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KC Villa San Giovanni


3 marzo 2010

Conferenza stampa nei locali della sala consiliare del Comune di Villa San Giovanni, alla presenza del Prefetto Dott. Ruffo Commissario Straordinario, della stampa (Gazzetta del Sud e Quotidiano della Calabria) e dei soci del club.
Nell'occasione è stata presentata una pubblicazione antologica del "Premio di Pittura Villa San Giovanni" adottato dal 1994 dal nostro club.

                            

        Domenico Castagnella
Presidente KC Villa San Giovanni

PRESENTAZIONE

“Premio Kiwanis Villa San Giovanni di Pittura 1994-2007.  Antologia” 

   Con la pubblicazione di questa raccolta antologica il Kiwanis Club Villa San Giovanni, coerentemente con la fattiva presenza sul territorio, intende promuovere la rilevanza del processo legato alla memoria, intesa come testimonianza del “come eravamo” e come risorsa per ciò che seguirà.

  Il coinvolgimento nell'attivazione di questo percorso “scientifico” di recupero e ricostruzione delle fasi di attuazione dello storico “progetto culturale” noto come PREMIO KIWANIS VILLA SAN GIOVANNI DI PITTURA ha consentito di rivalutare le straordinarie energie creative, promotrici di vere e proprie kermesse artistiche villesi negli anni compresi fra il 1994 ed il 2006.

  Questa operazione nasce dalla collaborazione con il Comune di Villa San Giovanni ci ospita; nella  fase di redazione del testo abbiamo voluto e cercato la piena sinergia con le istituzioni, trovando nel Prefetto Mario Rosario Ruffo, Commissario Straordinario della Città di Villa San Giovanni, un valido promotore.

  La raccolta prende avvio dalla testimonianza del Presidente del nostro Club nell'anno 1994, Prof. Giuseppe Nostro. E l'inizio non dovette essere  del tutto agevole, se è vero che il titolo introduttivo è: “una sfida alle istituzioni”, che sicuramente parve necessaria per dar avvio al nuovo Premio.

   Fin da subito, comunque, la finalità è stata quella di farne una potente molla per lo sviluppo culturale e, perchè no, economico.

  La pubblicazione è declinata in forma annalistica; la specificità del premio viene illustrata, volta per volta, dal Presidente del Club e dal Sindaco dell'anno, a testimoniarne la rilevanza .

   Via via che si procede nella lettura si ha la sensazione di percorrere gli ultimi dieci anni della vita culturale dell'area dello Stretto.

  Nomi di artisti si coniugano con titoli di opere; documenti fotografici  supportano immagini d'arte e forniscono testimonianza delle prestigiose presenze succedutesi nel tempo.

  Degno di particolare menzione, ad esempio, è un momento di particolare identità d'intenti nato fra la città di Villa e quella della vicina Reggio grazie alla presenza del compianto Sindaco Italo Falcomatà, durante la rassegna.

  WE BUILD, NOI COSTRUIAMO, recita il motto del Kiwanis e proprio in quest'ottica in questo testo si vuole testimoniare con quanta forza ed energia, di anno in anno, si sia voluto costruire una rete di legami culturali  e d'interazione dei linguaggi.

  Avviatasi, dunque, nel 1994 la rassegna artistica ha ricevuto la sua prima benedizione da eminenti figure del panorama critico contemporaneo, che hanno voluto rimarcare l'utilità dell'operazione ai fini sociali e culturali per un contesto destinato ad identificarsi nell'ampio panorama meridionale.

  Nel tempo a seguire, con cadenza quasi annuale, il “Premio” ha fornito giusti stimoli per la promozione di artisti emergenti, oltre che per la diffusione e la valorizzazione delle correnti pittoriche più attuali.

  Durante questi lunghi anni, Villa San Giovanni ha avuto tra l'altro grazie al PREMIO il privilegio di godere dell'attenzione nazionale con l'Alto Patronato con Medaglia della Presidenza della Repubblica, conferito all'iniziativa culturale sin dalla sua V° Edizione per il pregio dell'operazione e per gli innegabili meriti.

  In questa pubblicazione sono contenute le testimonianze rese da coloro che hanno  contribuito a rendere la kermesse nota a livello nazionale, oltre che un'ampia documentazione fotografica delle opere premiate nel corso delle varie edizioni.

   Si ritroveranno, con la patina del passato, nomi di artisti divenuti molto noti, ancora  giovani, che hanno avuto dal “Premio Villa” uno splendido viatico di successi.

  Si potrà constatare come a Villa San Giovanni, grazie a questo Premio, sia stata indirizzata l'attenzione della critica d'arte più a la page e delle personalità eminenti del panorama nazionale ed internazionale.

 Dall'albanese Ibhraim Kodra al catanzarese dallo spirito pop Mimmo Rotella, passando per Emilio Notte, Domenico Spinosa, Michele di Raco, Giorgio Celiberti, Antonio Freiles, Carlo Filosa ed altri, Villa San Giovanni è stata di fatto, grazie al PREMIO, culla di scuole di pittura.

  A sfogliare la pubblicazione s'intende la magia dei momenti nei quali i grandi s'incontravano, fra le tavole esposte con gli emergenti.  

  Per citare Lucio Barbera, noto critico d'arte e strenuo sostenitore del Premio, il Premio Villa è riuscito nel tempo a fecondare di magia pittorica gli ambienti artistici con cui veniva in contatto.

  All'anno 2005, la pubblicazione dedica un'ampia sezione, perchè nell'inedita cornice liberty del “Vecchio Macello” della Città, il “Premio” subisce una svolta e  diviene a tutti gli effetti una Mostra.

  Questa mostra, che abbiano intitolato “Stretto Plurale”, ha voluto interpretare  molteplici idee di pittura.

  Otto artisti di formazione mediterranea (Cesare Berlingeri, Gianfranco Anastasio, Giuseppe Bonaccorso, Tina Sgrò, Roberto Saterno, Angela Pellicanò, Sarah Cerreti e Michele D'Avenia) hanno rappresentato  la pittura del nostro tempo.

  L'anno dopo, nel 2006, il Kiwanis ha voluto rendere omaggio alla pittura del Maestro Santi Alleruzzo, nostro socio, scomparso nell'anno precedente. La mostra è stata l'ennesima occasione per valorizzare un artista mediterraneo, conosciuto come sensibile interprete del suo tempo e maestro di tante generazioni di  pittori sensibili.

  Concludo dicendo che mi piacerebbe che questa nostra ricostruzione storica, uscendo dalla finalità prima di raccolta antologica, giovi a destare la curiosità verso ciò che è stato ma soprattutto a destare l'attenzione e la tensione giusta verso ciò che può ancora essere.

                                                           Giuseppe A. Morabito
                                      Chairman del “Premio” - Edizioni 2005 e 2007

 

 

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