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''A Sud dell'economia'', un convegno a Cosenza
Cosenza. "A Sud dell'economia": e' il titolo del
convegno organizzato dai clubs service di Cosenza
Kiwanis junior e Kiwanis con l'obiettivo di esprimere il
diffuso disagio di un territorio, quale quello
calabrese, che si sente relegato ai margini
dell'economia, anche all'interno dello stesso
Mezzogiorno. Un momento di grande commozione e di forte
solidarieta' ha accompagnato l'intervento del Presidente
del Kiwanis Junior Barbara Monaco che in apertura ha
voluto ricordare la figura di Liliana Funaro, stroncata
all'eta' di ventinove anni da un male incurabile. Luca
Fiorita, Presidente del Kiwanis club di Cosenza, ha
posto l'accento sugli obiettivi del convegno. "Parlare
di economia con i cittadini - ha detto- significa
svegliare le coscienze e provocare i calabresi per dare
di piu' e sempre meglio, nella convinzione che non
mancano intelligenze ed esperienze positive a cui
ispirarsi e le opportunita' per realizzare importanti
iniziative". Dalle relazioni di Sarino Branda, Direttore
dell'Assindustria cosentina e dall'imprenditore Rolando
Manna e' emerso che ci sono regioni ed aree del
Mezzogiorno che stanno crescendo piu' e meglio della
Calabria. Non si puo' piu', quindi, parlare di un
Mezzogiorno unico ed indifferenziato, ma di aree e
regioni che hanno decisamente imboccato la strada dello
sviluppo, mentre altre fanno fatica e stentano a
decollare. La Calabria continua ad essere il fanalino di
coda per tanti aspetti: livello di occupazione, prodotto
interno lordo per abitante, apertura verso i mercati
esteri. "Ma la Calabria - ha sostenuto il Direttore
Sarino Branda- non e' refrattaria allo sviluppo, non e'
un'area completamente chiusa. Sul finire degli anni
novanta e ad inizio di terzo millennio la nostra regione
ha vissuto un importante periodo di trasformazione e di
crescita facendo registrare andamenti congiunturali
decisamente positivi. La stagione della concertazione -
ha continuato Branda- ha fatto emergere una regione in
movimento con una voglia di protagonismo locale che ha
coinvolto tutti gli attori dello sviluppo fino a
proiettare in positivo la nostra regione verso il resto
del Mezzogiorno e del Paese. Oggi, la spinta verso la
devolution tende a presentare lo stereotipo di una
Calabria e di un Mezzogiorno come terra di criminalita'
diffusa e di scarsa capacita' progettuale dove non
continuare ad investire risorse". Per Branda "quello che
serve e' dare vita a politiche regionali piu' efficaci e
meglio tarate sulle vocazioni del territorio,
utilizzando al meglio le risorse comunitarie per
aggredire e ridurre in maniera sostanziale i ritardi
strutturali che ancora affliggono la nostra economia".
Dopo aver analizzato i dati dell'economia internazionale
ed europea, l'imprenditore Rolando Manna ha posto
l'accento sull'importanza che riveste il mondo
dell'informazione e sul ruolo della politica nella
societa'. "Guardando alla Calabria - ha dichiarato
Rolando Manna- i parametri di riferimento economico ci
comunicano che siamo la maggiore anomalia economica di
questo Paese: 26% di disoccupati, 64% di disoccupati
giovani, pil pro-capite al 50% della media nazionale,
esportazioni all'1% di quelle della Lombardia. Il
sistema Calabria non funziona, gli sforzi dei singoli,
anche perche' sempre piu' rari, non sono assolutamente
sufficienti". Per l'imprenditore Manna "il sistema
Calabria, in lentissima crescita, deve evolversi guidato
da un pensiero diverso che sin qui ne ha rallentato lo
sviluppo, individuando le risorse possibili in un
progetto che ne preveda l'impiego nei settori
sviluppabili, quali il turismo, l'industria e
l'agricoltura in un opportuno equilibrio. Il migliore
investimento per il nostro futuro e per i nostri figli -
ha concluso Manna- passa per un impegno serio e convinto
da parte di tutti, in prima persona e rinunciando a
comportamenti dettati dall'omerta'".
