eletto per l’a.s. 2009/2010.

 

Ai sensi dell’art. X – sezione 3 dello statuto, le S.S. sono invitate all’Assemblea Divisionale per gli adempimenti specificati in oggetto.

La riunione avrà luogo nella Sala Convegni dell’Albergo Ristorante Le Mura di Foligno Via Bolletta, 27, in prima convocazione alle ore 7 del 3 Aprile 2009 e, in seconda convocazione, il giorno Sabato 4 Aprile 2009 alle ore 10.00, con il seguente

 

O. D. G.

 

1 – Apertura dei lavori ed espletamento delle formalità;

2 – Costituzione del seggio elettorale;

3 – Conferma del Luogotenente “Eletto” nella persona della Dott.ssa Valchiria Do per l’a.s. 2009/2010;

4 – Elezione del Lgt Governatore Eletto per l’anno sociale 2010/2011;

5 – Proclamazione;

6 – Varie ed eventuali.

I supplenti dovranno essere supportati da verbale di nomina.

 

Foligno, 20 Marzo 2009

 

Lgt Governatore Divisione Umbria.

Donato Vallescura

Nota informativa Riunione Divisionale per rinnovo cariche >>>

Verbale di nomina KC Città di Castello >>>

Verbale di nomina KC Foligno >>>

Verbale di nomina KC Perugia >>>

Verbale di nomina KC Perugia Etrusca >>>

Verbale di nomina KC Terni >>>

*****

Come arrivare a "Le Mura"

 

Leadership Education Program e  Donne nel Kiwanis

due importanti eventi kiwaniani in Umbria 

Nelle giornate di Sabato 7 e Domenica 8 Marzo si sono svolti in Umbria due importanti e partecipatissimi eventi kiwaniani: la sessione di Training Distrettuale: Area Centro - Leadership Education Program; e la prima riunione Distrettuale, “Donne nel Kiwanis”, presieduta da Silvia Voliani e organizzata da Alba Asfalti, figura di spicco del KC Perugia Etrusca e Chairperson Consulta Donne Area Centro.

Insieme con il Governatore Sergio Rossi ed il Governatore Eletto, Valeria Gringeri, sono stati presenti:

la già ricordata Silvia Voliani, Marco Orefice, Chairman Distrettuale della Formazione,  Roberto Arcaleni, moderatore, Lgt.Gov. Divisione S.Marino-Marche-Abruzzo-Puglia, con i Presidenti ed i V.Presidenti dei Club della sua Divisione,  Loriano Lotti, Lgt. Gov. Div.Toscana, con i Presidenti e i V.Presidenti dei Club della sua Divisione, Ettore Pellecchia, Past. Lgt.Gov, Trainer, e Luciano Sestri, Past Lgt. Gov,  Marco Salomone, Lgt. Gov. Eletto Divisione Toscana, Franco Lotti e Daniele Santucci, Trainer, Bruno Gabrielli, Presidente KC Antrodoco, Luigi Russo, Past Lgt. Gov. e  Chairman Rapporti Autorità Istituzionali, Anna Maria Limiti, Osservatorio Infanzia e Presidente del KC Roma Michelangiolo, i Presidenti e i V.Presidenti dei Club della Div. Umbria e numerosi altri Socie e Soci.

 Ha fatto gli onori di casa la Divisione Umbria: il Lgt. Gov. Donato Vallescura con la valida collaborazione di Valchiria Do, Lgt. Gov. Eletto, Giuliano Alaia, Sergr. Div., Luisella Scottegna, Cerimoniere Div., Sergio Tenerini, Pres. KC Perugia Etrusca, Francesco Di Giacomo e consorte, sig.ra Elena.

Con la scelta della nostra regione a sede dei due importanti eventi, il Kiwanis International  Distretto Italia San Marino ha voluto dare un segno di grande riconoscimento all’impegno profuso quotidianamente dai nostri Club per il conseguimento degli obiettivi kiwaniani e, anche, al contributo che la regione Umbria ha dato e continua ancora oggi a dare alla direzione del  Distretto.

Due Governatori, un segretario distrettuale, un Kiar, diversi Lgt. Governatori ed Officer sono, infatti,  i contributi che questa piccola regione ha dato al Kiwanis International Distretto Italia S. Marino, a partire dal  lontano 1979, anno di nascita del KC Perugia, i cui Soci Fondatori hanno dato vita nel tempo a molti Club in Italia, compresi quelli umbri di Città di Castello, Perugia Etrusca, Foligno e Terni.

Donato Vallescura

Marco Orefice

Roberto Arcaleni

Luisella Scottegna

Franco Lotti

Daniele Santucci

Il pubblico in sala

Valeria Gringeri

Sergio Rossi

***

CONSULTA DONNE

 

***

Convegno "La protezione del minore"

 

Il contributo del Sindaco Manlio Marini

 Gradimento e apprezzamento per il Kiwanis, appello alla Politica Alta, inutilità della guerra, esaltazione della pace e accorata esortazione ai giovani, dichiarazione di autocritica, giusto riconoscimento dell’operato e dell’impegno dell’Amministrazione comunale di Foligno e dell’Assessorato retto dalla Dott.ssa Rita Zampolini a favore dei giovani, sono i passaggi salienti  dell’intervento del sindaco Marini.

Dopo i saluti e i ringraziamenti ai giovani e al pubblico, alle autorità e alla stampa, il Sindaco ha detto che il 2008 e il 2009 sono due anni molto importanti anche se, sotto certi aspetti,  vengono descritti come due anni orribili a causa della crisi mondiale finanziaria ed economica.

Importanti perché nel 2008 si è celebrata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, adottata dall’ONU nel 1948 e i 60 anni della Costituzione della Repubblica Italiana, promulgata da De Nicola nel 1947 ed entrata in vigore il 1° gennaio 1948; nel 2009 i 20 anni dalla Convenzione sui Diritti dell'Infanzia (ONU 1989) e i 50 anni dalla  Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo (ONU - 1959).  

 “Sarebbero ricorrenze di festa – egli ha detto - se non fossero molestate da eventi terribili, se non contenessero elementi drammatici, la cui furia iconoclasta si abbatte prevalentemente sui fanciulli, sull’infanzia”.

“Dobbiamo esprimere gratitudine quando un’associazione, in questo caso il  Kiwanis,  risveglia in noi il senso di responsabilità per cercare non dico di risolvere tutti i problemi dell’infanzia e della gioventù, ma di individuare  almeno quali sono gli elementi di grande criticità nel mondo e in Italia, che hanno ricadute negative sui bambini e sui fanciulli, al fine di prestare loro particolare attenzione, affrontarli e mitigarli mediante specifici interventi.

 Queste ricorrenze dei 20 anni o dei 50 anni  debbono essere - continua il sindaco Marini - occasioni anche per noi qui a Foligno per cercare non soltanto di ricordare e sottolineare l’importanza della Dichiarazione prima e della Convenzione poi, ma soprattutto per un impegno della Politica Alta perché non si perpetuino più quelle scene orripilanti alle quali ancora oggi assistiamo: i bombardamenti su Gaza , e qui non entro nella querelle politica che esula dal tema del convegno, ma non possiamo disinteressarci della morte dei bambini  in una guerra dove ancora una volta si dimostra che non sono mai le armi a risolvere i problemi dei popoli.

E allora, in questa occasione è bene, tenendo alta  la fiaccola della pace,  gridare forte che con la guerra non si risolvono i problemi”

 Il Sindaco ha  invitato poi a fare una riflessione seria e responsabile sulla sofferenza e sulla morte dei bambini causate delle guerre, in cui essi vengono scelleratamente impiegati come soldati,  dalla fame, dalle malattie facilmente curabili, dall’Aids, dallo sfruttamento nel lavoro minorile, dalle prepotenze e dalle violenze quotidiane, anche all’interno delle famiglie, dall’uso delle droghe e dalle  varie forme di sfruttamento del biasimevole, orrendo e macabro turismo sessuale nei paesi dell’Asia e del Sudamerica.

 “Questi fanciulli indifesi non possono essere abbandonati da noi persone civili,  impegnate nelle istituzioni e nella politica, sarebbe un peccato di omissione molto grave. Noi spesso commettiamo questi grossi  peccati di omissione, magari occupandoci di cose assolutamente  meno importanti e meno impegnative.

Quindi questa, se permettete,  è una dichiarazione di autocritica della politica in generale  e delle persone che in essa sono impegnate.

 Come ha detto anche il Segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan - noi adulti abbiamo tradito i bambini di tutto il mondo, favorendo le piaghe della malnutrizione, delle malattie e degli abusi più orrendi, mietendo vittime tra i bambini e i minori di tutta la terra”.

Il Sindaco ha proseguito dicendo che, senza fare autocompiacimento o autoreferenzialismo, per quanto riguarda i giovani, l’Amministrazione comunale da lui diretta si è impegnata e continua a impegnarsi non soltanto attraverso l’Assessorato alle politiche sociali, rappresentato dall’assessore Rita Zampolini (collaboratrice stretta e molto attiva, presente in sala), ma anche in iniziative di carattere più strutturale.

Ha quindi riferito che, rispetto all’emergenza italiana  di scuole che ancora non sono in regola con i sistemi di sicurezza, Foligno si vanta di avere tutte le scuole a posto, dalle primarie alle superiori, e di avere un’ottima mensa scolastica, che vince i premi nazionali, come riportato anche dai giornali, la quale impiega solamente prodotti  ottenuti con metodi strettamente biologici.

 E con il pensiero sempre rivolto ai giovani, egli ha concluso con queste parole il suo applauditissimo intervento:

“Ringrazio tutti voi per la vostra presenza e, soprattutto,  ringrazio tutti voi giovani e vi esorto a portare sempre avanti la bandiera della pace contro la guerra”.

Donato Vallescura

Il contributo dell’Avv. Giuseppe Agostini

Responsabile coordinatori d’area

 

L’Avv. Giuseppe Agostini ha iniziato il suo intervento associandosi ai saluti e ai ringraziamenti degli amici che lo hanno preceduto al microfono e, affermando di essere molto favorevolmente impressionato dalla presenza della scuola, ha sottolineato che: “Il percorso formativo è fondamentale per riappropriarsi di valori  dimenticati”.

Ha rivolto poi un particolare ringraziamento al Preside Prof. Giorgio Garofalo, dirigente del Liceo Ginnasio “F. Frezzi” e dell’Istituto Magistrale “Beata Angela”, ai professori Laura Cerretti, Anna Romagnoli, Paolo Boni e Guglielmo Manuali,  e agli alunni presenti in sala.

Ha rilevato che la partecipazione al convegno di alunni e docenti  dell’Istituto Magistrale è anche testimonianza dei rapporti concreti del Kiwanis con il proprio territorio.

Quindi ha spiegato, in maniera semplice, ma incisiva, che cos’è la Carta di Foligno: “È un documento che nasce da una serie di iniziative coerenti alle finalità del Kiwanis, affinché nei territori dove” il Kiwanis è presente con i suoi Club, le forze che la sottoscrivono si attivino ed operino concretamente affinché siano conseguiti gli obiettivi in essa enunciati, e,ovviamente, crescendo d’importanza” la Carta possa raggiungere un maggiore livello di diffusione,  di importanza e di applicazione, “sia come azione concreta sia sotto un profilo di valutazione culturale e sociale

Egli ha ulteriormente chiarito che: “La Carta di Foligno è quindi semplicemente un documento cha avvia i percorsi concreti. Ed è il risultato di una iniziativa culturale che ha origine dall’esame del discorso avviato nel – secondo - dopoguerra, quando improvvisamente, sembra per una strana forza del destino, per ricollegarmi peraltro all’inno del KC Foligno, tutte le nazioni del mondo, appena uscite da un’esperienza tremenda e terribile, avvertono l’esigenza di affermare  i valori fondamentali, di scriverli e di dare loro un corpo giuridico, una concretezza concreta nelle varie dichiarazioni".

Ha proseguito dicendo, con una punta di orgoglio, che: “L’Italia custodiva in tanti suoi uomini di valore proprio quei contenuti fondamentali che sono stati scritti nella nostra Carta Costituzionale, che anticipa anche la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’ONU.

Quindi, in realtà, in un certo momento storico, quello che inizia subito dopo la seconda guerra mondiale, ecco che si verifica un’affermazione concreta che parte da principi fondamentali dai quali, poi, le varie Nazioni hanno ritratto   tutta una serie di legislazioni interne o addirittura continentali, come nel caso dell’Europa e di altre convenzioni internazionali, volte a dare una concretezza concreta, ovvero un’applicazione concreta all’interno degli Stati, ai principi stessi.

 E così, con una sorta di sussidiarietà, ci troviamo di fronte a un piccolo Club Kiwanis che, facendosi portatore nelle realtà locali di un’idea forte, derivante da questi grandi principi, vuole dire: “Impegniamo le istituzioni, i soggetti privati e i soggetti pubblici a far sì che nel territorio, in virtù e sotto la guida di tali fondanti principi e di tutte le leggi che da questi sono necessariamente scaturite, si attivino attività concrete nel territorio”.

Egli ha poi detto che non intendeva dispensare una serie di testi, di convenzioni che si possono trovare enunciati nella Carta di Foligno, che sarebbe stata distribuita successivamente al suo intervento.

Come già aveva espresso all’inizio, egli ha ribadito l’importanza di ascoltare proprio il momento del primo collegamento,  in fondo istituzionale, che è quello con la Scuola. 

Perché con la Scuola?  “Perché  un momento formativo, un momento  di crescita è quello che determina la profonda applicazione di questi principi di cui ci siamo fatti tutti portatori”.

Ha infine invitato il professor Manuali ad illustrare i percorsi dell’Istituto Magistrale in questo collegamento e quelli che potranno “essere gli ulteriori spazi di intervento anche sul piano scientifico o sul piano giuridico o, ancora, su quello di collaborazione tra la scuola e queste istituzioni, compresa ovviamente la presenza dell’organizzazione Kiwanis nel territorio, per far sì che si concretizzino di più  alcuni risultati”.

Per parte mia faccio una sintetica considerazione ed espongo una brevissima  interpretazione.

Considero che “concretezza concreta”, nome e attributo appartengono al lessico della filosofia trascendentale più che a quello della filosofia del diritto o a quello comune , insieme con la concretezza principale, formano l’atto concreto che è sempre actus personae.

L’actus personae e l’actus humanus costituiscono l’atto come esclusiva azione cosciente dell’uomo.

Credo che Agostini abbia voluto usare queste parole per rimarcare in maniera inequivocabile che con l’adozione della “Carta di Foligno”  da lui scritta, ci deve essere il passaggio dall’astrazione concettuale alla concretezza dell’esperienza immaginata, quindi pensata e infine vissuta.

Donato Vallescura

Contributo del Prof. Guglielmo Manuali

Docente di filosofia nell’Istituto Magistrale “Beata Angela” di Foligno

  

L’azione del Kiwanis è di impegno e di grande apporto al valore dell’infanzia in senso assoluto” - Propongo al Kiwanis di pensare a queste due fasce generazionali (Infanzia e Anziani), alle quali spesso non viene data  voce”.             

