SERVING THE CHILDREN OF THE WORLD
Catania
27 gennaio 2004 |
Kiwanis:
l'università per investire in cultura e formazione
superiore
Investire in cultura: la
globalizzazione dell'economia impone una crescita
significativa dei livelli di conoscenze. Bisogna
tenersi al passo con il vorticoso progresso
tecnologico. Non basta più neanche la laurea: è
necessario che periodicamente i professionisti
frequentino corsi di alta specializzazione (i
master), che si impegnino in un confronto assiduo
con i cambiamenti che interessano il loro settore di
attività. In tutto questo è centrale la funzione
dell'Università. Quella di Catania già si pone come
un polo di eccellenza, dotato di tutti i numeri per
promuovere la cultura e la formazione permanente non
solo nel meridione italiano, ma in tutto il
Mediterraneo: lo dimostrano gli accordi stipulati
con parecchie facoltà universitarie rivierasche,
dalla Spagna alla Tunisia, alla Grecia. Di questa
tematica ha parlato, con ricchezza di dati e con
chiarezza di orientamenti programmatici, il Rettore
prof. Ferdinando Latteri, nel convegno organizzato
dal Kiwanis Club Catania Etna, sotto la presidenza
dell'avv. Filippo Rapicavoli che nel saluto di
apertura ha anche letto i messaggi dei consoli
generali di Libia e Tunisia e dei Rettori delle
Università di Tunisi e di Tripoli.
La prima relazione è stata tenuta dal prof. Alfredo
Petralia, responsabile dei rapporti dell'Università
di Catania con le Università di Tunisi e di Tripoli.
L'ateneo catanese (65 mila iscritti ed oltre 1500
docenti) è un riferimento ambito dai giovani
studenti mediterranei, con un numero crescente di
corsi di laurea, di corsi di alta specializzazione,
di istituti scientifici di primario prestigio. Vi
sono tuttavia difficoltà logistiche tuttora
avvertibili e strettoie burocratiche specialmente
nelle relazioni con i paesi extracomunitari: uno
studente proposto per il dottorato di ricerca è
bloccato dalle autorità del suo paese e, forse,
potrà superare gli ostacoli solo con un permesso
“turistico”.
Il Rettore Latteri nella sua puntuale disamina ha
indicato la necessità di avvicinare le istituzioni
accademiche agli studenti, con l'intervento di “tutores”,
di studenti seniores, con la collaborazione delle
scuole per correggere le disfunzioni che ogni anno
spingono il 35% delle matricole ad abbandonare gli
studi. Sullo sfondo si celano altre insidie (di
natura anche economica) che sono state messe in
rilievo nel corso del successivo dibattito, moderato
dal giornalista prof. Sergio Sciacca, dalle
annotazioni del past governatore del Distretto avv.
Giuseppe Spampinato, del prof. Rosario Sapienza
associato di Diritto Internazionale, dell'ing.
Salvatore Grasso presidente dell'Aisi Sicilia, del
dirigente scolastico prof. Giuseppe Adernò, del
prof. Guglielmo Longo direttore del Dipartimento di
biologia animale, con l'intervento conclusivo del
luogotenente Governatore della 5ª divisione dott.
Angelo Nassisi.
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27
gennaio 2004 |
Dedicata
alla ricerca l'ottava edizione del premio «We
build» del club Kiwanis
Il motto «We build», noi
costruiamo, è la denominazione del premio che
viene assegnato ogni anno dal «Kiwanis club
orobico bergamasco». Per questa ottava edizione,
il tema è «l'Impegno nell'ambito scientifico per
lenire la sofferenza umana» e il riconoscimento
verrà assegnato a una singola persona, ente o
associazione che si è fortemente impegnata nella
ricerca.
I candidati al premio verranno selezionati da
una commissione presieduta dal socio Luigi
Tondini, con cui collaboreranno Raimondo Mascali
e Antonella Impellizzeri.
La giuria del premio, presieduta dal prefetto di
Bergamo Cono Federico, è composta dal presidente
della Provincia Valerio Bettoni, dal presidente
del Kiwanis Bergamo Orobico, Stella Zuccalli,
dal past president dello stesso sodalizio Paolo
Bergo e da Luigi Tondini.
Le segnalazioni di quanti potranno concorrere al
premio, corredate dal curriculum e dalle
motivazioni riferite al soggetto meritevole,
dovranno pervenire alla sede del club entro e
non oltre il prossimo 15 maggio.