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Canicattì 26
-2- 2004 |
Frassica: «Canicattì
è la città più bella d'Italia»
Intervista
con
l'attore-cabarettista siciliano che è stato il
testimonial del Carnevale canicattinese
«Canicattì è la più bella città d'Italia ed ha il più
bel carnevale del mondo»
Ha rotto il ghiaccio con queste parole il noto showman
siciliano Nino Frassica che, con l'ironia che lo ha
sempre contraddistinto, ha conquistato immediatamente la
simpatia delle migliaia di persone presenti in largo
Aosta per la conclusione dei festeggiamenti della sesta
edizione del carnevale canicattinese. Una folla davvero
impressionante che sin dal primo pomeriggio, si è
riversata per le strade trascorrendo in allegria
l'intera serata. Un carnevale dunque riuscitissimo, come
sottolinea lo stesso Frassica rimasto colpito dalla mole
di persone partecipanti ai festeggiamenti.
«Credo che con il tempo il carnevale canicattinese possa
diventare una manifestazione interprovinciale - ha
sottolineato Frassica - ci sono tutte le premesse
affinché questa kermesse continui a crescere. La gente
di Canicattì sente molto questa festa e lo dimostrano i
numeri di questa sera. I grandi carnevali siciliani si
sono affermati nel corso di molti anni, il carnevale
canicattinese è ancora giovane ma già fa parlare di se».
Anche le «Bonitas», le popolari ballerine della
trasmissione di Canale 5 «Buona domenica», abituate alle
grandi feste in maschera sudamericane, sono rimaste
colpite dalla qualità dei carri allegorici e
dall'allegria dei canicattinesi.
«Ci sentivamo come a Cuba - hanno commentato le show
girl - i carri sono di ottima qualità e la gente è molto
calorosa».
Un successo dunque, andato oltre le aspettative con più
di quarantamila persone presenti in Largo Aosta e viale
Regina Margherita durante la giornata conclusiva dei
festeggiamenti. Negli ultimi anni il carnevale
canicattinese ha avuto un grande exploit, i numeri
parlano chiaro. Anche per questo motivo il Kiwanis
International ha voluto sponsorizzare, per il secondo
anno consecutivo, uno dei carri allegorici.
«Il Club Service di Canicattì è stato uno degli sponsor
del carro allegorico "E' tutta 'nna malatia" che si
ispira ad alcuni noti personaggi dell'accademia del
Parnaso - sottolinea Gaetano Alaimo, presidente del
Kiwanis club- in passato l'associazione che presiedo, ha
anche organizzato diversi convegni per divulgare le
poesie di Peppe Paci. Nella precedente edizione del
carnevale abbiamo voluto dare il nostro contributo
perché la tematica del carro, che raffigurava un bambino
desideroso di crescere e di affermarsi, rientrava
perfettamente su quello che è lo spirito del Kiwanis
International e cioè quello di garantire a tutti i
bambini del mondo un avvenire più tranquillo. Crediamo
molto nel carnevale canicattinese perché negli anni ha
dimostrato di sapere trattare in modo brillante
problematiche anche serie senza essere offensivo nei
confronti di nessuno».
Nel tempo, anche le persone che snobbavano questa
kermesse hanno partecipato attivamente trascorrendo
qualche ora per le vie della città in maniera
goliardica. In effetti, questa manifestazione negli anni
ha avuto una radicale trasformazione.
Davide Difazio
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16:57 COSENZA: CONVEGNO SU TEMA 'A
SUD DELL'ECONOMIA'
(ASCA) - Cosenza, 26 feb - ''A Sud dell'economia'': e' il
tema del convegno, organizzato dai clubs cosentini Kiwanis
junior e Kiwanis per domani, alle ore 18, nella sede
dell'Assindustria di Cosenza. Sarino Branda, direttore
dell'Assindustria cosentina e socio onorario del Kiwanis
junior, e l'imprenditore Rolando Manna, socio onorario del
Club Kiwanis di Cosenza, illustreranno la situazione
economica del Mezzogiorno e del territorio della provincia.