L’intervento del Prof. Manuali, ricco di sincera umanità e rispetto per i minori, è iniziato  con i saluti e i ringraziamenti  a tutti  i presenti, con espressioni di apprezzamento nei confronti del Kiwanis per l’invito di partecipazione al convegno  rivolto alla scuola dove egli insegna, l’Istituto Magistrale “B. Angela” di Foligno, il cui “indirizzo è orientato al campo dell’educazione e delle scienze sociali”, e di ringraziamento all’assessore Rita Zampolini per aver suggerito al Kiwanis  di invitare al convegno gli alunni che studiano per diventare socio-psico-pedagogisti.

Egli ha detto: “Nel nostro Istituto da tempo abbiamo messo in rilievo l’importanza della ‘Convenzione dei diritti dell’infanzia’ – che sono trascorsi 20 anni - dalla scelta che i maggiori Stati del mondo hanno fatto nel dare senso, significato all’infanzia”.

Ha ricordato che etimologicamente il termine infanzia deriva dal latino infans, che significa ‘muto’, ‘che non può parlare’ e perciò il bambino “non può decidere, non perché non parla,  ma in quanto non può ancora decidere, quindi ha bisogno di tutte quelle garanzie, tutele, sicurezze che possano dare a lui la capacità di decidere”.

Questi temi e quelli connessi con l’incapacità dei Firmatari la Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia a realizzare nella pratica quotidiana i principi in essa affermati, sono stati trattati dagli alunni sia dell’indirizzo pedagogico che dell’indirizzo scienze sociali.

Il Prof. Manuali ha ricordato, tra i vari autori che si sono occupati dell’educazione dell’infanzia, J.J. Rousseau, Neil Postman  e James Hillman.

Con riferimento  Postman ( sociologo statunitense) egli ha sottolineato come questi abbia “messo in rilievo il fatto che  l’infanzia stia scomparendo, probabilmente perché noi adulti  tendiamo a diventare bambini,  e anche perché l’infanzia si può rendere adulta  quanto prima parcheggiando i figli, per mille ragioni, davanti al video o al terminale del computer. Proprio in conseguenza a ciò Postman ammette  che fra gli enti che possono difendere l’infanzia c’è appunto la scuola”.

Io, come insegnante, credo che il ruolo della scuola sia da principio quello di vigilare sugli alunni, vigilare non in qualità di ispettori, ma di custodi di quel tempo che è necessario loro per crescere.

La seconda azione è appunto quella dell’insegnamento, ‘insegno, ossia cerco di coinvolgerti, invio, mando verso di te dei segni affinché tu li recepisca e possa leggerli, elaborarli, decodificarli come vuoi’ anche perché, credo che il principio rousseauiano dell’Emilio sia un aspetto notevole di  ogni percorso pedagogico”.

Gian Giacomo Rousseau (filosofo svizzero) espone nel romanzo “Emilio” la sua  grande teoria pedagogica con la quale per sostenere, tra l’altro, che il ruolo dell’insegnante deve avere un limite oltre il quale sarà l’allievo a decidere, evidenzia il comportamento del precettore che, ad un certo momento, lascia Emilio crescere seguendo anche la propria indole, le proprie istanze e le proprie  motivazioni .

Il fanciullo è in cammino.  Il ruolo dell’insegnante è quello di ricordare agli altri che esiste un centro nel quale ci sono persone che stanno crescendo e che hanno tutto il diritto di crescere e di prendere il tempo di cui  hanno bisogno per potersi formare”.

L’infanzia – ha precisato - è un periodo che va da zero a diciotto anni, tengo a precisarlo perché quando noi parliamo di infanzia pensiamo probabilmente solamente a bambini della fascia 0-3, 3-6 e 6-11 anni. L’infanzia, invece, è anche il periodo dell’adolescenza e della preadolescenza, quindi è un lasso di tempo molto lungo.

Se noi adulti  andiamo a ritroso e ricordiamo la nostra adolescenza, non possono non  tornarci  alla mente  tutte le incertezze, i dubbi , le difficoltà sul piano relazionale, le incomprensioni , i litigi, i conflitti e in questo caso la difficoltà a scegliere quella che sarebbe stata la nostra strada che non è solo una strada di tipo professionale, ma che è soprattutto una strada di tipo esistenziale”.

Di Hillman (psicoanalista e filosofo statunitense ) egli ha citato il discorso ricco, complesso e suggestivo che con il titolo “Insegnare, imparare, educare” (Lettera agli Insegnanti italiani) si rivolge esplicitamente agli insegnanti per  proporre loro una sua tesi sulla natura profonda della relazione “insegnare-imparare”, nella convinzione che “la base dell’insegnamento nel XXI secolo non è diversa da quella di qualunque altro secolo, anche se il contenuto e la forma dell’educazione subiscono le esigenze della storia”;  e che “le enormi difficoltà  che stanno schiacciando le scuole nel mondo non sono radicate nell’insegnare e nell’imparare” ed anzi “l’immediatezza di quel rapporto è un porto sicuro, una salvezza dai problemi dell’educazione”.

La base dell’insegnamento, che Hillman chiama anche “ciò che giace nell’anima dell’educazione”, è “l’affinità innata tra l’insegnare e l’imparare”: “l’Insegnante e lo Studente” formano infatti, a suo giudizio, una “coppia archetipica”, dalla cui affinità “dipendono la techne e la praxis di tutti i programmi educativi, la realtà di ogni adempimento, qualunque cosa venga proposta da chiunque, ovunque”.

Egli è passato quindi alle conclusioni.

L’indirizzo, l’orientamento della nostra scuola, in senso assoluto, è fondata sul tu, tu esisti, perché credo che quando si parla di infanzia il principio a cui bisogna ricollegare tutto è quello del tu, dell’altro.

La presenza di un bambino o la nascita di un bambino presuppone una nuova persona e quindi una persona che si pone di fronte a noi con tutte le incertezze, con i perché,  con le domande, e anche con la sua capacità di lettura del mondo che va colta, apprezzata, salvaguardata e quindi assolutamente considerata.

Nel caso nostro noi ci proponiamo sempre di orientare, direi di  far entrare sempre di più consapevolmente nella mente, nella prospettiva dei nostri allievi  la così detta empatia,  la capacità di cogliere lo stato d’animo dell’altro, di saperlo apprezzare, e di saperlo valorizzare

Quindi credo che sul piano dell’orientamento noi abbiamo qui  tutti i potenziali educatori , ma la parola educatore è una parola molto complessa e che concerne una continua  dedizione. Un lavoro, questo, che viene sottopagato e quindi svalutato e non qualificato .

L’impegno degli educatori, dei futuri assistenti, di coloro che si impegneranno nei confronti di altri, quindi di tanti tu, è un lavoro per certi versi a perdere, a perdere perché non ha in fondo delle prove dal punto di vista economico in senso stretto.

È un lavoro di dedizione , di motivazione, è un lavoro carico di energia e, direi, infaticabile”.

Relativamente ai progetti realizzati nell’Istituto “B. Angela” il Prof. Manuali ha detto: “I nostri allievi del pedagogico sociale sono stati , lo scorso anno e anche due anni fa,   presso l’ospedale di Foligno, nel reparto di pediatria, per affinare tecniche di Clown Terapia, Musicoterapia, perché crediamo che questo tipo di professione possa effettivamente permettere ai degenti , appunto i pazienti, i bambini, di vivere meglio la difficile situazione che incontrano con il male che, spesso viene paragonato al lupo cattivo,  alla bua, a qualcosa che terrorizza il bambino. La Clown Terapia può essere effettivamente una proposta”.

Per quanto attiene a progetti futuri, noi abbiamo considerato con l’indirizzo scienze sociali un progetto che è stato attivato da alcuni comuni del Friuli e intitolato “Teddy Bear”, in cui gli anziani  e i bambini si conoscono, si incontrano, scambiano alcune esperienze, linguaggi, musiche e anche prodotti fatti da loro.

E spesso la vita dell’anziano è paragonata a quella del bambino perché anche l’anziano arriva ad un punto nel quale non è più lui a decidere e a costruire la realtà che lo circonda”

Egli ha poi aggiunto: “Propongo al Kiwanis di pensare a queste due fasce generazionali (Infanzia e Anziani), alle quali spesso non viene data  voce”.     

E ha concluso con questa toccante esortazione: “Anche per quanto attiene alla costruzione ideale delle città, ai piani urbanistici, che gli anziani conoscono, alla perdita di memoria  della città, del luogo d’appartenenza, si pensi a queste due fasce generazionali, per fare in modo che anziani e bambini possano rintracciare dei sentieri, dei percorsi condivisibili, che diano ricchezza alla loro esistenza”.

Prendo spunto dalle parole del Prof. Manuali, in modo particolare da queste ultime, per esporre una breve riflessione.

A me sembra di capire che il mondo sta subendo un cambiamento epocale e sta assumendo almeno due dimensioni: quella legale, di facciata, e quella nascosta ai più, abitata da coloro che decidono.

Questo cambiamento riguarda non solo le cose, ma anche le categorie che noi fino ad ora abbiamo adoperato per capire la realtà.

La categoria peggiore è quella del profitto: c’è sempre stata, ma mai quanto oggi, ha assunto un valore assoluto.

Il profitto domina ogni cosa, persino il destino dell’uomo, il quale è considerato soltanto per quello che produce in termini di beni tangibili.

La nostra società ha bisogno di fare una seria e profonda riflessione critica  sull’egemonia del profitto e sul relativismo, e ha bisogno di riappropriarsi dei valori veri e degli ideali sani, per ridare vita a se stessa, fiducia e speranza ai giovani e tranquillità agli anziani.

Donato Vallescura 

Lectio Magistralis

della Senatrice Luciana Sbarbati

È stata tenuta  il 17 Gennaio 2009 dalla Senatrice Luciana Sbarbati, presso la Sala Convegni di Palazzo Trinci in Foligno, durante il Convegno “La protezione del minore”  organizzato dalla Divisione Umbria del Kiwanis International Distretto Italia S. Marino.

La lectio magistralis della Senatrice Sbarbati, di importante rilievo sul piano umano, culturale e pedagogico, rappresenta per tutti un insegnamento e per i ragazzi anche uno stimolo all’apprendimento, a sviluppare le proprie conoscenze e i propri valori, a migliorare se stessi e le relazioni con gli altri, ad assumersi le  responsabilità, ad accrescere la fiducia in se stessi. 

Parte prima

Contenuto

Esordio

Definizione di infanzia

Dimensione spirituale della natura umana

(Maritain e Agostino)

Diritti soggettivi perfetti

(Dichiarazioni e Convenzioni)

Esordio

La Senatrice  ringrazia per l’invito e saluta i presenti e, in modo  affettuoso, i giovani.

Ho accettato con piacere l’invito:  quando si tratta di parlare di temi che mi sono cari  sia dal punto di vista della mia funzione politica, ma anche, soprattutto,  sul piano individuale e professionale per l’impegno di una vita, non mi tiro assolutamente indietro e cerco sempre di offrire il mio contributo.

E chiarisce, come fa di consueto, che il suo apporto viene dato con la responsabilità delle esternazioni che faccio e delle cose che dico”. E rivolgendosi in modo particolare ai giovani afferma che “nessuno di noi, e questo principio dovete farlo immediatamente vostro, deve nascondersi.” 

Prosegue “Abbiamo il diritto alla parola? Il diritto all’espressione? Il diritto all’originalità del nostro pensiero? Della nostra personalità?  Siamo tutti, come ogni bambino, come ogni giovane, delle “unicità”: siamo tutti degli esseri umani unici, poiché ciascuno di noi è unico, irripetibile. Potranno clonare quello che vi pare, ma ciascuno di noi è  i r r i p e t i bi l e.

E non sto esprimendo un’opinione personale, perché ciò che dico è scientificamente provato. La originalità di ogni essere umano, di ogni bambino in modo particolare, fin dal primo momento del suo concepimento, è scritta nella sua storia, nel suo DNA, nella sua realtà biochimica prima che in quella psicologica e umana, dal punto di vista della crescita umana,  della formazione, della sua realtà individuale e sociale”.

Rivolto direttamente agli studenti “Nei vostri studi, quindi negli studi che attengono alla formazione di un liceo psicopedagogico, voi avete già approcciato concetti come quelli che sto qui utilizzando per presentarvi nella maniera per voi  più concreta e meno intellettualistica  possibile, quello che sarà l’argomento principale: i diritti dell’infanzia.”

Definizione di infanzia

In merito al passaggio contenuto nelle relazioni che hanno preceduto la sua, nel quale si afferma che l’infanzia è il periodo della vita di un individuo che va dalla nascita fino ai  diciotto anni, la Senatrice fa notare che “Questo concetto è un po’ più di tipo anglosassone, appartiene molto meno a noi, molto meno all’Europa, in particolare all’Italia .

Child in lingua anglosassone indica, senza troppe implicazioni, barriere o fratture,  proprio il bambino da zero a diciotto anni. Nella nostra realtà, nella nostra cultura pedagogica, una cultura che è stata un faro di civiltà in questo settore anche per gli stessi paesi anglosassoni, dove poi, invece, si è sviluppato un grosso dibattito, la configurazione di età evolutiva è un pochino diversa.

Un’età evolutiva che va, naturalmente, anche oltre i 18 anni ma che, da 0 a 18 anni, prevede una prima infanzia, una seconda infanzia e un periodo dell’adolescenza, che è quello che ci interessa molto da vicino e che in questo momento attira molto la sensibilità sociale e politica perché l’adolescenza, come anche l’infanzia, oggi sono dense di problemi”.

La società post-industriale e quella post-tecnologica, come quella  successiva al primo periodo della rivoluzione tecnologica, non hanno tenuto conto dei diritti dei bambini e degli adolescenti poiché “non li hanno considerati come soggetti attori di un percorso che riguarda l’intera umanità in tutte le sue fasi dell’età evolutiva, ma semplicemente come consumatori di processi, di progetti, di prodotti, di evoluzioni, non certamente come protagonisti attivi”.

I bambini, da quello che va alla scuola materna, fino a quello delle elementari, e gli adolescenti, siano essi frequentanti la scuola media o quella superiore, sono considerati semplici terminali : non protagonisti, ma consumatori  di prodotti e processi i quali “vengono studiati, inventati non perché loro li utilizzino per se stessi e per la propria evoluzione personale, ma semplicemente perché devono alimentare un mercato che va avanti con regole sue. Questo significa che non ci si fa carico assolutamente dei loro bisogni in termini di crescita complessiva, ma semplicemente di crescita in qualità di consumatori”

Dimensione spirituale della natura umana

(Maritain e Agostino)

Che cosa succede?” domanda la Senatrice. E risponde che si perde di vista un’ angolazione particolare, ‘la parte spirituale dell’essere umano’, per usare termini maritainiani o con riferimento alla filosofia agostiniana,  che i ragazzi certamente conosceranno per aver letto qualche passo delle “Confessioni” di S. Agostino. (Nota 1)

Prosegue la Senatrice: “Anche qui la parte spirituale, la parte interiore dell’uomo, si perde, Anche in termini di pedagogia moderna, la complessità dell’essere umano fatto certamente di due connotazioni forti, l’homo faber e l’homo sapiens, da sempre hanno diviso la scuola pedagogica, da sempre ci sono state delle lotte per dire dobbiamo più puntare sull’homo sapiens , lasciando perdere l’homo faber , senza capire che c’è una unicità, una complessità in cui non è possibile separare l’uomo nella sua espressione fattiva dall’uomo nella sua espressione spirituale, interiore.