La presentazione dell'edizione 2004 del premio
si è svolta sabato scorso, in un incontro
conviviale nella sede del club, all'hotel
Excelsior San Marco, alla presenza dei soci e
del consiglio direttivo.
Erano presenti tra gli altri il governatore
della prima divisione Kiwanis, Marco Orefice, il
governatore del distretto Italia San Marino e
socio del Kiwanis Bergamo, Piero Grasso, il
presidente del Kiwanis Bergamo, Gerolamo Angione,
e il questore di Bergamo Giuseppe Messa. Nel
corso della serata il governatore Orefice ha
ricordato le finalità del premio «We build»,
oltre al successo riscosso a Bergamo nelle
precedenti sette edizioni.
Il Kiwanis è un club presente in tutto il mondo
potendo contare su quasi mezzo milione di
aderenti. Collabora a progetti umanitari con
Unicef e Medici senza frontiere: è presente alle
Nazioni Uniti con un seggio permanente.
E. G.
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Catania
26 gennaio 2004 |
Scalzo: «Catania a un catanese»
Salvatore La Rocca
La guerra personale del presidente della Figc,
Franco Carraro, al Catania Calcio e a Catania,
tormentone dell'estate, è stata rivissuta, con
l'ironia che lo distingue ma anche con qualche
incazzatura, dal protagonista per eccellenza, colui
che, con un saggio giuridico sul nostro quotidiano,
ha dato il «la» alla controffensiva di una società e
di una città. Parliamo del procuratore generale
Giacomo Scalzo che ha ripercorso - teatro l'aula
magna del convitto nazionale «Mario Cutelli» -
l'iter di quella vicenda per il Kiwanis
Internazional, Club Catania Est, presieduto da
Elio Garozzo, non limitandosi, questa volta, però,
alla «querelle» calcistica, ma spaziando a tutto
campo sulla giustizia sportiva, sulla separazione
delle carriere tra Pm e giudici, sull'intervento
politico del Governo in tema di giustizia, sui
ritardi dei processi penali e su quelli -
inverosimili - civili, sui problemi dei minorenni.
Al Catania volevano, non per la legge dello sport ma
per quello della forza e della prepotenza, togliere
la serie cadetta e farlo precipitare in C. Un
sopruso mai visto nella storia del calcio. Non si
trattava però soltanto di una nefandezza sportiva,
ma di atto d'arroganza, di un pugno in pieno stomaco
inferto alla città e ai suoi abitanti. La vicenda la
conoscono ormai anche in Alaska e in Australia ed è
inutile ripercorrerla. Giova soltanto ricordare che
per impedire uno spareggio tra Napoli e Venezia il
diritto è stato calpestato e vilipeso. Prima la
Corte federale che si arroga un diritto inesistente,
quello di giudice, annullando una sentenza
definitiva, inappellabile, passata in giudicato; poi
la Commissione d'appello federale che partorisce un
nuovo atto illecito e illegittimo interpretando le
norme in barba alle carte federali e al codice
sportivo; infine, l'intervento del Tar di Reggio
Calabria dopo lo scandalo delle fideiussioni,
protagonista la Covisoc, definita dal procuratore
Scalzo la «Tangentopoli del calcio», salva il
Catania ma anche altre società, tra cui anche la
Fiorentina. Il Catania la B l'aveva ottenuta sul
campo, le ripescate no. Una frecciata sui Tar
nostrani: «Le decisioni di Catania e Reggio Calabria
sono state giuste e motivate; quelle di altri
presidenti - come Salerno e L'Aquila - non stavano
né in cielo né in terra. Di fronte a questo caos
legislativo, era necessario un intervento che
riportasse ordine».
Il Catania in mano a Gaucci? «Ho parlato con il
patron Luciano - ha ricordato il Pg - e gli ho
detto: lei ha restituito la B al Catania ma è un
imprenditore. Sarebbe fondamentale che alla
sicurezza finanziaria associasse l'entusiasmo di
Massimino. Catania ha bisogno di un presidente che
affronti i problemi tecnico-finanziari ma da
catanese. Si sussurra che qualcuno, catanese o acese
poco importa, voglia rilevare il Catania. Se c'è,
ben venga. Portafogli e cuore vanno d'accordo».
Rispondendo alle domande di numerosi soci del
KIwanis, il Pg ha sottolineato come il potere
politico vorrebbe incidere su quello giuridico da un
lato per una sorta di rivincita, dall'altro per
potere avere campi franchi; come l'indipendenza dei
giudici sii un bene dei cittadini, da tutelare in
tutti i modi, e come un magistrato a volte si
innamori del potere; come, in campo minorile, siano
necessari interventi calibrati, che entrino nei
risvolti umani, e come i giudici minorili debbano
decidere caso per caso.