L'introduzione e' affidata ai presidenti dei clubs,
Barbara Monaco e Luca Fiorita, ed al Governatore del Kiwanis
junior, Riccardo Cannavo'. Il convegno - si legge in una nota
- ha l'obiettivo di favorire un confronto a piu' voci sui
temi, attualissimi, connessi all'andamento economico delle
nostre realta': politiche per le imprese, mercato del lavoro,
internazionalizzazione, sicurezza, sviluppo delle risorse
umane, sono tra i temi che piu' ci riguardano da vicino e che
hanno importanti riflessi sulla vita di tutti i cittadini.
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14 febbraio 2004
ADRIA - (g.f.)
L'ultima conviviale del Kiwanis Club è stata una di
quelle meno consuete e più interessanti. Ospite d'onore
è stato il dott. Massimo Azzaretto, capitano medico
della "Folgore", attualmente medico-chirurgo alla Casa
di Cura di Porto Viro. Con molto entusiasmo, vivacità e
l'enfasi dettata dall'attaccamento al corpo dei parà e
dal senso di partecipazione di chi ha operato in zona di
guerra, ha illustrato la sua esperienza in Afganistan.
Azzaretto ha esordito narrando come
le sue esperienze medico-militari si siano espletate in
modo diversificato in zone diverse del mondo: dal vicino
Kosovo ai ghiacci dell'Antartide. In Afganistan si
trovava di stanza in un ospedale americano di Baghram. I
suoi interventi potevano esser richiesti in zone di
operazione lontane dal centro anche parecchie centinaia
di chilometri e raggiungibili solo con l'elicottero. Se
le attrezzature di soccorso, gli impianti ospedalieri,
le sale operatorie erano di assoluto prim'ordine ciò non
significava che l'azione quotidiana fosse del tutto
tranquilla. Parecchi sono stati gli episodi e le
circostanze dove il pericolo, anche mortale, era
presente a pochi metri di distanza. In occasione di una
missione, infatti, un infermiere americano che
l'accompagnava è stato stroncato da una scheggia di un
ordigno esploso a pochi passi di distanza. Qualche
secondo prima Azzaretto si trovava nel medesimo posto.
Le soddisfazioni tuttavia non sono
mancate: il senso di patria ad ogni alzabandiera, la
solidarietà che accomunava i militari italiani, il senso
di partecipazione e di stima nei suoi confronti e nei
confronti del suo contingente di appartenenza da parte
delle equipe mediche statunitensi. C'era la
consapevolezza di aiutare un popolo in difficoltà dove
certe malattie sono ancora endemiche ed i traumi della
guerra all'ordine del giorno, specie per la presenza di
mine disseminate nel territorio.
L'omaggio del "guidoncino" kiwaniano
ed un attestato di ringraziamento, consegnati dal
presidente Gabriele Mariotto, hanno chiuso la serata
seguita con vivissimo interesse dai partecipanti. La
relazione infatti è stata sottolineata da applausi
prolungati.
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Catania 13
febbraio 2004 |
Il Kiwanis Catania Centro ha celebrato
il trentennale della sua nascita alla presenza del
presidente del Kiwanis International Mr. Bob Moore, dei
massimi esponenti kiwaniani della Sicilia,
dell'arcivescovo Gristina, socio onorario del club,
autorità, invitati e soci. Al tavolo della presidenza Mr.Bob
Moore, il Trustee International dott. Nicola Russo,
mons. Gristina, il Luogotenente Governatore dott. Angelo
Nassisi, il Governatore eletto dott. Gianfilippo
Muscianisi e l'ing. Isidoro Privitera, presidente del
Kiwanis Catania Centro.
Il Kiwanis Catania Centro ha celebrato il trentennale
della sua nascita alla presenza del presidente del
Kiwanis International Mr. Bob Moore, dei massimi
esponenti kiwaniani della Sicilia, dell'arcivescovo
Gristina, socio onorario del club, autorità, invitati e
soci. Al tavolo della presidenza Mr.Bob Moore, il
Trustee International dott. Nicola Russo, mons. Gristina,
il Luogotenente Governatore dott. Angelo Nassisi, il
Governatore eletto dott. Gianfilippo Muscianisi e l'ing.
Isidoro Privitera, presidente del Kiwanis Catania
Centro.
