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      A.S. 2010/11 Governatore Salvatore Costanza          "Costruiamo una società migliore con i bambini, difendendoli"

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KC Marsala


Convegno di Etnopediatria “Il Bambino Migrante”

Al centro di un interessante convegno di “Etnopediatria” organizzato dal Kiwanis Club di Marsala “Il Bambino Migrante”.

 * * * * *

   Mercoledi’ 8 Dicembre 2010, presso lo splendido Anditorium Santa Cecilia di Marsala, il Kiwanis Club, su iniziativa del suo presidente Maurizio Mannone e del suo consiglio direttivo, ha organizzato un interesse convegno di Etnopediatria sul tema “il Bambino Migrante”, perfettamente in linea con il motto che quest’anno s’è dato il Kiwanis “costruiamo una società migliore con i bambini, difendendoli”.

   La manifestazione, nella quale ha svolto le funzioni di moderatore il Dott. S. Marcello Vitaliti, Direttore U.O. Pediatrica dell’Ospedale di Marsala, ha registrato la presenza del Lgt Governatore della Divisione Sicilia 7 del Kiwanis, dott. Domenico Gaudino, nonché dell’assessore Giuseppe Milazzo, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale che l’ha patrocinata, e di tantissimi cittadini richiamati anche dalla notorietà dei Relatori:

-          Prof. Giovanni Corsello, Direttore Dipartimento Materno Infantile dell’Università di Palermo, Vice Presidente della Società Italiana di Pediatria;

-          Prof. Alberto G. Ugazio, Direttore Dipartimento di Pediatria – Ospedale Bambino Gesù – Roma – Presidente della Società Italiana di Pediatria;

-          Dott. Riccardo La Rosa, Assessore Politiche Sociali, Pubblica Istruzione del Comune di Mazara Del Vallo.

   In apertura del convegno il Presidente Mannone ha evidenziato come spesso il bambino “migrante” non comprende le motivazioni addotte dai “grandi” che lo hanno fatto migrare ed egli rimane “intrappolato” nella sua condizione di straniero, costretto a condividere il panico e l’angoscia dei genitori, diventando anche bersaglio dell’aggressività familiare, “dimenticato” in strada dai genitori troppo impegnati a risolvere gravi problemi economico – sociali.

   Il moderatore ha, indi, dato la parola al Dott. Riccardo La Rosa, Assessore del Comune di Mazara Del Vallo, città che ha il più alto numero di immigrati in Sicilia, e che conta nella sua popolazione, secondo un dato statistico del 2009, ben il 13,7% di bambini immigrati, strappati dal loro territorio d’origine, con gravissime ripercussioni anche di natura psichica, in quanto spesso non hanno genitori o altri parenti.

   L’Assessore ha, inoltre, evidenziato che in Provincia di Trapani il 26,2% è costituito da immigrati, molti dei quali bambini, di nazionalità rumena, slava, tunisina, cinese e di altre, costretti a risolvere grossi problemi derivanti da disagi di carattere economico, psicologico, ma anche abitativo, disagi che spesso degenerano in patologie irreversibili.

   “L’Amministrazione comunale di Mazara Del Vallo – ha riferito il dott. La Rosa – si sta adoperando per venire incontro ai bambini di diversa etnia, cercando di entrare nella loro cultura, mediante la creazione (allo stato è solo un progetto) di una struttura per accogliere almeno cinquanta giovani non accompagnati, di nazionalità diversa, in modo da favorire il loro integrale inserimento nella nostra società e nella nostra cultura, nella quale, spesso contro il loro volere, si sono visti catapultati”.

   Indi è stata concessa la parola al Dott. Giovanni Corsello il quale ha evidenziato come la nostra Regione è più una sorta di porta di ingresso per i migranti che poi emigrano verso il Nord Italia o, addirittura, in altre regioni d’Europa.