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Catania
24 gennaio 2004 |
Kiwanis club Catania est
Oggi sabato 24, alle 18, nell'aula magna del
Convitto Cutelli, in piazza Cutelli, avrà luogo un
incontro con il dott. Giacomo Scalzo, procuratore
generale della Repubblica presso la Corte d'Appello
sul tema «Considerazione su giustizia e sport».
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Siracusa
24 gennaio 2004 |
impegno
del kiwanis
Adozioni e recupero della Fontana
Si muove su due direttive ben
precise, con l'intento di avviare il recupero della
fontana dei Leoni, nella centralissima piazza
Vittorio Veneto e proiettandosi con azioni rivolte a
sostegno del Terzo Mondo, mediante l'incentivazione
della pratica dell'adozione a distanza, l'attività
del Kiwanis Club di Avola, club-service che viene
presieduto da Concetto Rudilosso, affiancato dal
segretario ing.Gaetano D'Agata e che con l'attuale
organigramma, rimarranno insediati sino al prossimo
mese di settembre.
«Si tratta di un manufatto in cemento armato, -
segnala il Kiwanis avolese incluso nella IX
divisione, la quale raggruppa il territorio di
Siracusa e Ragusa- sostenuto da armature in ferro
che portano, in chiara evidenza, i segnali
devastanti dell'azione del tempo.
«Da sempre costituisce un riferimento visivo
importante, concepito dal prof. Mangiagli e
realizzato grazie alle maestranze dell'impresa
Vinci».
Si cerca percio di sensibilizzare l'intervento della
Soprintendenza al quale compete l'assegnazione
individuando ditte specializzate per avviarne il
restauro. Il club service avolese è molto attivo
nella sfera sociale, in quanto oltre ad attivare i
soci a realizzare le procedure dell'adozione a
distanza dei bambini del Terzo Mondo, con una
sensibilizzazione che viene attivata anche nelle
scuole medie, partecipa alla cosidetta operazione
«Sabbia per acqua».
Consiste sempre nel continente africano ad una
raccolta di fondi (mediamente occorrono 1500 euro)
per trivellare pozzi da mettere a disposizione alle
popolazioni che ancora si dibattono col problema
dell'approviggionamento idrico. Nell'ultimo periodo
la Nona Divisione ha fatto realizzare avviando la
raccolta e canalizzando i fondi ad associazioni
umanitarie che lavorano in Africa, dieci pozzi tutti
corredati dall'apposita pompa di sollevamento
manuale.
Giuseppe Benanti
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Catania
23 gennaio 2004 |
Kiwanis
Oggi alle 18 nell'auditorium dell'istituto musicale
Bellini, in via Sacro Cuore 3, sarà eseguito un
concerto di beneficenza il cui ricavato sarà
destinato alla costruzione di una scuola in Etiopia,
a Wolisso, città priva di infrastrutture sanitarie
ed educative. Il progetto è gestito da suor Maria,
originaria di Paternò e missionaria dell'ordine
delle «Figlie della misericordia e della Croce».
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20
gennaio 2004 |
«Auto
a idrogeno per una città sostenibile»
Sviluppo
sostenibile, ovvero associare il benessere
economico della società moderna al rispetto
dell'ambiente. Questo è l'obiettivo del futuro
prossimo nelle città industrializzate. Una
questione di cui hanno parlato nel corso del
conviviale del «Kiwanis club Bergamo» al
ristorante «L'Antica Perosa» gli ingegneri Mauro
Forghieri, direttore tecnico della Ferrari negli
anni '70 e '80, e Daniele Valtolina, di Sol
Group. Titolo della conferenza: «Dalla Formula
Uno al motore a idrogeno».
Ci si potrebbe chiedere che correlazione ci sia
tra lo sviluppo sostenibile promosso dal motore
a idrogeno e la Formula Uno, sport in cui
inquinamento e costi esorbitanti vanno a
braccetto: 300.000 euro per un motore che dura
il tempo di un Grand Prix. «Ma le tecnologie
avanzatissime e la costante ricerca - ha fatto
notare Forghieri - permettono alla Formula Uno
di proporsi come scuola tecnica d'eccellenza per
innovazioni rivoluzionarie anche nel campo dei
trasporti civili». Dato che una buona fetta
dell'inquinamento è determinata dagli scarichi
del traffico, diventa quanto mai evidente
l'importanza della ricerca applicata
nell'industria dei motori. «Nei sistemi di
trasporto basati sulla benzina - ha osservato
Forghieri - il 95 per cento dell'energia
proveniente dalla fonte primaria degli
idrocarburi viene buttato via. Due sono quindi
le strade per un futuro sostenibile: il motore a
idrogeno oppure la «fuel cell», cioè la cella a
combustibile, in cui l'idrogeno viene utilizzato
insieme all'ossigeno come vettore energetico».
