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Dai Club
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SICILIA 1
Kiwanis Club Messina Nuovo Ionio
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CONVEGNO ENO-GASTRONOMICO
27 marzo 2009
Serata inebriante per i soci e gli ospiti del
KIWANIS Messina Nuovo Ionio quando nella loro sede dell’hotel
Europa hanno potuto immergersi nell’atmosfera mediterranea
pervasi da profumi, sapori e colori del mare nostrum.
Interessanti le relazioni-testimonianze
dell’architetto Salvatore Geraci, ispiratore\titolare della
Azienda Agricola PALARI, che con i suoi vini “Rosso del
Soprano -Sicilia IGT- e “Palari Faro DOC”, ha conquistato i
raffinati palati nazionali ed esteri, e dell’Avvocato Ignazio
Scimone che, con il suo olio “Merlino Dop Monte Etna”, ha già
ottenuto prestigiosi riconoscimenti dal particolare settore
olivicolo.
Ha fatto seguito una precisa e dotta
indicazione sulle componenti organolettiche dei cibi della
“dieta mediterranea” e quindi dei suoi pregi, specie se
connessa col ricorso ad una saggia quantità, effettuata del
Presidente del Club, dr. Alfredo Buttafarro, al termine della
quale i partecipanti hanno potuto gustare ed apprezzare i
prodotti bandiera e i piatti tipici indicati dai relatori.
Dai loro interventi e testimonianza è emerso
che anche nel mercato globale c’è spazio per i prodotti di
qualità, che si raggiunge con sacrificio, passione, studio,
stimolo necessario per avere il coraggio di trasformarli in
impresa. E l’arch. Geraci e l’avv. Sciamone, pur provenendo
da esperienze lontane, ne sono l’esempio.
Smaglianti i colori delle tele e dei tromp l’oeil
del Maestro Orazio Virzì.
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Kiwanis Club Messina
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SABATO
21 MARZO COMUNE DI MESSINA ORE 10,00
“QUEI MESSINESI CHE
VOLEVANO RECUPERARE LA MEMORIA E PROGETTARE IL FUTURO”.
CONVEGNO
STORICO-SCIENTIFICO PROMOSSO DAL KIWANIS MESSINA, GABINETTO
DI LETTURA, SOCIETà MESSINESE DI STORIA PATRIA, ORDINI
DEGLI ARCHITETTI E INGEGNERI.
Sabato 21 Marzo dalle ore
10,00 al Salone delle Bandiere del Comune di Messina, avrà
luogo un convegno storico-scientifico su alcune vicende, non
solo urbanistiche, poco note, della possibile ricostruzione
della citta’ all’indomani del terremoto del 1908 promosso
congiuntamente dal Kiwanis Messina, dal Gabinetto di lettura
e dalla Società Messinese di Storia Patria con la
partecipazione dell’Ordine degli Architetti e di quello degli
Ingegneri.
Lungi dall’essere una
coda delle recenti celebrazioni ,l’incontro mira a far
conoscere il disegno della rinascita di Messina ipotizzato
nel 1909 dalla inedita alleanza tra la Società Messinese di
Storia Patria e l’allora Collegio degli Ingegneri e degli
Architetti. La felice collaborazione che ne nacque in
opposizione ad una ricostruzione acritica, contrassegnata da
un approccio burocratico, tendeva a favorire un certo tipo di
futuro rispetto ad un altro,salvaguardando, tema
attualissimo, il mantenimento dell’identità collettiva.
Il convegno ha proprio
lo scopo di calarsi nel presente della crisi di sviluppo
della città, cui serve una progettualità che faccia leva
su una forte cultura dell’appartenenza.
Ai lavori,moderati dal
Giornalista Dott. Gigi Cartagenova, porteranno un intervento
di saluto il Sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, il
Presidente della Provincia Nanni Ricevuto, cui seguiranno le
relazioni del Prof.Salvatore Tramontana,Ordinario di Storia
Medievale all’Università di Messina, dell’Arch.Antonio di
Sarcina e del Prof. Michele Trimarchi, Ordinario di Analisi
Economica, Università di Catanzaro
Contestualmente al
convegno verrà allestita la mostra “Messina tra distruzione
e ricostruzione: itinerario delle trasformazioni urbanistiche
dal XVII AL XXI secolo “ già presentata lo scorso dicembre a
Parigi alla Maison de l’Italie, curata dalla Soprintendenza.
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Kiwanis Club Messina
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Il 19
marzo il Kiwanis Club Messina ha effettuato una gita
culturale a Salemi per vedere i Gioielli Di Pane (cene di
San Giuseppe) e ha incontrato il Sindaco On.
Vittorio Sgarbi.
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Kiwanis Messina Nuovo Ionio
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1° marzo 2009
Visita al Museo di Messina
Proseguendo nella sua attività culturale, il
Kiwanis Messina Nuovo Ionio ha visitato la mostra “Rubens
vede Caravaggio” e la parte del Museo Regionale di Messina
non sottoposto a lavori di restauro.
Guida d'eccezione lo storico dell'arte prof.
Giampaolo Chillè, i soci e i numerosi ospiti hanno ripercorso
il cammino della civiltà figurativa espressa da Messina
attraverso i secoli. Hanno, così, potuto ammirare, tra le
altre opere: della cultura bizantina normanna, le Assi
dipinte nel sec. XIII, provenienti dal soffitto a capriate
del distrutto Duomo; della cultura gotica del sec. XIV, tardo
gotica e primo Rinascimento del sec. XV, Antonello da Messina
con il Polittico di San Gregorio e la tavoletta della
“Madonna e francescano” e del “Cristo in Pietà”; della
cultura antonelliana e fiamminga del 1500, il messinese
Girolamo Alibrandi presente col “Giudizio Universale”, la
“Circoncisione” e la “Presentazione al tempio” proveniente
dalla chiesa di San Nicola e recuperata dal terremoto del
1908 in 280 frammenti; della cultura manieristica, la
“Deposizione” del messinese Mariano Riccio e la “Adorazione
dei pastori” di Polidoro Caldara per giungere allo stesso
Caravaggio e i caravaggeschi con il “Miracolo della vedova di
Naim” di Mario Minniti, la “Resurrezione di Lazzaro” e la
“Adorazione dei pastori”, dipinte da Michelangelo Merisi da
Caravaggio durante il suo soggiorno messinese, nel 1609, e i
messinesi Alonzo Rodriguez (1578-1648) con la “Incredulità di
San Tommaso”, la “Strage degli Innocenti”, il “Commiato dei
Santi Pietro e Paolo” e il “Cristo per la Croce” di Mario
Minniti.
Naturalmente, l'emozione più viva è stata la
visione delle due tele oggetto della mostra, la “Adorazione
dei pastori” di Caravaggio e quella del Rubens, dipinte tra
la fine del 1608 e l'estate del 1609 la prima e nel 1608 la
seconda senza che gli artisti si fossero incontrati.
Le tele, posizionate sotto luci che le
enfatizzavano, apparivano nude a mostrare la loro bellezza e
la loro diversità: tra la composta “santità” dei personaggi
del Rubens e la drammaticità terrena dei personaggi del
Caravaggio che partecipano attoniti, se non restii,
all'evento, senza l'aiuto di angeli per capirne la natura.
Solo il pastore dal rosso mantello di Rubens,
con il suo sguardo incerto quasi a chiedere “che succede?” è
umanamente terreno e si incontra con l'espressione attonita
dei pastori, con la cesta dei panni, il pane e gli attrezzi
da lavoro di Caravaggio che sono lì a richiamare la
quotidianità della vita non sospettando la straordinarietà
dell'evento.
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