«Sono onorato - ha dichiarato Privitera - di celebrare
il trentennale alla presenza della massima autorità
kiwaniana che esiste al mondo, Mr. Moore, che, insieme
alla sua gentile consorte, ha accettato di buon grado di
celebrare il trentennale insieme con noi». Privitera ha
ricordato che nel lontano febbraio del 1974 un gruppo di
amici ha pensato di creare il Kiwanis a Catania e da
allora alla presidenza si sono succedute personalità di
prestigio, alcune delle quali, purtroppo, sono
scomparse. Privitera, oltre a essere stato per tre volte
presidente del club, ha ricoperto notevoli incarichi in
campo nazionale, grazie ai quali ha acquisito grandi
esperienze che sono servite per la crescita qualitativa
e quantitativa del club. Infine sono stati ricordati i
presidenti scomparsi.
La dott. Letizia Patanè, presidente del Kiwajunior, dopo
aver rivolto un caloroso saluto a Mr. Moore e alle
autorità presenti, ha ricordato che quest'anno il suo
club festeggerà il venticinquennale della sua nascita.
Il dott. Riccardo Cannavò, governatore del Kiwajunior,
si è detto lieto che il club service dei giovani
festeggerà quest'anno un quarto di secolo di vita e
d'intensa attività. Quindi i past governatori dott.
Matteo Calabretta e avv. Giuseppe Spampinato, hanno
avuto parole di elogio per l'attività instancabile
svolta dal club e dai suoi presidenti. Il dott. Angelo
Nassisi, oltre a portare il saluto del Governatore del
Distretto Italia dott. Piero Grasso, e dopo aver
ricordato l'attività del più vecchio club di Catania, ha
esaltato i valori umani del Kiwanis, che fanno acquisire
un'esperienza unica e una carica di valori umani, le
quali rendono orgogliosi chi appartiene al club. Il
dott. Muscianisi, ha detto che alle parole devono
seguire sempre fatti concreti.
Il dott. Russo si è detto particolarmente lieto della
presenza di Mr. Moore, il quale ogni anno programma la
visita in dieci distretti sparsi nel mondo per portare
solidarietà e aiuti concreti, in particolare ai bambini
poveri. Ovviamente la visita a Catania è stata un fuori
programma. Mr. Moore dopo aver portato ai presenti i
saluti del Kiwanis International, ha dichiarato tra
l'altro: «E' un gran piacere festeggiare con voi i 30
anni della fondazione del club. In questi anni siete
riusciti a superare gravi problemi con spirito
d'amicizia e di servizio. Dobbiamo lavorare intensamente
perché nel mondo vi sono centinaia di migliaia di
bambini che muoiono per la fame. Non possiamo risolvere
tutti i gravi problemi che esistono, ma abbiamo il
dovere almeno di alleviarli. Operare a favore dei
bambini è il nostro dovere oggi, domani, sempre». Mons.
Gristina a proposito del discorso di Moore, ha ricordato
il messaggio natalizio del Papa che ritorna sempre sul
tema dei piccoli, dei bambini che soffrono. L'attività
del Kiwanis, pertanto, è meritoria e trova nella Chiesa
il pieno e incondizionato appoggio.
Infine il past governatore avv. Francesco Braschi, nel
suo lungo e minuzioso intervento, ha tracciato la storia
del Kiwanis International, nato nel lontano 1915 in
America, e che s'è esteso, a macchia d'olio, in tutti i
cinque Continenti, formando una forza consistente di
uomini e mezzi con lo scopo di servire e aiutare i
popoli più bisognosi. A conclusione della serata di gala
il presidente Privitera ha consegnato riconoscimenti a
tutti i past president presenti, e la "Legion d'onore"
per i 25 anni d'appartenenza al club ai soci Francesco
Amoroso, dott. Sebastiano Cassar Scalia e Ottaviano
Cutrona.
Antonio Di Paola
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Rovigo 13 febbraio 2004
KIWANIS
Arriva il Gran galà di beneficenza
Domani, alle 20.30 all'hotel Cristallo, sera di gala
a scopo benefico per il Kiwanis, sia per il carnevale
che per San Valentino. La festa è rivolta alle autorità
del club e ai soci della 10. divisione, e a ospiti a
invito.
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Catania 10
febbraio 2004 |
Al Kiwanis
«la sicurezza e la tracciabilità degli alimenti»
"La sicurezza e la tracciabilità
degli alimenti" è stato il tema brillantemente trattato
nel corso di un meeting che il Kiwanis Catania Centro ha
tenuto all'Hotel Nettuno, da due eminenti personalità:
il prof. Giorgio Calabrese e l'on. Giuseppe Castiglione.
