30 giugno 2004 |
premio kiwanis
Maria Grazia
Cucinotta
«Paladina di Sicilia»
È stato assegnato a Maria Grazia Cucinotta l'ottavo
riconoscimento "Paladino di Sicilia", che ogni anno il Kiwanis
club di Riposto tributa ad una personalità dell'Isola che si
sia distinta nel campo della cultura, dello spettacolo, della
moda, della politica. E l'attrice siciliana verrà sabato a
ritirare il premio, accompagnata dal marito e da don Santino
Spartà.
La Cucinotta arriverà all'aeroporto di Fontanarossa sabato
mattina, alle 12,50, ed incontrerà i giornalisti al Santa
Tecla Palace di Acireale a partire dalle 18, quando si terrà
la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa. La
cerimonia di consegna del premio (opera originale dello
scultore Tony Cassisi) avrà inizio, sempre al Santa Tecla
Palace, alle 20,30. Dell'elenco dei "paladini di Sicilia"
fanno parte l'attore Leo Gullotta, il pittore Piero Guccione,
l'attore Turi Ferro, il cardinale Salvatore Pappalardo, lo
storico Santi Correnti, l'on. Rino Nicolosi.
Orazio Vecchio
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Tirano 29 giugno
2004 |
A Ezio
Maifrè il premio Apparizione 2004 del Kiwanis Club Omodei, fra
storia e romanzo
TIRANO(m.na.)E'
Ezio Maifrè il vincitore del premio dell'Apparizione 2004,
indetto già due anni fa dal Kiwanis Club Città di Tirano per
cominciare a richiamare l'attenzione sull'importante evento
religioso, che cade il mese di settembre di questo anno. Un
concorso finalizzato alla premiazione di una tesi di laurea,
un componimento letterario o un testo teatrale incentrati
sulla figura del beato Mario Omodei, a cui secondo i documenti
apparse la Madonna in località Folla, a Tirano, nel lontano 29
settembre 1504. Il lavoro di Maifrè, un testo corposo di circa
100 pagine scritte parte in dialetto e parte in lingua
italiana, si presenta come una storia romanzata di quanto
accadde quel giorno di 500 anni fa, «romanzata», come ha
tenuto a precisare il presidente del Kiwanis Club Leonardo
Galasso, dal momento che l'autore si è preso alcune libertà
rispetto alla narrazione storica dei fatti. «Il lavoro non
deve essere preso come saggio storico – ha infatti spiegato il
presidente – ma è certamente un testo molto interessante, sia
perché attinente con le nostre richieste (uno scritto che
fosse incentrato sulla figura di Omodei) sia per lo studio
linguistico. Maifrè recupera infatti alcune parole dialettali
oggi non più in uso, offrendo spunti di approfondimento
davvero interessanti dal punto di vista della lingua». Alla
fine, visto il valore del componimento e la sua indubbia
particolarità, il testo è stato scelto come miglior lavoro fra
quelli presentanti alla giuria, nella quale oltre a Leonardo
Galasso, vicepresidente, trovavano posto il presidente William
Marconi, Gian Luigi Garbellini, Diego Zoia e, in veste di
segretario, Enzo Brè. L'opera di Maifrè verrà premiata il
giorno 25 settembre, data entro cui – forse – sarà già pronta
la pubblicazione.
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Bergamo 27 giugno 2004 |
«Il giornale locale, osservatore della realtà per i
propri lettori»
Un caloroso applauso prima e un serrato e interessante
dibattito poi hanno concluso venerdì, nella sede sociale
dell'Hotel Excelsior San Marco, la serata del Kiwanis Club
Bergamo Orobico alla quale ha partecipato il direttore de
«L'Eco di Bergamo», Ettore Ongis. Oggetto del suo
intervento sono stati «Giornalismo e giornale locale».
Gli onori di casa, in assenza del presidente Stella
Zuccalli, trattenuta da importanti impegni familiari, sono
stati fatti dal past president Paolo Bergo. Alla serata,
con numerosi soci e loro familiari, ha preso parte anche
il luogotenente governatore e socio dell'altro club
kiwaniano orobico, il Kiwanis Bergamo, l'avvocato Marco
Orefice. L'incontro ha consentito ai presenti di
approfondire la conoscenza de «L'Eco di Bergamo»: un
approfondimento nel corso del quale il direttore ha
svelato anche alcuni piccoli segreti e raccontato
divertenti aneddoti. Ma il punto centrale del tema è stato
appunto il giornalismo in genere e il suo rapporto con la
realtà della Bergamasca, con particolare attenzione al
momento attuale, alle elezioni amministrative che
decideranno chi governerà per i prossimi cinque anni.
