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Dai
Club OTTOBRE
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PIEMONTE 3
KC Varese
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L’A.I.F.A. Onlus, un’Associazione con
finalità di solidarietà sociale,
informazione e divulgazione scientifica sul
Disturbo da Deficit di attenzione e
iperattività (ADHD)
Vedere bambini con l'argento vivo addosso,
che saltano, corrono e si dimenano
continuamente quasi come se avessero un
motorino dentro, che ne combinano di tutti i
colori, con grande disapprovazione dei
genitori che trovano enormi difficoltà per
educarli è un'esperienza comune. Ma
attenzione: potrebbe non trattarsi di
semplice vivacità o monelleria, bensì di un
disturbo organico ben definito, dal nome
ADHD (Attention Deficit Hyperactivity
Disorder) il "Disturbo da Deficit di
Attenzione e Iperattività" e che colpisce
circa il 4 per cento dei bambini in età
scolare.
Quando poi questi bambini cominciano a frequentare la scuola
sono quelli che gli insegnanti non
vorrebbero mai avere in classe: si alzano
continuamente dal loro posto, danno fastidio
ai compagni, non riescono a svolgere i
compiti assegnati e finiscono spesso per
cambiare banco, classe e talvolta anche
scuola. Il loro profitto scolastico, proprio
per l'incapacità di concentrazione, è sempre
scarso e difficile è anche il loro rapporto
con i coetanei e con gli adulti per la
grossa impulsività.
Questi bambini non hanno nessuna colpa perché sono affetti da una
turba organica dei neurotrasmettitori
cerebrali
che comandano l'attenzione, né tanto meno i
loro genitori che, invece, vengono spesso
additati come incapaci a svolgere bene il
proprio ruolo di educatori. Tale patologia è
troppo spesso misconosciuta, difficilmente
diagnosticata, spesso minimizzata o
banalizzata e quindi non adeguatamente
curata.
Ma che cosa distingue un bambino vivace o semplicemente svogliato da
uno affetto da tale disturbo? E'
difficile spiegarlo in poche parole, ma
significativi campanelli d'allarme possono
essere i seguenti sintomi: non presta mai
attenzione ai particolari; ha difficoltà nel
mantenere l'attenzione su compiti e giochi
per un tempo prolungato; apparentemente non
ascolta chi parla e non segue le istruzioni;
ha difficoltà ad organizzarsi nei compiti e
nelle attività e cerca di evitare quelle che
richiedono sforzo mentale protratto; perde
continuamente oggetti personali e spara le
risposte prima che siano terminate le
domande; ha difficoltà ad attendere il
proprio turno e interrompe continuamente chi
parla o è invadente.
C'è poi la forma più insidiosa di questa
malattia, quella con disattenzione isolata.
Si tratta di bambini non iperattivi o
impulsivi ma che mostrano solo un importante
deficit di attenzione, quindi buoni, calmi
ma sempre con la testa tra le nuvole. Per
loro la diagnosi arriva con 4 anni di
ritardo rispetto agli altri.
Sintomi come quelli elencati e che perdurano
da oltre sei mesi e che sono profondamente
disturbanti la vita sociale, scolastica e
familiare del bambino, meritano di essere
indagati. La diagnosi, però, non è semplice
ed immediata e deve essere affidata a medici
esperti.
Successivamente, sarà opportuno intraprendere una terapia
multimodale (cognitivo-comportamentale sempre e farmacologica successivamente
se necessario), con l'ausilio della quale
questi bambini possono migliorare
notevolmente il loro modo di vivere le
relazioni con i genitori, gli insegnanti e i
compagni. Se non curati, invece, potranno
subire gravi ripercussioni psicologiche al
punto da abbandonare la scuola, perdere
l'autostima, vivere continue frustrazioni e
sentimenti di incapacità: un bagaglio di
insuccessi che li renderanno maggiormente
esposti a fenomeni di devianza, come
ampiamente documentato da studi sociometrici
condotti dalla ricerca scientifica
internazionale.
I bambini ADHD in Italia
spesso non
sono diagnosticati come tali e i loro
genitori, nella maggior parte dei casi,
finiscono per peregrinare di centro in
centro, di medico in medico, mentre crescono
intorno a loro isolamento e incomprensione.
Da questo contesto nazionale, dal vissuto
personale di diverse coppie di genitori di
bambini affetti da ADHD e dall'aver
constatato l'enorme sofferenza che c'è
all'interno di queste famiglie, nonché
l'incomprensione e l'emarginazione che
questi bambini debbono subire nel contesto
sociale, nasce l'AIFA onlus, l'Associazione
Italiana Famiglie ADHD.