   Statisticamente si nota un dato progressivo di neonati con malformazioni congenite nei figli di genitori stranieri, il che dipende da diversi fattori, quali matrimoni endogamici, consanguineità, deficit di controlli in gravidanza, minore efficacia preventiva della diagnosi prenatale, stili di vita, malnutrizione, clandestinità.

   Occorre, perciò, ricercare, caso per caso, i fattori causali ma, soprattutto, porre in essere una politica di prevenzione.

   “Noi Siciliani” – ha proseguito il prof. Corsello – che in passato siamo stati un popolo di emigranti, oggi, invece, siamo noi a dovere accogliere gli stranieri, per cui siamo diventati una popolazione multietnica e ciò con tutti i problemi consequenziali, per cui è necessario attrezzarci per questa che ormai è una emergenza”.

   Un ruolo importantissimo in ciò ha il pediatra, che è stato definito dal Relatore come un “avvocato” dei bambini, nel senso che deve essere Egli a garantire il diritto alla salute del bambino, occupandosi della promozione alla salute nella famiglia, ma soprattutto nella scuola, dove bisogna fare prevenzione a tutti i costi.

   La società Americana, che è per eccellenza multietnica, già negli anni novanta si occupava del problema, tanto che è stato emanato una sorta di decalogo per il pediatra da parte della American Academy of Pediatrics  1997, che può così riassumersi:

-          i pediatri devono garantire a tutti i bambini le prestazioni  sanitarie utili e necessarie;

-          devono conoscere e comprendere le culture ed i bisogni assistenziali delle popolazioni migranti;

-          devono mostrarsi rispettosi e tolleranti verso le differenti modalità di allevamento dei bambini migranti ;

-          devono essere consapevoli dei problemi sanitari specifici dei bambini migranti (malattie  infettive , malnutrizioni, malattie genetiche, disagio psico-sociale);

-          devono essere consapevoli dello stato di  stress di bambini e famiglie legate all’immigrazione,

-          debbono conoscere e valorizzare il ruolo della comunità a cui appartengono i bambini e le loro famiglie.

   Il Convegno si è concluso con l’intervento interessantissimo del Prof. Alberto G. Ugazio, il quale ha evidenziato come, dal punto di vista demografico, il fenomeno della immigrazione straniera è da ritenersi positivo e ciò in quanto la nostra popolazione ha un tasso di natalità bassissimo : basti pensare che il tasso di natalità per donna fertile è sceso dal 12% di qualche anno addietro, all’1,3% nel 2008.

   Se tale tasso dovesse continuare a scemare, il nostro Paese, fra alcuni secoli, potrebbe essere destinato a scomparire, per cui il fenomeno dell’immigrazione straniera non sarebbe da contenere , ma solo adeguatamente controllato.

   Il Prof. Ugazio, ha, infine, accennato ad uno dei fenomeni attualmente più sconcertante fra i bambini immigrati, cioè quello della tubercolosi.

“Si continua a dire, però ciò non sta nei fatti – ha continuato il relatore – che la malattia abbia natura genetica, ma ciò non è vero in quanto la malattia viene contratta venendo a contatto con la nostra popolazione”.

   Il Prof. Ugazio ha concluso, ricordando un intervento sul tema della immigrazione da parte di Benedetto XVI, secondo cui l’immigrazione è un fenomeno presente sin dagli albori dell’Umanità, ma l’emergenza attuale impone certamente un intervento politico.

   Alle relazioni è seguito un interessante dibattito che ha consentito agli Oratori di chiarire ulteriormente i loro pensieri.

I lavori sono stati chiusi dall’intervento del Lgt Gov. Dott. Domenico Gaudino, il quale, dopo aver rivolto un plauso al Kiwanis Lilibetano, ha ricordato un ambizioso progetto del Kiwanis International, intitolato “Eliminate” che si prefigge di sconfiggere il tetano neonatale nei Paesi del Terzo Mondo.

Salvatore Bellafiore  


 

 

 

 

 

 

 


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