E proprio prendendo spunto da questo storico momento, il
direttore Ongis ha spiegato ai presenti perché oggi «L'Eco
di Bergamo» è un giornale diverso da quello al quale i
bergamaschi potevano essere abituati: «La linea de "L'Eco
di Bergamo" è di equilibrio e di equidistanza: siamo
osservatori della realtà per i nostri lettori». «Il
giornale – ha precisato ancora Ongis – è oggi una
coscienza critica, ma costruttiva. È un quotidiano che ha
cambiato faccia, addirittura filosofia, e questo grazie a
un intenso lavoro di squadra di una redazione capace e
professionalmente preparata».
Il direttore ha poi chiuso il suo intervento con un dato e
un invito: «Una statistica – ha precisato – dice che gli
italiani dedicano 17 minuti al giorno alla lettura di un
quotidiano e tre ore alla televisione: un rapporto che, se
non ribaltato, dovrebbe essere almeno ridimensionato».
E. G.
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Catania (provincia)
23 giugno 2004 |
Zafferana
Etnea
«Prevenzione in oncologia»
il «tema forte» del Kiwanis
Un pubblico non numeroso ma attento ha seguito la
Conferenza sul tema «La prevenzione in oncologìa - Scegli la vita, non
voltargli le spalle» promossa dal Kiwanis International - Distretto
Italia - San Marino V Divisione (rappresentato dal Past Lgt Governataore
Arc. Alfio Privitera, presente in sala) e dal Kiwanis Club Zafferana
Etnea.
Il Presidente del club service zafferanese rag. Giuseppe Pappalardo dopo
aver letto le finalità kiwaniane e tra queste aver sottolineato» la
promozione di servizi nell'interesse comune che contribuiscono a formare
una comunità migliore», ha introdotto l'argomento che spesso suscita
paura e angoscia e attorno al quale ruotano molti tabù e pregiudizi».
Il dott. Angelo Russo medico pediatra nonchè Lgt governatore eletto, ha
ribadito che «La prevenzione dei tumori, comincia a tavola, sin da
piccoli. Oggi i bambini spesso mangiano male, occorre che immagazzinino
più fibre, meno insaccati, meno grassi e carne con moderazione».
Poi la relazione dettagliata e completa del dott. Michele Caruso
(Responsabile dell'Unità Funzionale di oncologìa madica del Centro
catanese di oncologìa) che ha sottolineato tra le varie argomentazioni
trattate come «La prevenzione serva ad anticipare e preparare i rimedi
contro eventuali danni». Come fare prevenzione? «Attraverso uno stile di
vita sana, in equilibrio con la natura, riducendo i rischi ed eliminando
quei fattori che possono favorire l'insorgere del tumore: l'alcol, il
fumo, l'inquinamento, un'alimentazione errata, fattori ambientali,
ereditari e altri agenti cancerogeni. Occorre soprattutto una
maturazione culturale che porti a riflettere e indirizzare la propria
persona verso la prevenzione». A conclusione si è svolto ampio
dibattito.
Enza Barbagallo
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Siracusa 23 giugno
2004 |
Premio a Giovanni Pepi
Venerdì all'Open Land, alle 20.30, si terrà la cerimonia di consegna del
Premio Kiwanis Club per il giornalismo 2003 che verrà consegnato a
Giovanni Pepi, condirettore del Giornale di Sicilia. Alla serata
interverranno il prefetto Francesco Alecci, il presidente della
Provincia Bruno Marziano e il sindaco Giambattista Bufardeci.
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Senigallia 19 giugno 2004 |
La raccolta di fondi per i progetti destinati
ai bambini
Undici anni con il Kiwanis
Il Kiwanis club di Senigallia ha preparato attraverso il lavoro dei suoi
soci, la tradizionale "Festa d'estate", che si terrà stasera e sarà
anche l'occasione per ricordare la undicesima ricorrenza della propria
attività, durante la quale ha realizzato numerosi service, ovvero i
progetti di intervento, sia a livello locale che internazionale e
proprio il service per l'undicesimo anno, sarà dedicato ai bambini, a
conferma del motto del Kiwanis international "Serving the children of
the world".
Il presidente Sergio Lanari, ha inteso sottolineare ai soci e ai
partecipanti, i momenti salienti del programma della serata, che si
svolgerà stasera, presso i locali del ristorante "la Corte" e si aprirà
alle 20,30 con un saluto di benvenuto per proseguirà in una lunga serata
dove al centro è stato messo il service della "Charter night 2004", che
verrà ufficialmente presentato. "Seguirà - ha ricordato il presidente
Lanari - una esibizione di balli esotici e la festa a cui sono stati
invitati a prendere parte non solo i soci, ma anche amici e familiari".
