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TOSCANA
Kiwanis Club Arezzo
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Sabato 31 gennaio Hotel
Etrusco
Incontro
Storia & scuola
Dialogo con le scuole
aretine
organizzato dal Kiwanis di
Arezzo
Rivisitazione dell’impatto
della seconda guerra mondiale su Arezzo, della nascita delle
sue prime industrie, attraverso filmati, canzoni d’epoca,
racconti dei protagonisti, interviste in sala offerte ad un
gruppo di studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori,
attraverso il coinvolgimento dei presidi di alcuni dei
maggiori istituti scolastici cittadini. Il tutto alla
presenza delle istituzioni cittadine.
Momento forte della serata,
dopo i filmati d’epoca e la breve spiegazione di uno storico
su tutto il periodo, il confronto, guidato dal moderatore,
tra i giovani presenti ed alcuni testimoni storici di quel
periodo, che possano raccontare dalla loro viva voce i
momenti che hanno vissuto e le difficoltà che hanno vinto nel
mettere in piedi la loro attività.
Programma
Dalle ore 19,15 arrivo ospiti
e soci e apertura ampio buffet-cena.
ore 20.30 - apertura lavori
Presentazione del Kiwanis
da parte del presidente Paolo
Borgheresi
ore 20.40 - Presentazione
della serata
da parte del conduttore -
Paolo Castiglia
ore 20,45 - primo intervento
dei musicisti con canzoni storiche a tema
ore 20.55 - filmato storico
sulla seconda guerra mondiale nei suoi effetti su Arezzo
ore 21,10 - Relazione sul
passaggio del fronte e sui suoi effetti sulla città e sul
periodo della ricostruzione con la nascita delle prime
importanti industrie aretine - Prof. Ivo Biagianti
Ore 21,30 – filmato storico su
dopoguerra e nascita delle prime imprese
Ore 21,40 - secondo intervento
dei cantanti con canzoni a tema
21,50 – Giovanni Rupi:
“L’urbanistica ad Arezzo nell’immediato dopoguerra”
Ore 22.00 – La parola ai
presidi degli istituti aretini presenti:
Giampiero Giugnoli (Classico),
Claudio Santori (scientifico) e Franco Cristelli (Liceo
“Vittoria Colonna”) che raccontano rapidamente la storia dei
loro istituti.
Ore 22.20 – Dibattito tra gli
studenti presenti e gli imprenditori testimoni storici degli
eventi raccontati, Butali, Faralli e Zucchi, coordinato dal
conduttore.
Ore 23.15 circa- Chiusura e
saluti.
Il Presidente Paolo
Borgheresi con Paolo Castiglia, conduttore della serata.
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Il secondo dopoguerra raccontato dai
protagonisti storici dell’economia cittadina agli studenti
dei licei
Generazioni a confronto sul miracolo aretino
Alla serata organizzata dal kiwanis
interessante dialogo dei giovani con i testimonial Butali,
Faralli e Zucchi
Immaginare un sabato sera nel quale gli
studenti, invece di andare a ballare, vanno ad ascoltare e a
porre domande a figure imprenditoriali storiche di Arezzo
quali il comm. Benito Butali, notissimo imprenditore e
proprietario di Teletruria, il presidente di Banca Etruria,
Elio Faralli, e il presidente degli imprenditori orafi
Antonio Zucchi, sembrerebbe fantascienza. E invece è proprio
quello che è successo in una serata, davvero di estremo
interesse, organizzata del Kiwanis club di Arezzo sabato
scorso all’Hotel Etrusco. Si trattava dell’incontro “Storia &
scuola: dialogo con le scuole aretine”, una rivisitazione
dell’impatto della seconda guerra mondiale su Arezzo, della
nascita delle sue prime industrie, attraverso filmati,
canzoni d’epoca, racconti dei protagonisti, interviste in
sala offerte ad un gruppo di studenti dell’ultimo anno delle
scuole superiori, attraverso il coinvolgimento dei presidi di
alcuni dei maggiori istituti scolastici cittadini.
