25 ottobre 2009
Carissimi/e,
questa mia lettera è rivolta non solo alle
Socie, ma anche e soprattutto ai Soci della
nostra organizzazione.
Mi sono accorta in questo ultimo
periodo, infatti, che sono poco note, se non
addirittura sconosciute, le motivazioni per cui
è stata costituita a suo tempo la Consulta
Donne, cosa questa rappresenti e quali siano i
suoi compiti. Tutto questo, forse, a causa di
una mia carente comunicazione, di cui mi scuso e
alla quale ora cercherò di porre rimedio.
La Consulta Donne nel nostro
Distretto è nata con il Governatore Cuzari ed è
decollata sotto la guida di Valeria Gringeri.
Nell’anno sociale appena trascorso, essendo
Valeria Governatore Eletto, la presidenza della
Consulta è passata alla sottoscritta, ed anche
per quest’anno mi è stato confermato, forse
immeritatamente, questo ruolo che per me è
importantissimo e di cui sono orgogliosa.
La Consulta è un organismo che si
rapporta con il Comitato Europeo Donne; in ogni
Distretto Europeo, inoltre, esiste un
responsabile donne con l’incarico di
incrementare il numero delle donne nel Kiwanis.
Ma perché l’esigenza di questo
organismo? Non certo per “ghettizzare” le socie,
né per emarginarle in una specie di sottoclub.
Essa nasce, piuttosto, dall’esigenza di
valorizzare e responsabilizzare la donna-socio e
per incrementare il numero di socie nei nostri
Club.
Vi sono in Europa varie realtà
diverse: in alcuni Paesi la donna non è accolta
nei Club, in altri vi sono Club Kiwanis solo
maschili e Club solo femminili, ed anche in
Italia, ancora oggi, vi sono (anche se per
fortuna pochissimi) Club che non fanno entrare
le donne. Vi sono realtà diverse da territorio a
territorio e da Club a Club.
Si parla tanto di crescita nel
Kiwanis ma per svilupparci bisogna stare anche
al passo con i tempi, sempre ovviamente
rispettando le nostre tradizioni, i nostri
protocolli e le nostre finalità.
Piaccia o no oggi per crescere il
Kiwanis ha bisogno anche della figura femminile.
Se si vuole aumentare il numero dei soci, che
ormai è stazionario da anni, è necessario
rivolgerci, come individuato dai nostri vertici,
a “vivai” diversi, quali i giovani e le donne.
Il mondo giovanile è senz’altro quello più
auspicabile, ma anche il più difficile da
coinvolgere su larga scala, e quindi è
importante sensibilizzare il mondo femminile.
Per incentivare le donne ad entrare nella nostra
organizzazione è necessario far vedere cosa
siamo capaci di fare. Credete forse che ci siano
tante donne che, magari già impegnate nel mondo
del lavoro ed in ambito familiare, abbiano
voglia di iscriversi ad un club per fare le
“veline”? o che partecipino alle cene solo per
contorno, per far numero? Io non credo proprio,
non nella società odierna. Per stimolare le
donne a farsi socie si devono coinvolgere
innanzitutto quelle già presenti nei nostri
Club, in modo operativo, effettivo, fattivo, con
responsabilità precise ed incarichi, perché
possano a loro volta con i fatti attirare
l’attenzione e l’interesse di altre donne.
Ecco che la Consulta Donne trova
la sua collocazione e la sua ragione di essere.
Però può essere efficace solo con la
collaborazione di tutti. E’ un modo per
coinvolgere le socie a cascata: Distretto,
Divisioni, Club. E’ un modo per incentivare,
responsabilizzare ed anche gratificare le socie.
La Consulta non deve (guai!) essere isolata o
fine a se stessa, ma piuttosto uno stimolo per
tutti, e sarà veramente efficace solo se opererà
in stretta collaborazione con i soci uomini,
come del resto è giusto che sia. I progetti, i
services, le idee devono essere condivisi e
portati avanti (uomini e donne) tutti insieme su
tutto il territorio.
Più siamo e più bambini possiamo
aiutare: questo è l’importante.
Cosa sta facendo la Consulta? La
Consulta nello scorso anno sociale si è data un
obiettivo individuato nella sensibilizzazione
dell’opinione pubblica sulle problematiche
legate ai disturbi alimentari in età giovanile e
nella loro prevenzione. Ci siamo proposte di
divulgare i benefici di una corretta
alimentazione (Dieta Mediterranea) per
combattere l’obesità infantile. Sono state già
realizzate da alcuni Club manifestazioni locali
ed incontri a livello scolastico che hanno dato
ottimi risultati. Quest’anno dobbiamo renderci
ancora più operative ed incisive su tutto il
territorio, con la collaborazione dei
Luogotenenti e di tutti i soci, cercando di
coinvolgere gli amministratori e le autorità
scolastiche. Mi piacerebbe poter ottenere
risultati concreti per aiutare veramente i
bambini, gli adolescenti e per dare visibilità e
lustro al Kiwanis e questo, ripeto, tutti
insieme.
Auguro un proficuo e piacevole
lavoro in spirito di collaborazione e di
rispetto reciproco fra tutti i Soci.
Un caro saluto
Silvia Voliani
Presidente Consulta Donne