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Dai
Club NOVEMBRE
INDICE >>>
PIEMONTE 3
KC Gallarate
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Primo evento del Club Gallarate
Concerto di Natale
a favore della
Fondazione Alessio Tavecchio Onlus
27 Novembre 2010 a Monza
Teatro Villoresi ore 21,00 .
Il costo del biglietto compreso il viaggio in Pulmann ,
spuntino a
bordo e ingresso al concerto è di euro 25,00, mentre se
qualcuno
fosse interessato al solo biglietto, lo può prenotare
direttamente
per euro 15,00, rivolgendosi a Jole Capriglia Sesia.
Sarà un grande momento di condivisione
con spirito Natalizio a ritmo di Blues!
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KC Gallarate
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NUOVO CLUB KIWANIS a GALLARATE
Il 20 presso il ristorante i
Fontanili di Gallarate
Consegna della Charter
Presso la sala del ristorante I
Fontanili di Gallarate, il Governatore del
Kiwanis Distretto Italia-San Marino Salvatore
Costanza, alla presenza dell’Imm. Past
Governatore Valeria Gringeri, del Trustee Piero
Grasso del Lgt. Governatore Domenico Rossi e di
numerose altre autorità kiwaniane, consegnerà il
certificato di costituzione Charter - al
Kiwanis Club Gallarate nella persona del
Presidente Gianluca Corti e di tutti i soci
fondatori. La Cerimonia, alla quale
parteciperanno un centinaio di invitati cade non
a caso il 20 novembre giorno in cui si riconosce
la costituzione dei diritti dei bambini e sono
anche esattamente 2 anni dal progetto delle
fiabe, che tanto successo ha riscosso. La
cerimonia vedrà inoltre la presenza di autorità
civili, religiose e militari, oltre ad una
nutrita rappresentanza dei Club vicini che hanno
tributato interesse al neo-costituito Club
Gallarate. Nel corso della serata sarà
ampiamente approfondita, anche attraverso la
proiezione di contributi multimediali, la
missione del Kiwanis International, il più
importante Club Service che opera in favore dei
bambini del Mondo, fondato a Detroit nel 1915 e
presente nel nostro Paese dal 1967.“Confidiamo”,
ci dicono il Presidente del Club Gianluca Corti
con la vice presidente Jole Capriglia
illustrando in anteprima i programmi del Club -
di poter contribuire in maniera costante e
concreta allo sviluppo di progetti di Service,
anche in collaborazione con altri Enti ed
Associazioni, a servizio dell’infanzia. La
missione del Kiwanis è, in tutto il mondo,
quella di essere al servizio dei bambini, la
categoria più fragile e debole in assoluto.
Intendiamo pertanto svolgere questo Servizio
soprattutto come incoraggiamento alla vita e non
soltanto come puro e semplice sostenimento
economico.
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Gallarate 29.10.2010
Carissimi Soci e Amici,
chi vi scrive è Gianluca Corti il nuovo presidente o
meglio, il presidente del nuovo club Kiwanis di Gallarate, nato
il 18 Settembre 2010 e come tutti voi saprete il giorno 20
Novembre 2010 ci sarà la consegna della Charter del nostro
Club. Sinceramente non vi nascondo l’emozione di iniziare
“questa nuova avventura”, dove persone si uniscono in una causa
comune per mettersi al servizio di coloro che hanno avuto meno
fortuna di noi, per avere in cambio una cosa di valore inestimabile:
il sorriso di un bambino. Come vi dicevo, la data della consegna della charter
avverrà SABATO 20 NOVEMBRE 2010 alle ore 20,00 presso la
sala riunioni del ristorante I Fontanili di Gallarate Via
Assisi 103. Vi aspetto numerosi e in attesa di conoscerci
personalmente Vi saluto calorosamente Un mondo di ciao Kiwaniani Gianluca Corti Presidente
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KC Novara Monterosa
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CONVIVIALE DEL 12/11/10
L’alpinista di fama
internazionale, Silvio Mondinelli, è
stato ospite del Kiwanis Club Novara
Monterosa.
Mondinelli, da tutti
conosciuto come gnaro, bambino, ha
scalato 14 degli 8000 metri sia in Asia che
in Sud America ed è uno dei sei nel mondo
che ha compiuto una simile impresa senza
ossigeno.
E’ stato presentato ai
numerosi soci del Club dal Prof. Enrico
Dalla Rosa, docente di Storia del
Pensiero Organizzativo presso l’Università
Cattolica “Sacro Cuore” di Milano, e
collaboratore di Mondinelli in numerose
imprese già da qualche anno.
Questa intensa attività, ha
detto il Prof. Dalla Rosa, non è stata fine
a se stessa, ma ha avuto come scopo la
realizzazione di tante opere benefiche,
soprattutto in Nepal con la costruzione di
un ospedale in fase di ampliamento con un
secondo piano, di una scuola, dotata di
supporti informatici, che accoglie circa 120
alunni. E’ in allestimento una scuola
infermieristica specializzata, a supporto
dell’ospedale, ancora bisognevole di altre
apparecchiature mediche.
Mondinelli ha proiettato un
film delle sue sfide, commentando i diversi
episodi, fatti di momenti di gioia per aver
raggiunto la vetta, ma anche di
scoraggiamento, quando a pochi metri dalla
cima è stato costretto a far ritorno al
campo base o addirittura ad abbandonare
l’impresa.
Il suo ricordo commosso va ai
numerosi compagni che non ce l’hanno fatta e
sono restati nella neve ad alta quota. Forse
il modo nel quale volevano morire.