Il tutto alla presenza di importanti autorità
cittadine, dal prefetto Montanaro, al comandante dei
carabinieri di Arezzo, Fabbiano, al vicesindaco Marconi.
Momento forte della serata molto partecipata, dopo i filmati
d’epoca e la breve spiegazione storica su tutto il periodo, è
stato il confronto, guidato dal conduttore della serata Paolo
Castiglia, tra i giovani presenti e i testimoni storici di
quel periodo, che hanno potuto raccontare dalla loro viva
voce i momenti che hanno vissuto e le difficoltà che hanno
vinto nel mettere in piedi la loro attività.
Dopo l’apertura dei lavori con una
presentazione del Kiwanis club di Arezzo da parte del
presidente dello stesso, Paolo Borgheresi, e il primo
intervento dei musicisti con canzoni storiche a tema, che di
tanto in tanto hanno punteggiato la serata, è andata in onda
la prima parte di un filmato storico sulla seconda guerra
mondiale nei suoi effetti su Arezzo, su materiali forniti da
Teletruria che li aveva prodotti attraverso la ricerca
storica del suo direttore Gianfranco Duranti, e rielaborati e
montati per l’occasione da Piero Comanducci. La relazione sul
passaggio del fronte e sui suoi effetti sulla città e sul
periodo della ricostruzione con la nascita delle prime
importanti industrie aretine da parte del prof. Ivo Bigianti
è stata accolta con estrema attenzione dagli studenti
presenti, così come la seconda parte del filmato storico su
dopoguerra e nascita delle prime imprese. Poi, via al
dibattito.
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Un Club che ha nel Dna la valorizzazione e il
sostegno delle nuove generazioni
A servizio del servizio ai più giovani
La vocazione del Kiwanis è quella di servire i
giovani, e la serata di sabato 31 si è quindi inserita in
questo percorso di valorizzazione delle nuove generazioni che
proprio da un dialogo e confronto con quelle precedenti
possono ottenere un crescita anche delle loro
consapevolezze. Quella del Kiwanis è una storia lunga, che
parte dagli Usa, da Detroit nel 1915. Da allora la sua
diffusione è stata capillare ed attualmente sono presenti
oltre 12.000 club Kiwanis in tutti i continenti. Il motto del
Kiwanis Club nel mondo è: “We Build” a cui nel ‘98 è stato
aggiunto quello che è l’obiettivo principale del suo impegno
civile: “Serving the children of the world” cioè al servizio
dei bambini del mondo
La parola “Kiwanis” è il termine contratto di
una frase dell’idioma della tribù indo-americana degli Okipei
“Nun Kee Wan Nis” il cui significato può condensarsi in
“insieme per conoscersi meglio” o anche “insieme per farsi
conoscere”. La prima traduzione sottolinea l’importanza dei
rapporti umani come base di tolleranza, la seconda esprime un
concetto antico ma sempre valido e cioè che l’unione fa la
forza.
Quest’anno il kiwanis Arezzo prevede diversi
Service. Uno è insieme a Comune, Provincia, Azienda
Farmaceutica, Medici per l’ambiente nel realizzare un
percorso salute in un parco cittadino che tutti giovani e
anziani potranno usare. Un service, infine, è stato
organizzato dai figli dei soci vendendo fiori e organizzando
uno spettacolo teatrale in vernacolo. Il tutto per
raccogliere fondi per l’acquisto di vaccini per Medici senza
Frontiere.