E allora un bambino, essere unico, originale, irripetibile, fin dall’inizio, fin dalla nascita ha particolari bisogni, ma non solo questi, proprio in quanto  essere umano dotato appunto di tutte le potenzialità che si esprimono e si sviluppano nel contesto ambientale e socioculturale in cui la sua realtà umana viene inserita, ha anche dei diritti soggettivi perfetti”. (Nota 2)  (Nota 3)

Diritti soggettivi perfetti

(Dichiarazioni e Convenzioni)

 “Questo è il concetto di fondo da cui dobbiamo partire: il bambino soggetto, titolare di diritti soggettivi perfetti.

 “Ecco perché la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ecco perché la Convenzione Internazionale  Sui Diritti Dell' Infanzia  dell’89, ecco perché la Convenzione europea di Strasburgo sull’esercizio dei diritti dei minori del 1996,  ecco perché il recepimento da parte di circa 200 Stati di tutto ciò, perché  noi interveniamo subito nella tutela di questi diritti e quindi nella vigilanza rispetto a ciò che fanno tutti gli stati e tutti i governi perché questi diritti siano assolutamente rispettati.

E parlo del diritto alla salute, del diritto alla scuola, all’istruzione,  alle cure e quindi all’assistenza sanitaria, alla felicità e all’infanzia in quanto tale, perché, si diceva prima, oggi l’infanzia, probabilmente la stagione dell’infanzia non si vive:  in tantissimi paesi l’infanzia è negata già nei suoi aspetti  essenziali, come il diritto al cibo, così che muoiono milioni e milioni di bambini senza che nessuno apra un contenzioso mondiale su questa questione”. (Nota 4)

Donato Vallescura

Nota 1

Il filosofo cattolico  Jacques Maritain ((Parigi 1882 – Tolosa 1973) ha ipotizzato che gli esseri umani sono forniti di anima a partire dalla vita fetale. Nelle “Confessioni”  S. Agostino conferma che nell’essere umano sono presenti le due nature: spirituale e materiale,  e che la spirituale  intelligente , l’anima , è trascendente, immateriale e gerarchicamente superiore all’altra, il corpo, che è destinata a governare.

Il problema della spiritualità dell’essere umano, di natura essenzialmente filosofico, non può essere eluso, altrimenti si compie un’operazione riduzionistica.

Nota 2

S. Agostino (Tagaste 354 – Ippona 430,filosofo, vescovo e teologo latino, Padre, Dottore e santo della Chiesa cattolica) ha scritto, ne “La città di Dio”, che la ragione e l'intelligenza sono come addormentate nel bambino, e che crescendo in età si sveglieranno e svilupperanno.

Nota 3

Il bambino come essere unico, originale e individualmente irripetibile, è una “persona” umana  e come tale ha un valore ontologico, per il solo fatto di esistere, così come ha un valore  ognuna delle dimensioni che la costituiscono.

L'individuo umano è una realtà in sé sussistente, con un suo valore contestuale, che non dipende dai suoi atti o da alcune modalità psicologiche o empiriche.

Quindi la persona umana ha una valenza etica, di “individuo che, partecipando al consorzio sociale umano, è degno di rispetto e tutela etica, della massima tutela etica, del massimo rispetto morale”, e ha una valenza giuridica di “soggetto di diritti”.

Nota 4

I diritti umani traggono la loro origine dai differenti concetti, principi e valori sviluppati e promossi nel tempo dalle differenti religioni (es. principi dei diritti umani fissati nella nostra Bibbia cristiana, nata dalla tradizione orale attraverso l’opera lenta e progressiva di un millennio dalla partenza di Abramo da Harran verso la Palestina, intorno al 1850 a.C., ) e correnti filosofiche (es. filosofi greci, in particolare Aristotele -  nell’ Etica Nicomachea - e gli stoici, che affermano l'esistenza di un diritto naturale, cioè di un insieme di norme di comportamento eterni e immutabili, inscritte nella natura umana).

L’affermazione concreta dei diritti dell’uomo si ha per la prima volta con Ciro il Grande di Persia, che dopo 539 a.C.,  emana un testo chiamato la "prima carta dei diritti dell’uomo" poiché esprime rispetto per l’uomo in quanto tale e promuove una forma elementare di libertà e di tolleranza religiosa.

Le leggi  sono state create per sorvegliare e punire le violazioni dei diritti riconosciuti all’uomo.

Fra le più antiche raccolte di leggi conosciute vi è il Codice di Hammurabi, formato durante il regno del re babilonese Hammurabi (o Hammü-Rabi), che regnò dal 1792 al 1750 a.C.

Lectio Magistralis

 

Parte seconda

 

 Contenuto

Monitoraggio

Diritti soggettivi perfetti  

Diritti emergenti

Il partito della pedofilia

 

Monitoraggio

La Senatrice continua dicendo che “Ci sono delle organizzazioni come il Kiwanis, che ringraziamo, e altre come Save the Children o l’UNICEF, che si fanno carico di questi problemi e cercano d’intensificare il monitoraggio di quanto sta accadendo nel mondo, sotto gli occhi di tutti eppure nell’assoluta insensibilità generale:  perché ciò che si spende, ciò che si fa, gli impegni umanitari sono solo una goccia, e di questo siamo naturalmente consapevoli,  in un mare magnum di insensibilità profonda. Perché?        

 

Vedete, troppo spesso la politica considera soltanto e semplicemente ciò che ritiene utile ai fini di un ritorno politico.

 

 I bambini e gli adolescenti non votano e voi chiaramente capite che questo fatto, purtroppo, ha un peso negativo sulle politiche che i governi mettono in campo nel rispetto di questa convenzione che deve riguardare, appunto, il panorama vastissimo dei diritti che non vengono assolutamente rispettati, se non in minima parte.

 

Quindi” prosegue la Senatrice “oltre alla Carta, oltre alla Convenzione, ci deve essere un continuo monitoraggio delle politiche dei governi che, a tale riguardo, sono ancora troppo deboli . E questa osservazione costante è svolta dalle associazioni non governative e dalle parti sociali, che  ringraziamo di cuore.

 

L’Italia, nell’ultimo rapporto che abbiamo avuto modo di conoscere, è al 16esimo posto per il budget che impegna rispetto a questi diritti, un 16esimo posto che, tra i paesi dell’OCSE, non ci fa certamente onore, anche se in alcuni settori non siamo così distanti da una vivacità maggiore rispetto ad altri stati”. Nora 5

 

“Parliamo quindi di diritti primari”. Ella dice “Ci si potrebbe chiedere, e forse ve lo sarete già chiesto, come faccia un bambino ad essere titolare di diritti soggettivi perfetti”.

 

“E noi dobbiamo andare ad una considerazione che è psicologica, pedagogica, sociale e, io direi, culturale”. Nota 6

 

Diritti soggettivi perfetti  

“Il soggetto che abbiamo di fronte è titolare di diritti soggettivi perfetti semplicemente per il fatto di essere un uomo (una donna)  in fieri, che nella sua fase di crescita deve poter usufruire di tutti gli apporti e i supporti indispensabili per uno sviluppo equilibrato, armonioso e completo, potendo così diventare uomo o donna, cittadino o cittadina, avendo ricevuto dalla società tutto ciò di cui ha diritto, e non solo bisogno”.    

 

“Perché vedete” sottolinea la Senatrice “i bisogni sono una cosa, i diritti un’altra”.

 

E precisa: ”I bisogni possono essere riferiti ai diritti, ma i diritti sono un principio universalmente riconosciuto, sotto un profilo giurisprudenziale che attiene a un diritto nazionale e internazionale”.

 

E, nuovamente rimarcando la sua attenzione prevalentemente rivolta ai giovani, aggiunge: “Avete studiato questa carta, avete studiato, penso, questa Convenzione e sapete ciò di cui vi sto parlando”.

 

“Noi oggi siamo di fronte a un problema ancor più complesso”.

 

Racconta come, tempo fa, essendo stata per nove anni deputato europeo, abbia avuto modo di interessarsi di questi problemi anche da quel versante.

 

E continua dicendo: “E ho avuto modo di comprendere che, non solo ci sono diritti negati nei nostri stati evoluti dell’occidente, quindi figuriamoci nei paesi del terzo e del quarto mondo, ma che, evolvendo il diritto in tutti i settori, con il progresso della società e della tecnologia, e quindi della globalizzazione, oggi ci sono anche nuovi diritti emergenti, fondamentali, di cui probabilmente non riusciamo neanche a comprendere la forza  dirompente”.

 

Forza che  travolge le nostre società perbeniste che, rispetto a tante altre, sono nella culla del mondo civile, apparentemente lontane da tanti problemi, ma che da questi diritti emergenti verranno presto investite.

Nota 7

 

Diritti emergenti

Ella parla dell’emigrazione di massa, dei fenomeni dell’immigrazione clandestina, e mostra dei documenti, disponibili anche per il Kiwanis, dai quali risulta la denuncia fatta in merito a tali fenomeni, e contenenti anche “una risposta recentissima a una mia interrogazione del Ministro dell’Interno, laddove cito che a Lampedusa, dalla fine di settembre, circa 1320 minori non accompagnati, la maggior parte dei quali tra 12 e i  17 anni, arrivati nel nostro Paese, vi sono entrati clandestinamente senza lasciare più alcuna traccia di sé”.

 

Bene, noi siamo di fronte a dei problemi estremamente complessi, a nuovi diritti emergenti che riguardano appunto l’infanzia e l’umanità tutta: il diritto è lento nel recepirli e abbiamo bisogno di un grande sforzo culturale per capire che cosa stia succedendo nel mondo, di cosa ci dobbiamo interessare, quali siano le vere emergenze e tra le vere emergenze, oggi, a mio avviso, e qui volevo arrivare,   c’è proprio il problema dell’infanzia, dell’adolescenza”.

 

“Bambini smarriti, bambini violentati, bambini rubati, resi orfani, ancor prima di nascere, dalla violenza delle guerre che ci sono nel mondo, dalla miseria, dalle pestilenze, dalle carestie, dalla mancanza di acqua e di cibo, bambini privati delle cure parentali e di una famiglia che, anche povera, riesce comunque a dare l’affetto e quindi quella protezione minimale; bambini che non hanno futuro  per colpa di una società che non riesce a prevedere, ad attivare quelle politiche di prevenzione rispetto a tutta una serie di mali che oggi si stanno scatenando contro questa realtà inerme, indifesa che è l’infanzia e l’adolescenza, sotto tutti i profili.

 

E  non parlo soltanto dei paesi in guerra , dei paesi del terzo e quarto mondo dove si patisce la fame, ma parlo anche dei nostri paesi ipersviluppati,  in cui l’aggressione all’infanzia e all’adolescenza viene fatta con armi ben più sofisticate, dall’Internet, su cui non si riesce a fare un’operazione di controllo forte ed efficace ancorché ci siamo messi nella condizione di attivare procedure importanti anche a livello europeo, per contenerne certi aspetti, fino ad arrivare a un’attività che è veramente e incredibilmente sofisticata, pervasiva, che arriva dentro le nostre famiglie, dentro le nostre case, pericolosissima: la pubblicità”.

 

Il partito delle pedofilia

“In Europa siamo addirittura in presenza di una  pazzia incredibile per cui nasce e non si riesce a fermare, a colpire e a punire, il partito della pedofilia, nei paesi olandesi.

 

“Ha scatenato tutto questo una serie di considerazioni e di espressioni di disapprovazione, tutto quello che voi volete, ma nasce, viene enfatizzata la nascita di un partito di pedofili; naturalmente sono piovute condanne da tutte le parti  perché questa gente si permette anche di dire che tutto ciò è plausibile, in base a non so quale teoria  da Platone in poi, per cui il bambino è oggetto di amore”.

 

“Ma l’amore non è violenza, l’amore non è sfruttamento, l’amore non è condizionamento dell’infanzia, plagio dell’infanzia e soprattutto non è  capacità di utilizzare l’altro per soddisfare i propri interessi meschini, sui quali bisognerebbe fare invece una bella indagine per capire dal punto di vista neuropsichiatrico quali sono le interferenze nella crescita di questi soggetti che li portano ad essere così intensamente proiettati verso l’utilizzo dell’infanzia per il compiacimento delle loro compulsioni  irrefrenabili, che andrebbero assolutamente curate e non fatte diventare qualcosa d’altro”.           

 

E, rivolto nuovamente agli studenti:”Capite a cosa mi sto riferendo.  Penso ne abbiate parlato nella vostra scuola”.

 

“Attenzione, quindi, perché non c’è un problema dell’infanzia solo nei paesi del terzo e del quarto mondo; c’è un problema dell’infanzia e dell’adolescenza, in modo particolare, anche nel nostro mondo sviluppato; problema a cui non abbiamo saputo dare le giuste coordinate, che i governi hanno affrontato con scarso impegno: basti pensare  che lo Stato italiano spende per i problemi dell’infanzia lo 0,5% rispetto al prodotto interno lordo. E questo è vergognoso”.

Donato Vallescura

 

Nota 5

OCSE

Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.

Organizzazione con sede a Parigi, istituita nel 1960, in sostituzione l'OECE, creata nel 1948 e ratificata da 16 stati europei al fine di dar vita a forme di cooperazione e coordinamento in campo economico tra le nazioni europee nel periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale (in pratica per amministrare il cosiddetto "Piano Marshall" per la ricostruzione postbellica dell'economia europea).

Ne fanno parte 30 Paesi (Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica di Corea, Repubblica Slovacca, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria). e mantiene stretti contatti con oltre 70 Paesi non membri , economie in via di sviluppo e in transizione e con le altre Organizzazioni Internazionali.

Gli obiettivi dell'OCSE, che tendono alla realizzazione di più alti livelli di crescita economica alla luce del concetto di sviluppo sostenibile, di occupazione, di tenore di vita, favorendo gli investimenti e la competitività e mantenendo la stabilità finanziaria, sono altresì orientati a contribuire allo sviluppo dei Paesi non membri.

Questi obiettivi vengono perseguiti attraverso varie attività tra cui: 1) predisposizione di intese con valore vincolante e di Convenzioni; 2) raccolta e armonizzazione di dati; 3) elaborazione di studi nazionali e comparativi; 4) esami-Paese secondo il metodo della "peer review", o "giudizio dei pari"; 5) attività preparatoria e seguiti di incontri internazionali ad alto livello; 6) definizione di linee guida e coordinamento delle politiche di cooperazione allo sviluppo.

Nota 6

Diritti emergenti

Generazioni di diritti

Prima generazione di diritti; si fa iniziare con il Giusnaturalismo (‘ius naturale’- diritto naturale -. La dottrina filosofica per cui esiste già in natura un diritto, un insieme di leggi intrinseche alla creazione, alle quali l'uomo può rivolgersi nell'ambito delle questioni morali ed etiche. Il diritto naturale è quindi anteriore e superiore alle leggi prodotte "artificialmente" dagli uomini e dalla civiltà. Tale superiorità si giustifica nel fatto che la natura possiede più verità rispetto all'intelletto umano).

I più importanti sono: i diritti democratici (diritto alla partecipazione politica, al voto, libertà di espressione); i diritti civili (libertà di associazione, informazione; diritto di non essere torturato, ucciso); i diritti legali (diritto ad un giusto processo, presunzione d’innocenza, diritto d’appello, alla proprietà).