Presenti il luogotenente governatore della 5ª Divisione
dott. Angelo Nassisi, past governatori, past
luogotenenti governatori, past presidenti, studiosi,
invitati e soci. E' stato il presidente del club service
ing. Isidoro Privitera a presentare i relatori, il prof.
Calabrese, scienziato siciliano, nato a Rosolini, e
attualmente docente all'Università cattolica di
Piacenza, dove insegna Scienze della nutrizione, e unico
italiano che fa parte dell'Autority per la sicurezza
alimentare Europea, nonché l'on. Giuseppe Castiglione,
Vicepresidente della Regione, assessore all'agricoltura,
imprenditore nel settore.
Il prof. Calabrese, entrando subito in argomento dopo la
presentazione dell'ing. Privitera (che ha anche
annunciato il ritorno nel club del generale Attilio
Consolante, dopo alcuni anni di assenza per motivi di
lavoro), ha rilevato che una pietanza può essere
gustosa, ma contenere tanti grassi che fanno molto male
al nostro organismo. Il grasso si deposita in tutto il
corpo, ma per le arterie è particolarmente pericoloso
perché riesce ad otturarle, anche se in parte,
provocando i pericolosissimi trombi. Ed è proprio dalla
qualità del cibo che dipende il bene e il male del
nostro organismo. Mangiar poco per star bene, ma
mangiare prodotti di alta qualità, per evitare
l'affaticamento del fegato, dei reni, del pancreas.
L'eccesso di cibo non buono modifica la struttura del
cibo stesso e quella delle cellule umane. Bisogna
evitare i prodotti "manipolati" che spesso di attraente
hanno solo le false etichettature. L'oratore ha
auspicato un sempre più coinvolgimento delle università
nel settore dell'alimentazione. "Il nostro motto - ha
concluso Calabrese- dev'essere: vivere a lungo ma con
gioia".
L'on. Castiglione ha affermato che la politica agricola
comunitaria è in gran parte frutto dei consigli, delle
proposte, delle istanze fatte proprio dalla Sicilia. Ha
parlato della competitività delle aziende agricole e dei
fondi strutturali per la loro trasformazione. Il
consumatore deve avere un prodotto finale ottimo. Stiamo
lavorando intensamente e già si stanno raccogliendo
risultati soddisfacenti. Il nostro vino e i nostri oli
sono tra i migliori d'Italia, per non parlare
dell'agrumicoltura e degli ortofrutticoli. Alla
produzione intensiva abbiamo scelto la qualità. E' stata
creata in Sicilia un'Agenzia regionale per la sicurezza
alimentare, realizzata su richiesta dei produttori e non
dei politici. I prodotti verranno analizzati
scrupolosamente e certificati in modo da dare al
consumatore un prodotto sano e sicuro. E' seguito un
interessante dibattito; sono intervenuti i professori
Giuseppe Restuccia ed Emanuele Maccarone, docenti presso
la facoltà di agraria, Salvatore Barbagallo preside
della stessa facoltà, il dott. Angelo Nassisi, l'avv.
Giuseppe Spampinato, il dott. Giovanbattista Di Mauro e
il dott. Salvatore Laudani.
Antonio Di Paola
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CATANIA 9
FEBBRAIO 2004 |
KIWANIS CATANIA CENTRO
KIWANIS CATANIA CENTRO
Oggi lunedì, alle 20, nei locali dell'Auto Yachting
club, avrà luogo il Gran gala per la celebrazione del
trentennale della consegna della Charter al club. Alla
cerimonia, oltre alle numerose autorità kiwaniane del
distretto Italia-San Marino, sarà presente il presidente
mondiale del Kiwanis internazionale, Robert L. Moore.
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7 febbraio 2004 |
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Enna 7
febbraio 2004 |
convention
del kiwanis
Computer
sempre più raffinati
per cancellare le distanze
«Le nuove tecnologie applicate al
personal computer» e «umorismo e comicità» sono stati i
temi affrontati rispettivamente dall'ing. Lino Chiechio
e dall'avv. Alfonso Guicciardi ad iniziativa dell'arch.
