Passaggio della
Campana
Venerdì 24 Ottobre 2008, presso il ristorante
del Delfina Palace Hotel, il Kiwanis Club di Foligno ha
l'annuale cerimonia del "Passaggio della Campana", cerimonia
che segna l'avvicendarsi per ogni anno sociale del Presidente
del Club.
Quest'anno il
"Passaggio della Campana" ha visto impegnati la Dr.ssa
Graziella Frenquellucci in qualità di Presidente outgoing e
il Dr. Giuliano Alaia come Presidente incoming.
Dopo aver
ascoltato gli inni e letto le finalità del Club la Dr.ssa
Frenquellucci, nel salutare i numerosi ospiti presenti, ha
tracciato un bilancio delle attività kiwaniane svoltesi
nell'appena trascorso anno sociale.
Il Dr.
Giuliano Alaia, nuovo Presidente del Club, ha sottolineato il
totale impegno e la completa disponibilità che metterà al
servizio del Club per il raggiungimento degli obbiettivi e
delle finalità sociali.
Il
Luogotenente Governatore dell'Umbria presente alla cerimonia
dopo aver salutato tutti gli ospiti presenti alla cerimonia,
ha ringraziato la Dr.ssa Frenquellucci per il magnifico
lavoro svolto ed ha augurato un proficuo lavoro al Presidente
entrante.
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La vita del minore che difendo
Al passaggio della campana tra il presidente
uscente, dott.ssa Graziella Frenquellucci, e quello
entrante, dott. Giuliano Alaia, del Kiwanis Club Foligno, il
dott. Donato Vallescura, Lgt Governatore della Divisione
Umbria, alla quale il Club di Foligno appartiene, ha
ringraziato i presenti per la loro partecipazione
all’importante evento, si è complimentato con la dott.ssa
Frenquellucci per l’ottimo lavoro svolto e ha fatto gli
auguri al dott. Alaia per questo nuovo impegno, che aggiunge
a quello di Segretario di Divisione, incarico che sta
svolgendo ammirevolmente per il secondo anno consecutivo.
Egli ha continuato precisando, come premessa
all’esternazione della propria personale posizione spirituale
e culturale di kiwaniano al servizio dei bambini, di aver
sempre consapevolmente manifestato, nel corso della vita, le
proprie idee in assoluta libertà.
“Per me servire i bambini significa,
soprattutto, proteggerne la vita. Ma quando ha inizio questa
vita?
È importante saperlo per dare un contributo
all’aiuto dell'uomo a riconoscere e rispettare i suoi diritti
e i suoi doveri, a salvaguardare, negli interventi sulla
procreazione, i valori e i diritti inalienabili della
persona umana, primo fra tutti il diritto alla vita e
all'integrità fisica.
Non parlo contro la legge e non esprimo
giudizi di carattere morale, ma semplicemente desidero
evidenziare i risultati dell’applicazione di certe leggi e la
valenza morale che il tema assume.
Le recenti acquisizioni della biologia umana
confermano che quando le cellule maschili e femminili,
deputate alla riproduzione, si incontrano, può avvenire
che, entro poche ore, una (raramente due) cellula maschile ne
fecondi una femminile, dando origine ad una nuova cellula che
contiene l’identità biologica di un nuovo individuo umano,
ossia al primo stadio di una vita umana”.
In merito alla comunicazione delle
informazioni il dott. Vallescura ha detto: “Credo che alcuni
termini utilizzati sia nel linguaggio della biologia che nei
dibattiti di bioetica possono, in questo senso, risultare
fuorvianti, in quanto tendono a manipolare il linguaggio che
troppo spesso serve a camuffare intenti ideologicamente
contrari alla vita e atteggiamenti superficiali o disonesti
nei confronti della verità, scientifica e morale”.
Ha proseguito quindi affermando che: “Il
bambino non può rivendicare un diritto soggettivo ad iniziare
l'esistenza e io, kiwaniano, affermo che essere al servizio
dei bambini, per me, significa anche adoperarsi perché la
vita venga sempre accordata in maniera degna sia del
soggetto che la riceve che dei soggetti che la trasmettono”.
Infine ha concluso invitando a riflettere
sulle leggi che, a vario titolo, regolamentano la materia, e,
soprattutto, sulle conseguenze nefaste, che sono sotto gli
occhi di tutti, risultanti dall’applicazione di cattive leggi
nonché dall’applicazione ingiusta e distorta di leggi buone.
Anna Vallescura
24 ottobre 2008