Seconda generazione

I più importanti sono: i diritti sociali (diritto all’educazione, ad una famiglia, alla salute; libertà contro la discriminazione); i diritti economici (diritto al lavoro, adeguato standard di vita, ad una casa, ad una pensione); i diritti culturali (diritto a partecipare alla vita culturale della comunità).

Diritti emergenti

Il concetto di “Diritti Umani” si è sviluppato e continua a svilupparsi attraverso un processo dinamico regolato da sviluppi politici, economici e sociali.

Tutti i diritti compresi in questo gruppo sono stati riconosciuti e trattati da diverse convenzioni internazionali, ma finora non è stata attribuita loro la stessa importanza “morale e legale” di quella riconosciuta alla prima ed alla seconda generazione di diritti.

I diritti che rientrano in questo gruppo sono: il diritto a vivere in pace; il diritto a vivere in un ambiente salubre; il diritto all’integrità genetica (sia fisica che morale); il diritto allo sviluppo sostenibile; il diritto all’intervento umanitario.

Nota 7

Diritti soggettivi perfetti

Dice Caringella F., Il diritto amministrativo, I, Napoli, 2003, pag. 183: “Si ha un diritto soggettivo perfetto ogni qualvolta una norma c.d. di relazione, rivolta cioè a disciplinare comportamenti intersoggettivi, attribuisca ad un soggetto un potere diretto ed immediato per la realizzazione di un proprio interesse cui corrisponde necessariamente un obbligo facente capo a soggetti determinati ovvero dalla collettività.

Il diritto soggettivo perfetto è quindi quello attribuito in maniera diretta, immediata e incondizionata al soggetto, senza, cioè, limitazioni di sorta, per cui il suo esercizio è libero, non sottoposto ad alcun intervento autorizzatorio della Pubblica Amministrazione, né è consentito alla P.A. di incidere sfavorevolmente su di esso, comprimendolo o addirittura estinguendolo, con un proprio provvedimento.

I più importanti diritti soggettivi perfetti sono i cd diritti di libertà (di manifestazione del pensiero, di stampa, di religione),  il diritto alla salute, il diritto di proprietà, ecc.”.

 

Lectio Magistralis

Parte terza ed ultima

Contenuto

La scuola

Carenze affettive nei primi di vita del bambino

Ruolo dello Stato

I nostri doveri verso i fanciulli

Determinismo

Compiti della Politica - Garante

“La scuola è l’investimento migliore”.

La scuola

Rivolta ai giovani e mostrando dei documenti cartacei che ha portato con sè, la Senatrice dice: “Io vi voglio dare cose concrete, perché le parole poi si svuotano di significato se non hanno un riferimento nei dati di fatto.”

E riferisce del grande compiacimento provato nell’udir le parole del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama “…il quale ha detto che impegnerà maggiori risorse, risorse fondamentali negli aiuti all’infanzia e all’adolescenza, ma soprattutto alla prima e primissima infanzia”.

 E cita Heckman, James Heckman,  “che è il premio Nobel per l’economia che ha recentemente analizzato proprio le nostre scuole italiane:  in conseguenza a che cosa?” Nota 8

 In conseguenza al declino delle scuole americane, iniziato negli anni 60  e proseguito sino ad oggi: un degradamento della qualità dell’istruzione le cui cause sono rilevabili  nelle peggiori condizioni economiche di molte famiglie cui viene offerta una possibilità di formazione scolastica, dai sei anni in su, veramente mediocre, il tutto “conseguenza di una privatizzazione assurda che ha portato la società americana ad offrire una formazione di qualità medio-alta nel privato, bassissima e degenerata a livelli di squallore nel pubblico”.

“Ora, se è vero quello che lui dice, ed è vero” e i ragazzi ne possono trovare conferma negli studi di René Spitz e in quelli  di Gordon Willard Allport, “io non vorrei che anche noi ci avviassimo verso questa stagione”. Nota 9

 Carenze affettive nei primi di vita del bambino

Nel periodo di vita che va da zero a tre anni bisogna intervenire sul bambino con azioni importanti dal punto di vista sanitario, della prevenzione, delle vaccinazioni, di aiuto alle mamme.

Bisogna aiutare le madri anche con la consulenza nel periodo della gravidanza e del preparto.

In questo intervallo non bisogna privare il bambino di un ambiente caldo, affettivo “che dia anche i primi fondamentali  aiuti alla sua crescita in termini di dieta equilibrata, di calore complessivo e di accudimento globale”.

“Come dice Spitz, un bambino che perde la madre o viene sottratto al suo nucleo famigliare durante questo periodo, che va dalla nascita ai 3 anni, ne risentirà negativamente non solo a livello psicologico, ma anche neuropsichiatrico, soprattutto, poi, se verrà inserito in un brefotrofio, in un collegio o in simili realtà. Il suo futuro sviluppo sarà danneggiato e a volte in maniera irrecuperabile.”

Tali conseguenze, anche se parzialmente attenuate, le subirà anche il bambino adottato.

“È chiaro che questa è una definizione generalizzata, ma è stato scientificamente provata tramite studi longitudinali e trasversali su tutti  i soggetti che sono stati istituzionalizzati in seguito alla perdita dei genitori in guerra, in un incidente o in altro modo: in tali individui si presentano delle interferenze neuropsicologiche, neuropsichiatriche sulle quali con difficoltà si riesce a fare un’operazione di recupero”.

 “Nelle scuole molte volte si sente dire, o meglio, gli insegnanti dicono: - Il bambino è svogliato, non sta attento, non è scolarizzabile-.  Io ho fatto il dirigente scolastico, la preside per 20 anni: ogni volta che mi capitava di sentire tali affermazioni, andavo a vedere di persona a chi si riferissero e cosa volessero dire nella concretezza.  Guarda caso il quadro che si delineava alle spalle di questi scolari concerneva situazioni parentali difficili, divorzi, condizioni di perdita della casa, di sfratto, di disoccupazione dei genitori o contesti ancor peggiori. Il bambino che viveva immerso in tutto ciò non faceva altro che manifestare a scuola, attraverso comportamenti che potevano sembrare devianti o diversi, le sue personali difficoltà di crescita.”

 Ruolo dello Stato

“E allora lo Stato deve intervenire, non solo attraverso la legge sulle adozioni,  per dare a questi bambini una famiglia, ma anche garantendo altri diritti fondamentali: il diritto all’istruzione, alla salute, alla gioia di vivere, il diritto a crescere in un contesto che sappia dare risposte adeguate alle esigenze di un individuo che si sta formando, il diritto a vivere in una società più giusta. Qui lo Stato deve agire operando scelte volte a vitalizzare e rivitalizzare il mondo sociale in cui questi giovani individui vivono, partendo dagli asili nido e passando per i vari ordini e gradi scolastici, fino ad arrivare alle molteplici realtà giovanili, di qualunque entità esse siano”.

 Ma le politiche costano.

L’Italia, ci informa la Senatrice, ha il primo Piano Nazionale per L’infanzia dal 2002 al 2004 che non ha mai avuto un seguito e ancora oggi si è in attesa di una legge di istituzione della commissione bicamerale per l’infanzia,  di cui Ella  è stata la proponente, ma la cui cura ha dovuto lasciare ad altri, essendo “migrata in Europa per 9-10 anni”. Nota 10

 “Poi sono rientrata – continua la Senatrice - e sono tornata da coordinatore del gruppo del Partito Democratico in questa Commissione, che  ho voluto strenuamente allora, perché tutti i paesi europei  si erano posti il problema  dell’infanzia e della tutela dei suoi diritti”.

“Questa Commissione che noi abbiamo istituito oggi deve rivitalizzare i percorsi positivi che lo Stato italiano ha fatto, dall’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia: una serie di percorsi  che hanno portato a questo primo Piano Nazionale  che vedeva appunto lo Stato, in determinate realtà, partire dall’analisi delle problematiche per poi agire concretamente e attivamente.”

 “Accanto a questa, ricordo a voi, abbiamo istituito una Commissione d’Indagine  per l’handicap, per l’inserimento dei portatori di handicap in tutte le scuole dell’Italia, voluto strenuamente. Una delle leggi più avanzate per cui i bambini diversamente abili hanno gli stessi diritti  degli altri,  e quindi devono poter entrare nelle scuole pubbliche o private, se le loro famiglie le scelgono e devono potervi entrare con pari dignità e, soprattutto, con il sostegno adeguato a supportare quello che è il loro deficit, ricordandoci che nessuno è “somaro”, come una certa pedagogia sempliciotta o semplicistica vuole far credere.”

Ognuno di noi ha un’intelligenza, ognuno di noi ha un tratto specifico di intelligenza che spesso né la  scuola né famiglia riescono a focalizzare.

I nostri doveri verso i fanciulli

 “Ogni fanciullo deve essere messo in grado di essere se stesso al migliore e più alto livello possibile e potendo estrinsecare la propria personalità, la propria originalità, sia essa artistica, matematica, scientifica, letterale e, addirittura, d’ingegno,. Spesso però la scuola, la famiglia e la società mortificano i tratti, di cui parla G. W. Allport, dell’intelligenza personale di ciascuno. E invece uno dei compiti essenziali che la scuola ha,  rispetto ai diritti del fanciullo, è proprio quello di riuscire a captare, a individuare e quindi mettere in rilievo, le sue peculiarità, senza cercare di omologare, senza pretendere un’uguaglianza che di fatto non esiste. Ognuno di noi ha diritto ad essere se stesso, ad esprimersi in libertà:  naturalmente nel rispetto della libertà altrui, nei confini democratici a cui la scuola ci deve educare, con la consapevolezza di un’accettazione individuale di tutto questo.

Ora, partendo dai diritti dell’infanzia, ci siamo poi soffermati in maniera forte sull’adolescenza perché, con una specificità tutta sua, ne parlava  il vostro professore prima, questo oggi sembra essere il periodo più critico della vita di un individuo : ma questa criticità da dove nasce? 

 Nasce proprio da quella prima e seconda infanzia, laddove, se non sono tutelate da una saggia e lungimirante politica, non offrono all’individuo la possibilità di crescere e sviluppare tutte le proprie potenzialità

Di conseguenza appare chiara la necessità degli asili nido,  in aiuto e supporto alle famiglie, della capacità di intervenire attraverso una sana politica sanitaria, attraverso tutta una serie, per esempio, di vaccinazioni, di interventi sul territorio  volti ad implementare la prevenzione della malattia intesa non solo come un qualcosa che scaturisce dall’organismo stesso, ma anche come assenza di benessere dovuta a contingenze ambientali e sociali.

Pensate a quante famiglie nel sud del mondo, ma anche nel sud dell’Europa, vivono in situazioni di degrado ambientale. Ognuno di voi, di voi futuri cittadini maturi del domani,  dipende non soltanto da ciò che in eredità ha ricevuto dalla propria mamma e dal proprio papà in termini di DNA, e quindi di patrimonio ereditario, ma dipende anche dalle influenze  che il contesto ambientale in cui vive ha esercitato su di lui.

Questo vuol dire che nascendo nei sobborghi di Napoli, nelle periferie degradate di Catania o di Torino, non avreste le stesse opportunità di cui potreste godere nascendo nei quartieri alti, della società bene,  non so, di Foligno o di Roma o di Ancona o di Milano, perché gli influssi dell’ambiente, sottoforma di stimoli culturali, di capacità di prevenzione delle malattie, di capacità anche di prevenzione del disagio sociale,  o culturali tout court, in termini di stimolazione dell’intelligenza, non sarebbero gli stessi”.

Determinismo

“Ognuno di noi   è il prodotto di due fattori: determinismo genetico e determinismo ambientale. Grazie a Dio c’è un terzo fattore che si chiama, come diceva Agostino,  la libertà dell’essere, o come diceva qualcun altro più vicino a noi, se non vogliamo arrivare ad Agostino, la libertà della coscienza che incide anche con una sua personale impronta sulla capacità decisionale di ciascuno di noi. Nota 11

 Ci possiamo elevare?   

 Al di sopra di queste dosi di determinismo ambientale e genetico, vale a dire il patrimonio del DNA che determinano l’intelligenza, la bellezza, la bruttezza, le espressioni di vivacità che noi abbiamo, che sono frutto, appunto, dell’eredità che ci hanno lasciato i nostri genitori, il patrimonio di un ambiente, che può essere colto, raffinato oppure degradato, incivile, fuori dalla legalità, riesce a condizionare totalmente l’essere umano?  No.

Care ragazze e cari ragazzi, no, perché grazie a Dio c’è questa terza possibilità che è il principio di autodeterminazione, che non è solo dei popoli, ma anche del singolo individuo.

 Per cui una risorsa che fa parte di quello che vi dicevo all’inizio, di questa originalità  di ogni essere umano che è, tutto sommato, il frutto dell’amalgama tra il determinismo ambientale, il determinismo sociale e il determinismo genetico, che si combinano insieme e, grazie a Dio, in qualche modo riescono ad essere plasmati da questa forza interiore che è la nostra identità spirituale, la nostra coscienza. Una forza che riesce comunque a determinare le scelte, la capacità critica, la capacità di essere cittadine o cittadini e di decidere della propria vita nonostante dalla società si sia ricevuta non  un’educazione, ma una diseducazione.

 È chiaro che gli equilibri tra tutto ciò che io vi ho detto, tra l’una, l’altra e la terza componente, sono ancora difficili da realizzare. 

È chiaro che il sociale, il pubblico, il politico, oltre che il primo nucleo della società che è la famiglia, hanno un grande compito e una grande responsabilità in tutto questo: devono  metterci in grado di capire, di conoscere perché la più grande povertà, al di là della mancanza di cibo, di acqua e di tutto quello che voi volete,   la più grande povertà oggi è e resta l’ignoranza. Se c’è l’ignoranza noi non riusciamo a far scattare questa molla interiore, questo principio di coscienza e di libertà spirituale che c’è dentro di  noi e che deve illuminare tutto il resto. Non riusciamo a farla scattare perché non conosciamo e chi non conosce è schiavo, chi non conosce è suddito”.

Compiti della Politica - Garante

“Ecco perché la principale azione forte che la nostra società, la nostra politica deve mettere in campo è un’ educazione ai problemi dell’infanzia e dell’adolescenza al fine di attivare delle politiche serie volte a risolvere tali problemi.

Abbiamo fatto tanto: abbiamo una legge contro la pedofilia, un’altra che riguarda oggi anche  Internet , una legge sugli abusi, una sul turismo sessuale e stiamo lavorando oggi per arrivare ad avere, in Italia, un Garante dei Diritti dell’Infanzia. E qui concludo perché bisogna  lasciare spazio anche agli altri, e non vi posso annoiare più di tanto. Spero, comunque, di avervi dato delle sollecitazioni, perché il nostro compito è oggi proprio questo: dare a voi, che già avete un curriculum di studi  che su questo vi vede impegnati, dei forti spunti di riflessione. Nota 12

Quella sul Garante dei Diritti dell’Infanzia è una delle leggi che dovremo affrontare a breve, io mi auguro a brevissimo. Ora dipende dal Governo, ma noi faremo pressione perché questa figura nasca il prima possibile, così come stanno facendo pressione l’UNICEF, Save the Children, la Commissione Bicamerale in cui noi siamo, e tanti altri.

Istituire un Garante dei Diritti dell’Infanzia significa creare un’autorità indipendente.