Filippo Pecora, presidente della sezione ennese del
Kiwanis.
Organizzatore instancabile, l'architetto ha offerto ai
soci ed agli ospiti una serata in cui cultura e svago si
sono armoniosamente fusi.
L'ing. Chiechio ha illustrato, con il sussidio di
diapositive, i progressi registrati nel campo della
tecnica negli ultimi tre anni, che hanno reso possibile
stabilire collegamenti tra varie zone, città, senza
ricorrere ai pali con i tradizionali fili.
In questo ambito è stata la Sicilia ad ottenere per
prima risultati positivi. Nel corso della sua
esposizione il relatore ha fatto riferimento a tre
servizi riguardanti questa rivoluzione tecnologica
destinata a cambiare il modo di lavorare negli ospedali,
nelle caserme, nelle questure e nelle stesse abitazioni
private.
Mediante un piccolo monitor, infatti, è possibile
controllare una persona cara degente in ospedale, un
neonato che riposa nella culla e bambini che giocano a
casa o fuori; si possono seguire eventi che accadono in
luoghi sperduti e possono trasmettersi rapidamente dati
senza ricorrere al telefono. C'è da aggiungere che
questo mezzo non presenta alti costi e che il suo
impatto ambientale non supera quello di un comune
telefonino.
L'avv. Guicciardo, attuale governatore del club, ha
intrattenuto l'uditorio sull'umorismo, panacea di tutti
i mali, processo psicologico che nasce dal sentimento
del contrario e che ci offre il modo di ridere di noi
stessi, delle nostre fobie e di cogliere l'aspetto
comico anche nei momenti più neri.
E' l'arma che ci consente di spiazzare un avversario con
una battuta, di sconfiggerlo con una risata rendendosi
in questo modo temibile, quindi potente.
A.G.
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CANICATTI '
7 FEBBRAIO 2004 |
Particolare
iniziativa di solidarietà
Kiwanis, un
concerto per la vita
Si terrà domenica prossima 8
febbraio, al Circolo di compagnia di Canicattì, uno
spettacolo musicale dal titolo: «Concerto per la vita».
La manifestazione rientra nel programma mondiale del
Kiwanis International che mira alla salvaguardia dei
diritti dell'uomo con particolare attenzione alla
qualità della vita.
«Il Kiwanis club di Canicattì in occasione della
giornata mondiale della vita - dice Gaetano Alaimo,
presidente dell'associazione - ogni anno dedica a questo
importante avvenimento un concerto dove si esibiscono
promettenti artisti locali. La manifestazione è
finalizzata a promuovere un'azione culturale ed a
favorire la conoscenza e la divulgazione della musica
sinfonica». Domenica dalle 17.30 in poi, si esibiranno
alcuni artisti locali che tramite quest'occasione
avranno l'opportunità di arricchire il loro «curriculum»
proponendosi al pubblico. La manifestazione avrà inizio
con l'esibizione alla chitarra di Viviana Bagnato,
seguiranno Pietro La Greca e Luigi Cuva che suoneranno
rispettivamente pianoforte e clarinetto. «Il lavoro di
questi giovani va elogiato - conclude Alaimo - poiché
alcuni di loro, già in giovanissima età, hanno iniziato
a coltivare la mobilissima arte della musica. In questo
momento di tensione internazionale e di crisi di valori,
volersi incontrare con i giovani che mostrano impegno e
interesse per l'arte ci riempie di gioia e ci fa sperare
in un futuro migliore».
Davide Di Fazio
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SIRACUSA 7
FEBBRAIO 2004 |
Serata-tango al Kiwanis
Al Kiwanis una suggestiva
rievocazione del tango: il ballo famoso nel mondo anche
attraverso le innovazioni durante il ventesimo e sino al
secolo corrente. Introdotto dal presidente del sodalizio
ingegnere Carmelo Gargano e dal past-presidente
ingegnere Lorenzo La Malfa, l'ospite protagonista
catanese professore Gaetano Circià storico, cultore
della musica pop americana. Dalla seconda metà
dell'Ottocento presente questa danza in terra argentina
proprio laddove affluivano da varie parti d'Europa -
Italia compresa - folle di emigranti speranzosi di
trovare lavoro e avvenire. Così il tango - anche col
concorso del flauto e di altri strumenti musicali -
diveniva in quelle lontane contrade occasione d'incontro
pure col mondo femminile e di amicizia, di fraternità,
di abbraccio: un rimedio salutare, quindi, e
appassionato alla solitudine di migliaia di cuori.
