PROGRAMMA DELL’ ANNO
SOCIALE 2008-2009
ILLUSTRATO ALLA
CONVENTION DI TAORMINA
Cari Amici,
ho vissuto da Governatore Eletto un anno
impegnativo ma quanto mai proficuo sul piano delle
esperienze e dei risultati.
Ho partecipato a molti incontri ed ho
conosciuto tanti Soci in Italia ed all’ estero e ho
percepito la grande potenzialità del Kiwanis e la forte
ricchezza del suo capitale umano.
Ringrazio innanzitutto il Governatore Sandro
Cuzari e l’ Immediato Past Rino Ussia che me lo hanno
consentito ed agevolato.
Ringrazio anche tutti Voi che mi avete
sempre accolto con simpatia e con squisita ospitalità,
tanto da colpire favorevolmente anche mia moglie quando ha
potuto partecipare.
Ho trovato nei Club molte luci ed alcune
ombre, riconducibili sostanzialmente a due aspetti: da una
parte un legame poco coeso tra Club, Divisioni e Distretto
(Club – magari ottimamente organizzati a livello locale –
ma con una eccessiva propensione ad agire isolati) e, dall’
altra parte, una eccessiva differenziazione nel modo di
operare dei Club.
E’ auspicabile una maggiore omogeneità –
anche a partire dagli aspetti del cerimoniale – perché sia
più riconoscibile lo “stile Kiwanis” e, con ciò , la nostra
visibilità e identificazione nel territorio.
PROGRAMMA
Grazie all’ esperienza fatta in questi
ultimi anni ed all’ opera dei Governatori, il Kiwanis
Distretto Italia-San Marino si può sentire relativamente
assestato su alcuni aspetti di fondo:
-
gli aspetti finanziari che,
dopo le note vicende, hanno trovato – grazie all’ opera
dei Governatori e dei Tesorieri – una loro
sistemazione efficace.
-
gli aspetti relativi allo
Statuto ed al Regolamento che, pur avendo necessità di
manutenzione e di completa attuazione, non debbono
assorbire più la nostra risorsa principale, che è il tempo.
-
gli aspetti relativi al
Service Distrettuale che – nell’ impostazione data da Rino
Ussia con il service triennale – ha trovato una forte
condivisione da parte dei Soci.
Sono tutti aspetti da monitorare in continuo
e su cui proseguire tenacemente l’ azione fin qui
intrapresa.
Però la priorità che oggi intendo proporVi
è lo SVILUPPO con i suoi due necessari corollari: la
COMUNICAZIONE e la FORMAZIONE.
Una formazione focalizzata sulla missione
dello sviluppo per formare Officers che non solo siano in
grado di adempiere correttamente a quanto previsto dalle
norme, ma che abbiano anche consapevolezza che il ruolo
atteso da loro è quello di far crescere il Kiwanis.
1.
Cosa intendo per sviluppo?
- innanzitutto MANTENIMENTO e
ACCRESCIMENTO.
Dobbiamo riconoscere che siamo in fase di
STALLO da troppi anni e quindi tendiamo a barricarci come
in una fortezza.
Se ci chiudiamo nei confronti dell’ esterno
tradiamo la nostra missione fondamentale che è insita nel
nostro stesso nome: Kiwanis come “conoscersi meglio”,
vissuto nel suo doppio aspetto di conoscere meglio se
stessi, ma anche di conoscere meglio gli altri.
Questa situazione ci fa correre il rischio
dell’ involuzione e della semplice sopravvivenza e ci può
far dedicare troppo tempo a questioni marginali o
burocratiche.
E’ in questo contesto che emergono i
particolarismi, si dimenticano il rispetto dei ruoli e l’
onere delle responsabilità assunte, mentre solo con l’
armonia e la sintonia tra i Club, Divisioni e Distretto,
si può trovare la spinta per realizzare la nostra funzione
di servizio e – partendo da ciò – si può progettare lo
sviluppo.
-
SVILUPPO come creazione di
nuovi Club, avendo come priorità strategica le “aree
bianche”, cioè quelle aree del Paese in cui siamo assenti o
scarsamente presenti.
Ci poniamo questo Obiettivo non tanto per
essere presenti ovunque, ma perché esiste il concetto di
un minimo di MASSA CRITICA per realizzare il nostro
orientamento glocal: ovvero locale per la
nostra diffusione e radicamento nell’ intero territorio,
globale perchè facciamo parte di un Club che opera a
livello internazionale.
2.
Se il concetto e l’ obiettivo dello sviluppo
come priorità strategica per quest’ anno kiwaniano mi
sembra chiaro e condiviso ai diversi livelli (ce lo chiede
il Kiwanis international, ce lo chiede il KIEF affidandoci
lo start-up per Spagna e Portogallo, ce lo impone, come
dicevo prima, la nostra situazione organizzativa che
rischia lo stallo ) è ora necessario concretizzarlo con
linee operatiive che lo rendano uno “sviluppo sostenibile e
fattibile”.
Credo che fondamentalmente ci siano due
aspetti da porre sotto attenzione:
1.
gli strumenti
2.
le persone
3.Gli strumenti
3.1. La struttura:
- la rimodulazione e la crescita delle
Divisioni in progress è stata voluta proprio per
favorire la possibilità di crescita e la diffusione nel
territorio.
-
verrà nominato un unico
Responsabile della crescita e del mantenimento, che verrà
affiancato da un vice Responsabile per il KiwaJunior.
Utilizzerà un KIAR per ogni area e potrà nominare Keyperson
per esigenze più specifiche e Progetti mirati. Avrà a
disposizione un piccolo staff per organizzare Programmi ed
Incontri e riferirà mensilmente sui risultati al
Governatore per aggiornare obiettivi e programmi.