D’altra parte questo garante non è un’autority, una delle tante, che probabilmente servono a poco o a nulla tutto sommato: qui si tratta di un’autorità indipendente prevista dall’art. 4 della stessa Convenzione

Un’autorità che dev’essere indipendente dall’esecutivo, così come dagli altri organi, che deve tutelare, garantire. Essere garante significa mettere in campo una grande capacità di mediazione tra le tutte istituzioni, politiche, famigliari e sociali,e il mondo dell’infanzia.

Significa essere un’autorità competente, che entra nel merito, che opera controlli, che fa denunce, che sollecita anche una promozione e uno sviluppo della cultura dell’infanzia e dell’adolescenza nel nostro paese, perché non ci siano quelle deviazioni  che oggi la società induce e stimola a partire da una scuola che spesso non è capace di capire, di intuire per tempo da cosa derivino queste devianze e non riesce ad attivarsi insieme con la famiglia  perché non ha gli appoggi sufficienti,  anche dal punto di vista della realtà  politica, in termini di investimenti”.

“La scuola è l’investimento migliore”.

“L’investimento migliore che uno stato democratico possa fare per il suo futuro è quello nella scuola, a partire dal nido per arrivare alla prima infanzia, alla seconda infanzia e su fino all’università. Uno Stato ha un futuro garantito solo nel momento in cui può camminare con le gambe dei giovani, ma   le gambe dei giovani hanno bisogno di un cervello che funzioni, che sia fornito di adeguate strutture metodologiche, di giuste coordinate, per decidere e per capire mettendo a frutto il sapere e la competenza acquisite.

 Il sapere che voi avrete un domani che uscite dalla vostra scuola sarà la chiave che vi aprirà il futuro.    

Quella conoscenza che dovete immagazzinare con responsabilità, e anche con fatica, giorno per giorno, è quella che vi impegnerà a ristabilire l’equilibrio tra quello che è il vostro patrimonio genetico, ciò che vi hanno regalato i vostri genitori e ciò che vi ha regalato l’ambiente.

 Noi siamo fortunati: anche i più poveri, nel mondo occidentale, lo sono rispetto ai poveri di tante altre realtà. E di questa fortuna voi dovete essere consapevoli, dovete prenderne fortemente coscienza. A diciotto anni voi sarete maggiorenni e dovrete decidere con cognizione. Voi sarete il prodotto della famiglia, in termini di patrimonio genetico, della società, in termini di tutto quello che lo Stato, attraverso le sue strutture sarà riuscito a darvi, ma anche della cultura, della conoscenza che avrete dentro. Chi studia, apprende, impara, infatti,  ha la possibilità di maturare, di diventare un individuo consapevole della propria essenza e di utilizzare in maniera proficua, per sé e per la società, quel dono grande che è il libero arbitrio”.

Quindi l’istruzione, quindi il garante che possa essere anche in tutte le regioni, mentre oggi esiste soltanto in due regioni: il Veneto  e le Marche.  

“Oggi dovremo estenderlo a tutte le regioni con un coordinamento nazionale che faccia capo al garante nazionale, il quale avrà questi compiti e dovrà operare indipendentemente dall’autorità politica e dal governo, di destra e di sinistra che esso sia”.

E conclude, ringraziando tutti, con queste parole: “Perché i bambini, l’infanzia e l’adolescenza sono patrimonio di tutti, sono il nostro futuro e non possono dipendere da ideologie politiche,  ma devono dipendere da una cultura  dell’infanzia, che è una cultura per l’uomo ai fini di una società più giusta e più pacifica”.

Dice Aristotele nella “Metafisica” : “L’intelligenza è ciò che è capace di cogliere l’intelligibile e la sostanza ed è in atto quando li possiede”. La Senatrice Luciana Sbarbati possiede l’intelligibile e la sostanza dell’infanzia.

Donato Vallescura

Nota 8

James Heckman

Economista e statistico statunitense. (Chicago, 19 aprile 1944), Nobel per l'economia 2000.

In Italia nel mese di ottobre 2008 per un  Congresso organizzato in collaborazione con l’Università Bocconi, il prof. Heckman ha visitato i nidi e le scuole comunali dell’infanzia di Reggio Emilia, dove ha incontrato educatori,  pedagogisti e ricercatori.

Intervistato nel corso della visita, egli ha affermato di considerare le spese a sostegno dell’infanzia e dei servizi educativi come l’investimento pubblico più significativo e importante che possa essere assunto per avviare e sostenere lo sviluppo di un paese.

E ha dichiarato che investire nell'infanzia porta un ritorno anche economico e che vi sono gli strumenti per dimostrarlo. "Una buona scuola dell'infanzia è il miglior investimento per il futuro di un paese. Sull'investimento iniziale nei servizi alla prima infanzia vi è un ritorno economico annuo valutabile nella misura del 10%”.

Nella situazione globale in cui ci troviamo, che non sarà così per tutta la vita dei nostri ragazzi, ciò di cui dobbiamo preoccuparci ora è pensare a investimenti, dice Heckman, in programmi per l'educazione dell'infanzia, in particolare degli immigrati, perché sarà quella che porterà il maggior ritorno economico.

 

Nota 9

Spitz, René Arpad

(Vienna 1887 - Denver 1974), psichiatra e psicoanalista statunitense di origine austriaca.

Secondo Spitz, lo sviluppo psico-affettivo nei primi due anni di vita deriva dall’incontro tra il bambino, che non ha una sua individualità, ma un programma evolutivo, e la madre, che con la sua personalità influisce sul suo sviluppo.

Egli dimostrò che una grave carenza nel dialogo madre-bambino conseguente a una separazione prolungata, ostacola gravemente lo sviluppo psicomotorio del bambino e genera in lui problemi psicosomatici che non possono essere risolti se non restituendo al bambino la madre o un suo sostituto. Egli coniò il termine 'depressione anaclitica' per designare la sindrome depressiva che si presenta come conseguenza degli stati di abbandono, ad esempio negli orfanatrofi, nei bambini piccoli.

Ha studiato la genesi della relazione madre-bambino e gli effetti che una grave carenza nel dialogo madre-bambino, conseguente a una separazione  prolungata, può avere sul piccolo.

 

Gordon Allport

Gordon Willard Allport (Montezuma 1897 – Cambridge, Massachusetts 1967) è stato uno psicologo statunitense.

È stato uno dei più noti psicologi della personalità, che ha descritto in termini di tratti.

La personalità è l’insieme delle caratteristiche psichiche e delle modalità comportamentali proprie di ogni individuo, abbastanza costanti nel tempo, che rendono l’individuo stesso diverso dagli altri.

Un corretto e sano sviluppo della personalità è il risultato di un adeguato sviluppo affettivo, cognitivo, sociale, emotivo e morale lungo l’arco della vita (infanzia, adolescenza, vita adulta e vecchiaia).

Gordon Allport ha teorizzato la psicologia dei tratti, unità reali e costanti di ogni personalità, che contribuiscono a definire le differenze individuali analizzate secondo un orientamento comportamentale.

La socievolezza o la timidezza, la generosità o la cordialità, ad esempio, costituiranno per sempre la caratteristica di un individuo. Vi sono poi tratti comuni, che appartengono a molti, e tratti individuali più peculiari a una singola persona.

 

Nota 10

Piano nazionale per l'infanzia

Piano nazionale per l'infanzia per il triennio 2002-2004 pone al centro del suo programma d'interventi il principio generale dell'interesse superiore del fanciullo e il sostegno alla famiglia, attraverso una ridefinizione e riqualificazione dei "servizi alla persona". I soggetti destinatari sono il minore e la famiglia, con una particolare attenzione per quest'ultima.

 

Commissione parlamentare per l'infanzia.

La Commissione ha compiti di indirizzo su quel che riguarda la legislazione nazionale e gli accordi internazionali in materia di diritti dei minori. Approva risoluzioni ed esprime parere obbligatorio ma non vincolante sul Piano d'azione del Governo per l'attuazione della Convenzione di New York. Riferisce una volta l'anno alle Camere formulando osservazioni e proposte sulla legislazione vigente.

Senatrice Luciana SBARBATI (Pd) (capogruppo) fa parte della Commissione, composta da Deputati e Senatori.

 

Nota 11

Determinismo ambientale

Alcuni studiosi (Ippocrate (460 a.C. circa –prima del 377 a.C.),  Erodoto (484 a.C. –425 a.C.),   Aristotele (384 - Calcide, Eubea 322 a.C.) ),   Ritter (1779-1859),  Ratzel (1844 – 1904), Goldenweiser (1880–1940), ecc.) affermano che le caratteristiche ambientali e geografiche determinano il comportamento sociale e culturale umano.

Determinismo genetico

È l'ipotesi secondo cui i fattori biologici, quindi i geni di un organismo, determinano il modo in cui un organismo agisce o cambia nel tempo.

Libertà dell’essere

La libertà dell’essere umano, nel suo cammino spirituale e materiale, consiste nella capacità di determinare, per proprio conto e senza pressioni esterne, i propri comportamenti e decisioni ed essere, pertanto,  autore di crescita propria e degli altri, nel rispetto delle regole comuni di comportamento, della  responsabilità comune, degli obblighi e dei diritti.

Libertà di coscienza

Libertà della coscienza  è il diritto riconosciuto ad ognuno di comportarsi secondo la sua personale coscienza.

L'importante per ciascuno è di essere sufficientemente presente a se stesso al fine di sentire e seguire la voce della propria coscienza, la quale permette di assumere la responsabilità degli atti compiuti

 

Nota 12

Garante dei diritti dell’infanzia

Il Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è una figura istituzionale presente nella maggior parte dei paesi europei, mentre in Italia sono operanti solo tre garanti regionali. Si tratta di un’autorità indipendente che ha soprattutto il compito di verificare e vigilare sull’effettiva applicazione nazionale e locale dei diritti di tutela e di promozione dell’infanzia, sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite del 1989.

 

Contributo della Dott.ssa Maria Prodi

Pittrice, insegnante di filosofia e scienze sociali, e Assessore Regionale in Umbria all’ Istruzione e sistema formativo integrato, Diritto allo studio, Formazione professionale ed educazione permanente, Politiche attive per il lavoro, Pari opportunità.

Nessun problema ormai è nazionale, nessun problema ormai è regionale, comunale o di quartiere e uno sguardo aperto, uno sguardo sui problemi di tutta la realtà che ci circonda,  a livello mondiale, è uno sguardo che vede  con più chiarezza anche i problemi di casa nostra”.

Alla domanda dalla moderatrice: “Assessore Prodi, a livello locale quali sono i problemi che vengono riscontrati nell’infanzia? L’Umbria ha delle criticità per quanto riguarda la tutela del minore?”, l’Assessore Prodi risponde:

”E’ chiaro: se noi prendiamo la Convenzione, se analizziamo i diritti dei bambini  e confrontiamo la condizione dei nostri bambini  con quella di tanti altri, la risposta che dovremmo dare è negativa. Come possiamo, infatti, paragonare le difficoltà, le fatiche, la povertà, la miseria, lo sfruttamento che colpiscono bambini e ragazzi  di tanti altri paesi,  con la vita invece  relativamente sicura, protetta, garantita nei suoi diritti fondamentali di quelli che sono i nostri bambini e i nostri ragazzi?

Questa sarebbe di primo acchito la risposta da dare e credo che nella nostra Regione  sull’infanzia si sia lavorato. Naturalmente si potrebbe fare e si farà di più, si cercherà di andare avanti;  è sicuro, però, che la condizione in cui si cresce nel nostro Paese, nella nostra Regione, non è certo paragonabile a quella di tanti altri bambini che quindi devono in qualche modo avere una priorità nella nostra coscienza, nella nostra attenzione, anche nella nostra sensibilità politica.

 Vedete: uno degli aspetti più deplorevoli della politica è la chiusura, che si palesa nel momento in cui chi governa inizia a pensare che compito unico sia quello di risolvere i problemi di chi ha votato quel particolare organismo, quel particolare partito politico, quelle specifiche persone. 

Nessun problema ormai è nazionale, nessun problema ormai è regionale, comunale o di quartiere e uno sguardo aperto, uno sguardo sui problemi di tutta la realtà che ci circonda,  a livello mondiale, è uno sguardo che vede  con più chiarezza anche i problemi di casa nostra”. 

“Detto questo” l’Assessore Prodi ha continua dicendo che,  considerando che comunque la fame, la mancanza di scuole, la violenza e lo sfruttamento che tanti bambini sono costretti a subire sono problematiche che quotidianamente ci interpellano, possiamo interrogarci su quale sia la reale situazione dell’infanzia nel nostro Paese.

“Possiamo chiederci se veramente anche presso di noi non si verifichino infrazioni profonde dei diritti dei bambini, se la loro difesa non presenti alcuna incrinatura. Io, personalmente, non lo credo.

Io credo che ci sia una difesa dell’universo simbolico dei bambini  e del diritto ad un’educazione” .

Poi, rivolta al suo pubblico, leggendone i volti come solo una madre premurosa, una professoressa attenta e un’artista sensibile sanno fare, chiede: “Siete stanche? Cercherò di fare in fretta! Facciamo questo patto?” 

E riprende:  “Che cos’è l’educazione simbolica? L’educazione simbolica, ovvero la difesa del proprio universo simbolico, consiste nella tutela di qualcosa di importante, come diceva giustamente la Senatrice Sbarbati, di quello che abbiamo dentro.

Ora chi educa, oggi, i nostri bambini, chi educa i vostri compagni più piccoli, educa Voi.

Ci sono alcune strutture che intenzionalmente sono incaricate dell’educazione, a cominciare dalle famiglie, alla scuola, alle altre realtà associative che hanno esplicitamente come compito quello dell’educazione.

Ma guardate che la proporzione fra l’influenza che queste, che chiamiamo pomposamente, agenzie educative riescono ad esercitare e quelle che sono invece le influenze di contesto, le influenze di altri fattori, come ad esempio i media, si sta continuamente spostando a favore di questi ultimi.

Nel modo in cui ciascuno immagina la propria identità, la costruisce, fantastica su di sé, trova modelli ai quali cerca di adeguarsi, si giudica, si valuta e si modifica.

 E la domanda è: la scuola  veramente esercita un’influenza preponderante sulla formazione dell’individuo  oppure sono altri gli spot, le immagini, le voci, i soggetti che condizionano molto profondamente i percorsi dei nostri ragazzi?

Credo fermamente in ciò che giustamente veniva osservato prima: i ragazzi sono sempre di più considerati come punti di consumo, perciò, in molti casi, quando i media si rivolgono loro, lo fanno, esplicitamente ed intenzionalmente, con lo scopo di indurre in loro dei precisi processi di identificazione che li conducano poi al consumo.

 In qualche modo si creano sì dei percorsi chiamiamoli educativi, intenzionali, ma che non sono finalizzati alla crescita, alla serenità, alla felicità, alla possibilità di trovare un accordo con se stessi, fra quello che si è e quello che si vuole diventare.

Si tende a creare un circuito che ricorda un po’ l’immagine dell’asta con la carota appesa, l’avete presente? Il coniglio ha la carota davanti a lui, vuole raggiungerla, s’impegna per farlo e cammina, corre, ma la carota rimane sempre lì, a  un passo, eppure eternamente irraggiungibile.

Ecco: se non ci fosse un continuo spingere oltre, questo meccanismo di incessante induzione di bisogni, di consumi, di immagini, di modelli, si interromperebbe.