Dall'Argentina e da altre contrade degli Stati Uniti via
via, nel tempo, l'esportazione del tango alla volta
delle nazioni europee: Italia, Francia e Gran Bretagna
compresa. All'avversione dell'anglicanesimo, la graduale
presa di coscienza invece a favore dei cattolici
favorita - come narrano le cronache del tempo - da Papa
Pio X, il quale avendo assistito all'esecuzione della
danza del tango ne colse piuttosto l'aspetto più
significativo e più profondo in funzione sociale ed
umana a fronte dell'asprezza dei tempi. Insomma, un
graduale ma decisivo ingresso del ballo argentino presso
tutte le nazioni sino ad oltre la prima conflagrazione
armata europea. E intanto prima la megafonia e quindi -
sempre più affinandosi - la microfonia accrebbero
ulteriore apprezzamento e diffusione di codesta danza
assieme allo jazz nuova voce musicale d'America.
Oggi - ha affermato il professore Circià - il tango ai
suoi vari livelli interpretativi, è assurto in tutto il
mondo meritatamente al rango della più apprezzata
cultura accademica. Spontaneo il plauso dei numerosi
soci ed invitati i quali hanno potuto gustare a
coronamento della serata la esecuzione assi variegata
del genuino tango argentino da parte della coppia
Antonella Milone e Angelo Grasso, maestri entrambi della
scuola «Caminito Tango» di Catania.
Giuseppe Vitale
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ATTI DEL CONVEGNO SULLA FIGURA E
SULL'OPERA DI SEBASTIANO ADDAMO
Scrittore e saggista da non dimenticare
Saverio Testone
Q
uando si menzionano gli scrittori siciliani più in vista
del secondo Novecento il nome di Sebastiano Addamo
(1925-2000), di norma, non compare accanto a quelli di
Sciascia, Bonaviri, Bufalino, Consolo e D'Arrigo. Gli si
fa un torto perché lo scrittore e poeta catanese, al
pari di altri narratori isolani spesso dimenticati come
Antonio Pizzuto e Angelo Fiore, merita di essere
annoverato tra i maggiori rappresentanti della
letteratura siciliana contemporanea. L'occasione,
adesso, per una piena rivalutazione dello scrittore e
una rivisitazione meno superficiale della sua opera
saggistica, narrativa e poetica viene offerta dal volume
pubblicato dall'editore Angelo Parisi contenente gli
atti del convegno di studio su La figura e l'opera di
Sebastiano Addamo svoltosi a Lentini quattro anni fa,
pochi mesi dopo la morte dello scrittore, promosso dal
locale Kiwanis club. Se effettivamente la notizia della
morte di Addamo passò quasi sotto silenzio sulla stampa
nazionale, il convegno ebbe il merito di ridestare
l'interesse della critica nei suoi confronti e questi
atti, grazie anche al certosino lavoro di ricerca e di
raccolta dei documenti compiuto dalla vedova dello
scrittore Grazia Cavallaro e da Alfio Di Pietro, ne sono
una prova convincente per la qualità e la quantità degli
interventi. Gli atti contengono le relazioni, le
testimonianze e i contributi di quanti, pur non essendo
presenti al convegno, hanno comunque voluto rendere
omaggio allo scrittore, e comprendono anche un'utile
scheda bibliografica curata dagli attuali allievi delle
scuole di Lentini. Tra gli interventi figurano pure
quelli di Vincenzo Consolo, Pietro Mazzamuto, Nicolò
Mineo, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Di Grado, Sergio
Palumbo, Rita Verderame, Giuseppe Bonaviri, Milo De
Angelis, Silvana Grasso, Dacia Maraini, Ferdinando
Scianna. Da tutti questi scritti critici e memoriali
emerge il ritratto di un intellettuale solitario,
schivo, polemico e nel contempo di un uomo di saldi
principi etici e di profonda umanità.