-
rafforzamento della struttura
operativa delle nuove Divisioni (non più identificate da un
numero ma – coerentemente – con una indicazione geografica
e territoriale) con figure e ruoli di supporto e di
raccordo tra Divisioni, Distretto e singoli Club.
-
Anche a livello di Club è
opportuno che nascano figure simili con due effetti
positivi: una migliore interlocuzione tra Club, Divisioni e
Distretto e, dall’ altra parte, il non sovraccaricare il
Presidente del Club di tutti i compiti di
rappresentanza verso la struttura Kiwanis.
3.2. Comunicazione ed informazione:
E’ necessario ripensare in profondità il
nostro sistema di comunicazione e di informazione su ciò
che il Kiwanis è e su ciò che il Kiwanis fa.
Abbiamo tante cose da DIRE, abbiamo bisogno
(e desiderio) di far conoscere all’ esterno i nostri valori
e le nostre attività, ma non riusciamo ad individuare
STRUMENTI di INFORMAZIONE che siano, al contempo, efficaci
ed economici.
Credo che, vincendo comprensibili resistenze
e qualche difficoltà operativa, dovremo puntare sui NUOVI
sistemi di comunicazione ed, in particolare, su Internet.
Possiamo progettare - a costi relativamente
bassi – un SITO specifico dedicato all’ informazione per
non Soci ed allo sviluppo, con l’ illustrazione delle
nostre iniziative di “eccellenza”.
Possiamo progettare SHEDE sintetiche e VIDEO
di informazione su cosa è il Kiwanis, su cosa fa e su come
è organizzato, nonché su come si possa aderirvi:
naturalmente tutto ciò è indispensabile a livello di
Distretto, ma può essere opportuno anche a livello di
Divisione o di Club.
4.Le persone
Non c’è possibilità di sviluppo vero e
duraturo nel tempo se non si diffonde tra i Soci del
Kiwanis la CULTURA dello SVILUPPO.
Solo se consideriamo il valore dello
sviluppo come “primo” Service che dobbiamo al Kiwanis
riusciremo ad evitare la sindrome della “fortezza” in cui
rinchiuderci per difenderci dalle minacce del mondo
esterno.
Mentre – secondo me – il senso profondo del
Kiwanis, come in fondo quello della nostra esistenza, è
esprimere se stessi in rapporto con gli altri.
A questo punto uso una parola che può
sembrare desueta: “PROSELITISMO”, ma è proprio quando
cresce la nostra consapevolezza di cosa vuol dire far parte
del Kiwanis, quando i ruoli e le responsabilità che si
assumono vengono vissute come funzioni di un organismo che
ci trascende, proprio allora l’ orgoglio dell’ appartenenza
ed i valori identitarii dell’ essere un kiwaniano ci
spingono a far partecipare ALTRI (nuove persone e nuovi
Club) a questo impegno ed al nostro percorso.
Il Distretto che ho in mente, le Divisione
così come sono state ridisegnate devono svolgere una
funzione di supporto e di aiuto a questa “ansia” di
proselitismo e di sviluppo: i metodi e le necessarie
verifiche dei risultati durante la realizzazione del
Progetto saranno progressivamente messi a punto con tutti
Voi.
Vorrei svolgere la funzione di Governatore
non tanto come il Comandante in capo che tutto decide o
come l’ Arbitro in contese spesso pretestuose e certo non
produttive, ma come un ruolo di servizio che stimoli e,
nel contempo, supporti il nostro condiviso bisogno di
crescere.
Non siamo ricchi finanziariamente: il
Governatore Cuzari ha dato il là per incentivare la
partecipazione e lo sviluppo ed io Intendo proseguire sulla
stessa strada, pur nella consapevolezza che le risorse sono
scarse.
Ma sono altresì convinto che non esista solo
la ricchezza economica, esiste la ricchezza del capitale
umano e nel Kiwanis questo può crescere significativamente
se sapremo rivolgerci alle nuove generazioni, alle donne,
alle nuove professionalità che emergono nei nostri contesti
locali.
Se sapremo comprendere a fondo l’ evolversi
della nostra società e delle sue esigenze, troveremo le
parole ed il linguaggio giusto per far partecipare altri al
nostro percorso e troveremo finalmente la spinta per
crescere.
5.
Permettetemi di concludere con un forte
appello alla nostra sensibilità kiwaniana: è nel nostro DNA
avere una particolare attenzione verso le future
generazioni.
Se vogliamo incidere, se vogliamo essere un
“faro” che si accende per porre all’ attenzione del mondo –
dei nostri mondi locali – le tante problematiche dei
giovani, allora abbiamo bisogno di diffonderci nel Paese in
modo più capillare, abbiamo bisogno di più visibilità.
Siamo pochi: ricordiamoci però che Garibaldi
conquistò il Regno delle due Sicilie partendo con Mille
volontari: è solo procedendo in Sicilia e poi nel Sud che
si formò un vero e proprio Esercito di Popolo.
Sono partiti in Mille, ma non avrebbero
fatto l’ Italia se il popolo del Sud non li avesse seguiti.
Noi siamo quei “mille”: se alto sarà il
nostro ideale ed il nostro impegno riusciremo a diffondere
il Kiwanis, ad avere sempre più forza, ad incidere
efficacemente nella società italiana, con particolare
attenzione alla generazione futura.
Progettiamo insieme il nostro futuro.
Sviluppiamo il Kiwanis con tenacia ed
entusiamo.
|