Il pericolo risiede nel fatto che questo meccanismo non dice mai:  “Guarda che vai bene, guarda che sei una persona giusta poiché stai diventando quello che sei, stai sviluppando al meglio le tue insite potenzialità, nella completa originalità del tuo essere unico, complimenti! ”. 

Le uniche parole che riesce a suggerire in maniera incessante, martellante, sono: “Tu non sei quello che vorresti essere, perché tu non hai quell’orologio, tu non hai quel tipo di gonna, tu non hai quella silhoutte, tu non hai quei capelli…”

 

E afferma la Signora Prodi, che l’origine di ciò che fa male, che crea frustrazione viene fatto risiedere all’esterno:  non in quello che si è, ma in quello che non si ha!

 “Allora noi abbiamo bisogno di una scuola, se volete, ancora più forte perché la nostra scuola non deve insegnare solamente le materie, le discipline, i saperi”.

E continua facendo rilevare che la nostra scuola ha bisogno di riprendere il rapporto con gli allievi, di ritrovare la sintonia con i bambini, con i ragazzi che crescono, per comunicare con loro e divulgare non modelli contrastanti e in opposizione a quelli cui sono abituati; se la scuola, infatti,  si ponesse in quest’ottica, avrebbe già perso in partenza.

 

In parole povere il compito dell’istituzione scolastica non è quello di sostenere il modello della “contro velina” in contrapposizione ad una televisione che quotidianamente e costantemente ci urla in faccia  che per essere una donna vera devi diventare una velina.

 

La scuola deve stare dalla parte dei ragazzi, quindi, e in qualche modo aiutarli a capire chi vogliono diventare e metterli nelle condizioni di realizzare il loro programma di vita.

“Ecco: credo che oggi  la scuola debba difendere il diritto, di chi cresce, di chi in qualche modo sta ancora nel difficile cammino dell’età evolutiva, all’universo simbolico, all’integrità, il diritto alla costruzione di una personalità, di un’autonomia psicologica , il diritto ad una propria solidità. Capite da soli che l’insegnamento oggi è difficilissimo”.   

 La Dott.ssa Prodi osserva che gli insegnanti oggi hanno di fronte persone che sono estremamente fragili: in conseguenza a ciò loro compito non è quello di esercitare semplicemente una volontà contraria ed opposta  a quella che si eserciterebbe se venisse in qualche modo lasciato il contesto agire, ma di esercitare una fortissima, dolcissima capacità di interloquire, di andare con ciascun ragazzo, con ciascun bambino alla radice dei suoi bisogni,  delle sue prospettive, delle sue ambizioni,  delle sue aspettative.

“Questo non significa che oggi  la scuola debba chiedere meno”.

Ella fa notare che oggi  c’è bisogno di una scuola che dia tantissimo e che abitui gli studenti a fare altrettanto. In un mondo dove la competizione è all’ordine del giorno, se non si è abituati a faticare, a lottare per ottenere ciò che si vuole, a dare il meglio di sé,  si è destinati a perdere regolarmente.

 “Noi abbiamo una società che dal punto di vista della conoscenza perde, l’Italia sta perdendo.

Avete presente i campionati di calcio? Ecco: quelli forse possiamo vincerli; ma per quanto riguarda il campionato delle università, lì perdiamo, come perdiamo al campionato dei premi nobel, dei brevetti o dell’innovazione.

Chi si occuperà di educazione avrà la doppia responsabilità di essere una persona colta e di imparare a tirare su persone intelligenti, colte, responsabili, che contribuiscano a far sì che l’Italia recuperi le posizioni perdute in questi campionati”.

E conclude così il suo intervento: “Non voglio rubarvi altro tempo perché sicuramente sarete già stanchi: avete sentite tante cose ottime che condivido e che non voglio ripetere.  

Grazie ancora per questa occasione di riflessione e, soprattutto ai nostri ragazzi, in bocca al lupo”. 

 

Anna Vallescura

 

  

Contributo della Dott.ssa Serena Moriondo

Segretaria GCIL Regionale

Dipartimento dello Stato Sociale, Pari Opportunità, Salute, Diritti, Pubblica Amministrazione

 

 “Da una indagine fatta negli anni scorsi dalla CGIL, in collaborazione con altre grandi importanti associazioni, è risultata  la presenza in Italia di circa 400mila bambini, tra gli 11 e i 14 anni, che svolgono lavori in nero”.

“Credo che la cosa più importante sia proprio quella di tutelare la vita contro ogni guerra nella speranza di una società migliore, esattamente come viene enunciata nella Carta di Foligno di cui voi siete i promotori”. 

La Dott.ssa Moriondo inizia il proprio intervento ringraziando per l’occasione che le viene offerta di poter parlare a tanti ragazze e ragazzi, che elogia per l’attenzione e la diligenza con le quali seguono il convegno, e di poter conoscere il Kiwanis “che sinceramente non conoscevo e che ho potuto apprezzare nell’impegno locale, nazionale e internazionale”. 

Essendo già stato detto molto dai relatori che l’hanno preceduta, ella si sofferma su alcuni punti della Convenzione che stanno particolarmente a cuore al sindacato di cui è Segretaria Regionale; Convenzione che rappresenta un lungo processo di emancipazione che ha toccato molti aspetti, dai diritti dell’uomo, a quelli delle donne e alle leggi contro la loro discriminazione, per arrivare finalmente all’infanzia.

La Dott.ssa Moriondo definisce essenziale il riconoscimento della partecipazione delle ragazze e dei ragazzi “dal punto di vista civile e sociale alla nostra comunità, che non sempre si esercita come dovrebbe; quindi non bastano i Consigli Comunali aperti:  bisogna accettare sicuramente il vostro apporto, nella pianificazione e nella programmazione pubblica, riguardo al come si gira nelle città, al come vi si vive, che è poi ciò che determina la qualità della nostra vita”.

La Convenzione, che  sancisce il  rispetto della cultura della differenza di genere, educa la coscienza civile di giovani e adulti  contro ogni forma di discriminazione ed accentua quello che la Dott.ssa Prodi ha chiamato il “concetto di responsabilità educativa degli adulti”, essendo la Convenzione stessa un richiamo rivolto non solamente ai giovani e ai bambini, ma anche ai genitori e agli adulti, a tutti gli adulti e alle loro responsabilità relazionali. (Nota 1)

“Una nuova concezione di diritti di cittadinanza, una concezione attiva, che ha tra l’altro prodotto nel nostro Paese un’evoluzione,  importantissima anche sotto l’aspetto giuridico”, la quale, come rilevava la Senatrice Sbarbati, ha segnato il passaggio “dalla distinzione del bisogno al diritto, che è un aspetto ancora più complesso e molto importante”. (Nota 2)

“Ma perché tutto questo effettivamente abbia una concretezza bisogna tradurlo, lo diceva il vostro professore, in cose poi effettivamente concrete che sono nella programmazione delle norme, dei bilanci dello Stato, ma anche delle Regioni e dei Comuni” , ovvero: la legislazione è necessaria, ma occorrono anche degli atti concreti che vadano ad investire esattamente sui giovani.

“La Convenzione parla di molte cose e parla anche di un aspetto che è particolarmente  caro, ovviamente, ai sindacati, che riguarda quindi non soltanto l’istruzione, non soltanto la salute, non soltanto il contratto, qualsiasi forma di abuso, di maltrattamenti e di sfruttamento sessuale, ma anche lo sfruttamento nel modo del lavoro”.

La Dott.ssa Moriondo si sofferma su quest’ultimo argomento, perché sia il suo che gli altri sindacati hanno sviluppato  da parecchi decenni una particolare sensibilità su tale esecrabile fenomeno.

“La CGIL ha presentato, a livello nazionale, una piattaforma contro lo sfruttamento minorile, attraverso la quale rilancia il proprio impegno, e che risulta essere, per noi come sindacalisti, sì una base di lavoro, ma anche una base di confronto con le istituzioni e con le varie associazioni, anche come quella che ha organizzato oggi questo importante appuntamento”.

Fondamentalmente perché esiste il fenomeno dello sfruttamento minorile nel mondo del lavoro?

Perché “c’è convenienza nel lavoro minorile: un aspetto, quello economico, che è sicuramente il più evidente”.

“Però a determinare il lavoro minorile non sono soltanto alcune volontà, alcuni datori di lavoro, ma sicuramente anche la crescita della povertà, la crescita del lavoro irregolare e la dispersione scolastica, che sono aspetti essenziali su cui devono intervenire non solo le istituzioni, ma complessivamente tutta la nostra comunità”.

 Da una indagine fatta negli anni scorsi dalla  CGIL, in collaborazione con altre grandi importanti associazioni, è risultata la presenza in Italia di circa 400mila bambini tra gli 11 e 14 anni che svolgono lavori in nero, ovviamente con una grande diversificazione: 70mila di essi, infatti, sono impegnati in attività continuative molto impegnative e anche a maggior rischio di salute; una buona percentuale è impegnata in lavori stagionali e il 50 per cento in  lavori che la Cgil considera, invece, “lavori precoci”.

Su questi dati la Dott.ssa Moriondo fa un appunto veloce: “Sembra banale, ma quando si chiede a un ragazzo di lavorare e studiare al tempo stesso, bisogna evitare di sottovalutare i rischi di quello che ciò comporta: in questi casi, infatti, non ci si potrà attendere la stessa attenzione e lo stesso impegno che profonderanno, invece, quei ragazzi che dividono il proprio tempo tra lo studio e lo svago”.

Le conseguenze negative connesse alla situazione del minore che lavora  e studia non si manifestano nell’immediato, ma nel futuro; esse sono fondamentalmente provocate dal rischio di una povertà economica e di una povertà relazionale dovuta alla bassa competenza, alla carenza di specializzazione che  la ragazza o il ragazzo acquisiscono nel proprio percorso scolastico.

“Questo è un aspetto che spesso non viene considerato, ma che invece è molto importante per quello sviluppo individuale di cui la Senatrice Sbarbati ha parlato prima con molta attenzione e approfondimento”.

Aggiunge quindi la Dott.ssa Moriondo ”Credo che sia importante adottare tutte le misure possibili per evitare il lavoro nero e il lavoro minorile, ma è importante intervenire anche facendo leva sui principi che sono ormai europei, uno dei quali è sicuramente quello che non si può misurare la ricchezza di un Paese solo sul suo prodotto interno lordo, ma che si deve tener conto anche di  indicatori di benessere e di qualità di cui molti di noi sono portatori, sono valorizzatori”.

“Allora è importante che da questo punto di vista anche la programmazione delle politiche locali  s’incentri su questi determinanti che non sono appunto solo quelli economici  e della ricchezza tout court (in breve), che pure sono ovviamente importanti. 

Credo che in questo momento in particolare sia rilevante, soprattutto nella crisi economica che è stata richiamata anche nell’introduzione di questo convegno, non  allentare in nessun modo l’attenzione né verso l’infanzia né verso l’adolescenza, verso i giovani, ovviamente non solo per un fatto civile, ma proprio perché, secondo me, solo così si investe sulla qualità del futuro della vita complessiva, compresa ovviamente la nostra, cioè quella degli adulti.

E  in un situazione di crisi come quella che stiamo vivendo dobbiamo sapere che a soffrire di più sono indubbiamente i soggetti che vengono definiti deboli; in realtà sono soggetti come tutti gli altri , ma hanno indubbiamente necessità di essere maggiormente tutelati: parlo dei bambini, dei giovani, delle persone anziane e anche delle donne. 

Insomma è necessario mettere insieme le politiche economiche e quelle sociali: far sì che si rafforzino vicendevolmente  è una delle condizioni essenziali”.

La Dott.ssa Moriondo si avvia a chiudere il suo intervento, denso di umanità, consigliando di “vedere un piccolo documentario che ha realizzato l’UNICEF sulle madri di Gaza: vi sono delle dichiarazioni su quello che oggi i bambini, i giovani, le famiglie di quella fascia del mondo stanno vivendo.

Quelle persone, quei bambini, quei giovani,  non hanno la possibilità di crescere con serenità, a volte non hanno neanche la possibilità di crescere con i diritti di cui abbiamo parlato  stamattina”.

E chiude, ringraziando, con queste parole: “Credo che la cosa più importante sia proprio quella di tutelare la vita contro ogni guerra nella speranza di una società migliore, esattamente come viene enunciato nella Carta di Foligno di cui voi siete i promotori”.

Anna Vallescura 

Nota 1

Differenza di genere 

A livello sociale le differenze di genere riguardano la posizione relativa assegnata al maschile e al femminile nell’ organizzazione della vita e del lavoro.

Tradizionalmente gli individui vengono divisi in uomini e donne sulla base delle loro differenze biologiche, per cui il sesso e il genere rappresentano un tutt'uno.

Gli studi di genere invece suddividono il sesso, che costituisce un corredo genetico, un insieme di caratteri biologici, fisici e anatomici che producono un binarismo maschio / femmina, dal genere, che rappresenta una costruzione culturale, la rappresentazione, definizione e incentivazione di comportamenti che rivestono il corredo biologico e danno vita allo status di uomo / donna . 

Nota 2

Bisogno e diritto

Il bisogno è la mancanza di qualcosa che si può avere se si hanno le risorse economiche necessarie; esso non comporta alcuna responsabilità collettiva e, pertanto, spetta a ciascuno individuo darsi i mezzi per soddisfarlo in base alle proprie capacità.

I bisogni non sono solo di ordine fisico o materiale, ma anche di ordine intellettuale, morale e sociale ed è solo in rapporto al loro soddisfacimento che l'individuo può veramente godere dei suoi diritti.

Il diritto, invece, va soddisfatto a qualunque condizione, prescindendo dal contesto economico ed è responsabilità della collettività assicurare le condizioni necessarie e indispensabili per garantire a ciascuno i propri di

 

 

  Contributo della Dott.ssa Lucia Diamanti

Segretaria CISL Regionale

  

  

Se è un diritto per la persona poter vivere, affermarsi, esplicarsi in tutta la sua complessità, ci sono dei soggetti  che tali diritti devono garantirli, e che quindi hanno dei doveri e questi, sicuramente, sono soggetti istituzionali.  

“Io vorrei sottolineare questo aspetto: la necessità, l’obbligo di farsi carico degli altri. E in siffatto discorso, in tale ragionamento intorno al farsi carico, sicuramente entra anche il soggetto sindacato”. 

“C’è tutta un’attività che il sindacato può e deve svolgere, ci sono obblighi ed impegni dei quali, in collaborazione con le istituzioni, noi dovremmo farci carico per aiutare ed evitare che i minori siano le vittime principali di una società complessa e troppo aggressiva” 

La Dott.ssa Diamanti ringrazia per la possibilità che le viene offerta di trattare un argomento così importante a livello sociale e rilevante anche a livello personale e professionale per lei che, provenendo dal mondo della scuola, vanta un contatto con i giovani che viene da lontano.

 Ringrazia fortemente il Kiwanis e la persona che l’ha contattata con estrema cortesia, “la cortesia che credo sia intenzionale e propria dell’organizzazione che ha attenzione per l’altro e, in special modo, per i soggetti più deboli della società, in questo caso specifico, quindi, per l’infanzia e per i minori”. 

E dice che parlare di tutela dei minori fa venire il capogiro perché questo argomento è talmente forte e importante che affrontarlo è veramente arduo. 