Le finalità dell'associazione si esprimono in un progetto denominato
"Parents for Parents",
una catena di solidarietà tra le famiglie
per cercare di aiutare i propri figli.
In
particolare l'Associazione si prefigge di
creare una rete di genitori disponibili
all'ascolto e all'aiuto di genitori in
difficoltà; di coordinare e favorire i
contatti tra famiglie con problemi di ADHD;
di difendere i diritti dei bambini ADHD e
delle loro famiglie per migliorare
l'accettabilità sociale del disturbo e la
loro qualità di vita; di veicolare
informazioni e aggiornamenti di carattere
scientifico; di favorire la diffusione delle
conoscenze scientifiche sull'ADHD e le sue
terapie, contribuendo alla capillarizzazione
delle risorse atte a favorire la diagnosi e
il suo trattamento multimodale; di favorire
il contatto, il dialogo e la coordinazione
tra le varie strutture sanitarie,
scolastiche e sociali e i loro rispettivi
operatori coinvolti nella vita quotidiana
del bambino ADHD; di creare una mappatura
italiana di centri e di professionisti
esperti nella diagnosi e nel trattamento
dell'ADHD; di coinvolgere e collaborare con
Enti locali e Statali, Ministeri, Aziende
Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere e
Università, Istituti privati, Società
scientifiche, Associazioni Culturali e
Onlus.
L'AIFA Onlus ha una Segreteria Nazionale, un Presidente e dei
Referenti Provinciali e Regionali
che possono essere
contattati telefonicamente o per posta
elettronica. Per saperne di più sull'ADHD e
per conoscere i centri e i medici segnalati
e i referenti dell'Associazione continua a
visitare questo sito internet, dove tra
l'altro è possibile trovare documentazione
scientifica aggiornata, esperienze vissute e
consigli per i genitori, gli insegnanti e i
medici. E' inoltre possibile iscriversi
all'Associazione per contribuire al suo
impegno sociale, scientifico e di
solidarietà e partecipare attivamente alle
iniziative proposte.
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KC Arona San Carlo
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NUOVO PRESIDENTE AL CLUB KIWANIS ARONA SAN CARLO
Presso la sede del Club KIWANIS ARONA SAN CARLO si è
svolta la cerimonia del Passaggio della
Campana tra il presidente uscente Mario
Bolognini e quello entrante Giuliano
Lazzarini.
Presenti alla cerimonia del passaggio delle consegne anche
il Sindaco di Marano Ticino Franco Merli, il
responsabile della cooperativa La Locomotiva
Motta, la Dott.sa Caccia dell’associazione
ABIO di Novara, e il past luogotenente della
divisione Rolando Donetti.
Nel tracciare un bilancio dell’attività svolta nel corso
dell’anno sociale 2008-09 il presidente
uscente Bolognini ha voluto sottolineare
come siano stati effettuati service per
oltre 12.000 €, contributi raccolti
attraverso l’organizzazione di variegate
manifestazioni come spettacoli teatrali,
mostre di pittura, gara di golf, festa
d’estate.
I contributi sono serviti, tra l’altro, per assistenza e
sostegno dei bambini di un asilo nella
periferia di Montevideo, per la costruzione
di aule nel Monzambico, per il sostegno
della Cooperativa La Locomotiva di Oleggio,
per adozioni a distanza e come contributo
per i terremotati dell’Abruzzo.
Le conviviali con relatore, svolte durante il proprio anno
di presidenza, hanno registrato la presenza
di ospiti importanti: uno su tutti Ettore
Mo, prestigiosa firma e corrispondente del
Corriere della Sera.
La serata è stata caratterizzata da un clima di cordialità
ed amicizia, anche dovuta alla presenza di
Francesco Di Stasio, vice comandante e
Onorio Spiz, vice commissario elicotteristi
Polizia di Stato del Reparto Volo Malpensa,
presso il quale, a fine giugno, sono stati
ospitati, in visita di cortesia, i soci
kiwaniani del club Arona San Carlo e loro
amici: l’evento è stato celebrato con uno
scambio di targhe ricordo.
Nel suo discorso d’insediamento, il nuovo presidente
Giuliano Lazzarini ha voluto brevemente
esporre quali saranno i cardini della sua
attività per il periodo del proprio mandato
che, pertanto, sarà ispirato a principi di
sobrietà, tolleranza, amicizia e
solidarietà, sottolineando come proprio
la solidarietà rappresenti il fine
istituzionale del club.
Ha, poi, presentato i componenti del direttivo del club,
che collaboreranno con lui nel corso
dell’anno sociale 2009-2010: Mario
Bolognini, Elena Bozzini, Danilo Faina,
Luigi Fanchini, Riccardo Franchini, Giuseppe
Garaldi, Francesco Ingignoli, Luigi Mauri,
Enrico Monti.
