Sulla Via Francigena la complicata strada di Santhià
I pellegrini, che fino a qualche tempo fa
percorrevano la Via Francigena provenendo dalla
Valle di Susa o dalla Valle d’Aosta, incontravano
all’imbocco della piana vercellese una prima
complicata strozzatura: il tratto di strada da
Santhià verso San Germano, assai trafficato e fatto
di asfalto, certamente non adatto a quanti si
muovono a piedi. Ora non è più così.
Con una paziente e preziosa ricostruzione delle
strade e dei sentieri di un tempo, ricostruzione che
ha un valore culturale, i pellegrini adesso
procedono in “terre d’acqua” lontani dagli
autoveicoli, ma in mezzo alla campagna e alle
risaie. I percorsi in terra battuta, non più
consueti o, al più, che con strade interpoderali
collegavano i cascinali, sono stati ripristinati e
messi a disposizione di chi desidera immergersi nel
paesaggio e nell’ambiente. Il recupero cartografico,
che anche riguarda l’intero tracciato della Via
Francigena dalla Francia a Roma, è stato in parte
fatto da Dino Olivetta che con Giancarlo Musso ha
anche illustrato questo specifico aspetto
nell’incontro svoltosi giovedì 25 febbraio per
iniziativa del Kiwanis Club di Vercelli, presieduto
da Gianni Marino. Un apprezzabile contributo tecnico
per riaprire completamente gli antichi sentieri e
evitare la strada carrozzabile da Santhià verso il
cuore della pianura, è anche stato dato
dall’Associazione di Irrigazione Ovest Sesia. In
territorio del comune di Sali, infatti, l’Ovest
Sesia ha realizzato un ponte in legno per consentire
ai pellegrini di andare oltre, evitando così un
guado che prima creava più di una difficoltà.
La serata del Kiwanis Club dedicata alla Via
Francigena e alla sua associazione ha consentito di
evidenziare altri aspetti preminenti: in
particolare, la dimensione diversa in cui entrano
quanti, a piedi, sull’antico tracciato compiono
mediamente 25 chilometri al giorno, e che fa di un
comune viandante un pellegrino il cui stato assume,
inoltre, un significato filosofico. Quest’anno i
pellegrini vercellesi della Associazione Via
Francigena, invece che a Roma e a Santiago di
Compostela, si recheranno a Gerusalemme. Intanto il
comune di Vercelli ha designato Gianni Marino, anche
vice presidente del Consiglio Comunale, a
rappresentare la città nella Associazione Via
Francigena.