(giovedì 5 febbraio 2004)
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CATANIA 4 FEBBRAIO 2004 |
Quadri
d'autore all'asta per un gesto d'amore
Organizzata dal Kiwanis Club Catania
Centro e dell'Accademia italiana degli Etruschi, nella
chiesa di San Giuseppe al Duomo, l'asta di beneficenza i
cui proventi vanno alla Caritas Diocesana nasce dalla
donazione di un quadro da parte di ben 30 artisti: Enza
Alessi, Simona Barbirotto, Anna Enza Calì, Ugo Cerra,
Emilia Cigno, Pippo Contarino, Elsa Emmy, Giovanni
Fazzeni, Rosario Filippone, Carmelo Gangemi, Luciano
Gemmellaro, Alfio Giuffrida, Pippo Giuffrida, Angela
Marino, Angelo Santonocito, Maria Grazia Magrì,
Francesco Massimo, Rosario Montagna, Enza Pagano,
Antonino Palumbo, Vera Pellegrino, Giuseppe Ranno,
Vittorio Ribaudo, Gabriella Rapisarda, Giusy Rugnone,
Giovanni Sessa, Maria Rosa Tabacco, Vito Tomaselli,
Carmen Arena, la cui generosità si trasforma in aiuto
per chi ha più bisogno. E ciò proprio nei giorni che
ricordano il martirio della Santa Patrona di Catania.
Ad inaugurare la mostra "Arte, cultura e solidarietà"
allestita in omaggio a Sant'Agata dal direttore
artistico Emilia Cigno, il sindaco di Catania, Umberto
Scapagnini, che ha sottolineato tra l'altro, come i
festeggiamenti per Sant'Agata siano per tutti momento di
unità, ponte verso i meno fortunati e come i cittadini
uniti insieme possano rendere grande la città. Quindi
l'assessore provinciale Campo ha osservato come Sant'Agata
sia venerata da tutti i paesi dell'area metropolitana e
dell'entroterra catanese, mentre l'impegno per la
solidarietà nel suo nome rimuove le contingenze che sono
strumentali ed è messaggio di compartecipazione e di
amore.
Dopo il saluto del sindaco di Belpasso Alfio Papale,
della presidente del Lyceum Club, donna Concetta
Abbatelli, del presidente del Kiwanis Club Catania
Centro, ing. Privitera, di Padre Coniglione della
Caritas Diocesana che ha ricordato come la nuova povertà
economica, ma anche quella dell'anima, necessiti di
aiuto, di calore umano e di amicizia, laddove l'arte
eleva lo spirito e la cultura si sposa con la santità,
la dott.ssa Jolanda Scelfo porgendo i saluti dell'Unesco
e del Club della Stampa, ha ricordato come lo scopo
nobile della beneficenza è atto che ci accomuna tutti
nella Pietas cristiana. Infine, dopo il saluto della
presidente dell'Accademia italiana degli Etruschi,
Carmen Arena e l'applaudito intermezzo musicale dei
"Cimbali" del laboratorio di musico-terapia
dell'istituto Maria S.S. del Carmelo Oda, diretto dal
Maestro Branca, la giornalista Giovanna Raimondo ha dato
il via alle operazioni di offerta d'asta delle opere.
Milly Bracciante
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Domenica 1 febbraio 2004
L’importanza del pane
quotidiano al Kiwanis Club Perugia Etrusca
ll
relatore è stato Angelo Valentini, l’ospite esperto della
materia è stato il noto panettiere Faffa di Pontevalleceppi, con aneddoti
e l’illustrazione dei tanti tipi di prodotti da forno: una riunione del
”Kiwanis Club Perugia Etrusca” l’altra sera all’albergo ”La Rosetta” è
stata dedicata al pane, simbolo di lavoro, fatica e sopravvivenza. Il
pane quotidiano è il protagonista di ogni epoca, alimento fondamentale per
la dieta di popolazioni antiche e moderne. Epoca dopo epoca, il suo
consumo e le tecncihe per produrlo si sono modificate, evolvendosi e
connotandosi secondo caratteristiche, cause spesso anche storiche e
politiche. Il presidente del ”Kiwanis Club Perugia Etrusca” Mauro Celeschi
ha sottolineato l’importanza di uno tra gli alimenti più antichi della
storia dell’umanità, che sembra essere nato in Egitto in torno al 3500
avanti Cristo.
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