DON DINO CAMPIOTTI OSPITE AL KIWANIS ARONA SAN CARLO
Serata di grande impegno sociale, venerdì 5 febbraio, presso
la sede del Club KIWANIS ARONA SAN CARLO: presente Don DINO
CAMPIOTTI Direttore della Caritas Diocesana di Novara, che
ha trattato il tema “ AIDS: a che punto siamo ”.
Don Campiotti, persona di grande cultura ed impegno in campo
sociale nel sostegno delle persone più bisognose, ha
trattato il tema dell’AIDIS, essendo, fin dagli anni ’80,
impegnato nell’aiutare coloro che venivano colpiti da questo
male.
E’, infatti, responsabile della Comunità SHALON sita nel
Comune di Casalino che si occupa dell’assistenza dei
tossicodipendenti. La parola Shalon significa “ pace “: la
struttura per gli assistiti rappresenta un modo decoroso di
riconciliarsi con la vita perché offre assistenza nella
terapia psico-logica, e, quindi, aiuto a ripartire per la
vita. L’impegno della comunità rimane quello di ridare
dignità a persone, anche di età non più giovane, che,
altrimenti resterebbero abbandonati a se stessi.
La storia dell’AIDS dagli anni ’80, quando le speranze di
sopravvivenza, di chi veniva col-pito dal virus Hiv, erano
praticamente nulle, registra, a partire dagli anni 95 – 96
una più lunga spe-ranza di vita, grazie soprattutto alla
scoperta di nuovi farmaci.
Purtroppo, deve essere fatta un’amara constatazione su come,
ai giorni nostri, il problema dell’AIDS è passato nel
dimenticatoio, infatti un malato affetto dal virus Hiv non
fa più notizia.
Dal panico vissuto negli anni ’80, quando si era generato il
timore di un’imminente pande-mia, si è oggi passati ad una
sorte di copertura, del male conseguenza di un immotivato
silenzio.
Invece, il problema è rimasto ed è, forse per questa
inspiegabile mancanza d’informazione, ancora più
preoccupante specialmente tra le fasce giovanili. I dati che
provengono degli operatori del settore, seppur non
ufficiali, sono molto preoccupanti perché parlano di una
diffusione del virus di oltre il 5% nella fascia d’età tra
14 e 19 anni.
Mentre all’inizio la malattia era diffusa in particolar modo
tra i tossicodipendenti e gli omo-sessuali, attualmente, lo
è anche tra gli eterosessuali.
Per limitare e ridurre l’incidenza dei casi accertabili - in
quanto molti non sanno di aver con-tratto il virus - serve
più informazione, più prevenzione e, nel dubbio, affrontando
un semplice esame.
Molti sono stati gli episodi che hanno segnato il cammino di
Don Campiotti verso il suo impegno sociale di assistenza ai
malati: uno su tutti quello di un ragazzo morto all’età di
29, divenuto cieco in seguito al decorso della malattia, ma
che raccontava di aver finalmente, anche se alla fine dei
suoi giorni, scoperto il senso della vita.
Al termine della serata il Presidente del Club Kiwanis Arona
San Carlo, Giuliano Lazzarini ha consegnato a Don Campiotti
un assegno a favore della comunità Shalon, frutto di un
service realizzato dai soci del club.
Luigi Fanchini
il presidente Lazzarini presenta il relatore Don
Campiotti
Don Campiotti durante la sua relazione
il presidente del club Lazzarini, consegna a Don
Campiotti l’assegno per il service a favore della comunità
Shalon
Lazzarini con Don Campiotti