Con la «fuel cell» si dispone di una fonte
energetica rinnovabile: si ridurrebbero
l'effetto serra, il consumo di petrolio, il
consumo energetico. La strada per una produzione
industriale di motori basati sul principio della
«fuel cell» appare, tuttavia, ancora lunga.
Nella sua relazione, l'ingegner Valtolina ha
comunque illustrato alcune interessanti
applicazioni sperimentali di «fuel cell»: «In
Germania la Bmw sta sperimentando un'automobile
che funziona con un motore a idrogeno liquido. I
costi sono ancora alti, 120 litri di Hl per 400
chilometri di autonomia, ma nel 2008 la casa
tedesca afferma che le auto a idrogeno
costeranno solo il 20 per cento in più di quelle
a benzina». Sempre in Germania, in grandi città
come Amburgo e Monaco di Baviera, i veicoli
comunali funzionano già ad idrogeno allo stato
gassoso o liquido. In Italia, a Milano,
l'Università Bicocca sta sviluppando un
progetto, ovvero il «Laboratorio Italiano» per
l'applicazione dell'idrogeno nei trasporti. E
Bergamo cosa ha in progetto? Alla serata era
presente l'assessore all'Ecologia Gianfranco
Baraldi, che ha illustrato le strategie
dell'Amministrazione per quanto riguarda il
settore dei trasporti comunali: «Parlare di
idrogeno in una città di media grandezza come
Bergamo è ancora prematuro. Stiamo comunque
attrezzando le 240 vetture del Comune e i nostri
autobus con motori a metano e Gpl, meno
inquinanti della benzina».
Massimo Tengattini
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16
gennaio 2004 |
kiwanis club
catania etna
Oggi venerdì, alle 20, all'hotel Nettuno, in viale
Ruggero di Lauria 121, avrà luogo il convegno sul
tema. «L'università di Catania: polo culturale nel
Mediterraneo». Relatore il rettore Ferdinando
Latteri. Dpo i saluti del presidente avv. Filippo
Rapicavoli, introduce il prof. Alfredo Petralia,
responsabile dei rapporti tra l'Università di
Catania e quella di Tunisi El Manar e di Tripoli El
Fateh. Modera il prof. Sergio Sciacca.
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11
gennaio 2004 |
I Pinco
Pallino, tra un mese sbarco in Germania e in Cina
La Germania e la Cina sono le due
nuove tappe dell'espansione di «I Pinco Pallino»,
che il mese prossimo aprirà due nuovi negozi con il
suo marchio, a Berlino e ad Hong Kong. Se n'è
parlato all'incontro «Da angelo del focolare ad
angelo dell'azienda» organizzato dal Kiwanis Club
Bergamo Orobico, con protagonista Imelde Cavalleri,
amministratore dell'azienda di moda per bambini di
Entratico che presenterà la prossima settimana a
Firenze la sua collezione autunno-inverno 2004-2005.
«I Pinco Pallino» è un'azienda - ha raccontato la
sua titolare - che, nata dal nulla e senza grandi
capitali alle spalle (in molti all'inizio
sorridevano al solo sentir pronunciare capi
d'abbigliamento che portassero un nome tanto
bizzarro), ha puntato da subito a realizzare capi
d'alta qualità («L'importante è che il prodotto sia
buono - disse Imelde alla vigilia dall'ultimazione
della loro prima ma ancora anonima collezione -, poi
si può chiamare anche "I Pinco Pallino"»),
attraverso un lavoro in sinergia, quello che da 24
anni lega Imelde e Stefano Cavalleri ("I" Pinco
pallino appunto), cofondatori dell'azienda oltre che
compagni di lavoro e di vita. "Quando partimmo - ha
sostenuto Imelde - non avevamo nulla, se non un
prezioso bagaglio d'esperienza riempito negli anni
precedenti trascorsi alle dipendenze. Farci
conoscere non fu facile (una volta attendemmo
addirittura 8 ore che la titolare di uno show-room
ci ricevesse), noi, che allora giravamo l'Italia
solo con la nostra Renault 4, non potevamo
permetterci rappresentanti: noi eravamo i
rappresentanti di noi stessi».