La serata è stata allietata dalle trascinanti note musicali
di Mozart, Arutunian, Bizet e Scott Joplin
interpretate con grande maestria dal Prof.
Alberto Veggiotti, ben coaudivato da
Elisabetta Cerutti al flauto, Riccardo
Cerutti alla tromba e Giovanni Cerutti al
pianoforte.
Sabato 17 ottobre si è già svolto il primo service della
nuova presidenza: infatti, presso la sede
del Comune di Varallo Pombia si è tenuto un
concerto vocale con il coro voci bianche di
bambini“ Arcobaleno” di Marano Ticino e
diretto da Loredana Franchini.
Il Presidente Lazzarini ha sottolineato come la finalità
del concerto fosse “ I Bambini per i
Bambini “; infatti il ricavato della
serata è stato donato all’associazione “
Noi con Loro “, sezione di Arona, che da
anni si adopera per ospitare, presso
famiglie della zona, alcuni bambini della
Bielorussia colpiti dalle conseguenze del
disastro di Chernobyl.
Luigi Fanchini
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KC Arona San Carlo
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KIWANIS ARONA SAN CARLO e MISS TURISMO
2009
All’insegna del motto “ Bellezza e
solidarietà “ si è svolta, presso il Palazzo dei
Congressi di Stresa (VB), sabato 2 ottobre, la finale
nazionale del concorso Miss Turismo 2009, giunto alla
14^ edizione, e che ha visto la partecipazione di oltre
30 ragazze provenienti da tutta Italia.
La peculiarità del concorso, unico nel
suo genere, è data dal fatto che l’incasso della serata
di finale viene sempre destinato ad uno scopo benefico.
Il Club KIWANIS ARONA SAN CARLO, fin
dalla sua costituzione, ha sempre dato il proprio al
concorso, tra l’altro,nato da un’idea di due soci dello
stesso club: Riccardo Franchini e Francesco Ragni.
Quest’anno la vincitrice è risultata
CAROLINA COLZANI, 21 anni, di Castelletto Ticino (NO)
studentessa universitaria di Economia e Commercio. Al
secondo posto si è classificata Alessia Lorenzon di
Treviso, mentre al terzo posto è giunta Anastasia
Michailidis di Pavia.
Miss Turismo 2009 ha ricevuto la fascia e
il diadema da Sara Brancati eletta miss Turismo 2008,
premiazione fatta alla presenza del presidente del Club
Arona San Carlo Giuliano Lazzarini.
La serata è stata presentata, con grande
maestria, da Riccardo Franchini, coadiuvato dalla
conduttrice di programmi televisivi Eleonora Ambroggi.
Lo spettacolo realizzato con la
partecipazione di cantanti, fantasisti e ballerini ha
visto la presenza in sala di campioni dello sport come
lo sciatore Massimiliano Blardone, e di artisti come
l’attrice Katia Girgenti.
Durante la serata si sono esibiti, tra
l’altro, il cantante della solidarietà Salvatore
Ranieri e Matilde e Davide Angelelli vincitori dello
Zecchino d’Oro 2006.
Ma venendo allo scopo benefico della
serata, il Kiwanis Arona San Carlo donerà, nel corso
della sua prossima conviviale, l’intero ricavato della
serata alla Cooperativa Sociale “Locomotiva”, che
da anni opera in provincia di Novara e cura
l’inserimento dei ragazzi disabili nel mondo del lavoro.
L’attività della cooperativa è basata
sulla formazione ed il lavoro: 57 persone hanno trovato
un lavoro stabile, altri 27 svolgono attività
all’interno dei vari laboratori, che presentano,
prevalentemente, un’attività in conto terzi come ad.
esempio l’assemblaggio di parti meccaniche; altri si
occupano della coltivazione del verde in serra; altri
ancora svolgono attività anche all’esterno per le
pulizie in vari enti privati e pubblici; altri, infine,
sono impegnati in lavori artistici.
Quest’anno il concorso ha avuto una
particolare importanza, in quanto si è svolto in
concomitanza della prova italiana del Campionato
Mondiale di Motonautica Off-Shore Class 1, tenutosi a
Stresa dal 2 al 4 ottobre, e che mancava dall’Italia da
parecchi anni.
La vincitrice Carolina Colzani, inoltre,
nel corso delle premiazioni del Gran Premio di
Motonautica è stata, anche, eletta, dal pubblico
presente davanti al palco, Miss Off -Shore.