Ha voluto sottolineare più
volte che egli è un uomo normale, forse con
un fisico più dotato dalla natura, che gli
permette di affrontare certe fatiche, che
sono sfide estreme, ma rimane pur sempre un
uomo, consapevole del mondo che lo circonda
con tutti i suoi mali, le sue miserie, le
sue inesauribili richieste di aiuto.
E poi bisogna mettere in
conto i sacrifici, il duro allenamento,
fatto di arrampicate, di rinunce, e
soprattutto di tanta ginnastica.
Nell’alpinismo non ci sono limiti; una volta
toccata una cima, si pensa già alla
prossima.
La stessa paura, che spesso
accompagna queste imprese, non blocca, ma
rappresenta una spinta costruttiva, che
aiuta a superare le difficoltà.
Nella sua vita, ha detto
Mondinelli, non esiste solo l’alpinismo, che
per lui costituisce un mezzo per altre
soddisfazioni, come portare aiuto a chi ha
bisogno, specialmente ai bambini, promovendo
la costruzione di scuole, di ospedali, di
adozioni.
La montagna è uno stile di
vita ed ogni alpinista vuole essere
ricordato non solo per la scalate che ha
compiute, quanto per aver dato qualcosa agli
altri, soprattutto nei momenti di bisogno.
Mondinelli è apparso un uomo
semplice, un esempio di solidarietà, che lo
spinge anche sulle nostre montagne a
prestare la sua opera nel soccorso alpino. E
anche in questo settore non mancano esempi
del suo altruismo e della sua generosità.
La sua gioia più grande, ha
aggiunto nel terminare, è quando ritornando
sui monti che lo hanno visto protagonista,
ritrova vecchie conoscenze, un umile
portatore, che calza ancora un paio di
scarponi, che gli aveva regalato in una
precedente spedizione o indossa un giubbotto
con il marchio del vecchio sponsor.
Gnaro
si commuove proprio come un bambino, quando
la Presidente del Monterosa, Rosalba
Barbieri, gli consegna un concreto
riconoscimento per i suoi impegni di
solidarietà, promettendogli di continuare ad
essere vicino col Club alle sue iniziative
benefiche, specialmente quelle rivolte ai
bambini. (a.l.)
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KC Novara Monterosa
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Giornata
dedicata alla Commemorazione dei defunti
Nel solco della tradizione,
che si ripete da qualche anno, i soci del
Kiwanis Club Novara MONTEROSA hanno
commemorato domenica 7 novembre i defunti
presso l’Oratorio di Casa Shalom di Ponzana,
dove don Dino Campiotti, Direttore della
Caritas Diocesana, Parroco di Olengo e socio
onorario del Monterosa, ha celebrato la
messa.
Don Dino è stato il fondatore
di Casa Shalom e ne è l’anima, una
Casa-Alloggio attrezzata, nata sui ruderi
dell’antica Chiesa di Ponzana, un
agglomerato a pochi chilometri da Novara ed
immerso nella pianura, che fu teatro della
battaglia dei Campi Raudii.
L’oratorio, situato lungo la
Via Francigena, divenne luogo di sosta e di
preghiera per i pellegrini che si recavano a
Santiago de Compostela.
Oggi è una delle
realizzazioni più luminose nello scenario,
non solo locale, del volontariato e
dell’assistenza, che accoglie e cura malati
di AIDS, offrendo ad essi un ambiente
attrezzato dotato di operatori qualificati e
di volontari.
L’Oratorio è una costruzione
di epoca medievale, i cui lavori di
restauro, da poco tempo terminati, hanno
messo in luce affreschi bellissimi nella
volta, mentre quelli lungo le pareti sono
fortemente deturpati e, in molte parti quasi
del tutto scomparsi.
Durante l’omelia, improntata
sul Vangelo di Luca e sulla resurrezione dei
morti, Don Dino ha svolto alcune
riflessioni, richiamando il patto stretto
dall’uomo con Dio, fondato sulla speranza di
ricongiungersi con Lui dopo la vita terrena.
Questo legame deve
caratterizzare il cammino di ognuno, di cui
dovrà poi rendere conto.
Al termine della
celebrazione, la Presidente del Monterosa
Rosalba Barbieri ha espresso la condivisione
sua e quella dei soci del Club a Don Dino e
alle sue numerose iniziative umanitarie,
consegnandogli un modesto ma sentito
contributo.
A sua volta Don Dino ha
ringraziato i soci del Monterosa per la
vicinanza da sempre manifestata nei suoi
confronti e per l’interessamento per tutte
le sue attività dirette all’accoglienza e
all’assistenza verso i bisognosi, in
particolare verso i bambini, ed ha fatto
omaggio a ciascuno dei partecipanti della
pubblicazione su alcuni pittori di Novara e
del Verbano-Cusio-Ossola “Da Enrico Cavalli
a Giuseppe Ajmone”, trenta artisti della
nostra terra, ormai scomparsi, ma che hanno
saputo lasciare un’impronta importante
nell’arte pittorica, rappresentando luoghi e
scenari di un intenso realismo..
Il libro, arricchito da
numerose fotografie delle opere degli
artisti riportati nel testo, è stato edito
da Francesco Martelli, anche lui socio del
Monterosa, che da sempre supporta col suo
contributo materiale e imprenditoriale le
iniziative di Don Dino.
La pubblicazione ha lo scopo
di ricavare contributi per la Casa della
Giovane, in fase di allestimento, che
accoglierà giovani madri, sole e abbandonate
e comunque in difficoltà.
E’ l’ultima “impresa”, in
ordine di tempo, che Don Dino si accinge a
realizzare, forte della bontà
dell’iniziativa e certo dell’aiuto della
Provvidenza, che, come lui stesso dice, non
ha mai lesinato i suoi interventi.
Successivamente i soci hanno consumato una
colazione presso un noto agriturismo della
zona. (a. l.)
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