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Kiwanis Club Arezzo
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Celebrazione del Ventennale del Kiwanis
club di Arezzo
con la partecipazione del governatore
Sergio Rossi
e i rappresentanti delle altre realtà
toscane
I principali impegni messi in campo per
quest’anno
I giovani impegnati per medici senza
frontiere
All’hotel Placet di Rigutino, si è celebrata
la serata del ventennale alla quale hanno partecipato anche
rappresentanti di tutta la Toscana ospiti ad Arezzo per la
riunione del consiglio di divisione guidata dal Governatore
del Distretto Sergio Rossi, il luogotenente governatore
Loriano Lotti, i rappresentanti dei Consiglio di divisione e
i rappresentanti delle altre realtà toscane. Quest’anno il
kiwanis Arezzo prevede diversi Service. Uno è insieme a
Comune, Provincia, Azienda Farmaceutica, Medici per
l’ambiente nel realizzare un percorso salute in un parco
cittadino che tutti giovani e anziani potranno usare. Un
service è fatto dai figli dei soci vendendo fiori nei
banchini, e organizzando uno spettacolo teatrale in
vernacolo. Il tutto per raccogliere fondi per l’acquisto di
vaccini per Medici senza Frontiere. Previsto anche un
incontro per i giovani del V anno degli istituti superiori
sul tema “Arezzo fra guerra e dopoguerra e la rinascita
economica” a cui parteciperanno storici, testimoni cittadini
rappresentanti di industrie che sono state le pioniere della
nostra rinascita economica, il tutto intervallato da filmati
e musiche d’epoca. Il club poi finanzia da alcuni anni un
progetto per la costruzione di un punto nascita in India e in
Africa.
Il Kiwanis di Arezzo compie quindi 20 anni.
Data importante per club service che ha interpretato il suo
ruolo nella città sempre al servizio di chi ha bisogno, in
particolare bambini, ma sempre con uno spirito partecipativo
molto particolare.
Presidente Paolo Borgheresi, che significa
essere presidente del Kiwanis Arezzo oggi, proprio nel suo
ventennale?
Quando molti anni fa ebbi l’onore di ricoprire
la carica di Luogotenente Governatore della XII divisione che
raccoglieva clubs della Italia centrale usai questo motto che
credo racchiuda molto bene il significato di far parte del
kiwanis: “Se un solo uomo sogna questo rimarrà un sogno, ma
se più uomini sognano insieme è la realtà che comincia”. I
nostri sogni realizzati o quelli che vorremmo realizzare si
chiamano in generale “Service” e sono lo scopo della nostra
appartenenza. Questi sono stati 20 anni importanti e mi piace
qui ricordare tutti i presidenti che mi hanno preceduto, dal
primo, Beniamino Cantore, a Raffaello Farsetti, Patrizio
Gabutti, Luigi Armandi, poi ci fu il mio primo mandato nel
1994-95, poi Guido Morselli, Giovanni Rupi, Pietro Lucani,
Domenico Aversa, Stefano Cioni, Stenio Benincasa, Marco
Lucherini, Riccardo Scarafia, Athos Vetrini, Roberto Duranti,
Marco Scrocca, Roberto Squarcialupi e Tiziano Sacchet.
Ma che significa allora Service?
Service è una attività fatta in favore, a
sostegno, a volte in aiuto, di altri. Non necessariamente un
service deve avere in se il concetto di beneficenza o di
carità. Il nostro Club di Arezzo in particolare gli dà un
significato particolarmente operativo. Per realizzare
progetti sono necessari denari. Alcuni li raccolgono in
maniera diretta, diciamo “ contributiva” da parte di soci o
altri. Noi nel nostro club preferiamo offrire iniziative,
lavorare concretamente per realizzare i denari necessari al
service. Diciamo che per esemplificare, nel primo modo una
busta sotto al piatto in una cena conviviale può servire a
raccogliere fondi. Nel secondo modo invece, magari ci
mettiamo tutti noi in gioco facendo una serata di teatro o
offriamo la nostra operosità ed il ricavato servirà da fondo
per il Service.
Ci può fare qualche esempio di Service nel
corso di questi 20 anni?