Luigi Fanchini
KC Novara Monterosa
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Martedì, 29 settembre scorso, presso il
Kiwanis Ckub Novara MONTEROSA si è
svolta l’ultima conviviale dell’anno
sociale 2008-2009, nel corso della quale
il Prof Gianni BONA, Direttore della
Clinica Pediatrica dell’Università di
Novara, ha illustrato i risultati di una
indagine sulla popolazione pediatrica
della Città, che costituisce il service
del Club, avendo sponsorizzato
l’iniziativa.
Presente il Prefetto
della Provincia di Novara, S.E. Dott.
Giuseppe Amelio, e numerosi ospiti,
nonché il personale medico che ha
collaborato con il Prof. Bona, e il
Dott. Federico D’Andrea, Direttore del
SCDO Dietetica e Nutrizione della locale
Azienda Ospedaliera Universitaria e
socio del Club, che ha curato, in
particolare, il questionario, sul quale
si è svolta l’indagine.
Il service, al momento
della sua proposizione a gennaio 2009,
aveva avuto vasta eco sulla stampa
locale, che aveva suscitato notevole
interesse.
Il Prof. Bona nella sua
relazione è partito da lontano,
richiamando i dati su analoghe indagini,
effettuate negli anni 1977 e 1999 e
confrontandoli con quelli attuali.
Purtroppo, l’obesità
infantile è da considerare un’epidemia,
ha affermato il relatore, che mostra un
trend ascensionale che deve preoccupare.
Così, individuata l’irregolarità, è
necessario ricorrere ai rimedi.
“La causa più frequente
dell’obesità in età evolutiva è la
malnutrizione, dovuta ad una dieta ad
alto contenuto calorico, connessa alla
sedentarietà con conseguente basso
consumo energetico”
Lo screening ha
interessato un numero ragguardevole di
ragazzi rappresentativo della
popolazione scolastica di Novara con la
distribuzione di oltre 1200 questionari
sulle abitudini alimentari e motorie dei
ragazzi.
Dall’elaborazione dei
dati è risultato che il 24,4% della
popolazione esaminata è soprappeso o
obeso. Un dato interessante e poco
preventivato è quello che riguarda i
bambini extracomunitari, che ha
registrato una percentuale di obesi o
soprappeso del 24,1%, quasi uguale a
quella dei bambini italiani. La
percentuale, proiettata al futuro, può
significare che entro una cinquantina di
anni si potrebbe registrare una
popolazione di obesi intorno al 25%,
perché, è purtroppo un dato
sperimentato, un bambino obeso rimarrà
tale nell’età adulta.
L’indagine ha inteso
anche sensibilizzare le famiglie, che
sono state interessate alla compilazione
dell’apposito questionario, per
accertare e valutare le abitudini
alimentari dei bambini esaminati.
Il Prof. Bona ha
confermato la disponibilità della
Clinica Pediatrica che dirige a seguire
i bambini riconosciuti obesi, su
richiesta delle rispettive famiglie.
I risultati hanno
evidenziato che i maschi hanno tendenza
all’obesità in maniera superiore a
quella delle donne ed è più diffusa
nelle scuole medie che in quelle
elementari; inoltre, i bambini sono
stati abituati in modo sempre più
frequente a mangiare fuori orario, a
svolgere limitata attività motoria o a
praticare uno sport, a fare scarso uso
della frutta nell’alimentazione e per
contro ad una eccessiva assunzione di
merendine e snack dolci e salati, quindi
molto calorici: cause che determinano
una differente situazione rispetto ai
normopeso, connesse all’altra errata
abitudine di trascorrere molte ore
davanti al televisore, al computer, agli
apparecchi videogiochi.
In conclusione,
nonostante notevole attività di
prevenzione, i dati hanno denotato un
rilevante incremento rispetto agli
accertamenti svolti nel 1977 e nel 1999.
E’ necessario quindi
intervenire al fine di evitare che
l’obesità possa affliggere le persone in
età adulta.
Numerosi sono stati gli
interventi del pubblico a dimostrazione
dell’interesse suscitato dalla relazione
del Prof. Bona, che non ha mancato di
evidenziare la necessità di un
intervento terapeutico precoce in età
infantile allo scopo di prevenire
l’obesità in età successiva, facendo
appello alla collaborazione delle
famiglie e delle autorità pubbliche
competenti.
In quest’ottica, sono
stati richiamati anche gli interventi di
natura legislativa, disposti dall’Unione
Europea, in particolare, al programma
denominato “Frutta nelle scuole”.
Al termine, il Presidente Luca Morelli
ha ringraziato il Prof. Bona, i suoi
collaboratori e il socio Dott. D’Andrea
per il lavoro svolto, consegnando al
relatore un segno concreto di
riconoscenza a beneficio
dell’iniziativa, che sarà continuata nel
prossimo anno. (a.l.)
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