Adesso «I Pinco Pallino» è diventata una realtà
leader nel campo dell'abbigliamento per l'infanzia
da 0 a 14 anni - oltre 20 milioni di euro il
fatturato 2003 - e distribuisce la sua produzione in
oltre 400 punti-vendita nel mondo, vantando anche
numerosi negozi monomarca (da Milano a Parigi, da
Roma a Dubai e in Giappone). L'azienda di Entratico
ormai non si occupa solo di moda, ma si interessa
del mondo dell'infanzia a 360 gradi, come conferma
l'apertura nello scorso marzo a Milano del suo primo
negozio per bebè. Da questi presupposti sono nati
anche "I Pinco Pallino Mondo" e l'impegno dei
titolari nel sostenere iniziative di carattere
sociale e culturale che riguardano i bambini più
sfortunati (oltre ai progetti già avviati, l'azienda
ha annunciato di averne in cantiere uno
particolarmente ambizioso).
L'intervento di Imelde Cavalleri al Kiwanis è stato
occasione anche per discutere su un tema di stretta
attualità internazionale come l'offensiva
commerciale della Cina. Per competere e
salvaguardare il "made in Italy" - secondo la
presidente dell'azienda bergamasca che conta oggi 80
dipendenti - non serve l'introduzione di dazi, ma il
coraggio di investire, di fare innovazione continua.
Bisogna strutturarsi, andare sul posto, stringere
accordi importanti con partner importanti. «Per
sopravvivere - ha aggiunto - si deve puntare
sull'alta qualità e i Governi, compreso il nostro,
devono impegnarsi per riuscire ad esportare anche i
diritti. Noi imprenditori dal canto nostro dobbiamo
dimostrarci capaci nell'andare là a produrre e
vendere, puntando su una distribuzione immediata»
Vanessa Bonacina
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CATANIA
11 /1/2004 |
zafferana etnea
Successo della tombola di beneficenza del Kiwanis
per aiutare la costruzione di una «Casa famiglia»
Grande impegno per i soci del
Kiwanis-Club di Zafferana Etnea che in occasione di
queste feste natalizie hanno organizzato una tombola
di beneficenza per partecipare alla realizzazione di
una Casa Famiglia annessa al Policlinico di Catania
che servirà ad ospitare i genitori dei bambini
ricoverati nel reparto di oncologìa pediatrica.
Il presidente del Club service Zafferanese Giuseppe
Pappalardo s'è dichiarato felice dell'impegno con
cui i soci e anche gli sponsor esercenti di
Zafferana, Acireale, Giarre e altri paesi vicini, si
sono prodigati nell'abbracciare una causa così
importante e nobile.
«Si tratta di un piccolo contributo - così ha detto
Pappalardo - circa 1600 euro che sicuramente
contribuiranno alla realizzazione di una casa che
permetterà ai genitori di stare vicini ai propri
bambini, soprattutto a coloro che giungono da tutta
la Sicilia e anche dalla Calabria.Sono fiducioso che
questa goccia assieme a quelle di altri Club
kiwaniani, dei Lions , di Privati e di Imprese
pubbliche possa portare a compimento al più presto
possibile questa struttura».
Enza Barbagallo
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8
gennaio 2004 |
Imelde Cavalleri
al Kiwanis club
Domani alle 20,30 all'hotel San Marco, in città, si
riuniranno i soci del Kiwanis club di Bergamo per la
prima conviviale del 2004. Il tema della serata
sarà: «Da angelo del focolare ad angelo
dell'azienda». Protagonista Imelde Bronzieri
Cavalleri, fondatrice della Pinco Pallino, azienda
leader nell'abbigliamento per i bambini.
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Grosseto
4 gennaio 2004 |
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Catania 1
-1- 2004 |
Meeting
degli auguri al Kiwanis
Meeting degli auguri al Kiwanis
Il "meeting degli auguri" del Kiwanis club e del
Kiwajunior Catania Centro è stato celebrato allo
Yachting con una serata particolare. Infatti oltre
alla visita ufficiale del luogotenente governatore
della 5ª Divisione dott. Angelo Nassisi,
l'incontro ha avuto luogo alla presenza delle
massime autorità kiwaniane, invitati e soci. Il
presidente del club service ing. Isidoro Privitera
ha brevemente voluto ricordare che se nel
ventesimo secolo le nostre festività sono state
funestate da gravi eventi bellici, anche il
ventunesimo secolo ha avuto inizio con guerre,
attentati, terrorismo, violenze e morti.