Per brevità ne illustro uno ma sarebbero tanti
quelli importanti: era il periodo della guerra in Bosnia, dei
campi profughi. I nostri figli lavorarono delle settimane per
fare Presepi artigianali che poi furono venduti all’asta e
con quel ricavato furono comprate 160 paia di scarpe pesanti
da bambino donate, in una splendida serata nella chiesa di
San Domenico, dove fu organizzato il Concerto di Natale che
il Kiwanis offri a tutta la cittadinanza trasmesso anche a TV
unificate.
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Kiwanis Club Piombino Riviera Etrusca
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CAMINETTO DEL 16 GENNAIO 2009
CONFERENZA “PIOMBINO E LO SVILUPPO TURISTICO”
RELATORE: FRANCO DELL’OMODARME
I Soci del “Kiwanis Club Piombino – Riviera
Etrusca” si sono incontrati presso la sede di “Riva degli
Etruschi” per una serata di Caminetto. Il Caminetto è il
momento in cui il Consiglio Direttivo relaziona del suo
operato ai Soci cogliendo gli spunti che i Soci gli danno e
migliorando così l’amalgama che permette al Club di crescere.
Già da alcune presidenze, durante i Caminetti, è consuetudine
che un Socio ci intrattenga su un argomento d’interesse
generale. Argomento ovviamente familiare al Socio-Relatore
perché oggetto, ad esempio, del suo lavoro quotidiano, di un
suo hobby, di una sua passione.
Infatti il Presidente Michele Cerri, dopo i
saluti iniziali, ha passato il microfono al Chairman Mauro
Bartoloni che ha introdotto il Relatore. Questa sera l’onore
e l’onere è tutto del “vecchio” (fra doverose virgolette e
solo perché il Relatore è Socio Fondatore e Past President)
Franco Dell’Omodarme che ha trattato il tema “Piombino e lo
Sviluppo Turistico”. Franco, in qualità d’insegnante di
discipline turistiche presso istituti tecnici con indirizzo
turistico, ha avuto modo di annotare le variazioni e
l’impatto che il turismo ha avuto sulla nostra città. Durante
la relazione è stato proiettato un filmato di una tavola
rotonda del 1991 realizzata da una televisione locale nella
quale Franco ha partecipato analizzando le interviste fatte
dal conduttore del programma a turisti di passaggio agli
imbarchi per l’Elba ed in ozio sotto gli ombrelloni nelle
spiagge della costa, per verificare il livello di conoscenza
che avevano della Piombino turistica. Dal quadro emerso si
nota immediatamente, e con rammarico, la mancanza di
strutture turistiche di accoglienza che ha, come diretta
conseguenza, il disinteresse del turista per Piombino
soprattutto quando, geograficamente, esiste una vicina Isola
d’Elba. Piombino era deficitario di tutte le infrastrutture
che “chiamano” il turismo (viabilità, ferrovie, hotel,
ristoranti, pubblicità, prodotti gastronomici, ed iniziative
locali). La cultura del ferro e lo sviluppo della siderurgia
sposate da Piombino, hanno pesato in modo importante.
Fortunatamente, dal 1991, sono stati fatti passi in avanti
con interventi che, pur non avendo e non potendo trasformare
Piombino in un polo turistico tradizionale, hanno migliorato
la qualità della vita cittadina e della vicina costa. Per
catturare l’attenzione del turista resta ancora da fare e,
noi, che sentiamo forte l’appartenenza al nostro territorio,
spingiamo affinché ciò avvenga. La Relazione di Franco ha
avuto, come diretta conseguenza, uno scambio animato di
battute, di lanci di idee, di teorie che hanno accompagnato
la cena che l’ha subito seguita.
Il Club di Piombino ringrazia il suo Socio
Franco Dell’Omodarme per la bellissima serata che gli ha
regalato.
Carlo Delponte
Addetto Stampa
Kiwanis Club Piombino – Riviera Etrusca
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