Mentre il Kiwanis club si sta preparando al service degli undici anni di
attività, numerose sono state durante l'arco dell'anno sociale i service
portati a termine con grande successo, a testimonianza dell'impegno di
un club, ancora giovane dal punto di vista della sua fondazione, ma già
fortemente radicato nel tessuto sociale e nel campo della solidarietà.
GIULIETTA BETTINI
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Senigallia 18 giugno 2004 |
Festa d'estate promossa dal Kiwanis Club di Senigallia per
l'undicesima ricorrenza della consegna della Charter al club e
per la raccolta di fondi in favore dei bambini (serata -
ristorante la Corte)
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Caltanissetta 14
giugno 2004 |
consultati i registri della chiesa madre
Mulè: «Nel 1693
non ci fu alcun terremoto»
«All'unnici di Jannaru a vintun'ura, si
vitti e nun si vitti Terranova; se unn'era ppi Maria nostra
Signura, sutta li petri fussu Terranova»: l'11 gennaio 1693 ci
fu un terremoto nella Sicilia sud orientale, Un detto popolare
tramandato fino ai giorni nostri parla di Terranova come città
miracolata dalla Madonna. Ci fu il terremoto ma Gela riuscì a
salvarsi. Un fatto che viene riportato anche da fra Benedetto
Candioto, un carmelitano vissuto intorno al 1980 che nel suo
libro «Relazione anticha d'Istoria terranovese cita il voto
fatto dai terranovesi dopo essere stati liberati dal flagello
del terremoto che fece strage in città come Noto e Caltagirone.
In un recente incontro organizzato dal Kiwanis il prof. Nuccio
Mulè che ha curato la pubblicazione del manoscritto del
Candioto sostiene che a Gela l'11 gennaio del 1693 non ci fu
alcun terremoto e che l'antico motto è uno stereoptipo comune
a tante città che legano alla Madonna, a Cristo o a qualche
santo lo scampato pericolo. Tante città hanno lo stesso motto,
cambia il tipo di cataclisma.
«Cominciai ad interessarmi al terremoto di Gela leggendo il
manoscritto del Candioto - dice il prof. Mulè - mi ha
incuriosito il fatto che il Candioto aveva scritto poche
parole generiche sul terremoto e poi non c'era nessun'altra
fonte. Ho pensato di consultare i registri delle nascite,
delle morti, dei matrimoni e dei battesimi conservati nella
canonica della Chiesa Madre a partire dal 1953. Monsignor
Gioacchino Federico mi ha dato nel 1980 la possibilità di dare
un'occhiata a qualche registro. Ma ora grazie alla
disponibilità di mons. Grazio Alabiso ho potuto consultare
quei registri e la ricerca avvalora la mia tesi che l'11
gennaio del 1693 non ci fu terremoto a Gela e se fu nel resto
della Sicilia in città si è avvertito poco e niente. Si
sarebbe fermato solo l'orologio della Chiesa Madre e sarebbe
caduto un mensolone della Torredi Manfria. Poi nulla».
Un terremoto in cui «Terranova si vitti e nun si vitti»
avrebbe dovuto causare qualche morto ed invece il registro
dell'11 gennaio non riporta alcun morto. Quel giorno in Chiesa
Madre si è celebrato il matrimonio tra Mario Assenza e Anna
Giarratana e si sono celebrati due battesimo. Segno che la
giornata trascorse tranquillamente. Riguardo ai morti: dal 4
all'11 gennaio un solo morto, dall'11 al 18 un altro morto. Un
dato più che fisiologico. Così come fisiologici sono i 24
morti del mese di dicembre del 1692, i 31 di tutto il mese di
gennaio ed i 21 di febbraio. Dati che secondo lo storico
locale escludono terremoti e cataclismi in quel periodo a
Gela. «Perciò credo - conclude il prof. Mulè - che l'antico
motto sia stato costruito in linea con la tendenza diffusa in
ogni città ad avere il suo miracolo e a fare voto religioso.
Chi per il terremoto,chi per il maremoto, la tromba d'aria.
Cambia solo il tipo di calamità. L'undici gennaio 1693 a Gela
la vita si svolse regolarmente senza alcuno scossone».
M.C.G.