Auguriamoci che il Bambino Gesù- ha concluso
Privitera- possa illuminare le nostre menti e
riportare la pace e la tranquillità nelle nostre
famiglie. La dott. Letizia Patanè, presidente del
Kiwanis Junior nel porgere gli auguri a tutti i
presenti, ha dichiarato che anche i giovani del
Kiwajunior hanno iniziato l'anno sociale con una
intensa attività e con tante prospettive che
intendono portare avanti. L'avv. Sergio Bellofiore,
governatore eletto del Kiwajunior ha avuto parole
di elogio per il lavoro che stanno portando avanti
i giovani e ha rivolto a tutti calorosi auguri. Il
luogotenente Governatore dott. Angelo Nassisi si è
detto particolarmente onorato di partecipare al
meeting del Catania Centro, il più vecchio e
glorioso club service della città, che "ci
consente di dare giusto valore ai nostri
sentimenti": Dopo essersi congratulato col
presidente Isidoro Privitera per la competenza e
la tenace volontà con la quale sta portando avanti
concretamente l'anno sociale, si è detto lieto ed
orgoglioso di svolgere il suo mandato al servizio
del Kiwanis, ed ha espresso i suoi voti augurali
per le festività. Anche i past presidenti del
club, dott. Pietro Basile, ing. Mariano Vasta,
prof. Giuseppe Restuccia, arch. Alfio Privitera,
dott. Filippo Galatà e il giovane Carmelo
Spampinato past president del Kiwajunior hanno
voluto dare il loro saluto. La serata, curata con
stile dal segretario geom. Ottaviano Cutrona e dal
tesoriere rag. Giuseppe Guarino, è stata
simpaticamente allietata dalla presenza dell'affiatatissimo
gruppo "The little book Gospels", diretto da Marco
Ravalli (al piano il maestro Alessandro Alicata),
che opera ed ha sede a Librino, il quale ha
cantato dei famosi spirituals, entusiasmando e
coinvolgendo tutto il pubblico presente.
All'inizio della serata à stato ammesso un nuovo
socio, il rag. Antonio Consiglio. (A. D. P.)
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Giovedì, 1
Gennaio 2004
Adria
(g.f.) Si è svolta anche ...
Adria
(g.f.) Si è svolta anche quest'anno,
nella classica cornice del ristorante Minuetto di
Adria, la serata d'onore del Kiwanis Club adriese
riunitosi in occasione della tradizionale festa
degli auguri per la consegna del premio della
solidarietà 2003 e della borsa di studio.
Il presidente Gabriele Mariotto,
dopo aver salutato i numerosi ospiti ed i
rappresentanti del club service della provincia
presenti in sala, ha annunciato l'assegnazione del
premio della solidarietà al "Servizio Cani Guida per
Ciechi" curato e sostenuto dal Lions Club. Una
organizzazione che con enorme passione lavora da
decenni ad un servizio dai grandi risvolti umani. A
ritirare il premio era presente il presidente del
Lions Club Badia Polesine Ivo Bonaguro da sempre
appassionato promotore di tale iniziativa.
Proprio Bonaguro ha illustrato
l'attività del servizio che ogni anno cura il lungo
e laborioso addestramento di decine di cani che, in
modo del tutto gratuito, vengono assegnati ai non
vedenti. Grande commozione ha scuscitato, al momento
della consegna del premio, la presenza di Angelo
Pozzato di Porto Viro, accompagnato dal suo cane Gap
donatogli dal servizio stesso. Lo splendido labrador
è diventato subito il beniamino della serata ed è
stato premiato con un cesto di prelibatezze per
cani.
La borsa di studio invece è stata
assegnata alla studentessa Selli Franco, allieva
segnalata dal Conservatorio Buzzolla come una
autentica promessa della scuola canto. Il premio,
assente la vincitrice, è stato ritirato da due
studentesse del conservatorio, la pianista Renata
Benvegnù e la clarinettista Chiara Parolo in seguito
cimentatesi in un breve intrattenimento musicale le
cui note suadenti hanno letteralmente incantato
l'auditorio sia per la grazia della loro giovane età
sia per la padronanza tecnica. L'esibizione
applauditissima ed il momento di viva commozione
hanno fatto da ideale cornice allo scambio dei
tradizionali auguri.
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