Si parla della Convenzione internazionale  sui diritti dell’infanzia a 20 anni dalla sua approvazione, Convenzione che, come è già stato ricordato dai relatori che hanno preceduto la Dott.ssa Diamanti, è stata anticipata dal riconoscimento dei diritti umani già contenuti nella nostra Costituzione.

Qual è la riflessione che in me sorge spontanea? Mi viene da dire che  i diritti dei soggetti, dell’uomo a tutti i livelli e a tutte le età, devono essere soprattutto agiti e non dichiarati.

 La Dott.ssa Diamanti ritiene giustamente che noi ci soffermiamo troppo spesso sulla dichiarazione d’intenti, lasciando in secondo piano la loro concretizzazione, la loro attuazione. 

Ella continua dicendo che: “L’importante è compiere delle azioni: azioni che siano in grado di rendere serena la vita dell’essere umano, dalla culla sino alla fine. È per questo che giustamente si faceva riferimento ad  una società che sia in grado di  garantire all’individuo la possibilità di vivere in modo dignitoso durante tutto l’arco della propria  vita”.

 Quindi osserva che, quando nasce un bambino, e portando questo esempio pensa a quella che è la nostra quotidianità, la nostra società, si prova una gran gioia che rende festoso e radioso tutto l’evento.  

Sempre più spesso, però, si focalizza l’attenzione su questi singoli momenti iniziali, dopo i quali sembra verificarsi una dispersione di tempo e di attenzione dedicate al nuovo essere venuto alla luce, come se ci si dimenticasse che questo piccolo soggetto dovrà intraprendere un lungo e faticoso cammino la cui meta auspicabile è quella di un proprio sviluppo completo e armonioso, come precedentemente ci ricordava la Senatrice Sbarbati.

 Ora, perché la persona possa raggiungere l’obiettivo di uno sviluppo armonico, sono necessarie una realtà-contesto adeguata e una società in grado di garantire quest’ultima.

 Ed è a questo punto che emergono da una parte i diritti e dall’altra i doveri, ovvero: se è un diritto per la persona poter vivere, affermarsi, esplicarsi in tutta la sua complessità, ci sono dei soggetti  che tali diritti devono garantirli, e che quindi hanno dei doveri e questi, sicuramente, sono i soggetti istituzionali.

 “Io vorrei sottolineare questo aspetto: la necessità, l’obbligo di farsi carico degli altri. E, in siffatto discorso, in tale ragionamento intorno al farsi carico, sicuramente entra anche il soggetto sindacato”.

“Mi fa molto piacere che in questo tipo di ragionamento venga chiamato in causa anche il sindacato, poiché sarebbe naturale domandarsi: cosa ha a che fare questo ente con la tutela dei minori?”

 “Il sindacato è un soggetto con una particolare e importante funzione: quella di funger da pungolo alle istituzioni. Noi sappiamo che il sindacato deve tutelare il lavoro, un argomento che ha, sul ragionamento che qui stiamo facendo, delle ricadute notevoli, come ha precedentemente sottolineato la collega della CGIL. Lo si capisce chiaramente nel momento in cui si inizia a parlare di lavoro minorile.  

La finalità prima del sindacato risiede nella tutela del lavoro inteso come strumento atto al conseguimento del benessere della società.

 E là dove il sindacato non può agire con una funzione rivendicativa, deve operare  con una funzione di stimolo affinché ci sia un miglioramento nelle condizioni sociali di tutti, e quindi, in questo caso specifico, dei minori  che sono la parte più delicata, più debole della nostra società, ma che, al contempo, ne rappresentano il futuro. 

Noi dobbiamo scommettere sui minori, sull’infanzia, sui bambini, sui giovani per far si che poi ci possa essere una società migliore.

C’è qualche perplessità sulla possibilità di una società migliore: purtroppo la complessità ci porta a delle trasformazioni continue della società stessa per cui si complicano, si trasformano le problematicità. Ne deriva che un percorso non è mai concluso poiché c’è sempre da rimettere a punto quello che potrebbe essere un possibile traguardo raggiunto

 Quali sono le difficoltà contingenti?

Si è già precedentemente parlato dei problemi dell’infanzia, primo fra tutti quello dell’infanzia negata.

Parlando dei diritti dei bambini, possiamo soffermarci su quello, che già in mattinata è stato citato, che è il diritto al gioco. Qual è il significato di tale diritto?

Voi già lo sapete: voi che fate studi di natura pedagogica, già conoscete l’importanza del gioco.

Molti pedagogisti si sono impegnati per capire la valenza formativa che questa importante attività ricopre nell’infanzia. Il gioco è il lavoro dei bambini: il momento in cui un bambino gioca è quello in cui entra in una realtà virtuale per la quale agisce.

Voi sapete benissimo che purtroppo oggi il gioco è negato. Il bambino, se e quando gioca, lo fa con il giochino elettronico o stando, in solitudine, davanti alla televisione. Non si fanno più quei giochi di ruolo che permettevano il costruirsi e consolidarsi della personalità. Uno degli aspetti più importanti è, quindi, il diritto al gioco, ma non meno rilevante è quello all’istruzione, alla formazione nella scuola.

 La scuola  è aperta, ma  sicuramente non a tutti garantisce il diritto di poter acquisire delle conoscenze e di poter sviluppare il meglio di sé.  

Tutto questo perché poi, dicevo all’inizio, ci sono delle trasformazioni continue;  la nostra scuola si sta modificando per la presenza di soggetti diversi che in passato non c’erano.  Pensiamo all’integrazione degli alunni stranieri:  è una complessità,  una ricchezza per la nostra scuola, che sicuramente, però, richiede interventi speciali per attivare i quali c’è obbligo, da parte delle istituzioni, di investimenti adeguati, di risorse, anche umane.

 Io provengo dal mondo della scuola: per molti anni ho fatto la responsabile sindacale della scuola, quindi scusate di questa introduzione nel settore. Sono convinta che una scuola di qualità passi anche attraverso una progettualità forte;  per attuare dei progetti, però, occorrono soldi e risorse materiali ed umane, mentre noi, oggi,  stiamo assistendo ad un ridimensionamento dell’offerta formativa. E tutto ciò, probabilmente, non ci aiuta a migliorare la situazione ed arrivare, così, ad aiutare chi non trova altrove gli strumenti per costruire la propria personalità

Altre complessità vengono dalla famiglia che probabilmente sta perdendo la propria unità, il proprio ruolo, la propria forza.  

Noi assistiamo ad un aumento progressivo delle separazioni: anche in Umbria abbiamo dati abbastanza importanti e sono queste le situazioni che creano disagio difficoltà.

Le istituzioni dovrebbero intervenire su questo fronte, intervenire col supporto alla famiglia, alla genitorialità”.

La Dott.ssa Diamanti, ringraziando nuovamente, così conclude il proprio intervento, ricco di umana professionalità e competenza: “Voglio dire che c’è tutta un’attività che il sindacato può e deve svolgere, ci sono obblighi ed impegni dei quali, in collaborazione con le istituzioni, noi dovremmo farci carico per aiutare ed evitare che i minori siano le vittime principali di una società complessa e troppo aggressiva”.

 Anna Vallescura

 

Contributo del Dott. Claudio Bendini
Segretario Generale UIL Regione Umbria



“Colgo l’occasione anche per dire che, rispetto all’articolo 6 della Carta di Foligno, nei limiti delle nostre competenze come sindacato, sono disponibile a dare un contributo”.

“…è fortemente necessario definire dei minimi che lo Stato, le Regioni e i Comuni devono garantire per il rispetto e la tutela dei diritti dei minori”.

Il Dott. Bendini ringrazia per il gradevole invito a partecipare al convegno, rivoltogli dal Kiwanis, organizzazione che non conosceva e con la quale non aveva mai avuto l’opportunità di avere contatti in Umbria.

E, con evidente riferimento alle difficoltà che ha avuto nell’organizzazione della propria agenda già fitta di appuntamenti, dice: “Non era la volontà mia di non venire, ma erano gli impegni che si erano accavallati perché questi sono argomenti che sicuramente sono estremamente interessanti per tutti e quindi la conversazione è sicuramente piacevole”.

Egli così prosegue: “Colgo l’occasione anche per dire che, rispetto all’articolo 6 della Carta di Foligno, nei limiti delle nostre competenze come sindacato, sono disponibile a dare un contributo. Nota 1

Data l’autorevolezza dei relatori, sia dell’Assessore con le sue conoscenze professionali e politiche, ma anche, e soprattutto, della Senatrice Sbarbati, che è sicuramente un’autorità in questo settore, mi sono posto il problema di analizzare il modo in cui, nella concretezza, questa problematica è vista dal sindacato, nel nostro Paese e, più in particolare, nella nostra regione.

Quindi ho cercato di capire chi è che deve garantire la protezione dei diritti dei minori.

E sicuramente se guardiamo il Codice Civile, vediamo che il diritto del minore dev’essere garantito innanzitutto dai genitori, i quali devono anche provvedere, nel percorso dell’evoluzione, a mantenere il soggetto in questione dal punto di vista economico.

E qualora la famiglia, i genitori fossero inadempienti, la Costituzione prevede che lo Stato debba intervenire e assolvere i compiti genitoriali.

E’ così che sono arrivato a domandarmi: che cosa significa mantenere i figli?

Questo, secondo me, è un interrogativo estremamente interessante: se lo guardiamo, infatti, dal punto di vista del diritto in generale sicuramente nel nostro Paese, rispetto alle convenzioni delle quali prima si parlava, possiamo constatare che tanti problemi non ci sono; ma se lo caliamo in una realtà più piccola, quella della nostra comunità, possiamo notare che, prescindendo dalle macroscopiche disparità esistenti tra i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo, delle differenze relative sono comunque riscontrabili.

Anche presso di noi notiamo che ci sono importanti diversità culturali, sociali, economiche che vanno a incidere su questo settore; anche le differenze territoriali sono rilevanti, come prima è stato sottolineato: pensiamo, ad esempio, alla distanza che esiste tra nord e sud e riflettiamo, in prospettiva, su quello che potrebbe accadere, per esempio, con l’applicazione del federalismo fiscale, che, sicuramente, ridurrebbe alcune discrepanze, ma ne accentuerebbe altre.

Bisogna poi tenere conto anche del continuo cambiamento della composizione etnica del nostro paese e del problema dell’integrazione non solo dei nuovi immigrati, ma, anche, degli stranieri di terza generazione, numerosissimi in Umbria e in particolar modo a Perugia.

C’è tutto un problema che ruota intorno a questi argomenti e che sicuramente va guardato nel suo complesso”.

Saltando tutta la questione dell’istruzione, già ampiamente affrontata, egli porta l’attenzione su altri aspetti, come, ad esempio, la situazione dei genitori, di coloro che stanno alle spalle dei soggetti minori di cui qui si tratta.

“Genitori che – egli dice - a volte si scontrano con un problema di reddito, spesso insufficiente per garantire quello che si desidererebbe per i propri figli.

O che si scontrano con un problema di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che non permette loro di garantire ai figli un’adeguata educazione, un adeguato impegno; una questione che si aggrava soprattutto ora, in questo momento di crisi, là dove certi diritti sembrano venir meno, non tanto dal punto di vista teorico, legislativo, ma nella concretezza della quotidianità”.

Un altro aspetto fondamentale, legato alla famiglia, è quello dei servizi sociali.

A tal proposito il Dott. Bendini rileva che “Anche se qui in Umbria sembrano funzionar bene, in realtà essi risentono, a livello generale, e ancor più in questa precisa congiuntura economica, di un problema di risorse”.

Sulla questione delle risorse egli afferma che “bisognerebbe aprire un capitolo a parte analizzando il modo in cui vengono spese e secondo quale filosofia, se seguendo il filo degli interventi occasionali, come può essere, ad esempio, la nascita di un figlio, oppure quello degli interventi organizzati e strutturati in modo da dare con continuità certezze sia ai genitori che ai minori. Una strada, quest’ultima, che dal punto di vista del sindacato, è sicuramente la migliore.

Quella delle risorse è una problematica estremamente delicata e controversa tanto che il sindacato nazionale, parlando di povertà minorile, ha deciso di affrontarla in un convegno unitario CGIL-CISL-UIL che si dovrebbe tenere il 12 aprile”.

Il Dott. Bendini ringrazia nuovamente e conclude il proprio intervento, conciso ed efficace, dicendo che è fortemente necessario definire dei minimi che lo Stato, le Regioni e i Comuni devono garantire per il rispetto e la tutela dei diritti dei minori. Come già nella sanità, anche nell’ambito dei servizi sociali deve essere garantito, su tutto il territorio nazionale, un minimo che sia accettabile e dignitoso.

“Di conseguenza ben venga ciò che auspicava la Dott.ssa Sbarbati: il Garante dei Diritti dell’Infanzia”.



Anna Vallescura



Nota 1
Carta di Foligno – Art. 6: Il protocollo impegna gli aderenti ad attivare tra di loro relazioni informative e propositive costanti, e a sottoscrivere, anche per settori specifici di competenza, le eventuali successive intese o programmi condivisi per interventi di concreta attuazione dei valori e scopi affermati con il presente documento.
 

 

19-1-2009

 

    Gent.me Signore e Preg.mi Signori,

     carissime Amiche e carissimi Amici,

 

è con vivo piacere che Vi confermo che i Kiwanis Club e le Divisioni e il Distretto hanno riservato alla Conversazione tenuta a Foligno sabato 17 gennaio 2008 una particolare attenzione, il cui spirito è genuinamente rappresentato nelle parole di Jole Capriglia Sesia.

 

Carissimo Donato,

volevo complimentarmi per la bellissima iniziativa che sono certa avrà notevole riscontro per la tematica trattata.

Mi spiace non poter partecipare, ma sono certa che altre occasioni si presenteranno per un  incontro.

Sono vicina a tutta la vostra Divisione e ti sarei grata se portassi i miei saluti e i saluti di tutti i soci del Club di Varese oltre che delle amiche della Divisione Piemonte 3, di cui sono la Chairman Donne, a tutte le autorità che onoreranno l'iniziativa con il loro prezioso contributo, al nostro Governatore, al Consiglio Direttivo della Divisione Umbria e a tutti gli amici Kiwaniani ma sopratutto a tutti gli educatori, studenti  e alunni delle scuole, la collettività tutta,che sono poi i beneficiari finali.

Da sempre sostengo che il compito di un Kiwaniano sia quello di prestare la propria competenza e attenzione là dove necessaria, con tutta la forza, la grinta,   l'entusiasmo, la positività che ci devono distinguere e in cambio ti assicuro si riceveranno altra "forza...grinta...entusiasmo necessari per continuare a " donare"...

 

Un abbraccio e un saluto affettuoso,

Jole Capriglia Sesia

KC Varese

 

Con infiniti ringraziamento, un abbraccio e un saluto affettuoso

 

Donato Vallescura

 

Auguri di Buone Feste

  Pinturicchio (Perugia, 1454 – Siena, 1513): "Madonna con Bambino con Santi"  

      Affresco, Spoleto, Cappella Eroli nel Duomo

Donato Vallescura

 

Gent. Signore ed Egr. Signori

Presidenti KC Divisione Umbria

Lgt. Gov. Eletto Valchiria Do

Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani

Governatore Sergio Rossi

Ch. Serv. Distrett. Area Centro Alba Asfalti

 

Oggetto: Festa degli Auguri, ringraziamenti e complimenti.