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08
giugno 2004 |
Giarre
«Il volto dell'uomo» al Kiwanis
e.c.) “Il volto dell'uomo” il titolo della serata organizzata
dal Kiwanis club Giarre Riposto in favore dell'Associazione
Sclerosi Tuberosa. Ad esibirsi alcune delle voci più note nel
territorio catanese, i “Sine Nomine” diretti dal maestro Lucia
Patanè con Ilenia Leopardi soprano, Claudia Patanè,
mezzosoprano, Vincenzo Cro, tenore. Al basso Salvo Pappalardo,
alle percussioni Fulvio Farkas, al liuto Andrea Schiavo e alla
viola da gamba Giuseppe Romeo. Un concerto piacevole, dedicato
ad un problema sul quale esistono ancora troppi punti
inesplorati. Una malattia grave, genetica che coinvolge organi
come la cute, il cervello, i reni, il cuore, la retina e i
polmoni. Epilessia, ritardo mentale e disturbi del
comportamento i sintomi neurologici principali. Presente alla
serata, il dott. Martino Ruggieri, (Dipartimento di Pediatria
Università di Catania) e referente per la Provincia di Catania
dei Centri medici St (Sclerosi tuberosa) e la signora Nerina
Silvestro De Martino presidente della Associazione Sclerosi
tuberosa della Lombardia e madre coraggio di un figlio affetto
da questa malattia.
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6 giugno 2004 |
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01
giugno 2004
cronaca_catania |
Incontro col sindaco Scapagnini al Kiwanis: «Così Catania
cambia Catania»
«Catania cambia Catania», un motto che il
sindaco Umberto Scapagnini ha assunto ormai come proprio.
Partendo dal motto, ha fatto l'altra sera un riepilogo di
opere, progetti e realizzazioni in corso, invitato dal Kiwanis
Catania centro.
"Catania - ha premesso Scapagnini - pur essendo partenopeo, mi
ha adottato e mi ha reso scientificamente maturo. Ecco perché
amo profondamente questa città". Ed ecco in sintesi le cose
che ha detto. Nel 2000 la rete fognaria era di 140 chilometri
(un cittadino su quattro era allacciato alla fognatura
comunale); oggi siamo arrivati a quasi 500 chilometri, pari al
90% della rete necessaria. Sono numerosi i cantieri che hanno
cambiato e cambieranno il volto della città. Tra le grandi
opere realizzate o in via di realizzazione vi sono: l'asse
attrezzato (che congiungerà l'autostrada Pa-Ct con Librino, S.
Giorgio e la città, di cui due lotti su tre sono già
ultimati), l'ampliamento della Circonvallazione e la creazione
di rotatorie, l'abbattimento del ponte di Ognina e del
sottovia del Gioeni, la via De Gasperi (parallela del
lungomare di Ognina), via Passo Gravina, le piazze Europa,
Iolanda, Cutelli, Duomo, Cavour e largo Oceania, il nuovo
ospedale Garibaldi di Nesima, il Polo di eccellenza che
sorgerà nel nuovo ospedale S. Marco di Librino, la
ristrutturazione della parte sud della città, la
trasformazione della Plaja con tre grandi alberghi (a giorni
ne verrà inaugurato uno a cinque stelle), raddoppio della
tratta ferroviaria Ognina-piazza Europa, ampliamento
dell'aeroporto, e la creazione dell'interporto, che, una volta
che verrà realizzato, sarà una infrastruttura strategica per
la Sicilia centro-orientale, la metropolitana. Ogni giorno
entrano in città 70 mila auto provenienti dall'hinterland
etneo: la città dispone oggi di appena 25 mila posti macchine,
di cui 5 mila con strisce blu. Saranno creati 13 parcheggi
scambiatori che consentiranno ai pendolari di lasciare la
macchina nei parcheggi posti in periferia e andare al centro
con i mezzi pubblici urbani, pagando un solo biglietto. Non
sono state tralasciate le scuole, qualcuna delle quali è
divenuta il fiore all'occhiello della città. La relazione del
sindaco Scapagnini è stata accompagnata da diapositive e
filmati.
Erano presenti esponenti del Kiwanis e invitati.
Nell'introduzione il presidente del club ing. Isidoro
Privitera ha ricordato i precedenti incontri con il
vicepresidente della Regione, Giuseppe Castiglione, e il
presidente della Provincia, Raffaele Lombardo. A conclusione
un vivace dibattito; sono intervenuti l'on. Enzo Trantino, l'on.
Nino Strano, l'ing. Domenico Cirelli, il dott. Antonio
Consiglio, il prof. Salvatore Restuccia, la dott. Emma
Trantino, il dott. Giovambattista Di Mauro e l'ins. Pinuccia
Di Mauro.
Antonio Di Paola
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