 

Carissime e carissimi,

 

al termine delle celebrazioni della Festa degli Auguri dei Club della nostra Divisione Umbria, sento vivissimo il desiderio di fare i ringraziamenti e di esprimere i miei complimenti.

Ringrazio di cuore, a nome del Gov. Sergio Rossi e mio personale, il KC Città di Castello, nelle persone del Lgt.

Governatore E. Valchiria Do e della Presidente Manuela Maio, il KC Foligno, nella persona del Presidente Giuliano Alaia, il KC Perugia Etrusca, nelle persone della Past Presidente Alba Asfalti e del Presidente Sergio Tenerini e il KCTerni, nella persona del Presidente Carlo Vernelli, per l’invito rivolto ufficialmente al Lgt. Governatore della Divisione.

Esprimo i miei migliori complimenti ai Club che, in occasione della festa, hanno arricchito lo spirito kiwaniano con una loro nuova, personale ed elegante interpretazione: il Club Perugia Etrusca ha dedicato uno spazio particolare alla presentazione del “Cantico per un Bambino” ad opera di Giuseppe Affronti, raffinato e colto cerimoniere, e della splendida Alba Asfalti, Chairwoman del service distrettuale; il Club Città di Castello, ligio alla sua nobilissima tradizione, ha concluso un service di grandissima umanità; il Club Terni, giovane e già molto attivo, ha voluto caratterizzare la festa con la partecipazione numerosa di bambini, ragazzi e giovani.

Rinnovo a tutti Voi e alle Vostre famiglie, a tutti i Soci dei Club della nostra Divisione e alle loro famiglie gli auguri più sinceri di Buone Feste.

 

Donato Vallescura

 

Foligno, 21 dicembre 2008

 

Rinvio Convegno "La Protezione del minore"

 

Gentilissime Signore  e gentilissimi Signori,

alcuni relatori del convegno programmato a Foligno per il pomeriggio di venerdì prossimo 28 novembre ci hanno comunicato, questo pomeriggio, la loro impossibilità ad essere presenti per sopraggiunti, gravi motivi familiari.

Siamo spiacenti pertanto di doverVi comunicare che l’evento viene rinviato al mese di gennaio 2009 e che si svolgerà secondo il programma già noto, integrato con la presentazione del documento “Protocollo di Foligno” a cura dell’avv. Giuseppe Agostini.

Certi della Vs. comprensione e della Vs. presenza,  ci scusiamo per il disagio che questo rinvio Vi dovesse causare  e Vi preghiamo di accettare i ns. più distinti e cordiali saluti.

                                                                                                       Donato Vallescura

 

Gent.ma Signora ed Egr. Signori

Cav. Manlio MARINI

Comune di Foligno - Mielinumbria

Dott. Giuliano ALAIA

Presidente Kiwanis Club Foligno

Segretario Divisione Umbria

Dott. Giampaolo COSTA

Presidente Circolo Filatelico Numismatico Foligno

Dott.ssa Maria Sandra MINCIARELLI

Direzione Didattica Statale 2° Circolo

Via S. Caterina - Foligno

 

E p.c.

 

Consiglio Direttivo

Divisione Umbria

Dott. Sergio ROSSI

Governatore

Dott.ssa Valeria GRINGERI

Governatore Eletto

Dott. Sandro CUZARI

Past Governatore

Prof.ssa Rosalba FIDUCCIA

Webmaster Kiwanis

 

 

Oggetto: Giornata Internazionale dei Diritti dei Bambini

 

È con vera gioia che esprimo, a nome del Governatore Sergio Rossi,  del Consiglio Direttivo della Divisione Umbria e mio personale, il più vivo apprezzamento nei confronti della lodevole iniziativa da Voi sviluppata sull’idea proposta l’anno scorso dal Presidente Giampaolo Costa, nel corso di MielinUmbria 2007 Foligno, manifestazione dedicata al miele e all’apicoltura, per celebrare la Giornata Internazionale dei Diritti dei Bambini .

 

Ringrazio sentitamente tutti  i bambini che hanno partecipato all’evento con i loro bellissimi lavori, le loro insegnanti e le loro famiglie.

Ho dedicato il tempo della mia (purtroppo) breve visita a guardare i disegni, esposti all’interno della Mostra allestita a Palazzo Trinci, fatti dai bambini della Scuola  S. Caterina e a meditarne i contenuti.

Ho sentito lo spirito di solidarietà che questi disegni emanano, espressione dell’impegno creativo e riflesso della personalità e dello stato emotivo dei teneri autori.

Toccanti i disegni riprodotti sulle cartoline con l’annullo postale: i colori caldi e le curve, le forme arrotondate, le spirali  disegnate dalle api che volano  in prossimità dei fiori, rivelatrici di  esperienze affettive buone, raggiungono con immediatezza il cuore dell’osservatore.

Questa iniziativa è un piccolo, ma importante tassello nella costruzione di una società nuova, in cui i valori umani e spirituali trionfino su quelli materiali.

Nel confermare il mio vivo compiacimento e la mia piena adesione al Vostro impegno, auspico che questa iniziativa continui a fornire sempre nuovi stimoli alla creatività espressiva e all’ispirazione morale e civile del mondo scolastico della nostra Città.

 

Con stima e considerazione porgo i più distinti e cordiali saluti,

Donato Vallescura

 Foligno, 24 novembre 2008

 

Egr. Signori

Componenti il CD Divisione Umbria

Presidenti KC Divisione Umbria

Lgt. Gov. Eletto Valchiria Do

Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani

Segr. Divisione Giuliano Alaia

Governatore Sergio Rossi

Governatore Eletto Valeria Gringeri

e p.c.

Segretario Distrettuale Ninni Giusa

Past Governatore Sandro Cuzari

Coordinatore Area Centro Mario Checchi

Webmaster Rosalba Fiduccia

 

Carissime e carissimi,

si avvicina il 20 Novembre, Giornata Internazionale dei Diritti dei Bambini e anniversario dell’approvazione della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (20 novembre del 1989).

La Convenzione è una dichiarazione di principi generali e un vincolo giuridico per gli Stati che l’hanno sottoscritta.

L’Italia e gli altri 190 Stati firmatari si sono legalmente obbligati a tutelare i diritti dei bambini (in questi stati vive il 96% dei bambini del mondo), uniformando alla Convenzione le norme di diritto vigenti al loro interno.

Accanto ai diritti "materiali" quali quelli al cibo, all’acqua, alla salute, ecc., la Convenzione tutela il diritto dei bambini al gioco, ad avere un'istruzione, a sviluppare al massimo il proprio potenziale, a esprimere la propria opinione e a essere informati, a essere tutelati da tutte le forme di sfruttamento e di abuso.

Una trasformazione reale nella vita dei bambini potrà avvenire soltanto quando gli atteggiamenti sociali ed etici si conformeranno progressivamente a leggi e principi e quando gli stessi bambini, come protagonisti del processo, conosceranno i loro diritti tanto da poterne reclamare il rispetto.

Noi kiwaniani, al servizio dei bambini del mondo e impegnati a promuovere una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza, in occasione della ricorrenza del 20 Novembre, riaffermiamo tale nostro impegno partecipando attivamente alle manifestazioni indette dai nostri Club, dalle Divisioni e dal Distretto.

La Divisione Umbria celebrerà tale ricorrenza con il convegno “La protezione del minore”, che si terrà a Foligno il 28 Novembre, al quale parteciperanno eminenti personalità del mondo istituzionale, religioso, politico, universitario, sindacale e culturale, regionale e nazionale, con lo scopo di fornire il proprio aiuto nella traduzione delle norme della Convenzione in concreta realtà.

Insieme con Voi al servizio dei bambini e, come sempre, con affetto e stima,

Donato Vallescura

 

Convenzione sui diritti dell'infanzia >>>(pdf)

 

 

Insediati i presidenti della Divisione Umbria

Egr. Signori

Lgt. Gov. Designato Valchiria Do

Past Lgt. Gov. Fulvio Bussani

Segretario Giuliano Alaia

Governatore Sergio Rossi

Governatore Eletto Valeria Gringeri

e p.c.

Governatore Kiwanis Junior Giusy Caminiti

Segretario Distrettuale Ninni Giusa

Immediato Past Governatore Sandro Cuzari

Past Governatore Rino Ussìa

Webmaster Distrettuale Rosalba Fiduccia

Coordinatore Area Centro Mario Checchi

 

Oggetto: Insediamento Presidenti Kiwanis Club Divisione Umbria.

 

Carissime Autorità Kiwaniane,

è con grande piacere che Vi invio il documento allegato che descrive, in sintesi, la cerimonia di insediamento dei Presidenti della nostra Divisione.

Nel ringraziarVi per i segni di attenzione e di amicizia che sempre rivolgete ai nostri Club e in attesa di abbracciarVi tutti al prossimo incontro, Vi saluto con affetto e stima.

 

Donato Vallescura

 

Foligno, 12 ottobre 2008

*****

Venerdì scorso, 10 ottobre 2008, il Lgt. Governatore Donato Vallescura ha insediato i Presidenti dei Club dell’A.S. 2008-2009 della Divisione Umbria del Kiwanis International Distretto Italia S.Marino.

Al club di Città di Castello è stata insediata la Dott.ssa Manuela Majo, medico, che subentra al Dott. Massimo Mariucci, commerciante; al club di Foligno il Dott. Giuliano Alaia, già dirigente INPS, che succede alla Dott.ssa Graziella Frenquellucci, medico dirigente ospedaliero; al club di Perugia l’Ing. Sebastiano Coletti, libero professionista; al club Perugia Etrusca, l’imprenditore Sergio Tenerini, in sostituzione della Dott.ssa Alba Asfalti, funzionario ATER; e, per finire, al club di Terni, di recente costituzione, il Dott. Carlo Vernelli, medico.

Alla cerimonia hanno fatto pervenire i loro saluti e i loro voti augurali le più alte autorità kiwaniane nazionali, da Sergio Rossi, Governatore in carica, a Valeria Gringeri, Governatrice incoming, Rino Ussìa, past Governatore, Sandro Cuzari, immediato past Governatore, Raffaele Berardinelli, Tesoriere distrettuale, Giusy Caminiti, Governatrice Kiwanis Junior, al Prof.. Fulvio Bussani, past Lgt. Governatore della Divisione XII Divisione (Marche-Umbria), e i massimi esponenti della vita religiosa, sociale, politica, imprenditoriale e culturale dell’Umbria.

Hanno onorato l’evento con la loro presenza Manlio Marini, sindaco di Foligno, accompagnato dalla signora Graziella, sua gentile consorte; Nilo Arcudi, v. sindaco, in rappresentanza di Renato Locchi, sindaco di Perugia, e Dario Guardalben, consigliere, in rappresentanza di Paolo Raffaelli, sindaco di Terni, mentre Fernanda Cecchini, sindaco di Città di Castello, anch’essa impossibilitata a presenziare all’evento per contemporanei impegni istituzionali, ha incaricato la Dott.ssa Valchiria Do, nostra Lgt. Governatrice eletta, di portarci i suoi saluti.

Il Lgt. Governatore ha espresso il suo compiacimento ai presidenti uscenti per l’ottimo lavoro svolto e un sincero plauso per avere saputo interpretare e conseguire le finalità Kiwaniane dedicando, con gioia e piena disponibilità, gran parte del loro tempo ai rispettivi club.

Ai presiedenti insediati egli ha detto che con tale incarico essi saranno anche interlocutori delle istituzioni pubbliche delle loro città, e che con la loro leadership fondata sui valori di equità, onestà, rettitudine e solidarietà, e il loro operato svolto con la diligenza del “buon padre di famiglia”, il loro anno sociale raggiungerà risultati superiori ad ogni aspettativa.

Il Dott. Vallescura ha poi ricordato che i soci (quasi un milione ) dei diecimila Club Kiwanis, presenti in novanta nazioni e aree geografiche del mondo, si stanno preparando per festeggiare il compimento dei primi cento anni di vita del Kiwanis International.

L’ "International Directory of Adult Education" dell’U.N.E.S.C.O. definisce il Kiwanis come una organizzazione di servizio che persegue concreti programmi al servizio della comunità e la trattazione dei problemi sociali locali, nazionali ed internazionali.

Con una visione proiettata nel futuro, nel 1998 il Kiwanis International ha posto come priorità prevalente delle proprie attività il bambino e "SERVING THE CHILDREN OF THE WORLD" (Assistiamo i Bambini del Mondo) è, infatti, la frase adottata per sottolineare tale impegno assunto a livello mondiale.

Quotidianamente e concretamente questo impegno viene assolto mediante una serie di service locali, realizzati dai singoli club, di area, organizzati dalle divisioni e nazionali, organizzati dal distretto.

Concluso il service per la costruzione di pozzi in Africa, il Distretto Italia S.Marino intraprese, con un service triennale, la costruzione di una serie di edifici scolastici in Costa d’Avorio.

A questo ultimo service, che terminerà nel corrente anno sociale, ne seguirà un altro, attualmente in corso di definizione.

Il Kiwanis International, in collaborazione con L'UNICEF, è impegnato a raccogliere 75 milioni di dollari a livello mondiale per sradicare le malattie dovute a carenza di iodio.

Egli ha quindi chiuso la serata con un ringraziamento all’ospite, la Dott.ssa Ivana Mascelloni, impareggiabile padrona di casa, prossima socia del Kiwanis Club Perugia Etrusca, nominata di recente Console del Perù.

Anna Vallescura

in piedi da sin. e sedute da sin:

Dott.ssa Ilham Bouiry

Ing. Francesca Spuntarelli

Pres.Sergio Tenerini,

Ing. Sebastiano Coletti,

Dott.ssa Valchiria Do

Cav. Manlio Marini

Dott. Donato Vallescura

Dott. Giuliano Alaia

Ing. Luciano Gubbiotti

Dott. Dario Guardalben

Dott. Angelo Ottaviani

Prof.   Ennio   Guerra  

Signora Graziella (consorte del sindaco Manlio Marini)

Dott.ssa Alba Asfalti

Prof.ssa Giuliana Alaia

Dott.ssa Graziella Frenquellucci,

Ing. Francesca Spuntarelli e il Dott. Giuliano Alaia

Dott.  Nilo Arcudi, V. Sindaco di Perugia

Cav. Manlio Marini, sindaco di Foligno

Dott. Dario Guardalben e Dott.ssa Alba Asfalti

Signora Graziella (consorte del sindaco Manlio Marini)

 

 

INSEDIATO IL LUOGOTENENTE GOVERNATORE DELLA DIVISIONE UMBRIA  DONATO VALLESCURA

Donato Vallescura è il nuovo Luogotenente Governatore della Divisione Umbria. Venerdì 12 settembre, il Luogotenente Governatore della 12^ Divisione Fulvio Bussani - alla presenza del Governatore Sandro Cuzari e della responsabile distrettuale del Sito Web Rosalba Fiduccia - ha consegnato a Donato Vallescura il distintivo ed il collare delle insegne.

Bussani, dopo avere ricordato le tappe fondamentale delle attività divisionali, ha ringraziato tutti i Club per l’ impegno ed i significativi services conseguiti. Il neo Luogotenente Governatore Donato Vallescura ha, quindi, tracciato le linee guida del nuovo anno sociale ed indicato alcuni obiettivi.

Alla cerimonia erano pure presenti il segretario della divisione Giuliano Alaia ed i Presidenti dei Club Perugia, Perugia Etrusca e Terni.

 

 

 

 

 

   

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